Diritti/Doveri derivanti da un contratto di compravendita immobiliare

Dal contratto di compravendita di un immobile nascono, per le parti coinvolte (venditore-acquirente), sia dei diritti sia degli obblighi, in modo che il venditore e l’ acquirente siano legati da un vincolo reciproco di doveri da rispettare e pretese soddisfatte. Esempi lampanti di questi diritti/doveri sono: pagare e ricevere il prezzo pattuito, consegnare e ricevere l’immobile…altri invece, di pari rilevanza, risultano meno noti.Di fondamentale importanza è l’dentificazione della parti tramite presentazione di un documento valido (carta identità, patente di guida, passaporto) e del codice fiscale (fondamentale per gli adempimenti di natura fiscale che verranno svolti dal notaio); nel caso di contratto di compravendita in cui una delle parti risulta essere cittadino straniero è importante ricordare che il numero di codice fiscale dovrà essere richiesto all’agenzia delle Entrate in data anteriore al contratto. Altro dovere delle parti è quello di informare il notaio circa lo stato civile di ognuno, questo perchè il contratto avrà delle conseguenze sul regime patrimoniale del singolo o dei coniugi. Se una delle parti, decide di non intervenire di persona alla compravendita è necessaria una PROCURA NOTARILE  a vendere o acquistare in modo che il rappresentante compirà tutti gli atti necessari al buon esito del contratto IN NOME E PER CONTO della parte che lo ha delegato.

In riferimento ai pagamenti, per tutti quelli effettuati dal 4 luglio 2006, l’articolo 35, comma 22, del decreto-legge n. 223 del 2006, ha posto a carico di entrambe le parti,  l’obbligo di rendere apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà recante l’indicazione dettagliata delle modalità di pagamento del corrispettivo della vendita; le parti dovranno comunicare il numero dell’assegno circolare o bancario con il quale è stato pagato il prezzo della vendita, l’importo, la trasferibilità (vietata se l‘ammontare è superiore al 12.500 Euro), , il numero del conto corrente dal quale viene tratto, tutto ciò al fine di rendere l’operazione più trasparente possibile. Le parti sono inoltre obbligate e con le stesse modalità, a dichiarare l’eventuale intervento di un’agenzia immobiliare inserendo in atto il numero dell’assegno dato in pagamento al mediatore indicandone tutti gli estremi. In atto dovrà comparire la denominazione dell’agenzia, i dati del rappresentante legale/agente immobiliare, il numero di codice fiscale, partita I.v.a. e il numero di iscrizione all’albo del ruolo agenti di affari in mediazioni.

Nel caso in cui, la parte acquirente, voglia richiedere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, dovrà dichiarare in atto di possedere tutti i requisiti necessari.

306 pensieri riguardo “Diritti/Doveri derivanti da un contratto di compravendita immobiliare

  • 7 Settembre 2009 in 14:23
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    Buongiorno,
    ci siamo aggiudicati una casa all’asta il 14 luglio 2009 depositando la caparra (10%). Prima di fare questa scelta abbiamo letto attentamente la perizia, ce l’hanno fatta vedere e ci è piaciuta. L’11 settembre abbiamo il rogito, ma da una settimana l’ex proprietario della casa insiste che il giuduce in agosto(non so che data)gli firma un “permesso” per poter asportare dalla casa gli ultimi mobili rimasti(e fin qui possiamo accettare!), ma anche i sanitari, la caldaia, alcune porte e altri accessori! Ci siamo informati ed è tutto vero! Ma com’è possibile??? Può un giudice successivamente ad una asta disporre così? Noi con queste condizioni non l’avremmo acquistata! Cosa possiamo fare? Ci siamo già rivolti ad un legale, che sbalordito quanto noi, si è informato e alla fine consigliato di metterci d’accordo con l’ex proprietario?

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  • 7 Settembre 2009 in 20:41
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    Buongiorno Tamara, visti i tempi ristretti non vi possiamo proporre soluzioni alternative rispetto a quelle consigliate dal vostro legale.
    saluti

    Rispondi
  • 18 Settembre 2009 in 14:16
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    Nostro padre, vedovo, pensionato, convivente con badante straniera nella casa in comproprietà con nostra madre defunta, ha manifestato l’intenzione di unirsi in matrimonio civile con la suddetta. Io e mia sorella, coniugate con prole, vorremmo conoscere le eventuali conseguenze che verrebbero a verificarsi,
    nella suddetta eventualità, circa il godimento dei nostri diritti di coeredi legittime, e quali azioni potremmo intraprendere al fine di tutelarci nel migliore dei modi e secondo le leggi vigenti in ambito di successione.

    Rispondi
  • 18 Settembre 2009 in 17:15
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    Buongiorno, se vostro padre è capace di intendere e di volere piò tranquillamente stipulare un contratto di matrimonio con la signora. In asse ereditaria, figurerà anche lei come erede legittima.
    saluti

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  • 17 Ottobre 2009 in 10:17
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    Sono coniugata con marito e due figli. La casa in cui viviamo è di proprietà di mio marito già prima del matrimonio. Volendo acquistare un immobile a mio nome, come prima casa, chiedo gentilmente informarmi, una volta acquitata la casa, se vi è obbligo da parte mia del traferimento della residenza e obbligo di abitazione nella nuova casa, il periodo minimo di possesso per venderla senza perdere i benefici.
    Grazie e cordiali saluti

    Rispondi
    • 19 Ottobre 2009 in 12:39
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      Buongiorno, se vuole usufruire e mantenere i benefici per l’acquisto prima casa dovrà trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto e non rivenderla nei primi 5 anni. In caso di rivendita nei primi cinque anni dovrà riacquistare entro un anno dalla vendita stessa.
      saluti

      Rispondi
  • 6 Novembre 2009 in 13:04
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    Buongiorno,

    se, dopo la firma del contratto preliminare (quindi dopo l’accettazione della proposta d’acquisto da parte del venditore e prima del rogito) il venditore non vuole più vendere, è comunque dovuta la provvigione all’agenzia immobiliare che ha fatto da intermediario? In caso positivo, posso tutelarmi stabilendo una clausola nella proposta d’acquisto che indichi che la provvigione sarà dovuta solo se il venditore non rompe il contratto?

    Rispondi
  • 6 Novembre 2009 in 13:20
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    Grazie,
    sbaglio o un altro modo per tutelarsi sia offrire una caparra superiore alla provvigione dell’agenzia (in modo da recuperare il costo della provvigione quando viene restituito il doppio del valore)? Quale delle due opzioni è migliore?

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    • 6 Novembre 2009 in 16:14
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      Nel caso in cui la parte inadempiente sia il venditore a lui spettano le spese di agenzia e il raddoppio della caparra, pertanto lei, in qualità di acquirente non avrebbe comunque nessuna spesa. saluti

      Rispondi
  • 9 Novembre 2009 in 15:35
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    Grazie 1000,
    le posso chiedere quale legge o regolamento sancisce che, nel caso in cui la parte inadempiente sia il venditore, a lui spettano le spese di agenzia e il raddoppio della caparra?
    Cordiali saluti

    Rispondi
    • 10 Novembre 2009 in 19:06
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      I riferimenti normativi sono dettati dal codice civile articoli 1385 e 1386:
      “se al momento della conclusione dell’affare (1326), una parte da’ all’altra a titolo di caparra, una somma di denaro, la caparra, in caso di inadempienza deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta (1194). Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere trattenendosi la caparra (1218), se invece è inadempiente chi l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra (1386, 1826, att 164). Se però, la parte che non è inadempiente, preferisce domandare l’esecuzione o la risoluzione del contratto (1453 e seguenti), il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali (1223 e seguenti). In particolare, citando l’articolo 1453 del codice civile in materia di risoluzione viene specificato quanto segue “quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può chiedere a sua scelta l’adempimento o la risoluzione del contratto,salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno.”
      Pertanto, la restituzione del doppio dell’importo è implicito nella dicitura CAPARRA CONFIRMATORIA, mentre il pagamento delle spese di mediazione a carico della parte inadempiente è implicito nel risarcimento del danno.
      saluti

      Rispondi
  • 17 Novembre 2009 in 22:55
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    Salve
    mi è capitato che
    ho fatto un’offerta per l’acquisto di un immobile tramite agenzia; l’offerta è stata accettata e controfirmata dalla parte venditrice ma il giorno dopo, l’agente immobiliare incaricato mi ha messo a conoscenza dell’esistenza di un’ipoteca di secondo grado, dicendo anche che l’operazione di compravendita sarebbe stata piuttosto difficoltosa, nel senso che non tutte le banche sarebbero state disposte a concedermi il mutuo. Così di fatto è successo con la banca da me scelta.
    Ora mi viene chiesto di sciogliere il contratto e per questo di risarcire la parte venditrice per il disturbo arrecato.
    Io ritengo che la responsabilità sia del mediatore che non si è ben informato prima o che non ha voluto esplicitare la situazione dell’immobile.
    Cosa posso fare per difendermi?

    Rispondi
    • 18 Novembre 2009 in 11:52
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      Buongiorno Cristiana, non è dimostrabile che ci sia una responsabilità dell’agente in quanto uno degli obblighi del mediatore è mettere a conoscenza le parti dei fatti di cui lui stesso è a conoscenza. Dovremmo vedere com’è stata formulata la proposta, in genere se su un immobile grava un’ipoteca, questa va indicata sulla proposta stessa “l’immobile viene venduto con tutti i suoi accessori e pertinenze, così come visto e piaciuto, libero da qualsiasi vincolo, peso, onere, privilegi anche fiscali, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, in regola con le norme edilizie, urbanistiche, catastali, fiscali, ad eccezione di ipoteca volontaria derivante da mutuo ipotecario che la parte promittente la vendita estinguerà a propria cura e spese….”
      in questo caso, in fase di sottoscrizione della proposta bisognava inserire anche la presenza di un’ipoteca di secondo grado, se questo non è stato fatto, la parte promittente venditrice, con la firma per accettazione della proposta non può pretendere niente ne da lei, ne dal mediatore in quanto ha garantito che sull’immobile non gravava nessuna ipoteca. Nel caso in cui lei abbia versato un assegno a titolo di caparra confirmatoria, se è d’accordo nel sottoscrivere una risoluzione, a lei spetta la restituzione del doppio dell’importo versato per inadempienza della parte venditrice. saluti

      Rispondi
  • 18 Novembre 2009 in 22:44
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    grazie mille per la delucidazione
    saluti
    cristiana

    Rispondi
  • 19 Novembre 2009 in 16:02
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    Salve,
    le pongo il seguente quesito
    Contratto di compravendita di immobile dove sono venditore l’acquirente a usufruito delle agevolazione prima casa.
    L’agenzia delle entrate ha riscontrato delle irregolarita’ notificando delle sanzioni (111T Agevolazioni prima casa.)
    Domanda:
    Se l’acquirente non paga la sanzione e’ obbligato il venditore a farlo?
    Grazie
    Saluti
    Alfonso

    Rispondi
    • 19 Novembre 2009 in 17:02
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      Buongiorno Alfonso, telefoni al numero verde dell’agenzia delle entrate o prenda un appuntamento presso l’ufficio della sua provincia per tutti i chiarimenti del caso. saluti

      Rispondi
  • 20 Novembre 2009 in 11:33
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    Buongiorno,
    sto acquistando un alloggio ed ho stipulato l’atto di compromesso,il rogito e’ stato programmato per Marzo.
    Durante questo periodo potrebbero deliberare, in fase di assemblea condominiale, dei lavori straordinari come ad esempio il rifacimento del suolo cortile o altro.
    La mia domanda e’la seguente:
    Appurato che qualsiasi opera straordinaria giovera’sia fiscalmente che concretamente il subentrante , esiste una normativa che obbliga il venditore o compratore in tale circostanza a farsi carico degli oneri relativi a tali lavori?
    grazie

    Rispondi
  • 22 Dicembre 2009 in 13:23
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    Ho acquistato nel 2006 un immobile con agevolazioni prima casa con mio marito , stipulando insieme un mutuo, vendiamo l’immobile ed estinguiamo il mutuo, senza fare mutuo acquistiamo un ‘altra casa e decidiamo di metterla a nome mio.
    Sono soggetta a sanzioni e verifiche ?

    Rispondi
    • 23 Dicembre 2009 in 18:04
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      L’Erario richiederà la differenza di imposta per la parte spettante a suo marito. saluti

      Rispondi
  • 26 Dicembre 2009 in 23:06
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    Buongiorno, voleva sapere se si compra una casa insieme con o senza separazione dei beni di 2 conviventi o si compra durante il matrimonio cosa cambia? spero di essermi espressa bene. Siccome ho 3 figli e non sono sposata e stiamo comprando casa.
    Grazie lucia

    Rispondi
    • 28 Dicembre 2009 in 11:41
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      Gentile Lucia, purtroppo non riusciamo a capire la sua domanda. saluti

      Rispondi
  • 28 Dicembre 2009 in 16:32
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    Buongiorno,
    sto acquistando un alloggio ed ho stipulato l’atto di compromesso,il rogito e’ stato programmato per Marzo.
    Durante questo periodo potrebbero deliberare, in fase di assemblea condominiale, dei lavori straordinari come ad esempio il rifacimento del suolo cortile o altro.
    La mia domanda e’la seguente:
    esiste una normativa che obbliga il venditore o compratore in tale circostanza a farsi carico degli oneri relativi a tali lavori?
    grazie Domenico

    Rispondi
    • 28 Dicembre 2009 in 17:34
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      Buongiorno Domenico, è la proprietà del bene che fa si che, il proprietario debba provvedere a tutti i lavori deliberati fino al momento in cui la proprietà non viene trasferita, lo stabilisce il codice civile.

      Rispondi
  • 6 Gennaio 2010 in 22:21
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    buonasera vorrei sapere se è possibile comprare la casa da mio padre ,con atto di compravendita. grazie

    Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 10:28
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    buongiorno,
    ho firmato tramite agenzia immobiliare una proposta d’acquisto che è stata immediatamente accettata ed ho versato una caparra confirmatoria.
    entro il 15 di gennaio è fissato il compromesso e entro settembre il rogito.
    Il mio problema è che mi sto impegnando ad acquistare ma non ho ancora neppure messo in vendita il mio attuale appartamento.
    l’agente mi assicura che c’è tutto il tempo per realizzare la vendita ma ovviamente non so quanto potrò effettivamente realizzare.
    La domanda è questa: posso chiedere di inserire nel compromesso una clausola che subordini la conclusione dell’affare alla vendita del mio immobile?
    Nel caso non fosse possibile e decidessi di recedere ora dall’impegno preso con la sottoscrizione della proposta d’acquisto a cosa vado incontro?
    Mille grazie per l’informazione

    Rispondi
    • 8 Gennaio 2010 in 11:04
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      Buongiorno Lidia, è ovvio che un termine per il rogito andrà inserito sul preliminare, pertanto cerchi di prendersi più tempo possibile e provi a proporre l’inserimento di tale clausola sospensiva. Esistono poi soluzioni di Istituti di credito che propongono soluzioni del tipo “mutuo ponte” che le permettono di acquistare mantenendo il beneficio “prima casa” per un tot. periodo oltre alla data fissata per il rogito. Nel caso lei non volessi più procedere all’acquisto, se ha già firmato una proposta e se questa è stata accettata, perderà l’importo lasciato a titolo di caparra confirmatoria oltre alle spese. saluti

      Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 12:37
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    Buongiorno, ho stipulato un compromesso dal notaio per una vendita di un immobile, quando il notaio ha letto i termini, tutto corrispondeva alla proposta di acquisto avuta dall’ agenzia, invece quando ho avuto in mano la copia (ancora da registrare)dopo qualche giorno e ho potuto leggerla, ho visto che in fondo sono state aggiunte righe che non mi avevano nè detto nè letto prima, le riporto:
    “le spese del presente atto, inerenti e conseguenti, e del rogito notarile di compravendita, sono a acarico della parte acquirente.
    Le parti di comune accordo dichiarano al momento attuale di assumersi ogni onere relativo alla registrazione e di non voler procedere al momento alla trascrizione del presente atto”.
    Io sapevo che era tutto a carico dell’ acquirente, perchè aggiungere questa parte sulle spese di registrazione del compromesso? non spettano a chi acquista, come infatti scritto sopra? notaio compreso?
    Inoltre non ha scritto da nessuna parte che l’ immobile è ante 67, cosa che invece credevo importante.
    Può spiegarmi per cortesia?

    Rispondi
    • 8 Gennaio 2010 in 17:35
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      Buongiorno Angela, la copia che lei ha sottoscritto è obbligatoriamente la stessa che lei ha in possesso. Le spese di registrazione sono a carico dell’acquirente così come specificato, la trascrizione non è obbligatoria, pertanto non capiamo le sue perplessità in merito. saluti

      Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 17:48
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    Gentile sig.ra Elettra, non mi sono spiegata bene e le chiedo scusa se la disturbo di nuovo.
    Il mio dubbio è sulla frase:
    “le spese del presente atto, inerenti e conseguenti, e del rogito notarile di compravendita, sono a acarico della parte acquirente.
    Le parti di comune accordo dichiarano al momento attuale di assumersi ogni onere relativo alla registrazione e di non voler procedere al momento alla trascrizione del presente atto”.
    Queste ultime quattro righe mi sembrano in contrasto con le prime tre, appunto perchè dicono che le spese di registrazione sono a carico di entrambe le parti, questo non era previsto, sapevamo che erano a carico dell’ acquirente. E’ normale questa cosa?
    grazie in anticipo se vorrà rispondermi di nuovo.
    Angela

    Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 17:57
    Permalink

    Gentile sig.ra Elettra, non mi sono spiegata bene e le chiedo scusa se la disturbo di nuovo.
    Il mio dubbio è sulla frase:
    “Le parti di comune accordo dichiarano al momento attuale di assumersi ogni onere relativo alla registrazione e di non voler procedere al momento alla trascrizione del presente atto”.
    Queste ultime quattro righe mi sembrano in contrasto con le prime tre, appunto perchè dicono che le spese di registrazione sono a carico di entrambe le parti, questo non era previsto, sapevamo che erano a carico dell’ acquirente. E’ normale questa cosa?
    grazie in anticipo se vorrà rispondermi di nuovo.
    Angela

    Rispondi
    • 8 Gennaio 2010 in 18:27
      Permalink

      Gentile Angela, le parti, venditrice e acquirente sono solidalmente obbligate alla registrazione per legge. E’ consuetudine che provveda a tale registrazione la parte acquirente, ma se questa non dovesse farlo, il fisco potrà rivalersi sia sull’acquirente, sia su di lei. Detto questo, nel contratto che avete sottoscritto è ben specificato che le spese di registrazione se le assume la parte acquirente ma che l’onere alla registrazione, ovvero la responsabilità con il fisco che la registrazione avvenga è solidalmente distribuita tra le parti così come per legge. saluti

      Rispondi
  • 10 Gennaio 2010 in 12:46
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    Buon giorno,
    diciotto mesi fa ho acquistato un immobile con un parente che mi faceva da garante e che su insistenza del notaio e della banca è anche comproprietario dello stesso.
    Dopo l’acquisto,il comproprietario mi ha informato di un’ipoteca legale istituità sull’immobile a causa di pendenze fiscali,e di essere in gravi difficoltà finanziarie così da non poter risolvere la situazione.Inoltre lo stesso non ha mai contribuito finanziariamente al pagamento delle rate mutuo.
    Quali sono i rischi a cui vado incontro,e quali sono le possibili soluzioni per me?Grazie infinite…

    Rispondi
  • 12 Gennaio 2010 in 15:45
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    Gentilissima Sig.ra Elettra, nel complimentarmi e ringraziarLa per i suoi preziosi consigli le pongo il seguente quesito:
    E’ possibile che un Notaio di Torino possa effettuare un rogito presso il suo studio per la compravendita di un immobile situato per esempio a Catanzaro ?
    grazie Domenico

    Rispondi
  • 13 Gennaio 2010 in 20:41
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    buongiorno, il 4 ho fatto una proposta d’acquisto presso un’agenzia immobiliare, la stessa è stata accettata l’8, giorno in cui l’agenzia mi informa del fatto che l’immobile verrà registrato sia al catasto sia al comune con un antibagno che però non esiste fisicamente. è necessario comunque depositare una nuova piantina in quanto l’alloggio è stato ristrutturato senza modifiche alla stessa. le mie domande:
    1. nel caso in cui la parte venditrice si rifiuti di costruire l’antibagno posso recedere e pretendere il doppio della caparra?
    2. questa anomalia costituisce un illecito giuridico?
    3. la parte venditrice così facendo risulterebbe inadempiente?

    Rispondi
  • 22 Gennaio 2010 in 15:06
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    buon giorno e complimenti per il forum. Vi sottopongo un questito un po’ complesso.
    a)casa intestata a mia mamma che un costruttore sarebbe interessato a ristrutturarla per crearci degli appartamenti.
    b) Nel contempo io ho un terreno edificabile ma progetto non ancora approvato su cui vorrei costruire la mia prima casa.
    l’operazione che si vorrebbe fare è quella di cedere la casa di mia mamma in cambio di soldi + costruzione della mia casa.
    tecnicamente come si può impostare?
    il costruttore propone: casa da ristrutturare in cambio di soldi + 1 appartamento in permuta il cui valore verrebbe nuovamente ripermutato con la costruzione della mia casa + soldi al momento dell’approvazione del progetto della mia casa.
    Sinceramente non mi piace.mi sento poco garantito sull’operazione finale. Io chiederei in cambio della casa di mia mamma soldi + costruzione della mia casa ma al momento non esiste un progetto approvato da far rientrare nell’accordo.
    Avete suggerimenti? Una fidejussione potrebbe in qualche modo aiutare?
    Inoltre, come potrebbe diventare possibile questa operazione avendo 2 proprietari diversi: mia mamma per la casa da ristrutturare ed io per la casa da costruire.
    Grazie.

    Rispondi
    • 22 Gennaio 2010 in 16:31
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      Buongiorno Alessandro, sicuramente un’operazione di permuta è la più giusta, come impostarla è difficile da capire leggendo il suo post, si faccia consigliare da un notaio di zona. saluti

      Rispondi
  • 22 Gennaio 2010 in 16:56
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    Grazie elettra, rif. post 36: chiedendo però soldi + costruzione della casa il cui progetto non è ancora stato approvato il costruttore potrebbe comunque emettere una fidejussione per il valore stimato di tale casa?
    Grazie alessandro

    Rispondi
  • 27 Gennaio 2010 in 09:51
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    Buongiorno, io e mio fratello possediamo un appartamento di proprietà al 50% , con l’usufrutto di mio padre,essendo mia madre deceduta,le chiedo,visto che mio fratello,essendo stato già soddisfatto,mi cederebbe il suo 50%.Sarebbe opportuno fare un regolare atto di vendita, e come comportarsi per il pagamento? visto che non verrebbe effettuato. Grazie

    Rispondi
    • 30 Gennaio 2010 in 11:11
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      E’ consigliabile un regolare atto di vendita, riguardo i particolari vi consigliamo di consultare un notaio. saluti

      Rispondi
  • 1 Febbraio 2010 in 23:46
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    Buongiorno,
    ho firmato un compromesso per l’acquisto di un appartamento in costruzione versando il 30% del prezzo pattuito. La legge prevede il rilascio di fidejussione contestuale che a 2 mesi di distanza non mi è stata ancora consegnata. Sollecito dopo sollecito, sono veramente stanca e preoccupata. Sono stata più volte tranquillizzata ma credo ci siano problemi di liquidità o altro e quindi, nonostante la casa mi piaccia molto, vorrei chiedere l’annullamento del contratto per inadempienza. Come devo agire? Credo mi spetti il doppio di quanto versato. Come devo fare per ottenere quanto mi spetta? Grazie.

    Rispondi
    • 2 Febbraio 2010 in 11:27
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      Buongiorno Federica, non si può parlare di inadempienza di nessuna delle parti, sul preliminare avevate stabilito un termine entro il quale la parte venditrice doveva rilasciare fidejussione?

      Rispondi
  • 2 Febbraio 2010 in 23:22
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    Non avevo precisato che, pur prevedendo la legge la consegna contestuale della fidejussione con la firma del compromesso a fronte del quale è stato versato un assegno bancario di 5.000 euro a titolo di caparra confirmatoria (compromesso registrato) e 75.000 euro di anticipo, era stata concordata consegna entro 30 giorni, cosa che a distanza di circa 2 mesi non è ancora avvenuta.
    Volevo quindi sapere, essendo stanca di aspettare e molto preoccupata per l’eventuale perdita dei miei soldi (la società che costruisce pare non sia florida), se posso chiedere la recessione del contratto per inadempienza chiedendo anche il doppio di quanto versato. Che procedura bisogna seguire? Avrò i miei soldi subito o dopo (e forse) dopo 10 o 20 anni?

    Rispondi
  • 3 Febbraio 2010 in 01:31
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    Salve, ho fatto una proposta d’acqisto di un immobile ad una agenzia, versando un assegno di 1000 euro intestati al venditore, per motivi famigliari non posso piu’ comprare l’immobile devo perdere i 1000 euro?

