Difetti di costruzione, chi paga è il costruttore

Una panoramica su un’area abitativaOra è considerato responsabile, nei confronti dell’acquirente, dei danni verificatisi entro dieci anni dall’ultimazione dell’opera e derivati all’unità immobiliare dalla sua imperfetta esecuzione.
La norma è diretta a tutelare l’acquirente di una casa nuova in caso di gravi difetti della costruzione, allo scopo di soddisfare esigenze di carattere generale, quali la funzionalità e la conservazione degli edifici destinati, per loro natura, a lunga durata. La legge dispone che l’appaltatore (e quindi il costruttore) sia responsabile dei danni nei confronti dell’acquirente (e quindi del condominio) nel caso di rovina totale o parziale dell’edificio o di evidenti gravi difetti verificatisi entro 10 anni dall’ultimazione dell’opera. Eventuali clausole contrattuali di esonero o limitazione di tale responsabilità sono da considerarsi nulle.
Di conseguenza l’amministratore del condominio ha il diritto legittimo di agire in giudizio nei confronti del costruttore dell’edificio nell’interesse del condominio, in quanto titolare del potere/dovere di compiere tutti gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti condominiali.
Può farlo anche senza la preventiva autorizzazione dell’assemblea, in quanto tale azione è diretta a conservare l’esistenza delle parti comuni e, in quanto tale, rientra tra le sue specifiche attribuzioni. Se l’amministratore non vi provvede, anche il singolo condomino è legittimato a farlo, sia per i gravi difetti riguardanti le parti comuni dell’edificio condominiale, sia per ottenere il risarcimento dei danni che siano derivati alla sua unità immobiliare dall’imperfetta esecuzione dell’opera.
I gravi difetti. Non sono solo quelli che producono movimenti nelle strutture essenziali dell’immobile, ma anche tutti quelli che pregiudicano gravemente l’utilizzazione dell’immobile stesso e le funzioni cui è destinato. A titolo esemplificativo, costituiscono gravi difetti la presenza di crepe nei muri o sui soffitti, il sollevarsi della pavimentazione in legno dei singoli locali, il distacco dell’intonaco della facciata dell’edificio, il difettoso funzionamento dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto idrico, l’inadeguatezza ricettiva delle fosse biologiche, l’impiego di materiali difettosi nella costruzione di solai, errori di costruzione del tetto e del lastrico di copertura tali da provocare infiltrazioni d’acqua all’interno degli appartamenti sottostanti ovvero a carico delle altre strutture condominiali, la costruzione difettosa di una canna fumaria dell’impianto di riscaldamento, il distacco del rivestimento del muro e la caduta di intonaco, i vizi di realizzazione dei muri perimetrali.
Insomma, tutto ciò da cui deriva un apprezzabile danno alla funzione economica dell’immobile o una sensibile menomazione della possibilità di normale godimento dello stabile o del singolo appartamento che ne comprometta la conservazione, anche quando non producano fenomeni tali da pregiudicare la sicurezza o la stabilità dell’immobile oppure riguardino solo una parte limitata della costruzione.

La norma vale anche in caso di pericolo di rovina, ovvero quando segni visibili ed esteriori evidenzino che l’opera, o parte di essa, si rovinerà. Ma sono necessari elementi evidenti, cioè fenomeni che influiscono sulla stabilità dell’edificio e tali da far denotare una situazione di pericolo indipendentemente dal fatto che la rovina sia imminente o prossima.
Si tratta di un’ipotesi che per fortuna accade raramente e che può interessare soprattutto le palazzine costruite in spazi ritagliati su colline con terreni soggetti a franamenti.

