I chiodi

I chiodi o bullette, come sono chiamati in alcune zone hanno un’ampia applicazione per la loro versatilità e facilità d’uso.
Molti sono i tipi di chiodi esistenti in commercio adatti per lavori veloci e vari. Di seguito sono rappresentati alcuni dei tipi più comunemente usati non solo per lavori in legno ma per altre applicazioni. Tanto per essere aggiornati prima di accingersi a “piantare un chiodo”.

Chiodi testa piatta in acciaio dolce. Termine non molto tecnico per indicare un acciaio dalle caratteristiche limitate in fatto di resistenza. Forse i più usati per lavori in legno o fissaggi vari.

Chiodi testa striata. Come sopra ma con testa striata. Per evitare lo scivolamento del martello sulla superfice di impatto.

Chiodi testa piccola in acciaio dolce. Per lavori più accurati in quanto avendo la testa piccola possono essere inseriti completamente nel legno ed avere quindi una superficie liscia dopo la stuccatura.

Chiodi senza testa o spilli di piccolo diametro e diverse lunghezze in acciaio “dolce” per fissare pannelli di chiusura e/o rivestimento tipo faesite compensati di piccolo spessore ecc…

Chiodi per cemento in acciaio temperato dal colore blu o nero. Possono penetrare in manufatti di cemento. Si spezzano facilmente per cui è consigliabile l’uso degli occhiali di protezione.

Chiodi per tappezzeria in acciaio dal colore blu o nero. Grazie alla sua forma penetra facilmente nel legno; sono adatti per fissare rivestimenti e tappezzerie.

Semenze in acciaio dal colore bluastro. Adatte per lavori di tappezzeria di piccole dimensioni venivano molto usate dai calzolai.

Chiodi di guarnizione. Lo dice la parola stessa, servono a rifinire un rivestimento di una poltrona o altre cose…

Caviglie in acciaio dolce. Servono per fissare al muro dei cavetti elettrici o telefonici o qualcosa di simile.

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