    Rispondi
    • 3 Febbraio 2010 in 12:43
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      se la proposta è già stata controfirmata per accettazione dal venditore si. saluti

      Rispondi
  • 3 Febbraio 2010 in 13:41
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    Buongiorno,
    in risposta alla sua domanda (vedi 42) ho risposto con dettagli (vedi 43).
    Purtroppo ho visto che ha dato risposta alla successiva ma non alla mia. La ringrazio

    Rispondi
  • 3 Febbraio 2010 in 16:40
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    NO Federica, non può chiedere questo, può chiedere che il contratto venga ritenuto nullo ma per questo dovrà farsi tutelare da un legale. saluti

    Rispondi
    • 21 Agosto 2022 in 11:09
      Permalink

      Salve ho fatto un compromesso privato per l’aquisto di una casa con le firme di tutti due le parti ho dato 40000 euro di caparra ,ho rinunciato al acquisto perché la casa era senza tetto solo una copertura di lamiera coibentata,nel foglio privato e scritto che mi consegnava le chiavi quando si faceva i documenti ,però non non esiste una data ,io posso recuperare i soldi della caparra anche in parte . Grazie cordiali saluti.

      Rispondi
  • 3 Febbraio 2010 in 22:40
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    Buonasera,

    vi rivolgo un quesito particolare. L’anno scorso ho acquistato casa; l’ex proprietaria ha affrettato i tempi per rogitare perché aveva bisogno di liquidità dato che ha comprato da costruttore. Al momento del rogito, il notaio ha fissato come data ultima il prossimo 15 febbraio. Ieri l’ex propietaria mi ha comunicato che i lavori sono in ritardo e che forse riuscirà ad uscire il 31 marzo.
    Ora vi vorrei chiedere: dato che io sto pagando il mutuo dall’anno scorso e dato che sul rogito c’è scritto come data ultima il 15 febbraio, come tratto questo mese e mezzo che lei occupa quella che è casa mia a tutti gli effetti? Ovvero, cìè una penale giornaliera che posso addebitarle per tutti i disagi che mi sta creando?

    Grazie

    Rispondi
  • 6 Febbraio 2010 in 23:21
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    Abbiamo stipulato un compromesso per una villetta in costruzione. A 3 mesi dalla firma e dopo aver regolarmente versato le prime 3 rate previste dall’avanzamento lavori, ci siamo accorti che l’impresa è in serie difficoltà economiche, non paga né i fornitori né gli operai da mesi. Da un controllo le polizze fideiussorie emesse fino ad ora sono 2 valide ed 1 no (non pagata). La data di scadenza delle polizze è di luglio 2010. Cosa succederebbe se un eventuale fallimento accadesse dopo tale data e la casa non è stata né finita né è stato fatto il rogito? Consapevole della crisi dell’impresa vorremmo recedere e riprenderci i soldi. E’ possibile ed in che modo? Grazie. Chiara

    Rispondi
  • 11 Febbraio 2010 in 22:49
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    Buonasera, il 6 febbraio ho sottoposto una domanda a questo sito ma non ho ricevuto risposta. Grazie. Chiara.

    Rispondi
  • 12 Febbraio 2010 in 09:37
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    Buongiorno
    durante una compravendita la parte acquirente versa dapprima caparra confirmatoria per euro 2000 e successivamente alla stesura del preliminare versa un acconto di 15000 euro (8% del prezzo di vendita) a titolo di anticipo.
    E’ corretto che la parte acquirente richieda la restituzione della caparra, pur non avendo ancora effettuato il rogito?
    L’anticipo, in caso di inadepienza della parte acquirente, puo’ essere trattenuto a titolo di caparra o deve esssere restituito, rivalendosi poi mediante azione civile?
    Infine, e’ corretto versare al momento del preliminare una quota persino inferiore al 10 del prezzo concordato?
    Grazie

    Rispondi
    • 12 Febbraio 2010 in 17:59
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      buongiorno Matteo, non capiamo la sua domanda, per quale motivo la parte acquirente sta chiedendo la restituzione della caparra? C’è in atto una risoluzione del contratto oppure questo verrà formalizzato tramite atto notarile? In caso di inadempienza da parte dell’acquirente, le somme versate a titolo di caparra o acconto verranno trattenute dalla parte venditrice. Non esistono importi minimi per un preliminare. saluti

      Rispondi
  • 12 Febbraio 2010 in 22:53
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    Gentile Elettra, chiarifico la domanda: alla stipula del preliminare la parte acquirente chiede la restituzione della caparra (2000e) consegnata con la proposta di acquisto (peraltro non incassata dal venditore), e contestualmente versa un *acconto* di importo superiore (15000e), che sostanzialmente e’ sostitutivo della caparra.

    A mio avviso pero’ solo la caparra puo’ essere trattenuta in caso di inadepienza, in quanto essa e’ espressamente la “somma di denaro che una parte contraente versa all’altra quando viene stipulato un contratto, a garanzia dell’adempimento del contratto stesso”.
    Viceversa l’acconto e’ il “pagamento parziale anticipato di un dato prezzo”, senza quindi garantire l’adempimento del contratto.
    Difatti le proposte irrevocabili di acquisto sono solitamente accompagnate dalla consegna di una caparra, e non di un acconto.

    La mia domanda era quindi: in caso di inadepienza potrebbe il venditore trattenere l’acconto come se si trattasse di caparra? La ringrazio per la risposta, che pero’ mi pare di avviso contrario rispetto alla mia interpretazione.

    Infine, puo’ essere corretto che il venditore trattenga sia la caparra che’ l’acconto? (rifiutandosi quindi di restituire la caparra fino al momento del rogito)
    Grazie ancora per la gentile disponibilita’

    Rispondi
    • 21 Agosto 2022 in 11:13
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      Salve ho fatto un compromesso privato per l’aquisto di una casa con le firme di tutti due le parti ho dato 4000 euro di caparra ,ho rinunciato al acquisto perché la casa era senza tetto solo una copertura di lamiera coibentata,nel foglio privato e scritto che mi consegnava le chiavi quando si faceva i documenti ,però non non esiste una data ,io posso recuperare i soldi della caparra anche in parte . Grazie cordiali saluti.

      Rispondi
  • 16 Febbraio 2010 in 13:25
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    Buongiorno

    vi sono grato se riuscite a chiarirmi come comportarmi.
    mi sto avvicinando alla data per stipulare il rogito e ottenere contestualmente la proprietà, data indicata nel preliminare come “entro e non oltre”: 31 marzo 2010.
    Contemporaneamente dovrò rogitare la vendita della mia entro la stessa data ma consegnando le chiavi all’acquirente entro il 15 aprile.

    Ora, chi mi vende è in difficoltà perchè probabilmente riceverà in ritardo (ancora non quantificabile) le chiavi della propria casa in costruzione.

    Ho già fissato il rogito di vendita della mia per fine febbraio, e vorrei insistere per rogitare l’acquisto comunque entro il 31 marzo.
    C’è una vaga sua proposta di dilazione dei termini (che avrebbe conseguenza anche sulla mia vendita) ma senza ancora parlare di risarcimento o altro.
    A me interessa avere immediato accesso alla casa, non cerco di innescare grane per il venditore. Cosa posso fare per fargli rispettare il termine indicato nel preliminare?
    Se non trovassimo un accordo, cosa succederebbe se recedessi dal contratto per inadempienza del venditore? (io avrò gia venduto la mia).
    aspetto fiducioso un aiuto

    Gigi

    Rispondi
  • 16 Febbraio 2010 in 20:18
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    Buongiorno, abbiamo scoperto che l’impresa da cui abbiamo acquistato un immobile in costruzione ci ha rilasciato 2 atti di fideiussione non validi perché come dice la società di fideiussione “non quietanzati”. In questi casi quali rischi corre l’impresa? Dobbiamo denunciare il fatto a chi?
    Grazie. Paolo

    Rispondi
  • 17 Febbraio 2010 in 10:40
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    Buongiorno,mi sono recato presso un’agenzia immobiliare per acquistare un immobile.
    Tutte le proposte da me stipulate venivano dalla suddetta agenzia rifiutate in quanto giungevano il girno seguente proposte di poco superiori.
    pochi giorni fa ho scoperto che l’immobile è stato acquistato dalla figlia della titolare dell’agenzia.
    Secondo voi è stato un comportamento corretto?.
    Posso agire legalmente contro questo comportamento?.

    Rispondi
    • 17 Febbraio 2010 in 11:13
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      Ci dispiace Alessandro perchè lei ha dovuto confrontarsi con persone dalla scarsa professionalità ma non può fare niente. saluti

      Rispondi
  • 25 Febbraio 2010 in 14:02
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    Ho recentemente acquistato un appartamento.
    Dovendo spostare delle prese elettriche, ho richiesto l’intervento di un elettricista. Questi mi ha detto di non poter far niente perchè l’impianto non è a norma (è quello originale del 1966).
    In base al DM del 2008, non essendo stato informato dal notaio,dall’agenzia e dal venditore della non conformità, posso rivalermi sui medesimi? Sull’atto non vi è riportato niente che indichi che l’impianto è vecchio o che io sia stato informato di ciò.

    Grazie in anticipo

    Rispondi
    • 27 Febbraio 2010 in 11:32
      Permalink

      no Ivan, lei ha acquistato un immobile così come visto e piaciuto, se l’impianto è datato questo non può trattarsi di un vizio taciuto in quanto è perfettamente visibile, pertanto, il suo elettricista si rifiuta di fare l’impianto solo perchè non potrebbe certificarlo, ma puiò sempre rilasciarle una conformità dell’impianto all’epoca di costruzione, saluti

      Rispondi
  • 5 Marzo 2010 in 21:49
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    un preliminare di acquisto si può fare con un immobile avendo fondo patrimoniale??E se questo avviene dal notaio,a cosa vado incontro?? Grazie!!!

    Rispondi
  • 6 Marzo 2010 in 17:36
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    La mia regione dà un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prima casa. Tra i criteri di inammissibilità c’è:Non è ammesso l’acquisto di alloggio o parte di esso tra parenti nella linea retta di 1° e 2° grado.
    Io devo acquistare un immobile dove mia madre è proprietaria di 1/5 del fabbricato e gli altri sono di proprietà dei miei 4 zii. Posso usufruire del bando o eventualmente come posso ovviare a questo limite?

    Rispondi
  • 9 Marzo 2010 in 17:02
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    Tra una settimana avremo il rogito di un appartamento che stiamo acquistando. L’attuale proprietario di casa vuole che paghiamo affinchè lui lasci le porte, il box doccia, il condizionatore e il termoarredo presenti nell’appartamento, gli stessi che vi erano quando noi abbiamo visto la casa prima dell’acquisto.
    Può farlo?
    Come possiamo tutelarci affinchè l’appartamento resti così come noi lo avevamo acquistato?
    Grazie

    Rispondi
    • 11 Marzo 2010 in 18:08
      Permalink

      IL venditore deve lasciare tutti gli AFFISSI, ovvero tutto ciò che è ancorato alle pareti e che era presente quando avete visto l’immobile, questo dovrà essere scritto anche sul contratto e probabilmente è scritto anche sul preliminare, saluti

      Rispondi
  • 11 Marzo 2010 in 13:27
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    Buongiorno, la vs professionalità mi ha invitato a scrivere su questo forum riguardo a un problema che ho…Nel luglio 2008 ho firmato un compromesso di vendita versando una caparra confirmatoria di 10.000 euro, nel suddetto compromesso la parte venditrice specificava che la costruzione del muro divisorio tra la mia presunta abitazione e un’altra attigua sempre dello stesso proprietario fosse a mio carico.. e sin qui nessun problema sino a quando ho iniziato la costruzione del suddetto muro e gli abitanti del piano di sopra mi hanno comunicato che già in precedenza era stato alzato un muro e buttato a terra dai vigili xchè non conferme..mi documento e vengo a conoscenza di un documento controfirmato da un ingegnere comunale sul quale si evince che quel cortile non poteva essere diviso con strutture in muratura ancorate al suolo e non prevista da regolamento edilizio. ora io chiedo la restituzione della mia caparra cioè 10000 euro. ne ho diritto..???

    Rispondi
    • 11 Marzo 2010 in 18:03
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      Buongiorno Giuseppe, bisognerebbe vedere se questa costruzione del muro è stata inserita come “vincolante” per la compravendita, altrimenti lei non ha diritto a chiedere la restituzione della caparra. saluti

      Rispondi
  • 13 Marzo 2010 in 15:11
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    spett.le casa in rete

    dovrei procedere all’acquisto di una casa con agevolazione prima casa
    I venditori hanno acquistato con agevolazione prima casa al 4% TRE anni fa.
    se gli attuali venditori non adempissero ai loro obblighi fiscali (riacquisto entro un anno come prima casa) e NON versassero la somma dovuta all’erario, l’agenzia delle Entrate potrebbe in qualche modo rivalersi su di noi?
    Cordiali saluti

    Rispondi
    • 18 Marzo 2010 in 17:19
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      Può girare questa domanda direttamente all’agenzia delle Entrate contattandola tramite il numero verde, ma la risposta è no. saluti

      Rispondi
  • 17 Marzo 2010 in 11:34
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    Buongiorno, ho firmato il prelminare per l’acquisto di una casa il cui rogito è previsto per giugno c.a.
    Sono venuto a conoscenza che si è tenuta un’assemblea in cui si è discusso sull’eventualità di effettuare lavori di rifacimento della facciata del condomino e di bonifica del tetto che è in eternit.
    Non essendo stato informato dell’eternit, nè dell’intento di eseguire dei lavori (non ancora deliberati) di rifacimento della facciata esterna dell’edificio, nè (come è emerso dal colloquio con l’amministatrice del condominio) di una presunta perdita dello sciaquone del bagno che ha causato una perdita nel bagno confinante di una inquilina dell’altra scala come posso tutelarmi??grazie rocco.

    Rispondi
    • 18 Marzo 2010 in 16:59
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      Tutte le spese che verranno deliberate da oggi alla data del rogito rimangono a carico del proprietario-venditore quindi lei non deve fare niente per tutelarsi oltre. Riguardo eventuali perdite, provveda a concordare con il venditore un incontro per definire anche questa situazione.

      Rispondi
  • 23 Marzo 2010 in 11:38
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    Qualche anno fà ho effettuato un compromesso in cui io ero la parte venditrice di un terreno agricolo in cui si stabiliva che a dicembre si sarebbe fatto l’atto di vendita ma il compratore si è fatto sentire a giugno creandomi diversi problemi. Visto che lui non ha rispettato i tempi previsti ha diritto alla restituzione della caparra?

    Rispondi
  • 7 Aprile 2010 in 22:04
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    dovrei procedere all’acquisto di una casa con agevolazione prima casa
    I venditori a loro volta avevano acquistato lo stesso immobile con agevolazione prima casa al 4% TRE anni fa.
    se gli attuali venditori non adempissero ai loro obblighi fiscali (riacquisto entro un anno come prima casa) e NON versassero la somma dovuta all’erario, l’agenzia delle Entrate potrebbe in qualche modo rivalersi su di noi?
    attendo risposta grazie

    Rispondi
    • 16 Aprile 2010 in 16:11
      Permalink

      No, chieda comunque conferma al numero verde dell’agenzia delle entrate, saluti

      Rispondi
  • 9 Aprile 2010 in 19:20
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    Buonasera,
    in data 12/3 mio padre ha stipulato un atto di rogito per la vendita della sua proprietà immobiliare. Il pagamento doveva avvenire al consolidamento dell’ipoteca. In data 30/3 il notaio ha provveduto ad inviare la documentazione della trascrizione dell’ipoteca alla Banca (MPS) della parte acquirente. Ad oggi 9/4 il pagamento dell’immobile non è stato ancora effettuato in quanto l’istituto MPS ha smarrito l’atto di trascrizione di ipoteca inviato 1/2 pony dal notaio in data 30/3. Il notaio riferisce che non è possibile produrre copia di tale atto. La banca senza questo documento non può erogare l’importo. Inoltre contattata la Banca riferisce di avere 90 gg di tempo per l’erogazione….è possibile? come viene tutelata la parte venditrice? considerando che alla parte acquirente in data 22/3 sono state anche consegnate le chiavi dell’appartamento?
    Grazie sin d’ora pr il Vs. aiuto.
    Simona

    Rispondi
  • 29 Aprile 2010 in 10:02
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    Buon giorno, ho firmato un preliminare di vendita ad ottobre 2006, con la quale mi impegnavo ad acquistare un immobile a pagare determinati anticipi (regolarmente versati al venditore) e ad accollarmi un mutuo fondiario gia’ gravante sull’immobile compresi gli interessi di prefinanziamento.
    L’immobile doveva essere consegnato entro aprile 2008 (nel preliminare non si fa menzione della data ultima in cui stipulare l’atto), l’immobile e’ stato ultimato dal costruttore giugno 2009 e in quel periodo la banca del venditore nn mi accettava l’accollo del mutuo (premetto che a fronte di 23.000 euro di anticipo solo 500 euro sono di caparra confirmatoria) a dicembre 2008 con la autorizzazione del costruttore immettevo nell’immobile una cucina nuova (valore 7000 E.) e altri mobili di mia proprieta’.
    A giugno 2009 il costruttore mi inviava una raccomandata (da me mai ricevuta con la quale mi invitava a trovare altre forme di pagamento, ma nn mi intimava ne al rogito ne all’adempimento contrattuale).
    A settembre 2009 il venditore senza nessuna comunicazione provvedeva allo spostamento di tutte le mie cose e alla vendita ad altri dell’immobile.
    E allora da qua si provvedeva alla richiesta di restituzione degli anticipi, ma il venditore asseriva che comunque anche se non c’era stato nessun accollo di mutuo dovevano essergli corrisposti gli interessi di prefinanziamento, inoltre nn ha fornito modo per il ritiro della cucina e degli altri mobili limitandosi a trasferirli senza nessuna comunicazione ne autorizzazione da parte nostra in altri locali di sua proprieta’ chiedendo anche i danni per questo spostamento (ma cio’ dovrebbe essere a prescindere appropriazione indebita da parte sua)

    Rispondi
  • 1 Maggio 2010 in 21:43
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    Buonasera,abbiamo acquistato un immobile tramite ag. immobiliare, sulla descrizione dello stesso in agenzia erano compresi due condizionatori. Purtroppo nell’ atto di vendita questo non era specificato e ora il vecchio proprietario mi chiede 1000,00 per lasciarli, giustificando la richiesta per un errore dell’agenzia.Esiste una legge che possa tutelarmi?Inoltre colgo l’occasione per chiederle un’altra cosa: nell’atto di vendita stipulato l’8 marzo 2010 abbiamo sottoscritto il tempo massimo per rendere libero l’immobile dai vecchi proprietari,ossia il 24 maggio,in caso contrario si procederà con un rimborso di 20 euro per ogni giorno di ritardo.Se questo non accadesse come devo comportarmi?Grazie

    Rispondi
  • 7 Maggio 2010 in 10:58
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    Buongiorno.
    nell’Agosto 2009 ho stipulato un contratto con un’agenzia immobiliare e non mi sono reso conto che alla voce “data di fine contratto” l’agente ha scritto “vendita”.
    Sono quindi impegnato a vita con questa agenzia o posso recedere o almeno cambiare i termini del contratto?
    Grazie mille

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:58
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      buongiorno Alvaro, lei si riferisce ad un mandato di vendita in esclusiva? in tal caso provveda ad inviare disdetta all’agenzia tramite raccomandata. saluti

      Rispondi
  • 12 Maggio 2010 in 23:14
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    nel 2007 ho venduto un terreno edificabile ad un costruttore,lui davanti al notaio mi ha consegnato un assegno,come da valore riportato sull atto,uscendo dal notaio l aquirente mi invitava a cambiare l assegno dopo 10 giorni in quanto tale assegno non era coperto,dopo tanti rinvii a cambiare l assegno il costruttore mi poneva una scrittura privata non registrata, che mi tramutava il valore del terreno in appartamenti,in poche parole una permuta.Questi appartamenti dovevano essere consegnati entro 2 anni,i 2 anni sono passati, di appartamenti sul terreno non si vede nemmeno l ombra, l assegno ancora non è coperto. Come potrei uscire da questa situazione,posso chiedere la recissione dell atto e l eventuale restituzioni dei terreni? In poche parole come ne potrei uscire da questa situazione che mi sembra una truffa.Sperando che mi sia spiegato bene vi ringrazio anticipamente, attendo vostra risposta

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:34
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      buongiorno GErardo, i pagamenti ad un atto non avvengono quasi mai con assegni bancari, proprio per evitare questo tipo di problema, si rivolga immediatamente al notaio che ha stipulato. saluti

      Rispondi
  • 13 Maggio 2010 in 12:44
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    Ho anticipato a titolo di caparra 30.000euro su un totale di 70.000, con regolare contratto di vendita che prevede una penale di 500 euro al mese per ritardo consegna immobile. Adesso come devo comportarmi in fase di rogito per far valere le penali se il costruttore non vuole ottemperare ai suoi oblighi contrattuali? Faccio presente di aver richiesto con raccomandata AR per ben due volte la restiyuzione della caparra per la rescissione del contratto, senza interessi nè risarcimento danni, per ben due volte, ma senza alcun esito positivo. Cosa devo fare al rogito?
    Grazie

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:31
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      buongiorno Omar, concordemente con il notaio dovrete predisporre un atto il cui saldo finale sia decurtato dell’importo ” a penale” per i mesi di ritardo, saluti

      Rispondi
  • 13 Maggio 2010 in 21:57
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    ciao,qualcuno mi sa dire in caso di recessione consensuale di un atto di vendita di un terreno, x inadenpienza da parte dell aquirente, quale tassazione viene applicata,voglio specificare che l aquirente e una S.R.L. grazie.

    Rispondi
  • 21 Maggio 2010 in 11:13
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    Buongiorno,ho effettuato ad aprile una proposta di acquisto per una casa (acconto 5.000 Euro),mi sono recata da un mio notaio di fiducia che facendo le visure ha scoperto che sulla casa gravava un’ipoteca,l’agenzia ha contatto il venditore che ha provveduto a saldare il debito. Ora dovrei effettuare il compromesso, e a fine agosto il rogito, ma l’annotazione dell’avvenuto pagamento non risulta ancora.
    Posso “pretendere” che il rogito si faccia solo quando l’annotazione verrà effettuate e eventualmente posso rescindere dal contratto se per agosto non verrà sistemata questa annotazione, e posso chiedere la restituzione della cifra del compromesso che dovrò fare a giorni compreso il compenso all’agenzia e il doppio della caparra versata ad aprile?? Grazie

    Rispondi
    • 26 Maggio 2010 in 15:27
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      buongiorno Graziella, se si tratta di ipoteca volontaria, basterà che questa venga cancellata CONTESTUALMENTE al rogito, ovvero il giorno stesso dell’atto di vendita, saluti

      Rispondi
  • 25 Maggio 2010 in 11:58
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    Buongiorno ho acquistato un appatramento a giugno 2009 con consegna 31/11/2009 a oggi 25/05/2010 non mi e stato ancora consegnato e in piu l’impresa ha problemi con il comune quindi non si sa di preciso quando lo consegneranno, io ho gia compreto e pagato i mobili su misura e in piu dall’dicembre 2009 sto pagando un deposito per averli fermi.
    possono non darmi una data di consegna?
    posso recedere dal contratto, per comperarmi un altra casa?
    ho diritto alla restituzione della caparra?
    grazie mille per la vostra disponibilità
    Achille

    Rispondi
    • 26 Maggio 2010 in 15:16
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      buongiorno Achille, per aiutarla sarebbe importante poter leggere il preliminare che lei ha sottoscritto, la procedura standard è quella di inviare diffida ad adempiere alla parte venditrice una volta scaduti i tempi e nel caso non si presenti all’atto, dichiararla inadempiente con la restituzione del DOPPIO della caparra versata. saluti

      Rispondi
  • 30 Maggio 2010 in 19:39
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    Salve. Ho venduto nell’aprile del 2006 un appartamento a mio padre,in buona fede essendo il genitore,e dopo aver firmato l’atto notarile (in cui ho dichiarato di aver già ricevuto il pagamento per intero) mio padre non mi ha più dato un euro se non un’assegno per un terzo del valore concordato e scritto nell’atto. Come posso rivalermi e prendere il restante che mi spetta? Ho tutta la documentazione tra cui estratti conto con l’assegno con cui mi ha dato una parte dei soldi. Grazie.
    Massimo

    Rispondi
  • 8 Giugno 2010 in 18:55
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    Salve,ho fatto una proposta d’acuisto a metà marzo per un’appartamento che è stata accettata;il giorno 23 marzo siamo andati dal notaio per stipulare il preliminare,duraqnte la lettura dell’atto siamo venuti a conoscenza che sull’immobile esiste un vincolo di riservato dominio, che secondo il notaio si sarebbe risolto in pochi giorni.In data 25/05 telefonicamente c’è stato detto che per il momento la situazione nn si poteva risolvere, quindi mi sono rivolta all’avvocato facendo fare una lettera nel quale dichiaravo di nn essere più interessata all’acquisto e chiedevo la restituzione della caparra (5000euro). Di risposta dall’agenzia mi è stato detto che loro nn hanno nessun problema nel ridarmi la caparra, e che in questo caso i proprietari potrebbero rivolgersi dall’avvocato per eventuali danni. Fra 2 giorni abbiamo appuntamento in agenzia cn i proprietari per trovare un punto d’incontro.
    Il mio avvocato mi ha detto che loro hanno tempo fino al 30 giugno (data entro il cui avremmo dovuto fare il rogito quindi la data in cui scade la proposta) per eleminare questo vincolo.
    La mia domanda è posso far valere la proposta nulla in quanto mi stato nascosto un pesante vincolo dell’immobile che mi impedisce di avere il mutuo e di eseguire il rogito anche se siamo all’inizio di giugno?
    Come posso fare per uscirne senza avere spese?grazie.buonasera

    Rispondi
  • 13 Giugno 2010 in 18:13
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    Salve..ho stipulato un contratto preliminare di compravendita per l’acquisto di un immobile, firmando per nome e per conto della mia società essendo il rappresentante legale.
    La proprietà dell’immobile è di 7 fratelli (eredi) ma nel contratto preliminare di compravendita è presente solo la firma di un erede, senza nessun tipo di riferimento a delega o per conto degli altri proprietari.
    I tempi indicati per il rogito sono scaduti e io mi trovo nelle condizioni di non potere più adempiere al contrato.
    Il fatto che ci sia la firma di un solo erede può essere motivo di invalidità del contratto?
    Possono chiedermi i danni per non aver rispettato il contratto?
    Grazie

    Rispondi
  • 14 Giugno 2010 in 08:45
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    Salve, avrei un quesito da porVi:
    nel mese di Aprile ho acquistato una cucina componibile nuova, sul contratto avevamo stabilito come data di consegna “Fine Giugno 2010”. Sabato 12 Giugno, ricevo una telefonata, dal negozio dal quale ho acquistato la cucina, in cui mi informano che per problemi tecnici la cucina sarà consegnata a fine Luglio….
    Considerato che io avrei una certa fretta di trasferirmi (per ragioni personali) e che, per ovvi motivi, senza la cucina non mi è possibile,sono in diritto di chiedere un risarcimento danni al negozio? Se si, come devo muovermi?
    Grazie, Stella.

