Abolizione dell’Ici

Via libera agli sgravi per la prima casa: per coprire le spese tagliati i fondi destinati al Meridione. Il ‘partito sicliano’ aveva minacciato il no: poi la protesta è rientrata durante lo scrutinio.
La Camera ha votato a tarda sera la fiducia al governo Berlusconi approvando con 326 voti a favore il maxi-emendamento al decreto legge in materia fiscale. I voti contrari sono stati 260. Tre deputati si sono astenuti (Karl Zeller e Siegfried Brugger delle minoranze linguistiche e l’eletto all’estero Riccardo Merlo). L’esame del decreto legge prosegue oggi con il voto finale. Il premier Silvio Berlusconi è stata costretto a porre la fiducia in seguito ai voti segreti della scorsa settimana, che in due occasioni hanno visto la Lega schierarsi con l’opposizione e mandare sotto l’esecutivo.
Tensioni di una maggioranza che nonostante la forza dei numeri manda già segnali di difficoltà. Tanto che un intero partito del centrodestra, l’Mpa, aveva deciso di negare la fiducia. La decisione del Movimento per l’Autonomia, presa all’unanimità da deputati e senatori, è giunta perchè «la copertura finanziaria del provvedimento avviene a spese di importanti infrastrutture del Mezzogiorno». La protesta è rientrata in seguito all’impegno dell’esecutivo a reperire altre risorse. Contro hanno votato le opposizioni, Pd, Idv e Udc.
Quanto ai contenuti della norma, che il Senato dovrà approvare entro il 27 luglio a pena di decadenza, c’è lo stop all’Ici prima casa, anche se continueranno a pagare le case di lusso (per un valore di soli 61 milioni di euro). Per le prime case dei non residenti in Italia resterà solo la detrazione già in vigore per le abitazioni principali. Esclusi dall’obbligo anche i coniugi separati che continuavano a pagare l’Ici sulla casa in cui non vivevano più. L’esenzione, scrive il ministero, «va naturalmente riconosciuta anche alle eventuali pertinenze». Inoltre, iIl 50% del rimborso, a titolo di acconto, deve arrivare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Lo si calcola sulle somme riscosse nel 2006.
…omiss…
C’è anche la rinegoziazione dei mutui (per l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione della prima casa) a tasso variabile. Quanto ai costi per lo Stato, il pacchetto Ici vale circa 1,7 miliardi di euro per il 2007, cui si aggiungono però gli sgravi decisi con l’ultima Finanziaria. La perdita di gettito che verrà compensata ai Comuni è di 2.6 miliardi di euro. Le misure sugli straordinari sono state valutate in 649 milioni di euro. Spese coperte con tagli ai fondi per il Meridione.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 26 Giugno 2008

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.