Da Gennaio rischio sanzione per 25/26 milioni unità immobiliare

Fra i 25 e i 26 milioni di unità immobiliari ad uso diverso dall’abitativo saranno a rischio sanzione (chiusura compresa) a partire dall’1 gennaio perché con impianti non adeguati alle norme sulla sicurezza che entreranno in vigore col prossimo anno.La denuncia viene dalla Confedilizia, la quale fa rilevare che la grave situazione segnalata verrà a crearsi per il ritardo da parte del Ministero dello sviluppo economico nell’emanazione delle norme di riordino delle disposizioni in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici che, per una legge di due anni fa, dovevano essere emanate entro lo scorso ottobre. La Confedilizia rileva che la tempestiva emanazione del provvedimento in questione avrebbe evitato l’entrata in vigore con l’1 gennaio il Testo unico delle disposizioni in materia edilizia che riguarda l’adeguamento alle norme di sicurezza, anche nell’uso diverso, degli impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici, di riscaldamento e di climatizzazione, idrosanitari e di trasporto ed uso dell’acqua e del gas nonché di ascensori, montacarichi, scale mobili e impianti di protezione antincendio.

Ad evitare la gravissima situazione che verrebbe improvvisamente a crearsi, la Confedilizia chiede al Governo un provvedimento urgente (o l’inserimento nel maxiemendamento alla Finanziaria) di proroga dell’entrata in vigore del predetto testo, del quale – infatti – la vigente normativa già prevede l’automatica abrogazione con l’entrata in vigore del provvedimento ministeriale di cui s’è detto.

Fonte: Ufficio Stampa F.I.A.I.P.

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