    Rispondi
  • 16 Giugno 2010 in 13:17
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    Salve. in giugno 2009 ho stipulato un contratto prelimunare per l’acquisto di un immobile da costruire, versando una caparra confirmatoria di 30.000 € più anticipi per altri 30.000 €. A copertura delle somme versate, il venditore mi ha rilasciato una fideiussione assicurativa da far valere in caso di fallimento del costruttore. La costruzione non è mai stata iniziata ed il costruttore ha recentemente dichiarato verbalmente che, per difficoltà finanziarie, rinuncia a costruire l’immobile. A riprova della rinuncia, ha lasciato decadere il Permesso di costruire rilasciato dal Comune, senza chiederne la proroga.
    La domanda è: posso fare un atto di recesso chiedendo per via stragiudiziale la restituzione degli anticipi e del doppio della caparra? In caso di insolvenza, e successivo fallimento del costruttore, la fideiussione resta comunque valida o perde validità a seguito dell’azione di recesso? Grazie e saluti. Irina

    Rispondi
  • 20 Giugno 2010 in 14:07
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    Salve ho avanzato una proposta di acquisto per un’ immobile, la parte venditrice ha accettato e abbiamo stipulato in agenzia tecnocasa un compromesso con scadenza del rogito fine giugno 2010. Io per poter avere la liquidita dell’ acquisto ho fatto richiesta alla mia banca di un mutuo di liquidita sulla casa di mia proprieta, dopo un periodo la banca mi ha accettato la richiesta , e in accordo con il notaio e me in mancanza di tempo visto l’ arrivare della scadenza del rogito, l’ atto del mutuo si fara il 25 giugno 2010. la banca mi ha comunicato che per avere la liquidita dl denaro dovranno passare circa 10-15 giorni, cosi il rogito per l’ acquisto della seconda casa la data e slittata al 12 luglio 2010. io comunicato questo alla parte venditrice e questa mi risponde che per lei il contratto pervede la scadenza fine giugno2010, per arrivare a un accordo vuole essere pagata la rata del mutuo per intero del mese di luglio, io mi sento ricattato, per legge puo fare questo, ho un lasso di tempo dopo la scadenza per poter rientrare nella data sopra indicata ho dovro per forza accettare questa forma di ricatto? La rpeo cortesemente di potermi rispondere il prima possibile e nell’ attesa la saluto cordialmente

    Rispondi
  • 26 Giugno 2010 in 19:37
    Permalink

    Buonasera,
    sono in procinto di vendere il mio immobile tra privati ( Ho l’incontro Lunedì 28 c.m.) e siccome non ho nessun tipo di esperienza nel campo, vorrei gentilmente un aiuto.
    L’acquirente ha messo in vendita il proprio immobile senza agenzia solo da pochi giorni ed è intenzionato ad acquistare il mio. E’ disposto a consegnarmi un assegno per l’importo di Euro 10.000,00 per fermare il mio immobile, e chiede 6/8 mesi di tempo massimo per vendere il suo. Da parte sua,l’acquisto della mia casa è subordinato sia al rilascio del mutuo della sua banca che alla vendita del suo immobile. In poche parole compra se vende…Che tipo di accordo o contratto posso stipulare considerando che non ho nessun elemento certo che mi consenta di perfezionare un eventuale compromesso o vendita? Come mi devo comportare? A che titolo devo considerare quei 10.000,00 Euro? Posso eventualmente spenderli o sono vincolati al perfezionamento dell’acquisto?
    Grazie infinite.

    Rispondi
  • 27 Giugno 2010 in 09:22
    Permalink

    Gentilmente chiedo,nell’ambito di un contratto preliminare di compravendita immobiliare,la differenza tra caparra confirmatoria e caparra penitenziale.La piu’ garantista ,nel caso di rescissione.Vorrei evitare quindi, nel caso di inadempimento da parte mia(venditore),che l’acquirente possa costringermi ad adempiere agli obblighi.

    Rispondi
  • 27 Giugno 2010 in 09:57
    Permalink

    Buonasera,
    sono in procinto di vendere il mio immobile tra privati ( Ho l’incontro Lunedì 28 c.m.) e siccome non ho nessun tipo di esperienza nel campo, vorrei gentilmente un aiuto.
    L’acquirente ha messo in vendita il proprio immobile senza agenzia solo da pochi giorni ed è intenzionato ad acquistare il mio. E’ disposto a consegnarmi un assegno per l’importo di Euro 10.000,00 per fermare il mio immobile, e chiede 6/8 mesi di tempo massimo per vendere il suo. Da parte sua,l’acquisto della mia casa è subordinato sia al rilascio del mutuo della sua banca che alla vendita del suo immobile. In poche parole compra se vende…Che tipo di accordo o contratto posso stipulare considerando che non ho nessun elemento certo che mi consenta di perfezionare un eventuale compromesso o vendita? Come mi devo comportare? A che titolo devo considerare quei 10.000,00 Euro? Posso eventualmente spenderli o sono vincolati al perfezionamento dell’acquisto?
    Grazie infinite.

    Rispondi
  • 27 Giugno 2010 in 16:26
    Permalink

    Buongiorno – ho una domanda da farvi: mia madre è proprietaria di una casetta nell’astigiano e voleva vendermela in quanto io devo comprare una casa più grande e nel torinese i prezzi sono altissimi. Io ho anche una sorella e un fratello. Ai termini di legge ci sono delle regole specifiche del caso (vendita tra familiari) oppure davanti alla legge è come se si trattasse di una vendita normale? Devo dar firmare qualche rinuncia agli altri fratelli o tutelarmi in altri modi per un’eventuale divisione ereditaria alla morte di mia mamma (che possiede altri immobili). Grazie.

    Rispondi
  • 29 Giugno 2010 in 10:36
    Permalink

    Buongiorno,
    sapevo che la mia casa sarebbe stata messa all’asta e circa un mese fa sono venuta a sapere, dopo varie aste “deserte”, che è stata aggiudicata.
    Io non ho mai ricevuto nessuna notifica che mi informasse sulle realtive date dell’asta (anche perchè avrei partecipato)….è legale?
    Grazie.

    Rispondi
  • 30 Giugno 2010 in 11:47
    Permalink

    Si può eseguire rogito di un immobile sito a Milano presso un notaio della provincia di Messina? Grazie.

    Rispondi
  • 13 Luglio 2010 in 00:35
    Permalink

    Buonasera a tutti, ho un quesito da porvi.
    Ho acquistato un’immobile e l’atto di rogito è stato fatto da pochi giorni, il 1 Luglio 2010.Il vecchio proprietario lascerà la casa il giorno 13 agosto 2010,come da accordi presi dinanzi al notaio.Nel frattempo vorrei far fare, da persone competenti, dei preventivi per qualche lavoro interno all’abitazione.
    Chiesto il permesso al proprietario, quest’ultimo si rifiuta categoricamente di farmi entrare in casa con l’addetto ai lavori solo per una semplice visione.E’ corretto tale comportamento?In questi casi, come acquirente, ho qualche diritto in più avendo fatto già l’atto di rogito?
    In attesa di un vostro riscontro, ringrazio tutti in anticipo.
    Anna

    Rispondi
  • 19 Luglio 2010 in 13:13
    Permalink

    Sono venditore di un appartamento con mediazione immobiliare. Ho aderito e firmato una proposta di acquisto da parte dell’acquirente. Non ho firmato alcun compromesso né ho ricevuto anticipi di denaro. Motivi personali ora mi impediscono di vendere l’abitazione e vorrei revocare anticipatamente il conferimento dell’incarico all’agenzia. Per la rescissione del rapporto l’agenzia mi chiede sia la provvigione che avrei dovuto corrispondere come venditore e sia quella dell’acquirente? E’ giusto? O devo versare solo la provvigione che spetta a me?. Grazie

    Rispondi
  • 20 Luglio 2010 in 08:51
    Permalink

    Buongiorno, ho acquistato casa nel 2008 e nel contratto di compravendita abbiamo messo i termini di consegna immobile che allo scadere prevedono delle penali.
    Oggi la consegna immobile non è ancora avvenuta e sono in ritardo di 4 mesi, il costruttore non intende riconoscermi le penali attribuendo i ritardi dovuti ad altri.
    A questo punto non so come comportarmi.

    Rispondi
  • 26 Luglio 2010 in 09:16
    Permalink

    Buongiorno,il 2 gennaio 2010 ho stipulato un preliminare di compravendita,l’immobile doveva essermi consegnato in aprile 2010 a oggi i lavori non sono ancora terminati da parte del venditore e inoltre alcuni lavori li ho dovuti ultimare io tramite terzi in pieno accordo con il venditore vista la sua situazione economica.Questi lavori da me eseguiti hanno avuto un costo tutto documentabile per fortuna e ora il venditore non vuole scorporarli dal prezzo finale.Mi sono state tolte le chiavi dal propietario e cosi facendo anche i lavori si sono fermati. Vorrei sapere quali sono i tempi e i modi per venirne fuori da questa situazione anche se sono gia’ seguito da un legale. Ringraziandovi saluto.

    Rispondi
  • 28 Luglio 2010 in 13:47
    Permalink

    La mia domanda e’ questa:
    In caso di proposta d’acquisto accettata dai proprietari, stipulata a mezzo agenzia immobiliare, ma non vi sia versamento di caparra, ma che il pagamento sia effettuato tutto all’atto notarile, c’e’ l’obbligo di registrare la proposta?

    Se la proposta e’ subordinata alla delibera del mutuo l’agenzia immobiliare e’ tenuta ugualmente a registrare la proposta, visto che nemmeno in questo caso risulta versata alcuna caparra?

    In caso di compravendita tra privati e’ comunque obbligatorio registrare il compromesso o soltanto in caso sia stata versata una caparra?

    Spero di essere stata chiara. Grazie per la gentile risposta

    Rispondi
  • 28 Luglio 2010 in 15:37
    Permalink

    Buon giorno,
    avrei una domanda da porvi riguardante l’ acquisto di una casa.
    Circa tre mesi fa, ho firmato un contratto preliminare per l’ acquisto di una casa in costruzione il quale riportava la data di consegna dell’ immobile a ottobre 2011 e l’ entità dell’ acconto da me versato pari a 55.000,00 euro avente regolare fideiussione.
    I lavori di costruzione sarebbero dovuti iniziare a fine aprile 2010, ma alla data di oggi l’ impresa mi avvisa che partiranno a settembre 2010 facendo cosi’ slittare la consegna riportata sul preliminare ad almeno tre mesi in più.
    La causa di questo ritardo sarebbe dovuta ad un ulteriore permesso per inizio scavi che il comune avrebbe richiesto all’ impresa costruttrice, cosi’ loro si giustificano.
    A tal proposito le domande da porvi sono le seguenti:
    – posso io sciogliere il contratto, quindi rinunciare all’ acquisto senza perdere la caparra versata ? (pari a 55.000,00 euro).
    – La mancanza di un permesso comunale da parte dell’ impresa ,è per loro una giustificazione valida tale da far ritardare la consegna dell’ immobile ,senza andare incontro a penali a favore dell’ acquirente ?
    Non sapendo a chi rivolgermi spero in una vostra cortese risposta, rimanendo in attesa porgo anticipatamente i miei ringraziamenti per l’ attenzione datami.

    Distinti saluti.

    Zini Tiziano.

    Rispondi
  • 29 Luglio 2010 in 18:36
    Permalink

    Buonasera,quando si effettua una risoluzione consensuale di un cotratto di compravendita con la restituzine delle somme versate, mi hanno detto che bisogna fare una comunicazione alla agenzia delle entrate e un pagamento di un F23.
    Chi mi sa indicare la procedura corretta e anche i codici tributo e quanto tenpo ho per farlo??
    Grazie

    Rispondi
  • 11 Agosto 2010 in 09:00
    Permalink

    Mi sono aggiudicata una casa all’asta che io ho dichiarato essere prima casa per usufruire delle agevolazioni.Successivamente mi sono accorta che pur non essendo propietaria di altre case non posso usufruire di tali agevolazioni.vorrei rinunciare a talei agevolazioni:come posso fare?
    Grazie

    Rispondi
  • 4 Settembre 2010 in 19:48
    Permalink

    Salve, mia moglie ed io stiamo chiedendo un mutuo prima casa con la garanzia di ns.figlio e l’immobile sarà a noi intestato. Puo’ nostro figlio a breve acquistare un immobile prima casa a suo nome, oppure risulta vincolato dal nostro acquisto? Grazie

    Rispondi
  • 8 Settembre 2010 in 18:39
    Permalink

    Come faccio la ricerca se su un immobile esiste un contratto di locazione registrato?
    Grazie

    Rispondi
    • 28 Settembre 2010 in 12:41
      Permalink

      dovrà controllare presso l’agenzia delle entrate. saluti

      Rispondi
  • 9 Settembre 2010 in 10:37
    Permalink

    Buongiorno,
    abbiamo fatto una proposta di acquisto con scadenza 20/09/2010 subordinata all’erogazione del mutuo, indicando come data del rogito 30/09/2010.La proposta è stata accettata da parte dei venditori e noi ci siamo mossi tramite la rete di mediazione creditizia dell’agenzia immobiliare per l’ottenimento del mutuo. Dopo due tentativi falliti(non per problemi di reddito,ma per la perizia), al terzo tentativo ci è stato proposto dall’agenzia e dal mediatore creditizio di firmare un compromesso per un importo maggiore rispetto al valore della casa che vogliamo acquistare, “staccando” un assegno per la differenza tra il valore reale della casa e quello indicato nel compromesso.
    Siccome quello che ci è stato chiesto non sembra essere tanto legale e a questo punto non ci fidiamo più dell’agenzia immobiliare, la mia domanda è questa:
    In quale modo possiamo svincolarci dall’agenzia immobiliare e riuscire a comprare lo stesso la casa, tramite un’altra agenzia? C’è da aggiungere il fatto che nel momento in cui abbiamo fatto la proposta di acquisto, l’agenzia ci ha fatto firmare una dichiarazione nella quale riconoscevamo loro come intermediario della compravendita dell’appartamento (con i nomi dei proprietari e l’indirizzo dell’immobile) e quindi ci impegnavamo a pagare loro le provvigioni,salvo l’effettiva erogazione del mutuo.

    Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta.
    Cordiali saluti.
    Alina Palade

    Rispondi
    • 27 Settembre 2010 in 18:48
      Permalink

      buongiorno Alina, la procedura corretta è trovare un istituto che eroga un importo superiore all’80% in modo che la perizia possa reggere il valore effettivamente pagato, se lei si rivolge ad un’altra agenzia, alla fine, dovrà pagarne due e non ci sembra la soluzione più economica, saluti

      Rispondi
  • 17 Settembre 2010 in 22:41
    Permalink

    Vi ringrazio in anticipo per quello che possiate dirmi.
    Mi trovo nelle condizioni di voler recedere da un contratto preliminare di compravendita di un immobile, del quale ho gia’ versato una rata di 15.000,00 euro come prenotazione di immobile da costruire ed una cifra di 20.000,00 euro quale preliminare di vendita di immobile da costruire, oltre ad altre cifre quali avanzamento lavori.
    Poiche’ l’appartamento non è ancora suddiviso, posso riavere tutta la somma che ho versato fino ad oggi?
    Fatemi sapere cosa fare grazie.-

    Rispondi
  • 22 Settembre 2010 in 23:30
    Permalink

    Salve, circa 2 anni fa ho stipulato un contratto preliminare per la vendita di un mio terreno, la scadenza del preliminare è prevista fra due mesi.Premetto che il contratto nn era assistito da nessun tipo di cauzione, bensì subordinato all’approvazione di un progetto sullo stesso immobile(costi di perizia sn stati sostenuti dall’acquirente).
    Vorrei recedere da questo contratto…vado incontro a qualcosa?

    Rispondi
    • 27 Settembre 2010 in 17:14
      Permalink

      La parte acquirente potrà pretendere l’esecuzione del contratto o il risarcimento del danno, saluti

      Rispondi
  • 28 Settembre 2010 in 12:37
    Permalink

    Buongiorno.

    Ho stipulato il 16/09/2010 un contratto per l’acquisto di un appartamento ed ho scoperto qualche giorno dopo che a fianco del mio balcone c’è una copertura in eternit che è stata forata dal precedente proprietario per l’installazione di un condizionatore. Tale foro arriva dritto dritto in camera da letto. Il proprietario dice di aver trattato il tutto con una vernice speciale e che l’eternit non è dannoso, ma se io avessi saputo non avrei comprato o non avrei fatto la proposta al prezzo che ho effettivamente pagato. Posso richiedere la rescissione del contratto o posso comunque richiedere che rimuova la copertura a sue spese?

    Grazie

    Rispondi
  • 29 Settembre 2010 in 17:21
    Permalink

    Buongiorno Gisell, la risposta non era rivolta a lei, ci scusiamo, le coperture in eternit sono dannose a detta del ministero della salute, per questo non sono più utilizzate e per smantellarle bisogna attivare l’USL locale. Il contratto è comunque valido in quanto il “danno” era visibile e non nascosto, lei può comunque chiedere la rimozione dell’eternit a spese del proprietario e le consigliamo vivamente di farlo.

    Rispondi
  • 7 Ottobre 2010 in 00:20
    Permalink

    Buonasera, ho sottoscritto un preliminare di compravendita per un immobile in costruzione. Il venditore/costruttore si é impegnato a consegnare fidejussione a copertura della caparra e dei succesivi versamenti entro 60 giorni dalla firma (eravamo ad agosto ed ho accettato). Trascorsi i 60 giorni non mi é stata consegnata la fidejusione. Posso chiedere l’annullamento del contratto per inadempienza con restituzione della caparra e riconoscimento del danno (Doppio della cifra versata ?). Grazie

    Rispondi
    • 20 Ottobre 2010 in 18:05
      Permalink

      si, può farlo. saluti

      Rispondi
  • 7 Ottobre 2010 in 09:45
    Permalink

    Buongiorno, ho stipulato un preliminare di acquisto per un immobile in costruzione. Il vemditore/costruttore si é impegnato a rilasciare fidejussione a mio favore per le somme verste e da versare entro 60 gg dalla stipula (era agosto ed ho accettato la dilazione del termine). Ad oggi scaduti i 60 gg non mi é stata rilasciata la fidejussione adducendo motivazioni varie. Posso rescindere il contratto per inadempienza del venditore e richiedere la restituzione della caparra ed eventualmente un risarcimento dei danni ?
    Grazie.

    Rispondi
  • 7 Ottobre 2010 in 22:18
    Permalink

    salve. una curiosità, un amica ha acquistato una casa all’ asta una ventina di giorni fa e il giorno dopo si è presentata dal proprietario dicendogli che ha tempo fino al 28 novembre e poi deve lasciare la casa.la settimana scorsa è ritornata da lui perchè aveva bisogno di parlargli e lui da quel giorno non si fa trovare, né a casa e nemmeno risponde al cellulare. come deve comportarsi?lei vorrebbe andare dai carabinieri, ma loro cosa possono fare in merito?possono cacciarlo?

    Rispondi
  • 9 Ottobre 2010 in 18:07
    Permalink

    Buongiorno, ho stipulato un preliminare di compravendita di un appartamento ad Aprile 2009 con data del rogito entro Ottobre 2009, essendo che per quel periodo non sarà pronto, il costruttore mi ha proposto un’altro appartamento sito nello stesso cantiere, in comodato d’uso e senza pagare spese di luce, acqua,ecc. aspettando che sia ultimato il nostro. vorrei sapere se posso mettere una ulteriore data di scadenza, e se posso rivalermi delle penali per la mancata consegna, ed in che percentuali in quanto sul contratto non e stata quantificata, grazie.

    Rispondi
  • 10 Ottobre 2010 in 15:21
    Permalink

    buongiorno, io e il mio compagno il 18.10 abbiamo il rogito e pochi giorni fa abbiamo scoperto che lantifurto che ci era stato detto presente e funzionante al momento della visione dell appartamneto e’ guasto, il venditore non vuole provvedere alla sistemazione, inoltre esiste una porta a vetro scorrevole che divide 2 ambienti e che per ripicca vorrebbe portar via, premetto che nel preliminare nn sono stati specificati ma e’ stato scritto che l’appartamento veniva acquistato come visto e piaciuto: come dobbiamo comportarci? chi ha ragione?

    Rispondi
    • 11 Ottobre 2010 in 18:52
      Permalink

      buongiorno Erika, riguardo l’antifurto è probabile che nulla vi spetti, riguardo la porta scorrevole non può portarla via, segnalate queste intenzioni al notaio. saluti

      Rispondi
  • 22 Ottobre 2010 in 10:22
    Permalink

    Buongiorno,
    sto per comprare casa da una signora ultraottantenne e il notaio mi ha richiesto tra i documenti un certificato della signora che attesti che è in grado di intendere e volere.Questa è la prassi? La signora si può rifiutare? Grazie.