Fonte: Attico Informa, articolo di Anna Giordano

798 pensieri riguardo “Difetti di costruzione, chi paga è il costruttore

  • 17 Novembre 2008 in 13:17
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    Buongiorno, da ho acquistato da 6 anni una casa a schiera di testa terminata nel 1998 ma mai abitata, riscontrando fin da subito seri vizi di costruzione, ho contattato più volte la piccola impresa che ha realizzato l’immobile, la quale mi prometteva sempre di sistemare i lavori. ha provveduto a sistemare le infiltrazioni d’acqua nel garage solo due anni fa e da un mese a questa parte vi sono nuovamente delle infiltrazioni. Le soglie di marmo sono tutte e dico tutte sgretolate, ho dovuto sostituire a mie spese la porta d’entrata perchè anche se regolata più volte non si apriva più. i poggioli sono tutti rovinati e la guaina è messa male continuando ad avere infiltrazioni e salsedine. Tali infiltrazioni mi hanno rovinato il pavimento sottostante e la tenda nuova della pompeiana oltre a 4 travi (2.000,00 euro). La terrazza pensile invece di pendere verso l’esterno pende verso la porta della cucina con il risultato che quando piove mi entra l’acqua! Anche la pendenza del vialetto d’accesso invece d’essere verso i tombini porta l’acqua verso i giardini delle case. Le malte esterne si stanno staccando ed il colore esterno è tutto sbiadito ed a macchie. Si stanno staccando anche tutti i battiscopa. L’isolamento acustico è inesistente, si sentono le voci fino a due case più in la. Non è stato messo il pozzetto condensa grassi ed i tubi di scarico probabilmente non sono stati sigillati visto che quando si intasano tracima tutto sulla soletta. La canna fumaria del vicino è tutta sulla nostra parte del muro divisorio.
    Volevo chiedere cosa posso fare e se posso rivalermi o costringere in qualche modo il costruttore a sistemare i lavori. So che per le nuove abitazioni il costruttore risponde per dieci anni, ma nel mio caso?
    Grazie dell’aiuto,
    Monica.

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  • 19 Novembre 2008 in 19:53
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    Ciao Monica, la tua situazione è davvero complicata, la garanzia di 10 anni è un po’ generica come definizione perchè vale per i lavori strutturali ma per i singoli difetti che ci hai elencato ci sono garanzie con durate diverse, l’imbiancatura per esempio non potrebbe essere garantita per lo stesso tempo di un lavoro in muratura. Considerando che siamo nel 2008 sei ancora in tempo a richiedere i danni e l’unico modo è rivolgersi ad un avvocato il quale provvederà a nominare un tecnico che quantifichi le spese necessarie. Se hai fatture, preventivi e documenti che comprovano le riparazioni che hai già effettuato dovrai allegarle. Purtroppo, visto come si è già comportato il costruttore al quale ti sei rivolta, non credo esistano altre soluzioni.
    Buona fortuna

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  • 3 Gennaio 2009 in 11:01
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    Ho acquistato casa un anno e sei mesi, in camera da letto nel muro ho umidità, ho tolto con un prodotto quest’ultima ora per terra vicino gli zoccoli mi compare acqua; chi e come deve intervenire. Il costruttore mi dice che devo tenere i termosifoni a 19 gradi cioè spenti io li tengo a 22 gradi, l’umidità si sta propagando in tutta la casa sono disperato perchè la casa è nuova.
    Datemi qualche consiglio anche legale.
    Grazie

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  • 15 Gennaio 2009 in 21:29
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    Abito da meno di un anno in una villetta singola di nuova costruzione e sul terrazzo di casa (molto ampio) si stanno staccando le piastrelle a causa di infiltrazioni di acqua e ci sono delle macchie di umidità nel garage sottostante. Il costruttore mi ha detto che farà sistemare il tutto anche se non ha ancora rilevato di chi è la responsabilità (piastrellista, muratore, o di chi ha fatto l’isolamento); mi ha però chiesto di informarmi dalla mia assicurazione sulla casa se coprono loro il danno perchè la sua non lo copre. In caso negativo sembra concordare che l’onere è a carico suo.
    E’ il caso che io faccia comunque qualcosa per tutelarmi?

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  • 16 Gennaio 2009 in 11:29
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    ciao Emanuela, provvedi ad inviare al tuo costruttore una raccomandata con richiesta dei danni.
    saluti.

    Rispondi
  • 16 Gennaio 2009 in 11:45
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    ciao Massimiliano, anche tu come Emanuela provvedi immediatamente ad inviare una raccomandata di richiesta danni al costruttore, è un tuo diritto che però devi esercitare nei modi giusti. Lui non può obiettare nulla, l’umidità dopo poco tempo è segnale che i lavori non sono stati fatti bene e lui deve ripristinare lo stato dei fatti e risolvere immediatamente il problema.

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  • 22 Gennaio 2009 in 18:05
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    Da sei mesi ho acquistato una casa di nuova costruzione da un privato proprietario del terreno che ha dato incarico ad una ditta costruttrice di fabbricare una palazzina.
    Ci sono già le prime infiltrazioni d’acqua nei sottotetti ed il colore della facciata di mia pertinenza si è sbiadito con le prime pioggie causando una sfumatura nella suddetta facciata che ora appare metà più chiara e metà più scura.
    Vorrei sapere a chi devo chiedere (e se è un mio diritto) i danni o l’eventuale ripristino; al privato venditore o alla ditta a cui quest’ultimo ha dato l’incarico?
    Inoltre, dato che trattasi di facciata, sono obbligati a rifare l’intera parete o solo la zona dove c’è il danno causando così un rattoppo sicuramente visibile?
    Grazie per la risposta.
    Saluti da Roberto.

