Governo: Ici addio, mutui più leggeri

Il Consiglio dei ministri ieri a Napoli ha approvato una serie di misure per ‘aiutare le famiglie e premiare la produttività’.
Niente più Ici sulla prima casa, riduzione delle tasse sugli straordinari per i dipendenti a reddito mediobasso (con l’eccezione degli statali) e agevolazioni sui mutui. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, nella trasferta napoletana, varie misure fiscali che saranno coperte con circa circa 2,6 miliardi di euro di tagli alla spesa (mapotrebbero costare di più).

Sconto sugli straordinari
La riduzione delle tasse sugli straordinari al 10% riguarderà i dipendenti del settore privato che nel 2007 avevano un reddito inferiore ai 30 mila euro e scatterà da giugno. Verrà però applicata solo ai primi tremila euro guadagnati con ore in più epremi di produzione.

Si tratta, al momento, di una sperimentazione destinata a durare fino a dicembre. ‘Sarà monitorata con lo scopo di misurare l’effettiva crescita dei salari, lamaggiore produttività’ e il costo per la ‘finanza pubblica derivante dalle minori entrate’ ha spiegato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Un provvedimento che piace alla neopresidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia: ‘È un primo segnale sulla strada dell’aumento di produttività e salari: un risultato di cui essere fieri’.
Critici i sindacati dei lavoratori statali, che parlano di un’ingiusta esclusione.

Sulla prima casa
Per quanto riguarda l’Ici, il governo ha annunciato l’estensione dell’abolizione della tassa (già in vigore da giugno per circa il 40% delle prime case) anche al resto delle abitazioni principali. Il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha garantito ai Comuni il rifinanziamentodei fondi persiconl’Ici.

Rate da variabili a fisse
Arrivano anche facilitazioni per pagare i mutui: chi ne ha uno a tasso variabile potrà scegliere le rate fisse, che corrisponderanno a quelle pagate nel 2006. La misura vale per chi ha ‘stipendi fermi al 2006’, ha detto il premier Silvio Berlusconi. Secondo i calcoli dell’associazione delle banche, l’Abi, la norma porterebbe a sconti di 850 euro l’anno per mutui ventennali e potrebbe riguardare circa un milione e 250mila famiglie.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 22 Maggio 2008

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