    Rispondi
    • 3 Novembre 2010 in 12:53
      Permalink

      si Cristina, se non ci sono i motivi per dubitare della capacità di intendere e di volere della parte venditrice, questa si può rifiutare, saluti

      Rispondi
  • 26 Ottobre 2010 in 12:34
    Permalink

    Salve,
    sono in attesa di rogitare (comprare) entro il 30 novembre, ma al momento il venditore (costruttore) dopo numerosi solleciti verbali non risponde alla mia richiesta di fissare una data precisa per il rogito, so che il notaio (del costruttore) è in attesa di estinguere l’ipoteca del costruttore sull’immobile prima di procedere alla vendita, ma al momento è tutto fermo. Cosa posso fare per tutelarmi in caso di inadempienza del costruttore? Invio intanto una raccomandata A/R in cui scrivo la mia disponibilità a rogitare in certe date (prima del 30 novembre)? Oppure rimango in attesa di vedere cosa succede fino al 30 novembre e scaduto tale termine avvio le vie legali? Grazie in anticipo

    Rispondi
    • 3 Novembre 2010 in 12:41
      Permalink

      buongiorno Stefano, dovrà fissare un appuntamento con un notaio per il giorno 30, comunicare per scritto al costruttore la data ed il luogo del rogito e se lui non si presenta, il notaio le consegnerà un verbale in cui si evince che la parte venditrice non si è presentata all’atto. IN forza di questo verbale potrà inviare diffida ad adempiere e dare ulteriori 15 giorni di tempo alla parte venditrice, in mancanza di comunicazioni in merito, il contratto si intende risolto per inadempienza. saluti

      Rispondi
  • 5 Novembre 2010 in 00:12
    Permalink

    Buongiorno,
    sono proprietario di un terreno avuto in eredità da mio padre e dopo un po di tempo si è presentato un acquirente che mi ha fatto un offerta. Dopo averla accettata abbiamo firmato un atto preliminare di compravendita ed ho incassato una caparra. Dopo pochi giorni, prima di andar dal notaio e concludere l’atto di vendita, si è presentato un altro compratore che mi ha proposto un offerta con valore che è più del doppio di quello che era stato stipulato con il primo acquirente. Vi chiedo: cosa succede se vendo a quest’ultimo acquirente? Rischio una denuncia o un risarcimento danni dal primo compratore con cui avevo firmato la scrittura preliminare di compravendita?
    Grazie

    Rispondi
  • 9 Dicembre 2010 in 12:04
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    Buongiorno,ho venduto la mia casa e ne ho acquistata una nuova.
    sul preliminare di vendita ho come data di uscita 31.12.2010 (non viene specificata come essenziale). A settembre comunico di aver bisogno di allungare i tempi di uscita dal mio appartamento ci viene risposto dagli acquirenti che la casa dove si trovano è già stata riaffittata e dall’01.01.2011 saranno buttati fuori.Io accetto allora di uscire comunque per evitare grossi disagi a loro,ottenendo ospitalità alla scadenza dai miei genitori che con notevole sacrificio promettono di accoglierici (in 4 in una casa da 3/4 persone !!) fino alla data in cui a mia volta mi avrebbero consegnato la mia nuova casa. In questo modo nessuno sarebbe rimasto senza una casa.Oggi scopro invece che la casa nella quale si trovano i miei acquirenti non è stata affittata, alla mia richiesta di collaborazione, dato che è venuto a mancare il motivo che mi aveva fatto dare disponibilità all’uscita con sacrificio, mi viene risposto che il problema è mio e che devo uscire. I miei genitori, visto l’inganno non sono più disponibili ad accoglierci e a fare sacrifici per persone che hanno strappato con una falsità una promessa di uscita.Propongo allora loro di pagare affitto per due mesi, nulla cambierebbe, nessuno di fatto subisce danni, il rogito si rimanda di due mesi…. ma non c’è collaborazione da parte del mio acquirente, anzi c’è la minaccia di agire per vie legali. Un giudice, nel decretare, l’essenzialità di un termine terrà conto del comportamento del compratore ? Se non ci sono danni reali e documentabili e si propone una soluzione ragionevole a costo zero e senza danni un ritardo di non grave importanza può essere accettato ? grazie

    Rispondi
    • 10 Dicembre 2010 in 12:34
      Permalink

      gentile Mara, la sua situazione è molto spiacevole ma le sconsigliamo di agire per vie legali in quanto risulterebbe lei la figura inadempiente, pertanto, se non riesce a concordare una proroga con i suoi acquirenti, dovrà rispettare quanto stabilito nel preliminare con tutti i disagi che ovviamente capiamo. saluti

      Rispondi
  • 12 Dicembre 2010 in 23:03
    Permalink

    Buonasera,
    ho acquistato casa dai miei parenti meno di un mese fa e in buona fede mi sono fidata che fosse tutto a norma di legge, invece l’impianto elettrico al primo piano risulta da perizia di un elettricista non a norma in quanto i fili elettrici sono sprovvisti di copertuta e sono ancorati al muro con un chiodo;(premetto che la casa è stata costruita nel 1929)l’antenna della televisione non funziona ed è da sostituire.Prima dell’atto notarile eravamo intesi che mi avrebbero consegnato tutto a norma di legge, oggi malgrado le mie telefonate questi soggetti fanno finta di nulla; come posso intervenire?Ho letto sull’atto notarile che la parte venditrice è obbligata a consegnare l’immobile secondo norma di legge, quindi devono rifondermi le spese che andrò a sostenere per l’impianto elettrico e l’antenna?e se non lo fanno posso denunciarli e pretendere la risoluzione del contratto e i danni morali?Ringrazio anticipatamente tutti coloro che risponderanno alle mie perplessità..

    Rispondi
    • 13 Dicembre 2010 in 16:15
      Permalink

      Gentile Ginger, dubitiamo che sul contratto di acquisto sia garantita la conformità dell’impiano elettrico, questo perchè, il notaio si dovrebbe assicurare della presenza di tale certificazione, in mancanza, sul contratto viene scritto che l’impianto è funzionante e conforme all’epoca di costruzione, in tale caso, niente le è dovuto.

      Rispondi
  • 13 Dicembre 2010 in 01:40
    Permalink

    Buonasera,

    Siamo 2 fratelli di 37 e 36 anni rispettivamente. Nell’agosto del 2006 nostro padre, vedovo di ns. madre da 2 anni, è venuto a mancare per un male tanto improvviso quanto incurabile.
    Circa 3 mesi dopo abbiamo provveduto a predisporre la regolare dichiarazione di successione legale (non c’era testamento), a seguito della quale siamo divenuti proprietari in parti uguali di una villetta, 2 appartamenti, un magazzino di circa 90 mq e n. 2 terreni agricoli la cui superficie somma a circa 1 ha.

    L’eredità comprendeva anche una discreta somma in denaro che abbiamo provveduto a ripartire equamente in viA amichevole direttamente in sede bancaria.

    Faccio notare che, all’epoca, essendo mio fratello disoccupato, mi sono accollato tutte le imposte successorie ed, inoltre, per i primi 2 anni e mezzo abbiamo convissuto nella villetta paterna ( oggetto dell’eredità e che io, in accordo con mio fratello,ho dichiarto in sede successoria COME PRIMA CASA), periodo durante il quale ho continuato ad occuparmi di tutte le spese ordinarie relative alle utenze della stessa.

    Agli inizi del 2008 mio fratello trovo’ finalmente lavoro e, desideroso di una “vita propria”, decise di impegnare il denaro ricevuto in eredità nell’acquisto di un appartamento nel quale si trasferì nel maggio dello stesso anno.
    La sua è stata una decisione libera e volontaria . Anzi, essendo l’immobile paterno dotato di una residua volumetria edificabile, io proposi a mio fratello di realizzare un Piano aggiuntivo partecipando entrambi alle spese.

    Io sono rimasto ad abitare nella villetta paterna senza alcuna forma contrattuale ( nè comodato d’uso nè contratto d’affitto).

    Premetto che alla fine del 2007 è stato venduto uno dei 2 appartamenti ereditati e che il ricavato è stato suddiviso in parti uguali.
    In quell’occasione il NOTAIO rogante ci fece sottoscrivere un atto di accettazione dell’eredità paterna.

    Alla fine del 2008 mio fratello decise di licenziarsi per iniziare un’attività in proprio come architetto.

    Alla fine di agosto del 2009, mio fratello decise che era il momento di dividere i ns. beni immobili in quanto aveva bisogno di denaro.

    Io mi proposi di acquistare la sua porzione della villetta paterna a patto di vendere prima gli altri beni restanti ( un appartamento, una porzione di magazzino ed i 2 terreni).

    Egli accondiscese alla mia richiesta e ponemmo subito , a partire da marzo 2010, sul mercato l’appartamento.

    Purtroppo, complice la crisi del mercato immobiliare, la vendita non è ancora avvenuta ed ora mio fratello preme per la vendita della villetta, da lui giudicata piu’ appetibile sui mercati.

    Premessa la mia disponibilità all’acquisto, ma non volendo stipulare alcuna forma di mutuo ( visto che dal Gennaio 2011 saro’ in cassaintegrazione) e non volendo svendere l’abitazione paterna, in che modo posso essere , se così si puo’ dire, “tutelato” senza arrivare ad uno “scontro frontale” in sede giudiziale??? In che modo si potrebbe risolvere la questione con piena soddisfazione di entrambi? Posso imporre a mio fratello un’azione di COLLAZIONE? Oppure l’unica via legale che si prospetta è quela della DIVISIONE GIUDIZIALE? Posso proporre ( ed, al limite, IMPORRE) uno scambio di beni con conguaglio in denaro? Ovvero, posso proporre ( … IMPORRE…?) un acconto in denaro per la villetta ed il saldo progressivo alla vendita delle altre proprietà?

    La stima dei beni immobili da chi deve essere redatta?
    Stime compiute da Agenti Immobiliari regolarmente iscritti all’Albo possono avere valore legale?

    Nel caso di divisione giudiziale ho io qualche diritto in piu’ sulla casa paterna rispetto a mio fratello?

    Vi prego di aiutarmi con le Vs. risposte a non distruggere l’ultimo rapporto affettivo che mi resti con la mia famiglia d’origine.

    Rispondi
    • 13 Dicembre 2010 in 16:14
      Permalink

      Gentile Alberto, essendo del vostro patrimonio ricevuto in eredità, proprietari a perfetta metà, tutte le decisioni in merito alla vendita e alla spartizione di tale patrimonio devono avvenire con il perfetto accordo tra le parti, non avrebbe alcun senso avviare una procedura legale l’uno nei confronti dell’altro pertanto i beni andranno fatti stimare (proponiamo di farli stimare da un paio di professionisti e fare una media delle 2 stime) e insieme ed in accordo dovrete decidere se e quali vendere. Anche la casa che lei sta occupando legittimamente può essere venduta ma esclusivamente con l’accordo di entrambi. Vi consigliamo di rivolgervi ad un notaio di fiducia che si occupi definitivamente della spartizione del patrimonio. saluti

      Rispondi
  • 13 Dicembre 2010 in 23:15
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    Gentile Elettra,
    ho letto la sua risposta, ma leggendo il mio atto non è compresa la dicitura “..l’impianto è funzionante e conforme all’epoca di costruzione o acquistato nello stato in cui si trova o frasi simili” (tengo a precisare che la casa ha subito interventi di manutenzione negli anni); inoltre parlando con l’elettricista mi ha detto che è fuori legge vendere una casa dove non vengono rispettate le normative per la sicurezza elettrica.Inoltre sul contratto c’è la dicitura “la parte venditrice presta, in ogni caso, le più ampie garanzie in ordine alla completa regolarità urbanistico/edilizia nonchè alla piena commerciabilità dell’oggetto del presente contratto, assumendo sin d’ora a proprio carico ogni onere e/o spesa connessi ad eventuali difformità dalla relativa normativa.” Comunque è stata veramente molto gentile a rispondere, Le farò sapere come si evolverà la vicenda, domani vado a parlare con il mio geometra e in seguito con l’avvocato di fiducia. Buona serata e GRAZIE 1000!!!

    Rispondi
  • 18 Dicembre 2010 in 23:50
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    Buonasera.
    Avrei due quesiti in relazione all’acquisto di un appartamento:
    1)Ho di recente stipulato, a mia firma, un preliminare di acquisto appartamento a me intestato ma, per usufruire dell’agevolazione 1 casa ho la necessita’ di intestare l’immobile a mia moglie. Ho chiesto alla societa’ venditrice di provvedere a predisporre un nuovo preliminare intestato a mia moglie ma la societa’ venditrice si rifiuta di accettare la mia richiesta. Puo’ farlo da un punto di vista legale? oppure e’ tenuta ad accettare la mia richiesta?
    2) Nel preliminare di cui sopra, non sono indicate le penali per ritardo nella consegna dell’appartamento. Il venditore e’ comunque tenuto a corrispondere le penali in caso di ritardo? e se si in quale misura?

    Grazie

    Rispondi
    • 20 Dicembre 2010 in 19:25
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      Gentile Leonardo, lei potrà intestare l’appartamento a sua moglie al momento del rogito definitivo di compravendita, il venditore non è obbligato a corrispondere penali ma deve rispettare la data indicata per la consegna.

      Rispondi
    • 20 Dicembre 2010 in 19:28
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      gentile Leonardo, in genere, sui preliminari di compravendita è sempre prevista la seguente dicitura: “la parte acquirente si obbliga ad acquistare per se’ o persona fisica o giuridica da nominare al momento del rogito notarile dandone notizia al venditore almeno 10 giorni dalla stipula”..
      se questa formula è stata sottoscritta anche nel suo caso, non avrà alcun problema ad intestare l’immobile a sua moglie al momento del rogito notarile senza nulla dovere alla ditta venditrice se non la comunicazione scritta della nomina 10 giorni prima della data stabilita per il rogito.
      Riguardo le penali per ritardata consegna, queste se non vengono specificatamente previste non sono contemplate.
      saluti

      Rispondi
  • 19 Dicembre 2010 in 21:44
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    Gentile Elettra
    In data 18/12/2010, in qualità di parte venditrice, ho firmato un contratto di compravendita tra privati senza intervento di agenzia. Nella parte di contratto riguardante la forma di pagamento veniva stipulato il prezzo, le modalità e i tempi di pagamento e contestualmente mi veniva versato un assegno di 5.000 euro senza specificare se a titolo di caparra confirmatoria o semplicemente di acconto. Nessuna delle due opzioni indicate nel modulo è stata selezionata.Un secondo pagamento è previsto in data 23/12/2010 e il rimanente al rogito previsto a giugno. Vorrei sapere quali potrebbero essere le conseguenze di una mia eventuale recessione dal contratto e quali comportamenti dovrei adottare in tale eventualità.
    Grazie per la sua cortesia

    Rispondi
    • 20 Dicembre 2010 in 19:21
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      Buongiorno Bruno, c’è da premettere che lei non ha sottoscritto un contratto di compravendita ma bensì un contratto preliminare che a differenza di un contratto di compravendita è in forma scritta ma non pubblica, pertanto si tratta di scrittura privata. L’importo che lei ha ricevuto, se non è indicato niente, si presume sia a titolo di acconto, infatti, il saldo dovrà prevedere l’importo già versato e sarà il risultato della differenza matematica. Consigliamo prima di tutto di specificarlo nella prossima tranche di pagamento. Nel caso in cui lei decidesse di non rispettare gli accordi sottoscritti dovrà richiedere alla parte acquirente la risoluzione del contratto per mutuo consenso restituendo l’importo ricevuto a titolo di acconto e le eventuali spese sostenute dalla parte acquirente. saluti

      Rispondi
  • 21 Dicembre 2010 in 16:09
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    Buongiorno. ho firmato il preliminare per l’acquisto di un appartamento in costruzione tramite una cooperativa. nel preliminare si garantiva rilascio di fideiussione entro 60 giorni. Ne sono passati 80 e ora la cooperativa dice che la potrà rilasciare solo nei primi mesi del prossimo anno, intanto chiedono di continuare a versare le rate previste per l’acquisto. ho già versato il 30 per cento del valore della casa e non intendo pagare oltre. la legge mi consente di sospendere il pagamento delle rate finchè non moi verrà rilasciata la fideiussione sulle cifre già versate? la casa mi interessa e non voglio annullare il contratto nè volgio pagare la mora per ritardati versamenti delle rate. grazie

    Rispondi
  • 22 Dicembre 2010 in 16:38
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    Salve. Sto vendendo un piccola casa in Lombardia a degli americani e ad inizio anno ci sarà il rogito.

    Ieri purtroppo è caduto un pezzo di intonaco dal soffitto. I compratori mi hanno già dato parte del prezzo pattuito. E’ mio dovere provvedere alla riparazione del soffitto o spetta al compratore? In caso spettasse a me, sono tenuta ad avvisare il compratore dell’accaduto?

    Grazie, Elisabetta

    Rispondi
  • 23 Dicembre 2010 in 17:58
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    Buona sera,
    Io sta acquistando una casa per la quale ho già firmato un preliminare e che sta per essere terminata.
    A suo tempo mi è stata fornita regolare fideiussione per l’importo della caparra e degli acconti previsti.
    Ora, nel momento della definizione degli importi da liquidare ulteriormente al costruttore per alcune varianti, mi viene richiesto di rimborsare al costruttore il costo da lui sostenuto per la fideiussione.
    Nel preliminare non è specificato a carico di quale parte tale costo sia a carico, ma è indicato che la parte costruttrice deve provvedere a fornire le idonee garanzie previste per legge.
    Devo pagare?

    Grazie e buone feste.

    Rispondi
  • 30 Dicembre 2010 in 02:08
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    Buona sera, io e i miei fratelli, lo scorso anno alla scomparsa dei genitori abbiamo ereditato la loro casa.
    Questa dopo vari incontri ed indecisioni è stata venduta ad una nipote con rogito effettuato nel mese di febbraio 2010. Ora questa nipote, volendo modificare in parte la destinazione d’uso delle stanze /garage costruite a lato della casa ha scoperto un abuso edilizio in quanto le dimensioni della costruzione reale sono maggiori di quelle richieste e autorizzate dal comune. (nell’ordine di 6 mq in più)
    Ora questa nipote mi chiede di pagare con i miei fratelli le spese di sanatoria per l’abuso edilizio in quanto abbiamo firmato l’atto di vendita che cita che la casa “era a posto”…La parte venditrice garantisce la libertà degli immobili stessi da qualsiasi censo ,canone,peso,vincolo o gravame ,specie fiscale,ipotecarioo trascrizione pregiudizievole..”
    A questa domanda ho risposto però che nel contratto di compravendita c’è anche un art.2 che cita:
    …Gli immobili sopra descritti vengono venduti e rispettivamente acquistati nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trovano e si possiedono dalla parte venditrice , con tutti i diritti,ragioni ed azioni ,dipendenze pertinenze ed accessori inerenti,servitù attive e passive…
    A questo punto secondo me essendo effettuato l’atto notarile ed accettato l’immobile nello stato di fatto in cui si trovava, non è corretto che ci richieda dei soldi per risanare l’abuso in quanto doveva eventualmente farsi fare una perizia da un geometra e prima dell’acquisto e discuterne in sede di contrattazione.
    Peraltro nessuno di noi fratelli sapeva, di questo abuso e trattandosi proprio di una nipote nessuno di noi avrebbe firmato se si fossero riscontrate queste problematiche.
    NB: Anzi ,proprio per il desiderio che la casa andasse in mano alla nipote,anzichè ad estranei, abbiamo notevolmente ribassato la valutazione dell’immobile per permetterLe l’acquisto .
    Sono nel giusto rifiutandomi di contribuire alle spese o ho degli obblighi di legge?

    Grazie per una cortese risposta
    Flavio

    Rispondi
  • 30 Dicembre 2010 in 17:38
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    Salve. Stipulo un preliminare con possesso anticipato di un immobile, versando un bel pò di soldi come caparra confirmatoria. Il promittente venditore aveva dichiarato di aver rifatto nuovo l’impianto elettrico, di aver intonacato le pareti dell’immobile, e che era tutto in regola. Dopo qualche settimana, da un sopralluogo con un tecnico, ci siamo accorti che: il condominio manca di colonna montante e quindi l’immobile era privo di acqua; l’impianto elettrico, benchè nuovo non era a norma; le pareti non erano state per nulla intonacate e per di più al Comune risulta ancora la piantina originaria dell’appartamento, prima del suo frazionamento. Ho chiesto al proprietario di ridurmi il prezzo; ha risposto di no e che avrebbe fatto eseguire i lavori a sue spese. Al che gli ho proposto la mia supervisione, e ha detto di no. A fronte di ciò ho chiesto il recesso dal contratto con la restituzione del doppio della caparra; lui minaccia l’esecuzione in forma specifica. Sono davvero esterrefatta. Vorrei un consiglio se mi sto muovendo bene. Grazie mille, da una vera Polla

    Rispondi
    • 21 Gennaio 2011 in 18:55
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      Buongiorno, dipende cosa ha garantito il venditore sul preliminare, se ha sottoscritto che l’impianto elettrico è nuovo, dovrà fornire apposita certificazione alla data del rogito, per quanto riguarda l’intonaco com’è possibile che questo non sia stato notato in fase di visita dell’immobile??

      Rispondi
  • 8 Gennaio 2011 in 13:56
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    Gentili Signori, ho firmato il compromesso per l’acquisto di un appartamento tramite agenzia immobiliare.Tra meno di due mesi dovrò rogitare ma casualmente ho scoperto che il tetto del palazzo (l’appartamento e’ all’ultimo piano) e’ in eternit. L’agenzia dice che non sapeva nulla, il venditore che ci aveva tenuti all’oscuro, ora ammette che c’e’ l’eternit e che il problema e’ all’attenzione del condominio. L’amministratore del condominio dice che dovrà essere rimosso e sostituito ma che non si riesce mai a raggiungere il numero legale in assemblea. Domanda: sono nelle condizioni di chiedere l’annullamento del compromesso, la restituzione della caparra, o in subordine un forte sconto sul prezzo pattuito ? Grazie infinite.

    Rispondi
    • 21 Gennaio 2011 in 18:43
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      Buongiorno Antonio, dipende da cosa vuole fare, il tetto è una parte ben visibile, pertanto non si può parlare di dolo da parte del venditore, il contratto ha prodotto già i suoi effetti, provi a concordare un appuntamento insieme all’agenzia e al venditore e decida cosa è meglio fare, saluti

      Rispondi
  • 14 Gennaio 2011 in 00:38
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    Ho venduto la prima casa a dicembre ed il notaio mi ha fatto dichiarare che non avevo intenzione di riacquistare casa per non pagare penali solo che ora vorrei acquistare casa con una quota del 20%, il notaio ha giá depositato il documento come devo agire? Posso cmq usufruire del credito d’imposta sull’acquisto della senca prima casa?
    Grazie!

    Rispondi
  • 15 Gennaio 2011 in 21:41
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    salve,sto comprando una casa tramite agenzia immobiliare,abbiamo deciso di andare direttamente all’atto non facendo compromesso,trovo il mutuo ad un tasso agevolato e la banca mi richiede i documenti della casa,vado all’agenzia ma la visura non è aggiornata; fatto sta che passa il tempo la pratica scade e perdo il tasso agevolato perchè i documenti non erano ancora aggiornati.Premetto che la mediazione l’ho pagata e mi sono stati forniti i documenti ma con la vecchia visura dato che l’immobile ha avuto delle variazioni.Ho il diritto di farmi restituire la mediazione dato che ho perso un mutuo per colpa di un documento che era di loro responsabilità fornirmi in modo aggiornato?

    Rispondi
    • 21 Gennaio 2011 in 18:33
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      Buongiorno Marco, non riusciamo a capire la sua domanda, lei ha acquistato l’immobile o no? è ancora interessato all’acquisto o no? indipendentemente da questo, se l’agenzia ha concluso l’affare, all’agenzia spetta la mediazione concordata. saluti

      Rispondi
  • 16 Gennaio 2011 in 16:04
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    buongiorno scrivo perchè ho un problema con un apartamento e un box che sto acquistando.
    L’appartamento è di una ragazza che lo ha ereditato e il box è sempre della stessa,della zia e del cugino.
    Abbiamo firmato una compravendita che dice che il rogito deve essere fatto entro il 28/2/2011.
    Ma accedendo agli atti di costruzione risulta un abusivismo dell’edificio che stanno provvedendo di sistemare a spese loro con una sanatoria.
    Il problema è che così il rogito non si potrà fare entro la data prevista, nel frattempo io ho già venduto casa mia e quindi volevo sapere come comportarmi e se posso pretendere almeno le chiavi del box dopo il 28 febbraio visto che in questo momento è in affitto ad altri e che gli hanno detto all’affittuaria di poterlo tenere tranquillamente finchè non si rogiterà,Grazie mille e a risentirci

    Rispondi
  • 23 Gennaio 2011 in 22:15
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    salve a tutti, ma se compro una casa all’asta gravata da mutuo ipotecario, oltre alla cifra che pago devo accollarmi ilmutuo e gli arretrati o me la consegnano priva di ipoteche? grazie a chi mi dice qualcosa

    Rispondi
  • 27 Gennaio 2011 in 11:02
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    Buongiorno, ho acquistato un garage e al momento del rogito notarile il notaio ha chiesto alla parte venditrice di pagare l’accettazione di eredità dei beni avuti in successione (fra cui il garage),la venditrice non ha voluto farlo. Un domani a cosa vado incontro? nel caso voglia vendere il garage a mia volta, sarò io a dover pagare la tassa? Si può pagare successivamente magari contribuendo tacitamente al 50%?
    Grazie

    Rispondi
  • 7 Febbraio 2011 in 15:09
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    salve ho promesso in vendita un immobile e ho dato il possesso per eseguire alcuni lavori nello stesso prima del definitivo.Tuttavia il promissario acquirente non mi ha mai sottosposto alcuna richiesta di autoriizzazione all’esecuzione dei lavori ma li ha effettuati ugulamente in partiicolare tra quelli più gravi ha aperto un muro e ha reso comunicante il mio immobile con quello adiacente di prorpietà del promissario acquirente. inoltre vi sta esercitando senza autorizzazione e senza pagarmi alcun affitto una associazione culturale aperta al pubblico. Io non ho più intenzione di vendergli l’immobile e gli ho mandato varie raccomandate lui mi ha mandato la lettera con la fissazione del notaio e la diffida ad adempiere. cosa posso fare?? grazie mille in anticipo.

    Rispondi
  • 16 Febbraio 2011 in 15:47
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    Salve, ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
    Mi chiamo Giovanni, tramite agenzia immobiliare ho visto un appartamento di cui ho espresso il mio consenzo con apposita proposta di acquisto con caparra sotto forma di assegno.
    A documenmti pervenuti dell’appartamento dall’agenzia, li ho portati in banca, così e partita la pratica di mutuo.
    Dopo alcuni giorni mi ha chiamato il perito per periziare.
    Mentre la pratica andava avanti, l’agenzia mi ha chiamato dicendomi che l’appartamento era stato venduto dal proprietario a loro insaputa.
    Premesso che il perito l’ho pagato, che il proprietario la proposta non l’ha firmata ma verbalmente davanti all’angente immobiliare ha espresso il suo consenzo di vendita ad un prezzo stabilito;
    vorrei sapere se posso chiedere i danni sia morali che economici all’agenzia o al proprietario.
    Ho firmaqto pure un compromesso con l’agenzia chiedendomi una caparra di 2000 euro, dopo due giorni mi chiama l’agenzia dicendomi che il proprietario l’ha venduta la casa a loro insaputa.
    io ci sono rimasto male cosa possom fare, visto che attualmente la caparra l’hanno loro, anche perche’ io mi sono innervosito e sono andato da un legale.

