Crisi mutui, Draghi avvisa: Servono altri 350 mld di dollari

L’annuncio. Il governatore di Bankitalia lancia l’allarme intervenendo alla riunione dell’Ecofin a Nizza. A livello globale le perdite del settore bancario sono destinate a crescere ulteriormente.
La crisi finanziaria ha già prodotto una perdita per le banche a livello globale valutata in 500 miliardi di dollari. Ma le turbolenze sono ancora in atto e produrranno nuove perdite. Ne è convinto il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che è intervenuto all’Ecofin di Nizza in qualità di presidente del Financial Stability Forum.
Per far fronte alla crisi finanziaria ancora in atto e a seguito della quale si prevedono nuove perdite per il sistema bancario globale, ha spiegato Draghi, gli istituti di credito, per realizzare una situazione di tranquillità, devono raccogliere ulteriori 350 miliardi di dollari oltre ai 350 miliardi raccolti fino ad ora. Nel corso dell’incontro dei ministri economici e dei banchieri centrali europei, il governatore di Bankitalia ha ricordato come a livello globale le banche hanno finora dichiarato perdite per 500 miliardi di dollari.
Invece la raccolta di nuovo capitale, al momento, è pari a 350 miliardi. Tuttavia, poiché si prevede una fase in cui le perdite del settore cresceranno, servono nuove risorse per ulteriori 350 miliardi di dollari.
In cosiderazione del quadro, non certo rassicurante, il governatore non ha nascosto che alcune banche potranno avere difficoltà a raggiungere questo obiettivo. Oltretutto, ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, ci si starebbe avviando verso una fase in cui le perdite del settore nel loro complesso cresceranno. E quindi, ha sottolineato, le banche stanno affrontando questa fase con bilanci più deboli.

Una nota positiva però, è che la base di capitale del sistema bancario è sufficiente per evitare che si scenda al di sotto delle soglie stabilite dalla vigilanza. In ogni caso, allo stato attuale delle cose, la distribuzione del capitale non è omogenea. Di qui le difficoltà segnalate di alcune banche a incrementare la propria base di capitale. Al vertice di Nizza hanno preso parte, tra gli altri, anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia, Mario Draghi.
Molti i rappresentanti delle banche: l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, i manager di Deutsche Bank, di Munich-Re, di Royal Bank of Scotland, di Axa.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 13 Settembre 2008

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