Mutui tassi alle stelle ma nel 2009 la pressione sarà in calo

Banconote di EuroI dati dell’Afo: in forte calo le richieste di finanziamenti per le abitazioni private. Il presidente dell’Abi: «Nonostante la difficile situazione, le banche sono ancora solide».
La difficile congiuntura economica avrà ripercussioni negative sui mutui, gli utili e le sofferenze, ma dopo il 2008 i risultati dovrebbero migliorare. Sono le previsioni stilate dall’Associazione bancaria italiana. I dati indicano un rallentamento della crescita degli impieghi al 9,2% che proseguirà nel 2009 e 2010, toccando rispettivamente il 7,8% e il 7,5%.
«Decisamente marcata – si legge nel rapporto – la minor crescita dei mutui per abitazioni, che aumenteranno del 4,9% quest’anno contro l’8,7% del 2007». Stabile la crescita della raccolta, mentre le sofferenze nette dovrebbero segnare quest’anno una crescita dell’1,6% dopo il calo del 2,4% dello scorso anno.
Il rapporto presentato nell’Afo financial outlook prevede poi una gelata sull’utile netto delle banche italiane, che dopo il +5,2% del 2007 archivieranno il 2008 con uno scivolone del 15%, condizionato dal venir meno dei proventi straordinari che l’anno scorso si erano avuti con operazioni di fusioni e acquisizioni. In ripresa invece il 2009 e 2010, con un’espansione fra il 5 e il 9% l’anno.
A crescere di più saranno i depositi con un 3,4% in più nel 2008, 4,1% nel 2009 e 4,6 nel 2010, mentre le obbligazioni cresceranno a ritmi più contenuti si stimano percentuali del 7,9 e 6,5% nel 2009-10.
Le sofferenze nette segneranno una crescita dell’1,6% nel 2008, in controtendenza rispetto al risultato del precedente anno quanto invece si aveva avuto un segno meno con il 2,4%. Ma il dato positivo potrebbe diventare negativo nel successivo biennio con lo 0,3% e l’1,7%. In rapporto agli impieghi, evidenzieranno un progressivo e graduale miglioramento, risultando pari allo 0,9% alla fine del periodo di previsione.

Il 2008 sarà mandato in archivio dalle banche italiane con un calo dell’utile netto pari al 15%. Dati alla mano, la difficile congiuntura avrà sì ripercussioni negative sui mutui, gli utili e le sofferenze, ma dopo il 2008 i risultati dovrebbero migliorare. «Le banche italiane si confermano relativamente poco influenzate dagli scombussolamenti in atto e grazie alla loro solidità potranno registrare nel futuro prossimo, dopo la fase calante del 2008, risultati reddituali in ripresa». A confermarlo è stato lo stesso direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 23 Luglio 2008, articolo di Maria Obinu

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