    Rispondi
    • 21 Febbraio 2011 in 18:29
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      Buongiorno Giovanni, il contratto non si è mai perfezionato in quanto il venditore non lo ha sottoscritto per accettazione, pertanto, siamo spiacenti di confermarle che ha perso del tempo. Si rechi in agenzia e ritiri l’assegno a loro lasciato in deposito e la prossima volta si rivolta ad un’agenzia diversa, saluti

      Rispondi
  • 17 Febbraio 2011 in 23:40
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    Salve
    espongo il caso :
    “TIZIO” firma specificando ‘in nome degli altri e con pieni poteri in tal senso’ accettazione irrevocabile di una proposta di acquisto per casa eredita da questi + altri 2 soggetti non presenti alla firma (atto di successione non ancora formalizzato)
    Ora se TIZIO (dopo avvenuta comunicazione al proponente di accettazione propria proposta) rinuncia alla vendita (dice per avvenuti problemi fra gli eredi) può farlo senza subire conseguenze ? o l’atto è invalido (perchè mancano le procure dei coeredi) ma avendo dichiarat di firmare anche in loro nome, TIZIO può subire qualche conseguenza ?
    Preciso che per espressa volontà del venditore non è stata richiesta alcuna caparra

    Grazie

    Rispondi
    • 21 Febbraio 2011 in 18:24
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      Buongiorno Mirko, la situazione non ci è chiara, se non c’è stato scambio di caparra, sarà difficile “obbligare” la parte venditrice a vendere. saluti

      Rispondi
  • 24 Febbraio 2011 in 22:18
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    Ho fatto una proposta di aqcquisto per un mini appartamento tramite l’agenzia immobiliare che l’aveva in esclusiva, la proposta era vincolata al rilascio del mutuo da parte della banca, il perito della banca mi ha dato l’OK, ma adesso il proprietario non vuole più vendere, io ho speso per la perizia euro 300,00, chi mi rimborsa del danno avuto?

    Rispondi
    • 25 Febbraio 2011 in 10:43
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      Buongiorno, se la proposta era vincolata all’accettazione del mutuo e la condizione si è avverata, nel caso in cui Lei decida di accettare il rifiuto della parte inadempiente (venditore), dovrete sottoscrivere un accordo per sciogliervi reciprocamente dal vincolo alla vendita e all’acquisto l’uno nei confronti dell’altro e in quella sede potrà richiedere le spese sostenute e documentate al venditore. saluti

      Rispondi
  • 27 Febbraio 2011 in 20:33
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    avevo bisogno di un chiarimento urgente se potete:
    io dovevo vendere il mio immobile ed eravamo giunti ad un accordo circa il prezzo ed i tempi per lasciarlo libero, un accordo firmato come allegato ad una proposta scritta di accuisto fattami dagli acquirenti. Ora sono nella condizione che non posso più vendere in quanto la casa che dovevo acquistare risulta pignorata, e domani è l’ultimo giorno che sull’allegato avevamo messo come termine utile per firmare il preliminare definitivo; mi chiedo e vi chiedo : se io non mi poresento per firmare il preliminare posso incorrere in una qualche richiesta di risarcimento danni ? tengo a sottolineare che io non ho ricevuto nessun assegno ne ho dato nessun mandato ufficiale all’agenzia. Grazie mille se riuscite a rispondermi in tempo .

    Rispondi
    • 28 Febbraio 2011 in 11:58
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      Gentile Matteo, le sconsigliamo vivamente di non presentarsi all’appuntamento, questo la dichiarerebbe inadempiente con tutte le conseguenze di legge (anche il risarcimento del danno). Si presenti all’appuntamento e spieghi la situazione, parlandone troverete la soluzione, saluti

      Rispondi
  • 10 Marzo 2011 in 16:47
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    Buongiorno, ho acquistato a BO un app.to sulla carta 2 anni fa, con contratto preliminare in cui abbiamo specificato che la consegna dello stesso sarebbe dovuta avvenire entro il 31 marzo 2011, quindi tra poco. L’impresa è parecchio in ritardo, me ne accorgo io vedendo il cantiere ma loro non hanno specificato ancora tempi di consegna o eventuali ritardi. Con altri acquirenti abbiamo pensato quindi, non riuscendo ad avere info in merito, di scrivere delle raccomandate alla cooperativa, anche perchè anche noi abbiamo venduto il ns attuale appartamento e abbiamo dei tempi da rispettare. Volevo chiedervi un consiglio su come è meglio impostare la lettera e inoltre: se chi ha acquistato da noi mi chiede delle penali posso pretendere che me le rimborsi questa cooperativa anche se nel preliminare hanno voluto scrivere che non sono responsabili di eventuali ritardi?
    Grazie, Monica

    Rispondi
  • 12 Marzo 2011 in 18:29
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    Buongiorno vorrei chiedervi se in seguito a compravendità la parte venditrice che lascia libero l’immobile, è tenuta a consegnare lo stesso con gli impianti (elettrico e di riscaldamento) funzionanti, in particolare se a seguito di inabilità per un anno della caldaia murale a gas, debba consegnarla alla parte aquirente al momento del rogito che funzioni regolarmente o se in caso contrario possa la parte aquirente rivalersi sui precedenti proprietari per l’eventuale riparazione.grazie.

    Rispondi
  • 18 Marzo 2011 in 19:34
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    Vorrei sapere,un Atto di vendita di un appartamento quando va in prescrizione.

    Rispondi
  • 29 Marzo 2011 in 18:24
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    Salve,
    abbiamo venduto la nostra casa e ne abbiamo acquistata un’altra più piccola dando una caparra. Purtroppo il compratore della nostra casa ha receduto dal contratto e quindi a nostra volta abbiamo dovuto recedere dall’acquisto.
    Il venditore vuole trattenere la caparra e farci anche pagare le spese per dei lavori extra-capitolato di cui abbiamo firmato i preventivi. E’ corretto questo o deve trattenere solo la caparra?
    Grazie per chi mi sarà di aiuto

    Rispondi
    • 8 Aprile 2011 in 11:26
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      gentile Luigina, il venditore le ha fatto una richiesta lecita, potrete comunque richiedere queste spese al vostro acquirente. saluti

      Rispondi
  • 29 Marzo 2011 in 23:55
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    Salve, il venditore non si è presentato il giorno fissato, nel compromesso notarile con la dicitura “entro e non oltre”, alla stipula del rogito. Aggiungo che il venditore avrebbe dovuto presentare contestualmente la documentazione di cancellazione di ipoteca gravante sull’immobile per un mutuo cumulativo.
    Cosa mi consigliate di fare? Grazie e cordiali saluti.

    Rispondi
    • 8 Aprile 2011 in 11:24
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      caro Giuseppe, dipende da cosa vuole fare lei, se intende acquistare dovrà effettuare una convoca con raccomandata con ricevuta di ritorno per una nuova data, altrimenti invii diffida ad adempiere entro 15 giorni, trascorsi i quali potrà avviare la procedura di inadempienza dell’altra parte, saluti

      Rispondi
  • 7 Aprile 2011 in 21:07
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    Buona sera, avrei bisogno di un’informazione
    nel dicembre 2006 ho acquistato un appartamento usufruendo delle agevolazioni prima casa (anche per il mutuo) ora l’appartamento è in vendita, ma nel frattempo dovrei concludere per uno nuovo da acquistare: cosa succede se compro prima di aver venduto?
    Grazie mille

    Rispondi
    • 8 Aprile 2011 in 10:47
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      In tal caso dovrà effettuare il nuovo acquisto come “seconda casa” e quindi cambia la tassazione, saluti

      Rispondi
  • 8 Aprile 2011 in 10:49
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    Buongiorno, dipende dal pagamento che effettuerà la Banca, se interviene con assegni, questi saranno subito disponibili sul suo conto, se interviene con un mandato irrevocabile all’incasso, potranno passare dai 15 ai 35 giorni prima che la somma sia materialmente a sua disposizione. saluti

    Rispondi
  • 12 Aprile 2011 in 15:13
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    … scusate… non per insistere… ma avete risposto a tutti tranne che a me…

    Rispondi
  • 20 Aprile 2011 in 17:53
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    Gentile Monica, se lei ha acquistato da una cooperativa la procedura è un po’ diversa, infatti, in questi casi, lei dovrebbe aver versato una quota con la quale diventa “socia” della cooperativa stessa, eventuali ritardi pertanto, se non precedentemente concordati in fase di preliminare, non possono essere addebitati a nessuno se non ai soci della cooperativa stessa, saluti

    Rispondi
  • 13 Maggio 2011 in 08:48
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    Buon giorno volevo sapere e chiedere anche un consiglio,4 anni fa, mia madre ha venduto il suo appartamento a uno dei suoi figli,e lo stesso a dato la quota a gli altri fratelli,con il patto che si sarebbe tenuto mia madre,dopo 2 mesi la stessa e stata rimandata nella sua casa vuota,sicche dopo qualche giorno e stata ricoverata,x un eshemia celebrale.Quindi mia madre nn potendo stare piu da sola,viene ad abitare a casa mia,il figlio che ha comprato l’immobile,lo affitta,adesso dopo tre anni il suo inquilino contatta un altro mio fratello che oggi ha mia madre con se,e chiede se possiamo convingere mia madre a poter dargli ancora un po di tempo x cercare un altra sistemazione,ma noi gli diciamo che mia madre nn e piu la proprietaria,e lui ci mostra un contratto firmato da essa,ma lei nn ha mai percepito un mensile,e neanche sapeva che l’appartamento era stato affittato,anche xche fino a quando e viva lei ha il diritto di abitazione,anche se il figlio gli ha fatto levare la residenza.Oggi lei vorrebbe tornare a casa sua ma il figlio nn vuole.adesso noi nn sappiamo come comportarci.

    Rispondi
  • 20 Maggio 2011 in 01:46
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    Salve. Proprietaria di una piccola abitazione con grande terrazzo, 3 anni addietro ho accettato la proposta di una permuta con un miniappartamento(sulla carta). Abbiamo, le 2 parti, sottoscritto un preliminare dove si specificava che al fine lavori, avremmo fatto il rogito. Da 3 mesi circa, mi hanno dato l’uso del suddetto appartamento, ma di atto di trasferimento non se ne parla. Ho saputo che la banca ha creato qualche problema per quanto riguarda il frazionamento e ho paura che ci siano problemi che i promittenti, non saranno in grado di affrontare. Cosa fare, come salvaguardarmi? Posso obbligarli, agendo legalmente, a fare il rogito? Grazie in anticipo….spero mi sia spiegata abbastanza chiaramente.

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  • 3 Giugno 2011 in 16:21
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    Salve,lo scorso anno ho messo in vendita il mio immobile presso un’agenzia.A febbraio,mi viene comunicato che si è trovato un acquirente,il qual versa un anticipo di euro 5.000 e in più estingue il mutuo ipotecario che gravava sull’appartameto.Il 24 maggio,giorno in cui si doveva fare l’atto dal notaio,l’acquirente vuole visionare nuovamente l’apartamento.Dopo una serie di discussioni,si rifiuta di mantenere fede all’impegno preso e non vuole più acquistare l’appartamento pretendendo indietro la somma già versata tra caparra e estinzione mutuo.Sono costretta a restituire le cifra e devo pagare ugualmente l’agenzia immobiliare?grazie

    Rispondi
  • 6 Giugno 2011 in 12:52
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    Salve. Ho acquistato casa ed alla prima riunione condominiale scopro che il vecchio proprietario aveva 5 anni fà deliberato le spese straordinarie per l’installazione dell’ascensore. Nella proposta dell’agenzia immobiliare accettata e firmata dal proprietario è stato EVIDENZIATO che nel condominio non vi erano state DELIBERATE NESSUNA SPESA STRAORDINARIA. Purtroppo nel contratto che il Notaio avrebbe dovuto trascrivere non ha indicato questo e purtroppo il giorno in cui viene letto il contratto non ho fatto attenzione. Come dovrei comportarmi? Posso farmi forte della proposta accettata?
    Grazie anticipatamente
    Carmine

    Rispondi
  • 9 Giugno 2011 in 10:39
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    Buongiorno, ho venduto il mio immobile due locali e sottotetto nel novembre 2010 con regolare preliminare di compravendita e rogito per il 31.07.2011.Ho trovato un altro immobile di mio gradimento e ho fatto una proposta di acquisto regolarmente accettata versando euro 15.000.00 piu arredo nuovo per un valore di euro 24.000.00. Il mio acquirente a febbraio 2011 tramite scrittura privata davanti ad un agente immobiliare mi ha proposto se potevo lasciare l’immobile entro aprile, ho accettato.La sua banca di appoggio è pronta a stipulare l’atto di mutuo ma ora lui si è ritirato.Ho sestenuto per l’acquisto della nuova casa notevoli spese oltre che la fornitura di luce e gas, cosa puo andare incontro a questo punto l’acquirente? è passibile di denuncia ? tenuto conto che ora mi trovo in questa situazione perlopiu sono anche invalido del lavoro per avere perso un braccio e campo solo della mia pensione.Vi ringrazio e porgo doverosi ossequi.

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  • 10 Giugno 2011 in 09:59
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    Ho l’atto di acquisto prima casa il 17/06/11. Ho dei dubbi essendo nuova casa in costruzione penserà il notaio a richiedere tutti i certificati a me dovuti? Esempio certificazione energetica, certificato caldaia ecc… E altri di cui non sono a conoscenza, ma potrebbe essermi utili in futuro.
    Li devo richiedere io privatamente o li richiede automaticamente il mio notaio? Quali sono i documenti da richiedere per poter stare tranquilla? Vi ringrazio aspetto al più presto una risposta.

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  • 28 Giugno 2011 in 14:49
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    Buongiorno! Abbiamo firmato con caparra un preliminare per l’acquisto di un appartamento ed è stato regolamente registrato. Ora sono sorti dei problemi in quanto il primo piano che noi ritenevamo abitabile e definito nel preliminare PIANO mansarda in verità è una soffitta non abitabile. Questo è risultato solo dopo aver letto le planimetrie assieme ad un geomatra. Ora ci chiediamo dato che in questa Soffitta sono stati dichiarate 2 camere (che in effetti loro utilizzano anche senza l’abitabilità) è possibile recedere dal contratto?in che posizione ci troviamo dovendo forse andare vie legali?
    Avremmo diritto a riavere la caparra?

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  • 12 Luglio 2011 in 16:46
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    BUONGIORNO !
    la parte venditrice non ci dà alcuna possibilità di fare i sopralluoghi con i fornitori per la stipula dei preventivi prima dell’ atto del rogito che sarà cmq entro la fine di questo mese.
    Oltretutto ha tolto la tenda da sole fissatat al muro esterno e identica alle altre villette.
    Ho chiesto di rivedere la casa comunque 172 giorni prima del rogito (siamo stati lì solo 2 volte in 8 mesi) e la venditrice fa finta di niente. Posso appellarmi a qualcosa ???
    grazie mille
    daniela

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  • 16 Luglio 2011 in 13:13
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    Salve.. Vorrei chiedere – ho firmato do costruttore ” la Proposta di Acquisto con Patto di Riservato Dominio” e prima di firmare e lasciare un assegnio di Euro 2.000,00 il costruttore mi ha detto che ho 10 giorni per disdire e mi da l’assegnio in dietro (ma questo non abbiamo scritto – solo detto). Dopo 4 giorni per i motivi personali sono tornato per disdire tutto e il costruttore mi ha detto che perdo l’assegnio o 50% .. e mi consiliato a scrivere una disdetta che li devo dare 50%(cioè E 1.000,00 ) e loro mi danno mi assegnio di E 2.000,00 .. Vi chiedo : è giusta questa cosa o cè qualche legge che dice che dopo aver confirmato la proposta ho qualche giorno per ripensare e non perdo niente?
    Grazie per la vosta risposta.Monica

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  • 22 Luglio 2011 in 17:19
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    Salve, io avevo in vendita un appartamento con un’ agenzia immobiliare, il mandato scadeva ilò 31-05-11, in data 20-05-11 mi è stata sottoposta una proposta conforme all’ incarico di vendita da me conferito ed io ho accettato. Gli acquirenti dovevano fare un mutuo per poter rogitare in data 30-08-11 e nonostante la proposta non fosse subordinata al mutuo, l’assegno di caparra non mi è stato mai consegnato. Stanca di tutti questi tira e molla ho trovato altri acquirenti per conto mio. Ho diritto a richiedere comunque la consegna della caparra che i signori x avevano lasciato? posso tranquillamente stipulare con i nuovi acqurenti o devo aspettare che passi il 30-08? Rischio di diventare inadempiente?

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  • 10 Agosto 2011 in 17:39
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    salve a tutti 4 anni fa ho comprato una casa ,tramite mutuo, attraverso un agenzia immobiliare. La casa mi e stata venduta come abitabile con solo l impiamto elettrico da revisionare tutto cio riportato sull atto di compravendita. Ma appena iniziati i lavori, una volta tolte le perline, tutto era indisastrato: impianti elettrici sotto perlina muri da far venire i brividi storti e pieni di imperfezioni poi la caldaia non funzionava i pavimenti completamente da rifare. ora dopo 4 anni di lavoro la casa inizia a essere a posto se non che ultimamente ho scoperto che il tetto della legnaia (50 mq) e completamente rivestito da eternith. Ora la mia domanda e questa dato che ho abboccato a una truffa la casa era stata sistemata velocemente per renderla carina all apparenza, e in piu e presente anche l amianto (ovviamente tutto cio non specificato nell atto di compravendita ne dal soppraluogo del perito) ho diritto a un rimborso o meglio ancora si puo annulare la compravendita tutto a carico dell agenzia o del venditore per poi utilizzare i soldi del mutuo per comprare un altro immobile o ormai siamo fregati?? grazie mille

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  • 11 Agosto 2011 in 16:39
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    buongiorno,
    illustro qui di seguito la mia situazione.
    nel 1992 eredito un’abitazione con annesso uno spiazzo in cui sorgeva un distributore di benzina non più in servizio. Dopo qualche anno dalla disdetta dell’affitto la compagnia petrolifera smantella il distributore e asporta solo alcune delle cisterne lasciandone alcune interrate. Nove anni fa vendo la casa (e lo spiazzo) ad un confinante (che ben sapeva della storia della cisterne) con regolare atto. In questi giorni mi sono visto recapitare a casa una lettera del suo avvocato in cui, per tutelarsi, mi viene fatto presente che mi potrebbero venire chiesti i danni per mancato guadagno se l’attività che il confinante sta per intraprendere (in quel famoso spiazzo dove ci sono ancora le cisterne interrate) non dovesse partire. Nello specifico si tratterebbe di coltivazione biologica.
    Vorrei sapere, quindi, per quanti anni e se devo rispondere all’acquirente per lo stato dell’immobile. Se posso rivalermi sulla compagnia petrolifera e per quanto tempo avrò questa spada di Damocle sulla testa. Se la sua attività dovesse partire e poi interrompersi, fino a quando ne risponderò io?

    grazie per l’attenzione
    Gianni

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  • 27 Agosto 2011 in 16:04
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    Buongiorno, vi illustro di seguito il mio disagio.
    Ho comprato casa nel 2007 e circa il 5% del totale complessivo della casa lo dovevo restituire entro il 31/12/2008,tutto questo è stato trascritto anche sul rogito notarile.Per diversi motivi,ancora oggi,non ho adempiuto al mio obbligo.Ora l’avvocato del venditore mi ha inviato una raccomandata dicendomi che entro 30 giorni vuole essere rimborsato procedendo in difetto nelle competenti sede giudiziarie. Purtroppo sono in serie difficoltà quindi mancherò al mio dovere. Vorrei sapere a cosa vado incontro e se il venditore ha la possibilità di togliermi completamente la casa.
    Grazie per l’attenzione.
    Daniela

    Rispondi
  • 30 Agosto 2011 in 11:26
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    mia suocera ha stipulato un compromesso lo scorso maggio 2010 per l’acquisto di un appartamento per la somma di €135.000,00 dando un anticipo all’atto del compromesso di €40.000,00 al momento del rogito notarile si e’ venuti a conoscenza tramite le mappe catastali che l’appartamento era intestato a persona diversa da quella che aveva stipulato il compromesso in piu’ sull’appartamento grava un mutuo ipotecario trentennale. chiedo e’possibile recedere dal contratto chiedendo il doppio della caparra e a quali sanzioni andrebbe incontro il venitore?

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  • 15 Settembre 2011 in 06:15
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    Salve mi chiamo Roberto.
    Vado subito ad esporre il mio problema.Sto’ vendendo casa in principio volevo venderla ammobiliata con tutti gli accessori,ma il prezzo e’ stato considerato troppo alto quindi e’ stato notevolmente abbassato, detto questo, verbalmente al momento della caparra confirmatoria specificai che avrei tolto dall’immobile tutto, al momento della visita amichevole dell’acquirente o fatto notare che anche il condizionatore sarebbe stato tolto, almeno che’ non fosse di loro interesse tenerlo da un loro esperto e’ stato valutato Mille euro adesso l’immobiliare mi dice che :”Occorre ricordarLe che l’acquirente ha deciso di acquistare quell’immobile per la cifra concordata così nello stato di fatto in cui si trovava come vista e gradita al momento dei vari sopralluoghi, ad esclusione della mobilia !!

    Pertanto qualsiasi rimozione è da ritenersi assolutamente non accettabile !!
    In piu mi stanno chiedendo altri soldi per quanto riguarda una veranda premetto che il Tecnico da loro fornitomi e dovutamente pagato aveva fatto il sopralluogo e aveva detto che se ci fossero stati problemi con la veranda avrei potuto toglierla (tutto verbale) ora dice che:”A seguito di controlli effettuati da parte del tecnico, in realtà risulta presentato un progetto per il montaggio della veranda, quindi a questo punto è necessario (per poter effettuare la vendita) è necessario fare l’aggiornamento della planimetria catastale (urgentemente) che comporta la spesa di € 500,00.
    Domanda ma visto che la veranda non e’ condonata e io non o mai presentato nessun progetto ;potrebbe averlo fatto il vecchio proprietario, ma posso decidere di toglierla?L’immobiliare dice:”la veranda non si può assolutamente smontare perché è già in corso di regolarizzazione per consentire all’acquirente l’ottenimento del mutuo e conseguente stipula del rogito.”
    Grazie tante Roberto

    Rispondi
  • 30 Settembre 2011 in 22:51
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    Ho venduto un appartamento e la compratrice ha scelto il notaio presso il quale effettuare il rogito.
    Al termine della stipula del contratto di vendita, ho chiesto al notaio una copia dell’atto di vendita e mi è stato risposto che la copia spetta all’acquirente, ma non al venditore!
    A me così non resta nulla dell’operazione di vendita del mio appartamento!
    E’ possibile?
    Grazie della risposta.

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  • 5 Ottobre 2011 in 19:22
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    salve , mi chiamo katia ,
    15 giorni fà ho partecipato ad un asta di un immobile , aggiudicatomelo , solo oggi ricevo la pianta con perizia e mi rendo conto che l’immobile è 31 mq e non 50 mq come mi era stato detto dal custode giudiziario dell’immobile , quindi il valore dell’immobile è decisamente più basso del prezzo che dovrò versare , c’è qualcosa che posso fare per recuperare l’assegno da me versato come cauzione ? visto che non voglio più aquistare l’immobile ? vi prego fatemi sapere ho bisogno di un aiuto !

    Rispondi
  • 6 Ottobre 2011 in 12:20
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    chiedo se a distanza di 10/11 anni dal rogito, è legittimo che il precedente proprietario dell’immobile,(Ente FS), rivendichi il pagamento di fatture, peraltro mai esibite.

    Rispondi
  • 9 Ottobre 2011 in 08:32
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    salve. vorrei avere una informazione. nel giugno 2011 ho acquistato una casa, ma non sono stata informata che c’era un grosso danno sul tetto, infatti mi piove in casa, nè dal vecchio proprietario, nè dal geometra della banca che ha effettuato la perizia. potrei, ora, avere diritto di recesso al suddetto acquisto o quantomeno essere risarcita del danno visto che dovrò sicuramente rifare il tetto? grazie.

    Rispondi
  • 9 Ottobre 2011 in 19:14
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    Salve sono proprietaria di un immobile, da 3 mesi, ubicato in un complesso “case-vacanze” con piscina antistante e accessori, campi tennis calcietto ecc; Ho notayo problrmi di umidità con formazione di muffa e una macchia al cielo del bagno, posso rescindere il contratto?

    Rispondi
  • 9 Ottobre 2011 in 19:15
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    Sono proprietario di un immobile di nuova costruzione e ho problemi di umidità e muffa. posso rescindere il contratto visto che sono tre mesi di proprietà?