    Rispondi
  • 23 Gennaio 2009 in 10:21
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    Buongiorno Roberto, certo che è un tuo diritto richiedere il ripristino, mi sembra di capire che la casa ha pochi mesi di età, pertanto devi inviare una raccomandata al tuo venditore e per conoscenza alla Ditta che ha effettuato i lavori chiedendo loro un sopralluogo e l’immediato ripristino.
    saluti

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    • 13 Settembre 2019 in 15:10
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      Casa di campagna con 5 appartamenti, di cui 4 ristrutturati , uno in via di ristrtturazione. A causa dei colpi, il camino sopra il tetto ha ceduto. Chi paga , la ditta che effettua i lavori , il propietario, o tutte le famiglie ?

      Rispondi
  • 23 Gennaio 2009 in 15:29
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    Salve ho acquisto casa un anno e mezzo fa. Sto riscontrando penetrazione di umidità da 2 finestrelle poste vicino le scale. Dopo telefonate e richieste di visionare il tutto mi rispondono (troppa pioggia è normale). Per me tutto ciò è strano, cosa devo fare? Datemi qualche chiarimento.
    Grazie,
    Paolo.

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    • 18 Ottobre 2019 in 15:16
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      Ho comprato un appartamento in cooperativa immobiliare a Roma.Il fabbricato è stato edificato ad una distanza di 4.70 dal confine o limite del lotto. HA titolo di abitabilità È regolare.? Grazie

      Rispondi
  • 23 Gennaio 2009 in 17:15
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    Caro Paolo, la prima cosa da fare è controllare che le finestre siano ben siliconate, magari l’infiltrazione si risolve semplicemente con una cornice di silicone e in questo caso puoi fare da solo, viceversa, se il problema persiste, provvedi ad inviare una raccomandata di richiesta danni al costruttore che deve fornirti una garanzia. saluti

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    • 5 Febbraio 2020 in 11:48
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      Salve ho acquistato una casa di nuova costruzione piano rialzato meno di un anno è ho problemi di risalita di umidità nell’appartamento, quando piove è inoltre, avendo il box interrato dal solaio fuoriesce acqua quando piove. Posso richiedere danni al costruttore per il disagio che sto avendo e il ripristino delle spese che sto avendo per la pittura?

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  • 25 Gennaio 2009 in 16:42
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    Salve, ho un quesito.
    Abito in un condominio di 12 unità e ho infiltrazioni d’acqua nel garage, che sopra ha la terrazza/giardino di un condomino.
    Il fatto è che non sembra sia un problema di costruzione (e quindi di responsabilità del costruttore), ma che in passato chi abitava nell’appartamento sopra il garage abbia fatto dei buchi per tende ecc., ma i proprietari attuali di questo appartamento dicono che sono stati quelli che c’erano prima ecc.
    Adesso i lavori da fare sarebbero di re-impermeabilizzare la terrazza sopra, di proprietà di quelli del piano terreno.
    A questo punto, è l’amministratore che deve intervenire o noi? E se noi, contro chi? Contro il costruttore, il proprietario attuale dell’appartamento sopra il nostro garage, contro tutto il condominio? Perchè tutti se ne lavano le mani…
    Grazie e cordiali saluti.

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    • 9 Maggio 2020 in 07:37
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      Salve. Ho acquistato una casa 3 anni fa direttamente dal costruttore ma prima non era una casa ma un magazino. Loro l’hanno fatto diventare a uso abitativo. Sin da subito li abbiamo chiamati per dei problemi. Tipo tanta condensa,tanta muffa, ogni volta che piove il soffitto si bagna,crepe e addirittura il tombino sistemato proprio davanti alla porta e una volta che ha piovuto fortemente tutta l’acqua era entrata in casa. E tanti altri problemini che sono diventati problemi perché mai sistemati. Sono venuti a sistemare le crepe e il soffitto ma le crepe sono ancora li e il soffitto appena ha piovuto e tornato come prima. Intorno alle finestre e la porta d’ingresso si crea tanta tanta muffa e acqua. Lui fa la colpa a noi dicendo che non apriamo le finestre ma non è vero. Le finestre sono aperte tutti i giorni. Sono venuti a mettere dei bocchettone per far entrare un po di aria dentro casa. Ma non è cambiato nulla. Pero il problema più grosso e che ora filtra l’acqua da sotto il pavimento. Sempre di più soprattutto quando piove. Lo chiamato ma mi ha risposto che si come questa e una casa non nuova ma ristrutturata (ricordo che era un magazino a uso non abitativo) la garanzia era di 3 anni quindi lui non è dovuta ora ha fare niente. Mi domando se e vero quello che dice lui? E come posso obbligarlo a sistemare quello che non ha sistemato in 3 anni. Ho 2 bimbe in casa e non se ne può più di vivere in condizioni pietose. La ringrazio e spero in una sua risposta

