In aumento gli affitti

Da una recente ricerca ad opera del Censis in Italia le famiglie che vivono in affitto sono circa 4.200.000 pari al 18,7% delle famiglie residenti nel belpaese; nel 2004 erano invece il 20,3%. Solo per fare un piccolo confronto possiamo notare che in Europa le famiglie che vivono in affitto sono in percentuale molte di più ed in alcuni paesi del vecchio continente la parcentuale supera il 40%.
La stessa analisi ha evidenziato che i prezzi di mercato degli affitti negli ultimi anni sono cresciuti in Italia in modo considerevole, soprattutto nelle grandi città; per esempio tra il 1999 ed il 2006 il canone degli affitti ha registrato un aumento del 112%. I prezzi degli affitti nelle grandi città Italiane in alcuni casi sono superiori alle grandi città europee; nel centro di Roma (34° nella graduatoria mondiale, 8° in Europa) e Milano (51° nella graduatoria mondiale, 15° in Europa) si pagano circa 1.600 € al mese, 2.200 € a Parigi, 4.000 € a Londra e “solo” 900 € nella città di Berlino.
Il canone medio di affitto che viene pagato in Italia è di 440 € al mese (nel 2003 era circa di 390 €); una somma considerevole se consideriamo il fatto che il 76% delle famiglie ricade nella fascia di reddito sotto i 20.000 € annui, il 20% tra 20.000 e 30.000 € mentre solo il 3,5% delle famiglie ha un reddito superiore ai 30.000 €.
La città con gli affitti più cari nel mondo è Tokio; per un bilocale ci vogliono anche 3.800 € al mese, a New Yourk 3.750 €, a Roma circa 850 €.

Per maggiori informazioni www.tecnoborsa.com

Secondo Tecnocasa nel secondo semestre del 2006 il mercato delle locazioni immobiliari ha segnalato un incremento dei cononi pari allo 1,3% per bilocali e dello 0,9% per quanto riguarda i bilocali. Anche in questo periodo si conferma una tendenza già prevista in passato con un segnale di diminuzione dei canoni laddove è presente una maggiore offerta di immobili immessi sul mercato da chi ha acquistato per investimento negli anni passati.
Da un’indagine effettuata da Adusbef e Federconsumatori il canone medi per l’affitto di un appartamento di circa 90 mq è passato dai 600 Euro del 2001 ai 1000 Euro del 200 con una crescita del canone di affitto pari a circa il 74%. Infine la cresita degli affitti nel primo semestre del 2007 è stata registrata con una variazione positiva pari a circa il 5%.

5 pensieri riguardo “In aumento gli affitti

  • 13 Ottobre 2008 in 21:33
    Permalink

    Dopo otto anni di affitto (quattro + quattro), il padrone dell’appartamento in cui abito (a Mezzolombardo – TRENTO) ha detto che, poichè il contratto non rispetta quanto previsto dal co.342 L.F. 30.12.2004, n. 34 dove viene stabilito un reddito minimo da locazione in riferimento al valore catastale dell’ immobile, è
    ‘costretto’ ad aumentare il canone: da 600 a 900 euro!!!
    E’ possibile? Se accetto, bene; in caso contrario posso fare le valige e togliere il disturbo!
    Ringrazio in anticipo per la risposta!
    Wanda

    Rispondi
  • 14 Ottobre 2008 in 09:26
    Permalink

    ciao Wanda, non credo sia possibile, o meglio, non è possibile se riferito a una legge, in quanto il contratto di locazione di durata 4 + 4 è a CANONE LIBERO!!! i vincoli ai quali lui probabilmente si riferisce sono per i contratti di durata 3 + 2 a CANONE CONVENZIONATO ovvero, il Comune stabilisce delle tabelle di prezzi che dovranno essere rispettate in quanto il contratto 3 + 2 ha vantaggi fiscali che il 4 + 4 non ha. (e comunque il canone è sempre leggermente più basso di una locazione a canone libero). L’unica legge a cui fare riferimento in materia di locazioni ad uso abitativo è la L. 431/1998. In ogni caso per darti motivata disdetta il locatore deve dare un preavviso con lettera raccomandata di almeno 6 mesi prima della data di scadenza del contratto. Dì lui che prima di rivedere il contratto ti rivolgerai ad una delle associazioni per la tutela degli inquilini presenti sul territorio, questi i nomi: S.U.N.I.A, S.I.C.E.T, U.N.I.A.
    Cari saluti

    Rispondi
  • 28 Gennaio 2009 in 14:05
    Permalink

    Buon giorno
    Sto per stipulare un contratto di locazione 4+4. Mi è stata fatta la seguente proposta: canone di partenza 700,00 euro. Aumenti per i primi anni secondo indice ISTAT. Allo scadere dei quattro anni aumento del 50% del canone ultimo dovuto.

    E’legittimo prevedere dalla stipula tale aumento a partire dal secondo quadriennio?

    Grazie mille

    G

    Rispondi
  • 28 Gennaio 2009 in 17:18
    Permalink

    Salve Gerardo, i contratti di locazione purtroppo si prestano all’inserimento di clausole vessatorie, per capire bene cosa è giusto sottoscrivere ti consigliamo di rivolgerti ad uno dei sindacati degli inquilini presenti su zona (Suniat, Sicet, Unia). Ad ogni modo il contratto 4+4 prevede una forma libera per stabilire il canone ma ciò no significa dover pattuire un aumento del genere in quanto tu sei libero in qualsiasi momento di recedere dal contratto previo avviso con lettera raccomandata di 6 mesi, quindi per assurdo, potresti anche sottoscrivere il contratto e prima della scadenza inviare disdetta e lasciare l’appartamento. Ad ogni modo, la rivalutazione del canone secondo gli indici ISTAT è legittima a partire dal secondo anno, altri ed ulteriori aumenti non sono legittimati.

    Rispondi
  • 10 Agosto 2010 in 16:04
    Permalink

    E i relativi dati dell’ultimo bimestre come sono? ho letto che ci sia una lieve flessione in linea con la crisi dell’immobile.

    Confermate?

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.