    Rispondi
  • 14 Ottobre 2011 in 21:56
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    Buongiorno,
    ho visitato una casa tramite un appuntamento con un agente Tecnocasa. Ho sia visionato l’immobile che PARLATO con il titolare dell’ Agenzia per avere maggiori informazioni lasciando solo il mio nominativo, numero di cellulare ed email ed ho contattato l’Agenzia un paio di volte solo per semplici informazioni preliminari (riceve planimetria o info sui costi condominiali). Non ho firmato mai alcun foglio visite ne altro.
    Garantisco che per pura coincidenza, scopro che il proprietario è un intimo amico di un mio parente.
    Poichè non ci sono ancora proposte valide per l’acquisto dell’ immobile tramite Agenzie ma solo proposte ad importi inferiori, saremmo entrambi intenzionati a concludere con una trattaiva privata con i nostri Avvocati presso un Notaio. Il mandato di vendita in Agenzia non è ancora scauduto e non scadrà a breve.
    In caso il venditore ritiri il mandato all’ Agenzia, presumo si debba pagare una penale (che comunque di certo sarà nettamente inferiorie alla provvigione del 3% applicato al compratore e 2% al venditore).
    Concluso il rogito privatamente, l’Agenzia (essendo di zona e quasi adiacente all’ immobile in questione) potrebbe pretestuosamente pretendere qualcosa al venditore o all’ acquirente in qualche modo “scoprendo” che l’immobile è stato poi venduto proprio ad un loro potenziale cliente?
    Parliamo di un immobile di 850.000 Euro dove il costo della provvigione è piuttosto rilevante (per quanto possa esser un minimo trattabile) per entrambi le parti!
    Il venditore può quindi ritirare il mandato all’ Agenzia Tecnocasa accordandosi sulla eventuale penale? Non sò ancora di preciso quale clausole sia state inserite nel mandato e se esiste qualche “irrevocabilità” o “esclusività” sul mandato.
    Per favore è urgente… Non è un raggiro ma davvero involontariamente conosco indirettamente il venditore e non vorremmo “buttare” quasi 50.000 Euro che invece potremmo in proporzione dividere tra noi anzicchè regalarli ad un Agente immobiliare che ha gestito l’immobile per soli 2 mesi e con poche visite! Grazie
    Franco A.

    Rispondi
  • 28 Ottobre 2011 in 04:12
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    Salve, ho venduto uno dei due appartamenti in mio possesso, con un pezzo di terreno destinato a parcheggio, situato dentro la mia proprietà. Nell’atto si dice che, i compratori hanno diritto ad una servitù di passaggio pedonale, dal loro posto auto sino all’appartamento, lungo il perimetro del mio cortile. Inoltre nel mio terreno, è presente anche un piccolo ingresso, che non è mai stato usato. Si trova nella parte della casa, dove viene indicata la Via. Vorrei chiedere, se è possibile che possano avere diritto, anche ad un’ altra servitù di passaggio e quindi anche alle chiavi di quell’ ingresso, nonostante nell’atto non si parli di vie ma, solo di servitù di passaggio pedonale, dal posto macchina all’ abitazione. Aspetto una risposta al più presto. Grazie in anticipo

    Rispondi
  • 2 Novembre 2011 in 09:36
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    Salve sto per acquistare una casa.Attuale proprietario 3 anni fa ha ricevuto gli avvisi dei pagamenti dall’Agenzia delle entrate.Se il proprietario non salda suoi debiti con Ag. di entrate, tale agenzia puo annulare ns. atto di compravendita?Dopo quanti anni?Grazie

    Rispondi
  • 9 Novembre 2011 in 08:17
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    Buongiorno, dopo aver sottoscritto un compromesso tra le parti senza trascriverlo ufficialmente, quando siamo giunti al momento del rogito, abbiamo scoperto che l’immobile è stato sottoposto a sequestro conservativo perchè il costruttore non ha onorato un altro impegno di acquisto. Allo stato attuale non è possibile acquistare l’immobile perchè gravato da ipoteca di 1° grado della Banca che ha concesso il mutuo per costruire ed inoltre gravato dal sequestro conservativo. Essendo in possesso di una polizza fidejussoria per gli importi versati in acconto, posso rinunciare all’acquisto chiedendo la restituzione delle somme versate e i danni al costruttore per non aver mantenuto gli impegni pattuiti? Grazie, Giovanni.

    Rispondi
  • 14 Novembre 2011 in 22:08
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    Buonasera gentilissima Elettra,
    io e la venditrice dell’appartamento che volevo acquistare abbiamo sottoscritto una proposta d’acquisto irrevocabile e io ho lasciato caparra confirmatoria di 6000€. Ora prima del preliminare la venditrice mi dice che la planimetria catastale non è aggiornabile con il muro che divide tra i due bagni così com’è (ha un’intercapedine), ma per poter aggiornare la planimetria bisogna chiudere tutto e fare l’areazione forzata. A me piaceva così come l’ho visto, quindi non voglio più acquistare l’immobile.

    Se recedo dal contratto, lei ha diritto di trattenere la caparra? Può chiedermi ulteriori spese, dato che ha sottoscritto una proposta d’acquisto per acquistare un altro immobile e ha richiesto un mutuo, oltre a pagare un’agenzia immobiliare?
    Grazie mille in anticipo

    Rispondi
  • 15 Novembre 2011 in 23:26
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    Buon giorno
    ha appena acquistato casa, ora ho scoperto che l ‘impianto elettrico non è a norna, l’appartamento è stato costruito nel 1992 , cioè non è a norma per la legge in vigore in quel tempo. cosa posso fare,posso richiedere i danni al venditore per sistemarel inpianto.
    vi ringrazio per chi volesse rispondere
    ornella

    Rispondi
  • 17 Novembre 2011 in 15:03
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    Buongiorno avrei una domanda io ho comprato una casa, da quello che mi hanno detto la casa me la dovevano consegnare con la manutenzione della caldaia e mi dovevano dare al rogito il libretto della caldaia, ho scoperto che non hanno fatto questi lavori e persino non hanno neppure un libretto. il libretto che mi hanno poi mi hanno dato è nuovo e non c’è scritto nulla. io vorrei sapere chi deve pagare la manutenzione della caldaia e sistemare il libretto?
    grazie

    Rispondi
  • 18 Novembre 2011 in 09:09
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    Ma una volta i lavori di extra capitolato non andava saldati a rogito?… ora mi viene chiesto di farlo perche’ l’azienda costruttrice ha consegnato la documentazione di fine lavori e mi dice che devo saldare i lavori di extra se no non mi applicano l’iva al 4%…..
    lo possono fare? anche se sul compromesso n on e’ specificato nulla dfi tutto cio’?
    Grazie
    Ivan

    Rispondi
  • 22 Novembre 2011 in 16:39
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    Salve, sono proprietaria di un immobile e sono sotto agenzia per la vendita. Essendo una prima casa tra 6 mesi mi scadono i 5 anni e quindi non sarei più obbligata all acquisto di una nuova casa entro 1 anno. l’ acquirente vorrebbe l immobile libero entro 2 mesi e il rogito sarebbe cmq allo scadere dei 6 mesi, ho la possibilità di restare comunque dentro all immobile fino allo scadere dei 6 mesi? o visto che l ho messo in vendita devo liberarlo prima come richiede l acquirente?

    Rispondi
  • 29 Novembre 2011 in 06:53
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    buon giorno…
    ho fatto un compromesso per una casa…in un primo tempo la trattativa e’ stata portata avanti da un agente immobiliare,ma la trattativa non e’ andata a buon fine.
    dopo alcuni mesi sono tornato dal costruttore e ho intavolato una trattativa del tutto nuova. non avendo firmato alcun mandato con l’agente immobiliare cosa mi puo chiedere ora che ho firmato il compromesso?
    ciao

    Rispondi
  • 1 Dicembre 2011 in 09:48
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    Buon giorno! La mia richiesta non riguarda l’acquisto o la vendita di immobili ma spero che mi possiate aiutare ugualmente.
    Si tratta di questo: Ho un appartamento in regime di comunione con mia moglie. La quota pari al 50% di mia moglie è stata ipotecata dall’equitalia e probabilmente sarà venduta all’asta… la mia domanda è questa: se l’equitalia, dopo la vendita all’asta, non fosse soddisfatta del suo credito, potrebbe aggredire il mio 50%?
    Grazie

    Rispondi
  • 1 Dicembre 2011 in 10:02
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    Buon giorno! La mia domanda non riguarda l’acquisto o la vendita di un immobile ma spero che mi possiate aiutare ugualmente.
    Sono proprietario di un immobile acquistato in regime di comunione legale, stato che contunua a tutt’oggi. La quota pari al 50% di mia moglie è stata ipotecata e probabilmente sarà venduta all’asta. La mia domanda è questa: Se l’equitalia, con la vendita all’asta della quota dell’immobile, non riesce a soddisfarsi del suo credito, potrebbe poi aggredire anche la mia quota?
    Grazie e cordiali saluti.

    Rispondi
  • 5 Dicembre 2011 in 13:23
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    Ho prenotato un appartamento presso una cooperativa, versando 5000 euro per poter essere messo in lista per la scelta. In caso non si procedesse con l’acquisto i soldi sarebbero stati resi.
    Dopo avere scelto l’appartamento ho atteso che mi chiamassero per la firma dell’assegnazione provvisoria; in quel momento mi sarebbe stata rilasciata fidejussione.
    Io li informai che ero indeciso sull’acquisto.
    Dopo mesi mi chiamano dicendo che devono sapere se acquisto.
    Rispondo di no.
    Loro mi dicono che, dei 5000 euro versati, 3900 non mi verranno resi poiche’ loro hanno gia’ acceso una fidejussione che nel caso di acquisto avrebbero pagato loro, mentre rinunciando tocca a me pagarla.
    Io ritengo che debbano rendermi l’intero importo come mi dissero inizialmente. Preciso che non ho mai ricevuto una convocazione per la firma, ne’ per mail, ne’ via SMS, ne’ un messaggio in segreteria telefonica.

    Rispondi
  • 6 Dicembre 2011 in 18:43
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    Risolto. Dopo mia insistenza hanno mollato e ora ho in mano un assegno da 5000 euro. se non avessi insistito mi avrebbero “rubato” 3900 euro. C’e’ pieno di furbi in giro

    Rispondi
  • 8 Dicembre 2011 in 13:41
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    Buongiorno,
    1 anno fa ho comprato casa dal costruttore,
    solo oggi abbiamo scoperto delle adempienze gravi nella costruzione è gravi truffe dichiarando il falso di alcuni certificati.
    Mi hanno spiegato che posso chiedere l’annullamento della casa per le gravi adempienze,
    Vorrei sapere se il costruttore deve darmi il doppio della prezzo di acquisto della casa o solo il prezzo d’acquisto?
    Grazie

    Rispondi
  • 12 Dicembre 2011 in 20:33
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    Sto vendendo un immobile ed il Rogito è previsto per fine dicembre 2011. Vista la situazione attuale dei mercati finanziari,con banche a rischio di Default, mi è venuto questo dubbio e domanda: come posso fare a tutelarmi contro il rischio che la banca, che emetterà l’assegno circolare,possa fare default prima che la mia banca possa accreditare l’importo sul mio conto?
    Grazie mille.Valentino

    Rispondi
  • 14 Dicembre 2011 in 16:47
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    ho aquistato un inmobile davanti a un geometra gli o dato la capara puo’ darmi le chiavi di casa prima di andare dal notaio,O DEVO ASPETTARE?grazie candida

    Rispondi
  • 15 Dicembre 2011 in 14:49
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    Salve, sono la proprietaria di un immobile acquisito per 1/2 con donazione e 1/2 con una permuta con mio fratello (possessore dell’altra 1/2) cedendo a lui un immobile che era in mio possesso al 100%. La permuta è stata fatta a gennaio 2007 posso io ora vendere liberamente l’appartamento, o può lui impedire la vendita? Mi faccia chiarezza, grazie

    Rispondi
  • 21 Dicembre 2011 in 00:18
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    dopo aver stipulato un contratto di acquistò;tramite una nota
    agenzia immobiliare dove ,mi vende un immobile dove io:
    do il 90% della somma e dopo una mia verifica mi accorgo che
    nella mappa catastale, non risulta quello che mi e stato venduto e non mi presentono, il certificato di abitabilità e
    il venditore non si presenta, davanti al notaio per la: definizione e la ,present azione dei documenti da me richiesti.
    dove ce un mutuo accettato, e da erogare davanti al notaio
    cosa dovrei fare in questi casi devo citare per danni sia il venditore e anche l’agenzia
    grazie aspetto vostra risposta

    Rispondi
  • 21 Dicembre 2011 in 17:00
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    Buongiorno, sono comproprietario di un appezzamento di terreno in parte edificabile messo in vendita. Il potenziale acquirente con il quale ho stipulato il preliminare in data 11.3.2011, mi ha contattato in questi giorni e si è presentato all’appuntamento con un “presunto cognato” (già presentatosi a me come acquirente; in realtà soggetto risaputo truffaldino ) dichiarando di voler “prendere le misure per sistemare le sue roulottes). Avendo effettuato informazioni, scopro che “il gatto e la volpe” minacciando l’insediamento degli zingari (visto che il cognato lo è) inducono con minacce il venditore a recedere dal contratto , intascando quindi il doppio della caparra. Come mi devo comportare? Grazie per la cortese attenzione. Cordialità. Nico.

    Rispondi
  • 23 Dicembre 2011 in 08:49
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    Buon giorno, secondo voi e’ corretto questo paragrafo che mi hanno inserito nel compromesso?:
    “La stessa “parte promittente venditrice”:
    – garantisce la “parte promittente acquirente” di farsi carico di ogni spesa condominiale che sia stata deliberata anteriormente al trasferimento della proprietà dei beni medesi-mi, e ciò anche se si tratti di spese relative a opere o interventi ancora da eseguire e di farsi carico pure di qualsiasi onere in futuro derivasse al condominio a causa di pretese avanzate da terzi a qualsiasi titolo per fatti verificatisi o atti formati anteriormente al trasferimento della proprietà dei beni in oggetto.”

    cioe’ dato che poi andro a Rogito ad Aprile non vorrei che il condominio approvasse spese extra che poi tocca pagare a me, e sopratutto e’ possibile toglierla o modificarla?
    Grazie Ivan

    Rispondi
  • 27 Dicembre 2011 in 12:30
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    buongiorno, ho stipulato un preliminare per vendere, tramite agenzia, due particelle separate ma confinanti: in una vi é un immobile degradato e l’altra é un’appezzamento di terreno coltivato da un’azienda agricola. l’acquirente é a conoscenza della situazione e daccordo per la prosecuzione dell’attività dell’azienda. il preliminare é stato mandato all’az agricola per conoscenza, visto che poteva avanzare diritti di prelazione e questa li ha prontamente avanzati tramite raccomandata scrivendo di voler acquistare sia il terreno (agricolo) che l’immobile (catasto urbano). l’agenzia mi dice che l’az. agricola ha diritti solo sulla terra che coltiva e non sull’immobile anche se confinante. la mia domanda é questa: l’azienda agricola ha diritto ad acquistare anche l’immobile? se vendo tutto all’azienda agricola, il primo compratore può agire legalmente nei miei confronti? e ancora, per togliermi da questa faccenda ingarbugliata, posso io decidere di non vendere più a nessuno? (visto che i due acquirenti stanno minacciando azioni legali a destra e a manca). vi ringrazio anticipatamente per i consigli. Gianpiero.

    Rispondi
  • 31 Dicembre 2011 in 04:36
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    Salve,
    ho accettato la proposta di un acquirente per la vendita di un mio immobile locato. Abbiamo già firmato anche il compromesso. Ora manca il rogito fissato entro il 29 febbraio 2012. Devo provvedere al certificato energetico, ma l’inquilino si rifiuta di far entrare il tecnico. Cosa posso fare?

    Grazie

    Giovanna

    Rispondi
  • 3 Gennaio 2012 in 17:39
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    Buongiorno,

    Sto considerando l’acquisto di un appartamento a Verona e avrei bisogno di informazioni riguardo una delega di compravendita. Io vivendo all’estero, vorrei delegare l’acquisto dell’appartamento a mio fratello. Leggendo parte di questo blog mi sembra di capire che serve una procura notarile ad acquistare.

    1 Con riferimento a quanto descritto vorrei sapere se, la procura notarile e’ necessaria al momento del preliminare di acquisto o solo all’atto di compravendita vero e proprio?

    2 E’ necessaria la mia presenza in Italia per ottenere una procura notarile ad acquistare?

    Grazie

    Rispondi
  • 9 Gennaio 2012 in 19:51
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    Buonasera,volevo un chiarimento su una permuta fatta in Liguria.Al momento della stipula dell’atto da parte dell’impresa costruttrice mi viene richiesto il versamento totale dell’iva sull’immobile nuovo propostomi in permuta del mio vecchio alloggio.Ora visto e considerato che al momento del compromesso(registrato all’AGENZIA DELL’ENTRATE)tale formula non ci era stata proposta,ma solamente la differenza tra “nuovo ed usato” era a nostro carico vorrei gentilmente capire se vengo truffato…..Certo di una risposta ringrazio augurando una buona serata.Piero

    Rispondi
  • 12 Gennaio 2012 in 12:54
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    Per denunciare un atteggiamento irregolare di un agente immobiliare a chi devo rivolgermi? Si tratta di un agente della Gabetti. grazie

    Rispondi
  • 17 Gennaio 2012 in 17:10
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    Stavo per acquistare un ‘immobile,ho versato la capparra al venditore,ma per motivi economici non ho potuto concludere l’acquisto.Chi e cosa si deve pagare all’agenzia di mediazione?
    Grazie

    Rispondi
  • 18 Gennaio 2012 in 12:41
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    Buongiorno vorrei porre il seguente quesito.
    In Aprile 2011 è stato stipulato un preliminare per la vendita di un immobile del 1962 con rogito da effettuarsi entro il 31/12/2011. Il 29/12/2011 siamo stati convocati dal compratore persso un notaio, ma l’atto non è stato stipulato perchè ci è stato richiesto l’attestazione energetica e i certificati di conformità degli impianti, il notaio ha fatto verbale che poi ha registrato. Siamo stati nuovamente convocati il 13/01/2012 portando l’attestazione energetica, ma non i certificati di conformità degli impianti, perchè di fatto gli impianti non sono a norma. Il venditore si è rifiutato di stipulare l’atto, il notaio ha fatto verbale che poi ha registrato. In questo caso cosa fare? Il venditore può essere accusato di essere inadempiente? Grazie.

    Rispondi
  • 22 Gennaio 2012 in 11:21
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    Buon giorno, come agente immobiliare ho venduto un immobile con la dicitura “L’immobile viene acquistato con tutti i suoi accessori e competenze, così come visto e piaciuto….” è regolare che il proprietario prima del rogito ha portato abbia portato via tutti i mobili? La parola accessori a cosa si riferisce ? Saluti Maurizio

    Rispondi
  • 23 Gennaio 2012 in 23:09
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    buonasera, volevo un chiarimento,con un agenzia immobilare ho dato mandato alla vendita di un immobile, dopo un mese ho ricevuto una proposta d’acquisto immobiliare irrevocabile che ho accettato il giorno seguente.
    il proponente ha versato un acconto di 2000 euro e altri 2000 euro li avrebbe versati entro il mese successivo. 1000 euro li ho versati all’agenzia come acconto e successivamente avrei versato la differenza a saldo. alla scadenza del mese il proponente si tira indietro e dopo un mese e mezzo fa pervenire una lettera di rinuncia all’acquisto.
    mi ritengo danneggiato,cosa posso fare?
    l’agenzia immobiliare è tenuta a rimborsarmi i 1000 euro da me versati?

    Rispondi
  • 1 Febbraio 2012 in 13:04
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    Salve,sono Andrea dalla provincia di Torino.Parto con la domanda;mia moglie ha aquistato molti anni fa’ un rudere che confina con casa di sua madre;visto che ai tempi non si sapeva se il comune ci avrebbe concesso la possibilita’ di ristrutturare (centro storico) abbiamo pensato di dare in usufrutto la casa a mia suocera;nell’anno 2009 terminati i lavori di ristrutturazione siamo entrati nella nostra casa che pero’ ovviamente risulta nostra ma con l’usufrutto di mia suocera.
    Visto l’imminente reintegro dell’ici e vista la nostra impossibilita’ economica di rivolgerci ad un notaio,ci sono soluzioni alternative per annulare l’usufrutto e pagare quindi la tassa come prima casa e non seconda???Dico seconda perche’ mia suocera e’ gia proprietaria del proprio stabile ed ovviamente ci girera’ l’importo a noi per l nostra abitazione.Spero di esser stato abbastanza chiaro,ringrazio anticipatamente per la risposta,cordiali saluti.

    Rispondi
  • 3 Febbraio 2012 in 10:46
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    buongiorno, mio figlio ha stipulato un contratto d’acquisto casa in costruzione la consegna doveva essere a ottobre 2011,d’accordo le parti hanno prorogato la consegna marzo-aprile 2012. ha versato 100.000,00 acconto 400.000 a rogito
    + spese extra.la banca ha deliberato il mutuo, ho provveduto a mandare alla banca la lettera proroga dove si diceva di rinnovare la fidejussione. succede questo la banca mi chiama per informarci sull’impresa(mi hanno fatto capire che non erogheranno il mutuo) c’era una fideiussione scadenza ottobre 2011.ho chiamatol’impresa per il rinnovo ma non l’hanno fatto.come mi devo comportare? dove posso avere informazioni sull’impresa? perdiamo la caparra? siamo disperati.

    Rispondi
  • 8 Febbraio 2012 in 18:52
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    Chiedo se dopo aver acquistato un alloggio di edilizia agevolata l.457/78 con contributo della regione Campania, dallo Iacp di Benevento ed aver stipulato il rogito notarile il novembre 2005, posaa lo IACP di Benevento dopo oltre 6 anni richiedere con diffida e messa in mora il pagamento di altro 50% della cifra del valore (da bando )e versata a definizione dell’atto traslativo di proprietà.
    Possono, come fanno, dichiarare di aver erroneamente indicato tale prezzo nel rogito?
    E come posso contro diffidarli anch’io?

    Rispondi
  • 10 Febbraio 2012 in 15:39
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    Buongiorno,
    abbiamo sottoscritto il preliminare di acquisto per la nostra prima casa a Milano a dicembre 2011.

    Secondo gli impegni presi nel preliminare (che è stato regolarmente registrato), avremmo dovuto rogitare entro e non oltre il 15 febbraio 2012. Il 28 dicembre 2011 una delle parti venditrici è purtroppo deceduta in un incidente d’auto lasciando un’erede minorenne, a tutela della quale è stato chiamato un giudice minorile che dovrà nominarne tutore il padre e aprire per lei un conto corrente, cui solo l’erede potrà accedere al diciottesimo anno di età.

    Questi eventi impediranno di rogitare entro la data prefissata e il nostro notaio prevede che andremo ai giorni successivi a Pasqua (10-15 aprile 2012).
    Nel frattempo noi abbiamo comunque dovuto adempiere ai nostri obblighi e rogitare la vendita della nostra vecchia abitazione, trasferendoci con una bimba di 4 anni in un appartamento in affitto temporaneo, dove avremmo voluto restare solo per il tempo strettamente necessario a ristrutturare il nuovo appartamento e dove invece rimarremo 2 o 3 mesi in più (più del doppio).
    Questo ovviamente comporta maggiori spese per l’affitto e per il deposito dei nostri mobili.

    In questi giorni incontreremo le parti venditrici per assumere nuovi impegni in sostituzione di quelli cui, per causa di forza maggiore, le parti venditrici stesse non possono adempiere.

    Vorremmo sapere se
    – abbiamo diritto a richiedere la risoluzione del contratto, seppur non ottenendone il doppio della caparra, vista la forza maggiore;
    – o se abbiamo diritto a richiedere alla parte venditrice almeno un concorso alle nostre maggiori spese (documentate), in forma di sconto al rogito sul prezzo dell’immobile.

    Grazie per l’aiuto,
    Gabriella Leggeri

    Rispondi
  • 14 Febbraio 2012 in 09:09
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    Buongiorno
    Vorrei fare una domanda riguardante un tetto in eternit.
    A luglio 2011 ho acquistato un immobile costruito negli anni 80.
    A ottobre nel rifacimento dell’impianto satellitare mi hanno fatto notare ( i tecnici saliti sul tetto) che si trattava di coperture in eternit.
    A questo punto la mia domanda è : Ma i vecchi proprietari avrebbero divuto dirlo che si trattava di tetto in eternit o quanto meno riportarlo nell’atto di vendita ??

    Grazie

    Rispondi
  • 15 Febbraio 2012 in 06:09
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    Salve,sono alessandro da milano,vorrei farle una domanda,io e mio fratello abbiamo ereditato casa da i miei genitori,questa casa ha un un ipoteca che riguarda un prestito intestato a me di qualche anno fa che è ancora in essere,adesso io vorrei comprare la metà della casa di mio fratello devo perforza estinguere il prestito o posso tenerlo continuando a pagare e allo stesso tempo fare la compravendita della quota di mio fratello?la ringrazio in anticipo per la risposta

    Rispondi
  • 21 Febbraio 2012 in 20:26
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    Buongiorno,desidero un’informazione,ho acquistato una casa in fase di costruzione,desidero sapere se le parti comuni toccano a mè ho al costruttore.

