Mercato Immobiliare:statistiche

Alla fine del primo semestre 2008 il mercato immobiliare residenziale italiano ha mostrato una correzione degli scambi e dei prezzi al ribasso, il processo di riassestamento dei prezzi sul mercato è  iniziato nelle macro aree urbane semicentrali e periferiche di tutti i principali Comuni capoluogo, mentre nei centri e nelle zone di pregio i prezzi restano in una fase di stagnazione. Le città che hanno subito un maggiore calo dei prezzi nel primo semestre 2008 sono Napoli e Palermo (-9%), a conferma del trend del primo trimestre, seguite da Roma (-8,3%) e Milano (-8%), anche loro già in leggero calo nel primo trimestre. Torino, ancora in positivo a marzo 2008, vede i prezzi calare in media del 6% circa come Bologna, Genova, Firenze e Catania. Le stime elaborate a livello nazionale, relative al primo semestre 2008, danno una contrazione degli scambi di abitazioni compresa in un range fra il -13% ed il -15%, rispetto allo stesso periodo del 2007. 
Sul fronte delle quotazioni, viceversa, si ipotizza un incremento medio del 2% anche se calano le quotazioni nelle grandi città; si riprende il comparto industriale e migliora il settore degli uffici; bene la grande distribuzione.
A pesare sono la diminuzione della domanda, l’allungamento dei tempi di vendita, l’aumento dell’offerta e la presenza di un maggiore margine di trattativa per gli acquirenti. Un contributo al rallentamento delle transazioni è venuto anche dal maggior rigore delle politiche creditizie attuate da parte degli Istituti di credito, che hanno inciso negativamente sulla quota di domanda coperta da giovani coppie e stranieri. I rischi attuali sono legati all’eccesso di offerta di nuovo, con la prossima immissione sul mercato di immobili progettati in un momento più favorevole, il prezzo dei quali oggi risente del costo di acquisto dei terreni, avvenuto in pieno boom immobiliare. Una parte dell’offerta è composta da immobili acquistati di recente, i proprietari dei quali, non riuscendo a sostenere le rate del mutuo, preferiscono la cessione del bene per orientarsi verso soluzioni di dimensioni più ridotte o sulla locazione. In generale, si registra un’attenuarsi del fenomeno della provincializzazione e dell’attrazione esercitata dai mercati del primo e secondo hinterland rispetto alle periferie urbane. I più penalizzati sono i Comuni di prima fascia, più popolari e con quotazioni in linea con le periferie urbane, dal momento che chi esce dalle metropoli tende a cercare soluzioni indipendenti, di qualità, immerse nel verde e un buon rapporto qualità-prezzo.

fonte: mercato immobiliare

3 pensieri riguardo “Mercato Immobiliare:statistiche

  • 5 Dicembre 2008 in 18:34
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    Se possibile mi interesserebbe un commento sull’andamento dei prezzi del mercato immobiliare a partire dal 2005 fino al 2008, relativamente al comune di Marcon (VE).
    Grazie

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  • 6 Dicembre 2008 in 11:17
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    Gentilissimo, la richiesta che ci fai per noi è impossibile da riassumere in un post, puoi rivolgerti alla camera di commercio della tua provincia e richiedere le pubblicazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’agenzia del Territorio (Omi).
    ti ringraziamo comunque per averci lasciato un tuo commento
    saluti.

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  • 27 Ottobre 2009 in 13:29
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    Ciao,
    siamo due fratelli imprenditori nel settore illuminazione. Già da tempo stiamo studiando un progetto immobiliare di assoluto design e innovazioni tecnologiche da presentare ad anno nuovo. Volevamo sapere se è possibile avere una richiesta immobiliare su tutto il territorio.
    Grazie mille.

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