Crollano le vendite di case
Secondo Nomisma quest’anno diminuiranno gli italiani che potranno permettersi di comprare casa, soprattutto nelle grandi città. E per la prima volta in 10 anni calano le richieste di mutui.
La crisi dei mutui ha lasciato le banche a corto di liquidi e molto più prudenti nel concedere mutui. E così gli italiani, che per altro risentono anche loro di recessione e aumenti dei prezzi, comprano sempre meno case. Per il solo 2008 il centro di studi economici Nomisma prevede che saranno 90mila le compravendite di abitazioni in meno. Di conseguenza scenderanno anche i prezzi, saliti negli ultimi anni grazie alla forte domanda.
È atteso un calo medio in termini reali tra il 3 e il 5% rispetto al 2007. La diminuzione delle compravendite sarà più consistente nelle grandi città, con cali dal 5 all’8%. Già nel primo trimestre 2008 la richiesta di mutui immobiliari nel settore residenziale è calata (1,3%) rispetto al trimestre precedente. Non succedeva da dieci anni.
Sette miliardi di euro in bilico. Tra i motivi, al primo posto c’è sicuramente l’aumento dei tassi di interesse. Non solo quest’anno le ìsofferenze immobiliari’ (la necessità di allungare i tempi di pagamento dei mutui o addirittura l’impossibilità di farvi fronte da parte delle famiglie) arriveranno a superare i sette miliardi di euro.
Significa che le banche avranno difficoltà a riavere indietro il 2,5% di crediti concessi. E su questo Nomisma critica le stime di Bankitalia, secondo cui i presiti immobiliari a rischio ammonterebbero solo a 5,6 miliardi.
Fonte: Quotidiano City del 20 Ottobre 2008