      Rispondi
  • 26 Gennaio 2009 in 11:31
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    Buongiorno Matteo, se i due condomini (ci pare di capire che le infiltrazioni al tuo garage sono dovute alla terrazza di un altro condominio e non del tuo…), sono gestiti da Amministratori loro sono OBBLIGATI ad intervenire pertanto ti consigliamo di chiedere un colloquio con il tuo Amministratore che saprà consigliarti su chi rivalerti e come fare. Il condominio dovrebbe essere assicurato per certi danni, pertanto può darsi che tutto venga coperto dalla polizza di assicurazione, oppure i proprietari dell’appartamento che ti causa le infiltrazioni hanno una polizza per danni a terzi per il singolo appartamento. In ogni caso tu hai diritto ad essere risarcito e non puoi far altro che rivalerti sui proprietari dell’appartamento con la terrazza, sta a loro dimostrare che i responsabili sono i vecchi proprietari e quindi se vogliono, potranno rivalersi su di loro, ma dopo aver risarcito te.
    saluti

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  • 29 Gennaio 2009 in 09:28
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    Salve, risiedo in un complesso condominiale di recente costruzione, il condominio peresenta gravi difetti di costruzione sia per la parte comune tipo: infiltrazioni di acqua nei box dal piazzale condominiale e giardini privati sovrastanti, crepe ed infiltrazione dal tetto, erosione del manto stradale, ecc.. E difetti per parti private quali balconi costruiti con pendenza sbaggliate, ecc.
    Il problema è che pare che la ditta edile costruttrice non esista più pare sia sparita/fallita; non so se l’ex amministratore delegato di questa S.R.L con cui abbiamo stipulato l’atto notarile di acquisto sia tenuto responsabile.
    Potete darmi qualche suggerimento per affrontare la situazione,
    grazie.

    Rispondi
  • 29 Gennaio 2009 in 18:19
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    Salve Zenon, le consigliamo per prima cosa di fare una visura camerale e controllare che la ditta sia ancora in vita, lì troverà tutti i riferimenti anche del rappresentante legale e potrà inviare una richiesta di risarcimento danni direttamente a lui in qualità di rappresentante legale della ditta X.

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  • 1 Febbraio 2009 in 19:43
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    Ho acquistato casa 4 anni fa, abito al secondo e ultimo piano e ho un problema di infiltrazioni sul balcone, considerando che abbiamo un tetto arrotondato in lamiera e l’acqua piovana mi scorre all’interno. Dopo l’acquisto dell’appartamento il vecchio proprietario mi aveva avvisato che c’erano delle infiltrazioni e per ciò avrebbe provveduto lui stesso per risolverci il problema, stendendo sulle piastrelle del balcone un prodotto della Mapei (che dopo 4 anni ho scoperto che non esiste nessun prodotto Mapei con queste caratteristiche dettoci da un tecnico Mapei).
    A oggi le infiltrazioni si sono riverificate e il condomino del piano sottostante mi chiede di provvedere al piu presto e di porre una tettoia sul tetto che copre il mio balcone che cosi facendo si depositerebbe meno acqua, premetto che sono trascorsi già 10 anni dalla costruzione per la garanzia sull’immobile. Volevo chiedrvi se questi lavori spettano a me in prima persona oppure posso rivalermi sul condominio per la tettoia considerando che il tetto è una proprietà di tutti.
    Cordiali Saluti.
    Marco

    Rispondi
  • 2 Febbraio 2009 in 11:00
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    Salve Marco, se le infiltrazioni sono causa di una parte condominiale, il lavoro va’ suddiviso tra in condomini in base ai millesimi, in genere i condomini sono assicurati per questo tipo di danno. Chieda ragguagli all’amministratore.
    saluti