    Rispondi
  • 25 Febbraio 2012 in 22:18
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    Salve,ho acquistato un lotto di terreno in un’area artigianale del comune ,per intraprendere un’attività produttiva ,l’atto publico e stato effettuato dal segretario comunale e recitava testualmente “L’immobile è venduto a misura con tutti i diritti, servitù, pertinenze, libero da pesi e vincoli all’infuori di quelli più avanti indicati: a) il lotto ceduto dovrà essere destinato esclusivamente alla costruzione di un capannone Ebbene, contrariamente a quanto affermato nell’atto pubblico, il predetto immobile è risultato essere gravato da ipoteche giudiziali costitute in favore della Banca xxxxx, della Banca xxxxxx e del Servizio Riscossione Tributi, e privo della continuità storica ventennale.
    Per questo motivo la banca da me interpellata per ottenere il finanziamento ha archiviato la pratica .Posso chiedere un risarcimento?
    Da considerare che ho sostenuto diverse spese, sia per l’acquisto del lotto, la progettazione della struttura e spese varie tutte documentate .
    Vi ringrazio

    Rispondi
  • 28 Febbraio 2012 in 21:43
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    salve,sono francesco da cagliari e volevo porvi un quesito.
    dopo il decesso di mia madre,mio padre ha rinunciato all’eredità in modo da intestare a me e ai miei fratelli un appartamento a testa.
    mio fratello decide di vendere “di nascosto” ad un nostro zio il suo appartamento…dato che mio padre poteva avere un certo interesse a comprare l’appartamento la domanda è questa:

    c’era o c’è la possibilità di impugnare l’atto di vendita???esiste un diritto di prelazione?
    è corretto non informare la propria famiglia??

    grazie

    cordiali saluti

    francesco

    Rispondi
  • 2 Marzo 2012 in 23:12
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    Buonasera.

    Vi scrivo per un parere.
    Purtroppo ho stipulato un preliminare di compravendita per un appartamento in costruzione, appartamento che non verrà consegnato dato il fallimento della società con cui ho stipulato il contratto. Ora il curatore fallimentare non intende mantenere il contratto dato che i lavori sono indietro.
    Il contratto è stato stipulato attraverso un intermediario che ha anche scritto il contratto stesso e che ha preso la sua percentuale.
    Vorrei chiedere se ci possono essere i presupposti per chiedere i danni di quanto ho perso all’intermediario, dato che non ha tutelato i miei diritti e non mi ha avvertito che non c’era fideiussone a garantire i soldi versati.
    Grazie

    Rispondi
  • 4 Marzo 2012 in 19:27
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    Salve da circa 20 giorni ho acquistato un immobile all’asta, versando interamente il saldo, ma nel momento in cui si doveva fare il decreto di trasferimento di proprietà il custode i il giudice di dono resi conto che mancava da un mese il rinnovo ventennale della trascrizione del pignoramento, ma mi ha rassicurata dicendomi di no preoccuparmi che i creditori avendo interessa a risquotere i soldi avrebbero al più presto fatto la rinnovazione e io avrei avuto il decreto di trasferimento. Ma io mi chiedo, è valida un’asta dove non è stata rinnovata la trascrizione ventennale del pignoramento? si sana anche se fatta successivamente?? mi faccia sapere grazie

    Rispondi
  • 10 Marzo 2012 in 10:55
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    Buongiorno,ho acquistato un immobile con la mia ex nel 2006 dopo un anno ci siamo lasciati , lei mi ha fatto la procura irrevocabile sulla vendita della sua parte.
    Dopo di che passato qualche mese sono andato dal notaio ed ho venduto la sua parte a me stesso accollandomi anche la sua parte di mutuo.
    Subito dopo l’ho avvisata che se non avrebbe comprato entro un anno dalla vendita un altro immobile adibito a prima casa avrebbe dovuto pagare la differenza dell’agevolazione fiscale avuta.
    a distanza di 3 anni gli è arrivato da pagare perchè lei evidentemente non ha riacquistato nulla e lei non vuole pagare nulla e dice che non è mai stata informata della vendita ed si è rivolta ad un legale per farmi pagare tutto a me.

    la mia domanda è: può farlo?
    Io l’ho avvisata a voce senza farle firmare niente ma lei nega
    dicendo il falso ma non posso provarlo e la sua parola contro la mia
    come posso rivalermi?
    Grazie in aticipo

    Rispondi
  • 11 Marzo 2012 in 19:10
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    Ho acquistato una quota cooperativa,ovviamente c’è solo terreno e ho chiesto di venirne fuori e riavere i soldi indietro.Voglio sapere come comportarmi,grazie.

    Rispondi
  • 12 Marzo 2012 in 22:26
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    Ho acquistato un immobile all’asta che dalla perizia risulta di 90mq, ma dalla verifica della metratura non supera i 75 mq,non essendo stato fatto ancora il decreto di trasferimento, posso richiedere una verifica della perizia? chi paga le eventuali spese? La vendita è stata fatta a corpo e non a misura e ovviamente prendo lo stesso l’immobile ma vorrei che nell’atto di vendita fosse scritto la giusta metratura.
    Grazie

    Rispondi
  • 14 Marzo 2012 in 13:49
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    Buongiorno, mi chiamo Mario il 28/05/2007 ho fatto l’atto notarile per l’acquisto della casa, ma le cifre scritte sull’atto e sulla fattura inviatami, sono inferiori da quelle da me sborsate in quanto Lui non ha dichiarato Euro 55000 di assegni circolari intestati ha mia moglie. Posso chiedere la differenza al costruttore?
    Anche l’agenzia immobiliare ha dichiarato di aver percepito Euro 2400+ IVA invece di Euro 5000 di un ‘assegno bancario intestato a me stesso. Posso chiedere la differenza all’agenzia immobiliare?

    Rispondi
  • 16 Marzo 2012 in 15:13
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    Buongiorno e complimenti per il sito. Avrei un quesito da porvi.
    E’ possibile accettare una proposta di acquisto per un immobile che io ho ereditato da mia madre, se l’atto di successione non è ancora perfezionato?
    Mi spiego meglio: per la successione potrei aspettare di ricevere una proposta di acquisto?
    Grazie per la cortesia e buon pomeriggio
    Margherita

    Rispondi
  • 19 Marzo 2012 in 19:46
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    Ho stipulato preliminare di acquisto di un immobile da costruire in data 22/12/2011 presso un notaio che ha provveduto alla regolare registrazione del contratto. Nel preliminare il notaio ha specificato che entro il 15/01/2012 il venditore avrebbe dovuto stipulare la polizza fidejussoria. A tutto’oggi il costruttore non ha provveduto. Posso chiedere la nullità del contratto anche se lui dovesse stipularla adesso? Ho versato un anticipo di E.20000 + IVA al 4%. Ho diritto a riaverli? Grazie

    Rispondi
  • 26 Marzo 2012 in 12:54
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    buon giorno,
    ho fatto un preliminare di compravendita per un bilocale. nella proposta però mi sono accorta di non aver inserito una data entro la quale la proposta scade, come faccio a ritirare la proposta dato che è passato un mese da quando l’ho firmata e non mi è stato ancora fatto sapere niente oppure ad integrarla con una data di scadenza?
    grazie
    buona giornata
    chiara

    Rispondi
  • 26 Marzo 2012 in 18:10
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    salve… avrei una domanda da fare: mia nonna mi dovrebbe dare in donazione una casa da ristrutturare. il problema è che con un atto di donazione non mi danno alcun mutuo!! si può fare un atto di vendita con un importo simbolico??

    Rispondi
  • 17 Aprile 2012 in 19:53
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    Salve, sono il proprietario di un capannone industriale libero da affittare. Un’agenzia con la quale avevo rapporti verbali, mi convoca perchè ci sono 2 ragazze cinesi che sono fortemente interessate all’affitto. In loro (ed in mia) presenza l’agente si fa firmare una proposta d’affitto facendo lasciare alle suddette un assegno non circolare pari ad 1 mensilità intestato non a me ma all’agenzia immobiliare. Gli accordi sono che ho 1 settimana per pensarci, ma incautamente firmo quella che credevo essere una presa visione del fatto che le ragazze avevano come ‘fermato’ l’immobile, in realtà era l’accettazione a perfezionare il contratto. Ora, dopo 3 giorni scopro che l’intestataria della proposta non offre alcuna fidejussione, ha un recapito che corrisponde ad altre ditte ma non la sua, che comunque è individuale e non ha lacun bilancio presentato. Le ragazze dicono che lavorano per un fornitore, ma questo, interpellato nega di conoscerle. Vorrei non proseguire perchè non mi fido. Come mi consigliate di procedere? Queste hanno già allertato il loro avvocato. Preciso che non si è stipulato nè alcun preliminare nè alcun contratto.
    Grazie

    Rispondi
  • 10 Maggio 2012 in 19:53
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    Vorrei chiedere delucidazioni in merito ad una questione sorta tra tre eredi di due appartamenti di superficie l’una un pò maggiore della metà dell’altra. Pur avendo messo in vendita gli immobili i tre eredi non sono riusciti a concludere vista la crisi economica per mancanza di offerte congrue. Poichè due degli eredi desiderano ricavare reddito in attesa della vendita, hanno diritto di dare in fitto l’appartamento più grande dei due comunicando al terzo erede che potrebbe fare altrettanto con l’altro?

    Rispondi
  • 24 Maggio 2012 in 15:37
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    Buongiorno Ho stipulato un compromesso per acquisto di un appartamento dando un acconto al propietario di € 9.600,00 e pagato l’agenzia con € 4.000,00 sapendo che dovevo fare l’accollo del mutuo già estinte, per problemi del propietario l’accollo del suo mutuo non è stato più possibile quindi abbiamo deciso di fare un nuovo mutuo che dopo svariati tentativi non è stato possibile quindi ho rinunciato.
    Quello che voglio sapere se l’acconto che ho dato mi sarà restituito sia da parte del propietario che dell’agenzia.In attesa di risposta distinti saluti

    Rispondi
  • 28 Maggio 2012 in 12:57
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    Salve,sono in contatto con un’agenzia immobiliare per un immobile che hanno in vendita. Io e mio marito lo abbiamo già visto 2 volte perchè molto interessati e siamo pronti per fare una proposta d’acquisto. Però l’agente ci ha avvertiti che c’è un sequestro conservativo sull’immobile perchè il venditore-marito deve dei soldi alla ex moglie, la quale per tutelarsi su una futura vendita ha fatto un sequestro. La domanda è:se dovessi comprare la casa e il venditore liquida la ex moglie, l’immobile acquistato avrebbe dei pesi? O potremmo stare tranquilli? L’agenzia ci ha detto di essersi informata presso il proprio notaio che non ci dovrebbero essere problemi perchè una volta avuti i soldi la ex moglie farebbe cancellare il sequestro dal giudice. Tanto è vero che ci ha detto che al momento della proposta i soldi che lasceremmo come garanzia li terrebbe l’agenzia e non li darebbe subito al venditore, questo per garantirci meglio. Che ne pensa?

    Rispondi
  • 6 Luglio 2012 in 13:58
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    Buongiorno,
    sto per acquistare un appartamento di nuova costruzione in pronta consegna gravato da ipoteca di primo grado a carico del costruttore per mutuo fondiario.
    La mia banca al concedimento del mutuo andrà ad iscrivere l’ipoteca sulla casa, quella già esistente del costruttore viene estinta? Come si configura l’ipoteca della mia banca, di primo o secondo grado? Grazie. Saluti

    Rispondi
  • 19 Luglio 2012 in 17:37
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    Buonasera
    Scusate ho acquistato un appartamento ottobre 2010, tramite amici ho saputo che l’impresa costruttrice è fallita, qualcuno mi sa dire adesso cosa mi succede se viene revocato l’atto di vendita?
    grazie mille

    Rispondi
  • 29 Luglio 2012 in 20:41
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    buonasera
    io e mia moglie abbiamo firmato il preliminare di vendita di una casa in costruzione il 29 05 2006 dove era indicata come data di consegna Dicembre 2010
    Ad oggi 29/07/2012 non ci hanno ancora consegnato l’immobile ed anzi ci hanno comunicato mezzo lettera che il costruttore con cui avevamo stipulato il preliminare sta cedendo ad un altro costruttore il complesso da realizzare.Ci hanno comunicato che ci contatteranno per l’assenso a questo passaggio ..bene io chiedo questo : dal momento che pochi giorni fa mi e’ capitata un’occasione irrinunciabile per acquistare una casa( la mia proposta di acquisto e’ stata accettata)posso recedere il precedente preliminare richiedendo la restituzione della caparra versata all’atto della stipula? essendo scaduti i termini di consegna la rescissione del contratto e’ possibile? ultima cosa : se non diamo l’assenso al cambio di costruttore il precedente preliminare decade automaticamente e ci restituiscono la caparra?
    grazie e saluti

    Rispondi
  • 5 Settembre 2012 in 23:36
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    Ho fatto una proposta d’acquisto prima casa vincolata all’erogazione del mutuo bancario.Ho consegnato un assegno di euro 5000.00 alla venditrice che ha accettato la mia proposta come caparra,il 10 /09/2012 dovrei fare il contratto preliminare e versare ancora euro 17.000.00 ma in data 05/09/2012 non ho ancora ricevuto dalla banca dove ho richiesto l’erogazione del mutuo nessun esito sulla pratica da me presentata. Come devo comportarmi per non risultare inadempiente e non perdere i 5000.00 euro versati alla venditrice? Attendo con urgenza una risposta,grazie. Angela

    Rispondi
  • 25 Settembre 2012 in 14:40
    Permalink

    buongiorno, ho firmato il preliminare di compravendita per una casa, subordinato alla delibera del mutuo entro e non oltre il 30 settembre, passata tale data senza che la banca mi abbia deliberato nulla posso annullare tale contratto senza perdere la caparra?

    Rispondi
  • 3 Ottobre 2012 in 15:15
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    Ho acquistato quote ereditarie immobiliari. Il notaio rogante del relativo atto di compravendita, dopo la registrazione, è tenuto a consegnarmi una copia conforme dell’atto stesso?

    Rispondi
  • 16 Ottobre 2012 in 23:07
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    salve,io sono marco boletti,volevo porvi un quesito riguardante una compravendita….
    io ho stipulato un contratto preliminare per l’acquisto di un terreno,volevo sapere il tempo massimo che deve trascorrere prima dell’acquisto definitivo(rogito)….
    vi rigrazio anticipatamente
    saluti

    Rispondi
  • 15 Novembre 2012 in 13:46
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    Ho acquistato un immobile a Luglio la consegna da parte del venditore e’ stata prevista per Novembre fin qui tutto bene,il problema e’ venuto quando ad una settimana dalla consegna il venditore ci ha fatto sapere che il mobile del bagno con incassato il lavandino lo porta via perche’ fa parte dell’arredamento e non rientra nei mobili menzionati su contratto che lui ci lascia. Quindi sentendo un suo legale ci ha fatto sapere che tappa i buchi dell’acqua e ci lascia senza lavandino. Il mio legale mi ha riferito che per l’abitabilita’ non puo’ farlo,deve montare un lavandino con rubinetto.Vorrei sapere chi ha ragione considerando che l’immobile conta due servizi uno dei quali rimane completo di tutti i sanitari.Grazie mille

    Rispondi
  • 30 Novembre 2012 in 13:30
    Permalink

    Buongiorno,
    Ho venduto una casa ristrutturata totalmente nel 2001 con impianti conformi alle norme vigenti nel 2001 con regolari certificati quindi dichiarata agibile in tutto. Dopo regolare rogito a distanza di circa quattro mesi l’acquirente mi manda la lettera dall’avvocato che la caldaia non è a norma essendo posizionata nel box.Premetto che l’acquirente è un installatore di caldaie ed ha visionato la casa diverse volte vedendo la caldaia posizionata nel box. L’acquirente ormai proprietario da marzo 2012 pretende che mi accolli tutti i costi per spostare la caldaia. Vorrei una conferma su chi ha ragione cioè chi deve accollarsi le spese e come dovrò comportarmi quando mi arriverà il preventivo del loro tecnico.
    Ringrazio per la disponibilità cordiali sauti.

    Rispondi
  • 4 Febbraio 2013 in 16:46
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    Buongiorno, io e la mia compagna abbiamo acquistato un appartamento di nuova costruzione con prevista consegna entro il 31.12.2012. A tutt’oggi, non abbiamo ancora preso possesso della casa, in quanto hanno trascinato i lavori per le lunghe. Possiamo avere qualche rivalsa nei confronti della società costruttrice? Grazie

    Rispondi
  • 27 Febbraio 2013 in 15:31
    Permalink

    Buongiorno,vorrei chedervi un consiglio.
    Ho comprato una casa dei mie genitori, un terreno dei nonni in redità dei miei zii erediti di terreno, comprato con i miei soldi tella mia pensine, ma consigliato dal mio Notaio che la mia ex moglie rinunciarse i suddetti immobili è cosi i suddetti immmobili automaticamente entrarono in comunione dei beni. La mia ex mogli mi chiede il 50% dei sudetti, per la casa lel 2000 mi vece una procura a vendere la casa davanti un Notaio, con un preliminare di vendita percependo 50 minioni, ma il preliminare non è mai stato registrato. ma la mia domanda è avendo acquistato con i mie soldi della pensine la mia ex miglio può rivendicare ciò. vi prego di rispondermi con ungenza, grazie fin dora. M/S

    Rispondi
  • 3 Marzo 2013 in 17:05
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    Buongiorno! Nel 2008 ho acquistato un appartamento di 90 mq ubicato al primo piano piloti,il cui anno di costruzione è il 1995 , dove vi è una notevole dispersione termica dalla soletta,CON CONSUMO di circa 2200 mc di gas/ANNUO per riscaldamento,il cui eccessivo consumo è dovuto ad un’assenza di isolamento termico dall’esterno.
    Pertanto vi chiedo se ci sono I PRESUPPOSTI PER FARE CAUSA ALL’IMPRESA COSTRUTTRICE, PER IL COSTO DI UN CAPPOTTO TERMICO. VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE!!!

    Rispondi
  • 5 Marzo 2013 in 22:21
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    buongiorno ho venduto casa tramite agenzia con atto notarile a dicembre 2012,a gennaio 2012 ho consegnato le chiavi al compratore come richiestomi per tinteggiature,allacciamenti vari e manutenzioni(manleva )…naturalmente ho chiuso il gas l acqua e la luce…oggi marzo 2013 dopo che hanno usufruito delle casa prima dell atto per ben 12 mesi mi contestano il non funzionamento della caldaia ( sempre manutentata regolarmente )chiedendomi di provvedere in merito pena richiesta danni…a mio parere loro avrebbero dovuto,in previsione di non aprire il gas farla smontare da un tecnico perchè credo che 2 inverni all esterno mettano a dura prova qualsiasi cosa…come mi devo regolare ? grazie

    Rispondi
  • 16 Marzo 2013 in 19:51
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    Buongiorno, io e mia moglie abbiamo firmato un compromesso di vendita e solo dopo sono venuto a sapere della fideieussione che non è presente sull atto. Ora la consegna dell immobile e prevista per il 31-03-2013 e purtroppo il costruttore non riuscirà a consegnarla, tanto peggio per lui perche da quella scadenza parte la penale. Volevo sapere se possiamo rendere nullo il tutto con la restituzione dei soldi che abbiamo già versato.
    Grazie

    Rispondi
  • 17 Marzo 2013 in 00:31
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    Tramite un agenzia immobiliare ho fatto il pda per una casa ed è stato accettato.
    Ho versato un assegno ai venditori di 5000 euro . nella proposta abbiamo concordato di andare direttamente al rogito entro il 30/04.
    Dalla banca ho avuto una predelibera del mutuo, ma nel frattempo ho dovuto rincorrere il venditore per farmi avere i documenti…
    Luimi avrebbe venduto la casa a un prezzo per me molto vantaggioso perché indietro con le rate del suo mutuo ma(per un totale di 92000€). La casa la compresi a 200000€.
    Nel frattempo il venditore mi fa avere un documento della sua banca che pretende la vendita entro 15giorni .
    Cosa fare ora??
    Premetto che l’agenzia ha preteso l’assegno di 7200€ (il suo compenso)
    Ho delle garanzie??

    Rispondi
  • 2 Aprile 2013 in 09:49
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    Ho venduto un appartamento con debiti condominiali venendo a saperlo l’acquirente adesso vuole togliere tale cifra da quanto ancora dovuto e concordato al compromesso puo pretenderlo oppure posso fare rispettare il pagamento di quanto stabilito al compromesso e in caso contrario posso avvalermi che lo stesso si ritira dall’acquisto?
    Grazie fin da adesso per la risposta che mi darette

    Rispondi
  • 15 Aprile 2013 in 12:07
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    Buongiorno, io e mia moglie abbiamo venduto casa tramite agenzia. Circa un mese dopo l’atto abbiamo ricevuto una raccomandata con diffida per via di una crepa presente su un muro esterno del garage e probabilmente causata dal confinante asilo comunale. La crepa era perfettamente visibile già prima (è presente da due anni e un geometra ci aveva già detto che non era grave a parte il danno estetico in quanto il muro non è portante). La parte acquirente prima di comprare ha visionato la casa 3 volte e in un’occasione anche con un amico muratore. Da parte nostra non abbiamo mai occultato né nascosto quello né altri difetti (è una casa semi indipendente risalente agli anni 40 se non addirittura più vecchia). Insomma è palesemente una casa da ristrutturare mi chiedo quindi a questo punto se la diffida ha un senso e come possiamo tutelarci ? La ringrazio anticipatamente. Buona giornata

    Rispondi
  • 2 Maggio 2013 in 15:58
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    Buongiorno,
    il 15/04/13 ho sottoscritto il preliminare per l’acquisto di un immobile. L’atto è stato registrato e qualche giorno dopo alla registrazione, riuscendo a mettermi in contatto con l’amministratore del piccolo condominio, sono venuta a conoscenza del fatto che ci sono morosità (non imputabili direttamente all’appartamento, perchè il proprietario ha saldato la sua parte) per un importo di oltre 25.000 euro generate dal fatto che un proprietario non avendo mai pagato le spese, l’amministratore, a seguito di diversi solleciti, si è rivolto al legale arrivando al pignoramento dei beni. Oltre a questo mi ha detto che l’appartamento del proprietario in questione è all’asta. L’amministratore vista la situazione che perdura da qualche anno e per la quale si è esposto personalmente, non riuscendo a riscuotere le somme dovute dagli altri proprietari ha deciso di indire una riunione il prossimo luglio durante la quale presenterà le dimissioni senza revoca e darà il mandato al giudice. Mi ha detto che queste spese andranno comunque ridistribuite verso tutti gli altri proprietari. Ci sono i presupposti per far saltare l’operazione visto che l’agente immobiliare nonchè il proprietario dal quale ho acquistato l’immobile mi hanno omesso questi importanti dettagli?
    Vi ringrazio e vi porgo distinti saluti.
    Barbara

    Rispondi
  • 4 Luglio 2013 in 00:51
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    Salve
    Con l’intento di acquistare una prima casa, mi sono rivolta ad una agenzia immobiliare, la quale mi ha fatto un’offerta apparentemente molto interessante.Nel visitare l’immobile mi è stato dichiarato che questo è occupato da persone (tra cui anche un minore) a titolo gratuito e senza contratto di locazione,le quali però, a garanzia del venditore e dell’agente immobiliare,mi è stato assicurato che avrebbero lasciato l’abitazione nel momento in cui io avrei dimostrato l’interesse di acquisto per la casa.
    Ho di conseguenza fatto la mia offerta mediante un contratto preliminare di compravendita, in cui è stato specificato che l’immobile deve essere libero da persone o cose; questa mia offerta è stata accettata e firmata dal venditore,anche se la casa è ancora occupata stabilmente. Quindi volevo chiedere: in queste condizioni il venditore risulta inadempiente alle voci di contratto, e quindi io ho diritto di ricevere il doppio della caparra versata?Oppure lui non ha alcun diritto nel riscuotere l’assegno della mia caparra?O ancora sono io a trovarmi in difetto?
    La ringrazio anticipatamente cordiali saluti

    Rispondi
  • 18 Luglio 2013 in 19:04
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    alla gentilissima D.ssa Elettra
    Buon giorno, sono Biagio, Biagio Milo ed è la prima volta che mi cimento su questo portale che ho trvato molto, ma molto importante.
    Dunque nel 2007 ho comprato direttamente dal costruttore quale Amministratore Unico e legale rappresentante della sua stessa soocietà una S.r.l. tipologia società a capitale, quello che pensavamo fosse una casa in regola.

    dopo 5 anni facendo indagini più approfondite, abbiamo scoperto che la nostra mansarda è un sottotetto non registrato e non licenziato. lo abbiamo pagato Euro 120.000,00 con una retta mensile di 700,00 Euro.
    allorchè abbiamo informato il costruttore, che intanto aveva ben pensato di mettere in liquidazione la sua S.r.l., di denuncia-querela e chiedere la risoluzione del contratto con la conseguente richiesta danni, ci ha risposto andate dove volete e fate quello che volete. ah, dimenticavo nel rogito NOTARILE ha fatto scrivere che lui medesimo a sue cure e sopese, si OBBLIGAVA a chiedere e consegnarci in breve tempo il certificato di abitabilità e conformità. come incastrarlo per farmi dare il certificato’ o risolvere il contratto?

    la prego d.ssa Elettra siamo una famiglia sull’orlo del baratro abbiamo pensato di farla finita perchè nopn è possibile che lo Stato italiano difenda tutti questi truffatori cha dal giorno alla mattina si dichiarano imprenditori e poi una volta raggiunto il loro scopo danno fallimento.

