Tipi di termosifoni e radiatori

Ghisa, acciaio e alluminio: sono queste le tipologie di termosifoni per il riscaldamento domestico. Ogni materiale ha differenti prestazioni energetiche e consumi, ma oltre alla resa termica dei materiali, il calore generato dipende anche dal meccanismo di riscaldamento, che può funzionare per convezione o per irraggiamento.

I termosifoni in ghisa, ad esempio, sono economici ma anche i più ingombranti e pesanti. Buoni per le abitazioni, perché la ghisa è un materiale che cede il calore molto lentamente.

I termosifoni in alluminio, invece, trattengono il calore assai meno; i caloriferi infatti si riscaldano, ma anche raffreddano, molto velocemente. E’ inoltre un materiale leggero e malleabile che può essere sfruttato per soluzioni di design.

I termosifoni in acciaio si riscaldano e si raffreddano molto più velocemente rispetto a quelli di ghisa e sono più efficienti perché trasmettono calore su tutta la superficie esterna. Generalmente sono assemblati in strutture tubolari che si sviluppano in altezza e, spesso, sono utilizzati come elementi di arredo.

Il numero di termosifoni da installare, in casa e in ufficio, viene calcolato in base alla cubatura dell’ambiente e delle calorie necessarie per riscaldarlo adeguatamente. Queste operazioni sono eseguite da un tecnico specializzato.

E’ molto importante affidarsi ad un tecnico per ottimizzare al meglio la disposizione dei caloriferi ed il materiale più idoneo alla loro composizione.

Come risparmiare sul gas? Tante le azioni per risparmiare sulla bolletta. Si può scegliere di installare doppi vetri e isolare le pareti esterne ed i sottotetti. Nel caso si possegga un riscaldamento autonomo un’attenzione particolare va rivolta ai gradi da impostare: la temperatura ideale è intorno ai 18/19 gradi ed è preferibile far andare la caldaia nelle ore serali, ovvero nella fascia 18-22. Inoltre, è bene ricordare, che una buona manutenzione di quest’ultima aiuta ad evitare inutili sprechi.

Altro accorgimento riguarda l’acqua calda. Senza dubbio è più consigliato utilizzare la caldaia rispetto allo scaldabagno, ma soprattutto non aprire l’acqua calda se si deve utilizzare il getto dell’acqua per pochi secondi. L’acqua calda non riuscirà ad arrivare al rubinetto e la caldaia si accenderà e si spegnerà inutilmente.

Fonte: lanazione

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