Cura del giardino in autunno

Quando finisce l’estate ci preoccupiamo di come aver cura del giardino in autunno, stagione molto insidiosa per le piante e le aree verdi. Se anche tu hai un luogo dove coltivi piante o uno spazio verde e sei interessato a sapere come avere cura del giardino in autunno, in questo articolo troverai molte informazioni utili…

Lavori in giardino

Novembre rappresenta il periodo ideale per la piantagione nei vostri giardini, d’alberi ed arbusti spoglianti, in particolare rose, ed anche di tulipani e di altre bulbose a fioritura primaverile. La piantagione di rosai, rappresenta un’operazione abbastanza semplice, a patto di porre particolare attenzione al tipo di portinnesto, ed a un’appropriata preparazione del terreno, affinché si possa avere un sano sviluppo di tale pianta.

Piantagione di rosai

Per quanto concerne i portinnesti, la Rosa indica è quella che dà i migliori risultati nei climi temperati e caldi, mentre la Rosa canina in quelli freddi; esistono anche altri portinnesti che favoriscono lo sviluppo in terreni con caratteristiche non ottimali, quali multiflora nei terreni acidi e manetti in quelli sabbiosi. È logico che in base alle condizioni ambientali sceglieremo l’epoca migliore d’impianto: nelle regioni temperate e calde si effettuerà nel tardo autunno, mentre la fine dell’inverno è il periodo più favorevole per le zone più fredde.

Varietà di rose e messa in dimora

Come si sa le varietà di rosa sono molteplici, ma quelle che si trovano essenzialmente in commercio, rappresentano pochi gruppi con caratteristiche simili.

  • Rose a cespuglio: piante cespugliose rifiorenti derivanti da ibridi di rose botaniche e antiche, i fiori sono grandi, semplici o doppi;
  • Rose floribunda: i fiori si presentano di medie dimensioni e portati in mazzi;
  • Rose ibride di tea: fiori grandi che si prestano ad essere recisi;
  • Rose nane: i fiori sono molto piccoli, singoli e rifiorenti;
  • Rose antiche: hanno fiori molto profumati e con tanti petali.

In riguardo alla messa a dimora, occorre fare una piccola spuntatina alle radici troppo lunghe e ridurre la parte aerea a soli 3 o 4 rami vigorosi, quindi interrare la pianta di 2-3 cm se l’innesto è stato fatto al colletto, per coprire il punto d’inserzione. La distanza d’impianto sarà in funzione della varietà variando da 40 a 50 cm, per rosai con portamento voluminoso, a 20 a 25 cm. per quelli di minore espansione aerea.

Come curare le piante del terrazzo…

Giardino in autunnoLe cattive condizioni meteorologiche invernali, quali gelo e vento, costituiscono i principali nemici delle piante coltivate su terrazzi e balconi che occorre quindi difendere. A tale scopo possiamo adottare dei semplici accorgimenti, quali quelli di riunire i vasi più piccoli in una piccola serra da balcone o accostarli alla parete più riparata coprendoli con un foglio di plastica con qualche foro che assicuri un certo ricambio di aria. Oppure rivestendo internamente la ringhiera con qualche stuoia o un telo di plastica in modo da ripararle dalle raffiche di vento.

Importante è sapere che non occorre irrigare e concimare le piante in riposo. I gerani, che ci hanno permesso di colorare finestre e balconi nel periodo estivo senza necessitare di particolari cure, ora richiedono la nostra attenzione. Infatti occorre cambiarle di posto scegliendone uno che sia freddo, con temperatura di 6 a 10 C, e luminoso, quindi riparati da gelate. I nostri appartamenti riscaldati, si prestano male per ospitarli, anche a causa di una minore luminosità che determinerebbe un allungamento dei germogli che continuano a vegetare. I vasi non devono ricevere acqua. In primavera si ricostituirà la chioma con i nuovi getti che svilupperanno dopo la necessaria potatura. Se il nostro desiderio è di conservare in terrazzo o balcone una nota verde, possiamo farlo acquistando qualche conifera nana posta in contenitori che poi potranno restare nelle successive stagioni. Si tratta di piante che non richiedono molta manutenzione.

Le piante in casa

Altra cosa da tenere presente, è che il riscaldamento rende più secca l’aria degli ambienti chiusi, quindi posizionare qualche umidificatore sul termosifone giovando alla vostra salute e a quella delle piante. Ultimo consiglio è di non abbondare le innaffiature ed eliminare le concimazioni, poiché con scarsa luminosità le piante attraversano un periodo di riposo, sviluppandosi lentamente.

Dritta del mese…

Spesso l’acqua di casa è molto dura e le piante acidofile quali azalee, felci, ortensie ed altre, non la sopportano manifestando il loro disappunto ingiallendo le foglie, malattia che va sotto il nome di clorosi che deriva da mancata assimilazione di ferro. Quindi occorre procurarci dell’acqua esente da calcio. Ciò lo possiamo fare o raccogliendo acqua piovana o utilizzare l’aceto facendo precipitare il calcare dell’acqua dura. In linea di massima un cucchiaio d’aceto per ogni litro d’acqua.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.