    Rispondi
  • 18 Luglio 2013 in 19:19
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    gentilissima d.ssa Elettra ho omesso di dirle che la mia è prima casa.

    complimenti per il portale

    Milo Biagio.

    speranzoso attendo buone o cattive nuove.

    ciao

    Rispondi
  • 24 Novembre 2013 in 20:54
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    Salve ho venduto casa devo fare il rogito il 29.11.2013 e devo lasciarla all’acquirente il 24 dicembre 2013 – Purtroppo mio marito ha una grave malattia che è peggiorata in questi ultimi giorni (cancro in fase terminale) ed al momento è a letto immobile (abbiamo attivato l’assistenza domiciliare) La penale verrà applicata comunque nonostante la situazione? Cosa posso fare?
    Vi ringrazio anticipatamente
    La richiesta ha carattere di urgenza vista la data imminente.
    Saluti

    Rispondi
  • 17 Dicembre 2013 in 13:41
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    Buongiorno,
    ho acquistato da poco una casa dal costruttore. Sono tuttevia interessato ad un altro appartamento dello stesso condominio, ma della cooperativa, del fratello del costruttore. Il costruttore stesso mi ha proprosto la permuta del mio con quello del fratello, ma subentrerei prima del rogito del fratello. Come posso rogitare io in una casa della cooperativa se non sono socio? Non dovrei essere iscritto, ma soprattutto in caso di recesso non esiste una lista di soci con un diritto in caso di recesso di un socio?
    Vi ringrazio

    Rispondi
  • 10 Febbraio 2014 in 15:21
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    Buongiorno, ho acquistato un appartamento nel 95, il comune oggi contesta all’intero edificio
    per discrepanze tra disegni comunali e catastali opere abusive non sanabili.
    Posso rivalermi sul vecchio proprietario contestando la vendita e il risarcimento?

    il Comune non procede con la denuncia cosa è meglio che io faccia per salvare almeno in parte
    il valore?

    vi ringrazio anticipatamente per la risposta
    Cordiali Saluti

    Rispondi
  • 15 Luglio 2014 in 15:23
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    Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento ed il rogito avverrà nel mese di luglio 2014 ma la settimana precedente contattando l’amministrazione per avere la conferma che non ci sarebbero state spese straordinarie, così come dichiarato dal venditore, scopro che bisogna affrontare una spesa appunto straordinaria e non sindacabile da deliberare a settembre poichè trattasi di adeguamento ascensori da parte della azienda sanitaria locale.
    Il venditore occuperà cmque l’appartamento fino al 31.10.2014 ed ho chiesto di contribuire con il 50% della spesa. E’ corretto

    Rispondi
  • 25 Luglio 2014 in 13:40
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    Buongiorno a Lei, volevo porre questa domanda, a maggio 2013, con mia sorella abbiamo fatto la divisione di due appartamenti, uno in Calabria, casa al mare, andata al sottoscritto di comune accordo e una in città dove viveva mia madre, andata a mia sorella di un valore quattro volte superiore all’altra, anche questa di comune accordo, la domanda, mi accorgo dopo più di un anno che nell’atto di divisione i due appartamenti hanno lo stesso valore, entrambi 20,000 euro, cosa impossibile, posso contestare questa cosa, da annullare questa divisione, anche se è passato più di un anno?, grazie.

    Rispondi
  • 18 Settembre 2014 in 22:39
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    Nel luglio di quest’anno ho acquistato un immobile residenziale.dopo esserne entrato in possesso ho scoperto purtroppo che il tetto di casa era rivestito con onduline in eternit.Chi mi ha venduto la casa e l’agenzia immobiliare hanno omesso di avvisarmi.Posso rivalermi chiedendo il minor valore della casa?Grazie saluti Mario

    Rispondi
  • 9 Ottobre 2014 in 23:24
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    Buonasera
    qualche settimana fa ho firmato una proposta d’acquisto per il mio immobile in vendita con il solo vincolo dell’acettazione del mutuo da parte della banca.
    Premesso questo vengo al punto, il nostro è un condominio di sole 4 unità abitative e da anni si parla di voler fare dei lavori straordinari del tetto di cui peò non c’è mai stata ne approvazione ne tantomeno preventivo di spesa e io per correttezza al nuovo acquirente l’avevo fatto presente, sembra però che ora che ho già firmato tale proposta tali lavori siano x gli altri condomini indispensabili.
    L’acquirente saputo ciò vuole che io tratti nuovamente sul prezzo di vendita che è già stato comunque ribassato proprio in questa previsione come mi devo comportare? Sono comunque tenuta a sostenere io queste spese seppur mai deliberate ne preventivate? Può efettivamente l’acquirente ritrarsi indietro chiedendo il doppio della caparra seppure a conoscenza di queste possibili spese? Grazie

    Rispondi
  • 18 Ottobre 2014 in 22:39
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    Salve,
    ho acquistato nel 2013 in comunione dei beni una casa in cooperativa da un ex socio della stessa proprietario con diritti divisi.
    La cooperativa è sciolta nel 2010.
    Da qualche giorno il Comune sta richiedendo altri oneri di urbanizzazione per la parte a suo carico non coperta con finanziamento regionale.
    L’avviso indicava l’importo totale dovuto dalla cooperativa sciolta dovuta in solido da tutti i soci, ma io non sono mai stato socio.
    Inoltre spulciando le varie carte avuto dall’ex proprietario ho letto che nel permesso a costruire rilasciato alla Cooperativa il Comune dichiarava che nulla era dovuto come oneri di urbanizzazione ai sensi del piano di finanziamento regionale e successiva delibera comunale del 2003.
    La domanda è?
    1- può richiedere il comune tali oneri dopo questa attestazione?
    2- se sì io in qualità di acquirente da ex socio sono tenuta al pagamento o posso rivalermi su di esso?
    Grazie

    Rispondi
  • 30 Ottobre 2014 in 15:03
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    Salve, nel 2004 rispondendo ad un’annuncio su tecnocasa sono andata a vedere una villetta. convinta che fosse tutto a posto (nel contratto preliminare di compravendita era cosi descritta: villetta composta da piano terra salone cucina ripostiglio wc/bagno primo piano 3 camere da letto disimpegno wc/doccia e mansarda, la villetta veniva descritta con sanatoria pagata con tutti i diritti e annessi e connessi al prezzo di e 208.000. io venivo da una situazione di stalking con il mio vicino di casa e dovendo vendere la mia casa volevo concludere al più presto l’acquisto dell’altra. Morale della favola non ho potuto chiedere il mutuo perchè risultava solo sanato in parte il primo piano (mansarda inesistente per il catasto) niente acqua potabile, e nel contratto finale ho dovuto mettere acquisto per 60.000 € ed il rimanente in nero. Ho da poco completato la sanatoria del primo piano e desidererei sapere se posso a distanza di anni rivalermi sul venditore che tra l’altro essendo polizziotto veniva a terrorizzarmi con i colleghi a casa visto che per colpa sua ho dovuto perdere tempo per completare l’acquisto della casa (avevo già dato 22.500 e di caparra). La ringrazio anticipatamente e so che dovevo lasciare stare ma in quel momento volevo solo fuggire da casa mia e adesso quando vedo i due contratti (prevendita e contratto finale) e vedo che non ho comprato quello che mi avevano descritto piango.

    Rispondi
  • 5 Novembre 2014 in 23:12
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    salve, spero di spiegare bene la situazione. ho fatto l’atto di compravendita di una casa il 24/02/2014 ,il 03/03/2014 è scattato un pignoramento perchè la casa risulta sempre della ex proprietaria dato che il notaio ha fatto la registrazione dell ‘atto dopo 21 giorni il 17/03/ e la trascrizione il 18/03. cosa possiamo fare? grazie.

    Rispondi
  • 24 Novembre 2014 in 01:17
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    Ho acquistato una casa il 27 ottobre 2009.Prima di tale data erano stati fatti dei lavori tutti pagati dal precedente proprietario.Sempre prima di tale data era stata iniziata(a mia insaputa) una causa ,terminata nel 2011,in base alla quale il precedente proprietario risulta aver pagato 3000 Euro in eccesso per i suddetti lavori e che le spese legali da pagare ammontano a 500 euro, di cui 113 Euro sono state già pagate da me nel 2011 quando mi sono stati richiesti dall’amministratore.Nell’atto di acquisto, o collateralmente, non c’è menzione di questa causa e dei possibili effetti derivanti dalla stessa.Nell’atto c’è solo scritto:” gli effetti attivi e passivi derivanti dal presente atto decorrono da tale data tra le parti contraenti”. La mia domanda è: a chi spetta il pagamento delle spese legali e a chi spetta il credito di 3000 Euro per quanto pagato in eccesso dal precedente proprietario?
    Ringrazio anticipatamente
    Valentino Berruti

    Rispondi
  • 8 Gennaio 2015 in 14:15
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    buongiorno
    a luglio dell’anno scorso ho fatto compromesso per un immobile con rogito entro il 30/9.
    Il rogito ad oggi non è stato ancora fatto per ritardi di cui l’agenzia non sà spiegarmi, inizialmente poiché la casa non era finita a dicembre perché mancavano dei documenti dell’architetto.
    Posso chiedere di non acquistare più la suddetta casa e la restituzione della caparra?
    Cordiali saluti

    Rispondi
  • 11 Gennaio 2015 in 18:31
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    buonasera ho da porre un quesito: circa due mesi e mezzo fa ho stipulato un preliminare di compravendita con il venditore versando una caparra di 10000 euro. la banca alla quale ho richiesto il mutuo non lo concede in quanto il bene che sto acquistando è inserito in un fondo patrimoniale. Il notaio dice che è fattibile la vendita con il mutuo, ma la banca sostiene diversamente in quanto il venditore ha bisogno dell’ autorizzazione del giudice tutelare. Premetto che sull’ atto del fondo è indicato che i coniugi possono vendere i beni con sola firma di entrambi senza ricorso all’ autorità giudiziale.Come devo comportarmi?grazie

    Rispondi
  • 20 Gennaio 2015 in 20:35
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    Salve, ho bisogno di sapere quanto segue :posso pretendere, dal notaio, al quale mi sono rivolta per stipulato un atto di acquisto, la ricevuta delle imposte che versa,all’agenzia delle Entrate? lui si è rifiutato di darmela, ha asserito che le imposte vengono indicate in alto a destra dell’atto registrato. Io credo di avere pieno diritto ad avere detta ricevuta. Può confermarmi e cosa eventualmente posso fare per averla?
    La ringrazio, cordialità

    Rispondi
  • 26 Gennaio 2015 in 17:22
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    Salve sono Lucia,vorrei avere un’informazione,ho venduto ad aprile 2014 un terreno , il 30 aprile 2015 scadrà definitivamente il contratto con clausola ( ENTRO E NON OLTRE ), quindi entro e non oltre tale data l’acquirente dovrà saldare il tutto e quindi chiudere l’atto notarile.Se a scadenza contratto non avviene il saldo, lui perderebbe il terreno compresa la caparra?.Grazie mille!

    Rispondi
  • 2 Marzo 2015 in 03:40
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    Buongiorno,
    ho venduto un terreno edificabile con contratto di permuta ad una società che intende costruire un piccolo palazzo; ho ricevuto inizialmente una caparra in denaro come anticipo e il resto consiste in un appartamento e un garage che mi verranno consegnati a costruzione ultimata; nel contratto stipulato c’è specificata una data come termine ultimo entro il quale il costruttore dovrà consegnarmi tali immobili, ma non c’è alcuna specifica inerente un eventuale ritardo (breve o lungo) sulla consegna. La mia domanda è: nell’ipotesi di ritardo sulla consegna c’è una regolamentazione di legge specifica a cui io potro’ eventualmente appellarmi o sarebbe dovuto inizialmente scaturire un accordo tra le parti da aggiungere come clausola scritta nel contratto? perchè che io sappia la garanzia fideussoria mi dà la certezza di copertura solo nel caso di fallimento della società costruttrice, nel caso invece di ritardi di consegna non so bene se e a cosa avrei diritto.
    Grazie

    Rispondi
  • 24 Aprile 2015 in 13:03
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    Buongiorno,
    Mia sorella ed io ci siamo invatuti nel acquisto di un appartamento purtroppo non vincolato al mutuo e questo ci ha causato non poche problematiche e dopo due risposte negative di mutuo la terza banca finalmente ha dato esito positivo e grazie anche alla disponibilità dei venditori che ci hanno concesso due proroghe ora pero ci chiedono se al atto possiamo concedere loro venti giorni per sgombrare l’ immobile senza penalità e senza concessione delle chiavi noi ci siamo opposti e concedendo ugualmente i venti giorni abbiamo chiesto di avere le chiavi anche noi la risposta e stata allora noi non vi vendiamo più l’ immobile ! Nel caso in qui noi concediamo i venti giorni senza avere le chiavi quali sono i rischi ? E viceversa se loro non ci vendono più l’appartamento quindi rinunciano noi possiamo cheidere indietro la caparra? Potete aiutarmi grazie.

    Rispondi
  • 25 Maggio 2015 in 20:38
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    Mia mamma trovando una casa a buon prezzo da ristrutturare ha dato un anticipo all’agenzia, la quale gli ha affidato un mediatore x tutti i passaggi da fare con le banche ottenere il mutuo, dopo sei mesi di fatica e di tempo gli hanno detto ke il prestito nn è andato a buon fine, l anticipo che ha dato all’agenzia ha diritto di averlo indietro se nn concludono x il rifiuto del prestito? Grazie mille aspetto risposta urgente

    Rispondi
  • 10 Luglio 2015 in 15:59
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    buongiorno, a giugno del 2013 ho fatto un contratto di compromesso con un agenzia è ho pagato 20000,00 euro di caparra e 5600,00 provvigioni del agenzia. Il giorno del rogito notaio ha trovato un ipoteca giudiziaria, e non abbiamo fatto la compravendita della casa, vorrei sapere se agenzia mi puo dare la mia caparra e la provvigione? Visto che il venditore è nulla tenente.grazie mille

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  • 14 Settembre 2015 in 19:42
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    MOLTO URGENTE
    come posso tutelarmi nell’acquisto dall’Ads di un immobile da una signora che ha necessità di soldi, motivo per il quale l’AdS vuole stipulare il contratto preliminare senza aver chiarito conformità impianti ed energetica e difformità dalle schede catastali. L’AdS, avendo bisogno di soldi, vuole il 10% di caparra e fissa un termine essenziale fra un mese e mezzo. Come posso tutelarmi? rischierei di versare la caparra e poi veder risolto il contratto per mancato rispetto del termine essenziale da parte del venditore che non riuscirebbe a produrre i documenti necessari alla vendita ed, avendo la Signora necessità dei soldi della mia caparra per vivere e fare le ricerche e eventuali sanatorie necessarie per i documenti per la vendita, non sarebbe in grado nemmeno di restituire la caparra.
    Quale tutela è possibile?
    cordiali saluti
    maria

    Rispondi
  • 24 Settembre 2015 in 16:06
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    Salve. sono il venditore di un appartamento finito di ristrutturare nel febbraio c.a. A luglio l’agenzia immobiliare alla quale mi ero rivolto ha trovato l’acquirente così abbiamo stipulato il compromesso con fissazione della data del rogito entro il 30 settembre 15. Il tecnico della parte acquirente prima di fare il compromesso ha voluto scrupolosamente controllare tutti i documenti in nostro possesso urbanistici, catastali e edilizi. Purtroppo solo dopo la firma del compromesso ha rilevato una differenza tra lo stato di fatto dell’appartamento e la piantina depositata in comune, cioè ha fatto notare che durante la ristrutturazione ci sono state delle piccole modifiche rispetto al progetto iniziale dei lavori, e che il mio tecnico alla fine dei lavori non aveva presentato in comune la piantina con lo stato di fatto attuale. Le differenze consistono in un muretto spostato di un paio di cm e in una porta esterna spostata di lato di 40 cm rispetto al progetto perchè c’era una trave di cemento armato ricoperta dal intonaco e quindi invisibile prima di fare i lavori. In base a quanto da lui rilevato, la parte acquirente per poter andare avanti nell’affare ha preteso e ottenuto da me e dal mio tecnico una sanatoria per dichiarare e sanare le differenze in modo da metter tutto a posto in comune.
    In una riunione dei primi di settembre le parti venivano all’accordo che si spostava la data del rogito al 31 dicembre, e il mio tecnico presentava il prima possibile la sanatoria in comune.
    La pratica quindi è stata presentata in comune per la sanatoria il gg 15 settembre: siccome c’è il vincolo paesaggistico deve venir esaminata da una commissione (la sovrintendenza) che si riunisce ogni 15 gg. E’ successo che il giorno 21 doveva esser presa in carico dalla commissione ma per la mancanza di un membro è stata rimandata al 28 c.mese.
    Sapendo che:
    nel compromesso c’è scritto che la parte acquirente acquista l’immobile così come visto e piaciuto, ma c’è scritto pure che la parte venditrice dichiara che l’immobile è in regola secondo le leggi urbanistiche ed edilizie,
    chi è inadempiente in questo momento se non si dovesse andare più avanti con il rogito, visto che l’immobile secondo l’agenzia immobiliare è sempre stato vendibile anche così com’è e che noi abbiamo presentato la pratica di sanatoria in comune?
    io devo inviare una raccomandata di richiesta prima del 30 settembre alla parte acquirente per tutelarmi e non dover pagare la caparra due volte?
    grazie per la risposta

    Rispondi
  • 25 Settembre 2015 in 17:56
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    mi scusi vorrei vendere la mia casa comprata nel 66 …purtroppo mio fratello (con il quale ho una causa pendente ) avanza dei diritti del tutto infondati e pretestuosi su questo mio bene ..quindi (a distanza di 10 anni ha trascritto detta causa sull’immobile ) naturalmente è solo lui che deve darmi dei soldi infatti la causa l’ho fatta io a lui !!!!!
    come posso fare per togliere questa trascrizione e poterla vendere libera ???oppure posso venderla con la trascrizione ???

    Rispondi
  • 13 Gennaio 2016 in 23:11
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    Buongiorno, ho firmato un preliminare di acquisto per un appartamento. Avevamo fissato data rogito di acquisto tre giorni dopo della data di rogito di vendita del mio appartamento..così da avere i soldi per acquistare il nuovo…ora il mio acquirente mi ha rinviato rogito, di conseguenza ho contattato il mio venditore per spiegargli la situazione…Lui non l’ha presa bene e insieme abbiamo firmato una scritta dove si dice che il rogito non si fa alla data stabilita per inadempienza dell’acquirente (che sarei io) in attesa di nuova data da stabilire e il preliminare è annullato. Ora la frase IL PRELIMINARE È ANNULLATO cosa comporta? Che non conta niente? Praticamente è nullo e posso riavere indietro la caparra o rimane valido? Ripeto questa scritta è stata firmata da entrambi e tutte e due le scritture sono state fatte in forma privata senza registrazione! Attendo risposta! Grazie.

    Rispondi
  • 22 Gennaio 2016 in 08:37
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    Buongiorno,
    alla fine del 2014 ho fatto preliminare di vendita per l acquisto di una casa.
    Purtroppo mi sono separato e non ho più intenzione di andare al rogito che dovrà essere entro e non oltre il 31/12/2017.
    A cosa vado incontro?
    Sul preliminare viene citato che in caso di corrispettivo non pattuito verranno applicate le sanzioni previste dall art 1 comma 498 l.n. 266 del 2005.
    Cosa vuol dire?
    Mi aiuti cortesemente.
    Grazie
    saluti

    Rispondi
  • 2 Febbraio 2016 in 10:37
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    buongiorno,
    ho firmato tramite agenzia immobiliare una proposta d’acquisto per un immobile con relativo box, che è stata immediatamente accettata dal venditore con versamento da parte mia di una caparra confirmatoria.
    Ieri mi è stato comunicato che il box, che mi era stato proposto, è cambiato perchè già venduto.
    Poichè il nuovo box non soddisfa la mie necessità come posso sciogliermi dal vincolo senza perdere la caparra?
    Mille grazie per l’informazione

    Rispondi
  • 20 Marzo 2016 in 10:38
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    Buongiorno
    Stiamo aiutando nostra figlia ad acquistare la sua prima casa, vorremmo sapere se la caparra confirmatoria da versare all’atto del compromesso con assegni circolari può essere versata da noi, ovvero gli assegni circolari possono essere firmati dal padre della acquirente?
    Il venditore può fare obiezioni ?
    Credo di aver letto che in questo caso può essere meglio a livello di accertamenti fiscali trascrivere la cosa sugli tutti gli atti di compravendita
    Grazie
    Gigliola Valgiusti

    Rispondi
  • 9 Giugno 2016 in 18:02
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    Buongiorno, ho venduto casa, e prima del rogito l’acquirente ha visionato con me la casa, e non volendo il mio mobile da bagno ho provveduto a smontarlo. Ora dopo otto mesi mi vuole denunciare perchè gli ho lasciato la casa senza lavandino. Ma quando ha firmato il rogito non mi ha chiesto nulla. Può farlo ora? Grazie

    Rispondi
  • 6 Luglio 2016 in 19:04
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    Salve,
    sto acquistando una casa ed ho fatto una proposta irrevocabile d acquisto, che è stata accettata ed e quindi diventato un contratto preliminare. Ieri ho scoperto pero che la casa grava di ipoteca volontaria derivata da mutuo fondiario e che la ditta proprietaria dell immobile viaggia in cattive acque a livello finanziario.
    Posso recedere dal contratto? Il fattore che l agenzia non mi abbia detto del ipoteca può essere di aiuto? altra cosa, la casa mi è stata presentata come mai abitata per poi scoprire che la casa era stata in affitto da due anni.
    Cosa posso fare per recedere senza pagare la penale? Grazie mille del eventuale risposta

    Rispondi
  • 30 Settembre 2016 in 17:32
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    Salve, ho firmato un preliminare di compravendita ed io sono la parte acquirente, putroppo per ragioni a me non imputabili, non siamo riusciti a rogitare entro il termine a causa di un rallentamento della banca per dei problemi urbanistici.
    In particolare, il geotermia che aveva il compito di effettuare una fusione e cambio d’uso di destinazione dell’immobile, il tutto a carico del venditore, ha sbagliato e creato delle difformità che appunto hanno prolungato i termini.
    Io sono intenzionato a cocludere ed ho anche il voucher della banca che mi ha deliberato i soldi a dimostrazione che non è questo il problema del ritardo.
    Volevo chiedere quali siano e se ci sono delle penali e se vado in contro a qualcosa.
    Grazie distinti saluti.

    Rispondi
  • 28 Ottobre 2016 in 23:17
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    Buongiorno, ho stipulato un compromesso di vendita (io sono l’acquirente) di un garage da due fratelli che hanno ereditato il bene tramite successione per decuis della mamma ( la successione è stata regolarmente registrata e l’eredità è stat formalmente accettata dalle parti. Il notaio, dopo aver effettuato i controlli di rito, mi avverte che non esiste la continuità ventennale per quanto attiene al titolo di provenienza, e pertanto mi sconsiglia vivamente di procedere con l’atto notarile anche perchè potrtei avere in futuro problemi nella centita a terzi o nella contrazione di un mutuo bancario sull’immobile. Cosa posso fare? ho diritto ad esigere il doppio della capparra prestata per inadempienza della parte venditrice?
    Grazie della risposta.

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  • 25 Febbraio 2019 in 17:31
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    BUON GIORNO , HO COMPRATO CASA GIA FIRMATO IL COMPROMESSO DI VENDITA, ABBIAMO VERSATO 10.000 COME CAPARRA, DOVRANNO SUSSEGUIRSI ALTRE 4 RATE A TITOLO DI AVANZAMENTO LAVORI SEMPRE DI 10.000 EURO PARTENDO DALLA FONDAMENTA FINO AL TETTO CON ULTIMA RATA 10.000, IO E LA MIA RAGAZZA ABBIAMO SOLO UN GRAN DUBBIO, L’IMPRESA ESISTE DA OLTRE 30 ANNI E CONOSCIUTA , MA NOI OLTRE AD ALTRI AMICI E PARENTI ABBIAMO SENTITO PARLARE DELLE POLIZZE DI FIDEIUSSIONE , COSA CHE NON SEMBRA ACCETTARE DI FARE IL NOSTRO COSTRUTTORE , MA SUPPONIAMO CHE PER DISGRAZIA L’IMPRESA VA IN MALORE O PIU TRAGGICAMENTE IL COSTRUTTORE VIENE A MANCARE, I NOSTRI SOLDI CHE FINE FANNO?? LI PERDIAMO? NON CAPIAMO PERCHE NON VUOLE FARE QUESTE POLIZZE, MI SERVE SAPERLO URGENTEMENTE VI CHIEDO SE QUALCUNO PUO DARCI UN AIUTO A TAL PROPOSITO GRAZIE MILLE A TUTTI

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  • 21 Giugno 2019 in 19:05
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    Salve, sono in trattative per l’acquisto di un appartamento. Le pareti della casa sono piuttosto lavorate e colorate, i venditori non sono disposti a tingere riportandole bianche e pulite. Chiedo se esiste un obbligo normativo in questo senso, perché se così non fosse sarebbe un aggravio di costi per me. Grazie mille

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