    Rispondi
  • 2 Febbraio 2009 in 12:19
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    Abito da agosto 2007 in una villetta di nuova costruzione, nel mese di aprile 2008 mi sono messo in contatto con il costruttore e la cooperativa dalla quale avevo aquistato l’immobile, per segnalare che il pavimento del piano terra non era stato fatto a regola d’arte. Dopo vari sopraluoghi del costruttore e del rappresentante della ditta Marazzi (fornitore delle mattonelle) siamo arrivati alla fine di Dicembre 2008 senza aver deciso niente, a questo punto dopo essermi rivolta di nuovo al costruttore per chiarimenti mi sono vista recapitare una lettera nella quale si diceva che fatte verificare le mattonelle dalla ditta Marazzi le stesse risultavano entro i parametri con un + o – 5% ed il costruttore appellandosi a questa dichiarazione non intendeva intervenire per una sostituzione o per un eventuale risarcimento.
    A quel punto mi sono rivolto a un perito il quale dopo una verifica stabiliva che il difetto non era nelle mattonelle ma come le stesse erano state messe in posa, e mi consigliava di far scivere alla ditta costruttrice da un avvocato. Interpellato un avvocato venivo a sapere che era passato più di un anno dal momento in cui ero entrato in possesso dell’alloggio e quindi non avevo piu diritto a richiedere risarcimenti di alcun tipo. Tengo a sottolineare che il contratto della casa è stato ufficializzato a Agosto 2008. Adesso vi chiedo come devo comportarmi?
    Loredana

    Rispondi
  • 2 Febbraio 2009 in 13:12
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    Cara Loredana, dubito di poterti dare buone notizie, visto che il tuo legale ti ha sconsigliato alcun tipo di richiesta danni, ad ogni modo, io proverei ad inviare una raccomandata alla cooperativa, al costruttore e a chi si è occupato della posa in opera (magari può rivalersi sull’assicurazione R.C) citando la tua prima richiesta di intervento dell’aprile 2008…proverei anche a sentire il parere di un altro avvocato.

    Rispondi
  • 8 Febbraio 2009 in 18:37
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    Gentili signori, vengo subito al dunque: nel marzo 2005 ho acquistato a Prato un appartamento in un piccolo (5 appartamenti) condominio appena ristrutturato, e così altri 2 condomini, mentre il costruttore ha tenuto per sè gli altri 2 appartamenti. A causa di una guaina e di una pendenza malfatta in un piccolo terrazzino comune (insieme a tanti altri particolari che ometto per non dilungarmi), ci sono stati dei danni da infiltrazione, riguardanti sia un appartamento del nostro condominio, sia un appartamento contiguo ma di un altro condomino, la cui proprietaria ci sommerge ora di lettere di avvocati per indurci a porre rimedio. Avrete già immaginato a questo punto quel che vorrei sapere:
    – Chi paga?
    – Possiamo indurre a farlo il costruttore,in realtà l’unico responsabile,ed al quale abbiamo fatto presente la situazione già diverso tempo fa?
    – Insomma come dovremmo comportarci noi dei restanti 3 appartamenti?
    P.S. Non abbiamo al momento un amministratore.
    Vi ringrazio in anticipo per il vosto aiuto,
    Fabrizio.

    Rispondi
  • 9 Febbraio 2009 in 10:49
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    Prima cosa, fate una visura camerale della ditta che ha costruito e inviate una raccomandata ciascuno di richiesta danni al legale rappresentante della ditta per quello che riguarda le infiltrazioni ai vostri appartamenti e i danni causati a terzi, allegate anche le lettere della vicina e se la situazione non si sblocca purtroppo dovrete rivolgervi ad un legale che vi tuteli.
    saluti

    Rispondi
  • 13 Febbraio 2009 in 14:01
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    Salve, ho un appartamento sito in un condominio. L’appartamento presenta da tempo problemi per vizi di costruzione.
    Nella giornata di sabato 7/02/2009, rientrata in casa, ho trovato l’appartameto allagato con 5 cm d’acqua per la rottura di una tubatura. Ovviamente i danni al’appartamento, compresa la cantina sono ingenti, nonchè ai mobili ed abbigliamento etc….Trattandosi di condominio, a chi devo fare la denuncia dei vizi e chiedere il ristoro dei danni? All’amministratore del condominio od al costruttore direttamente? Entro quale termine devo fare la denuncia?
    Daniela

    Rispondi
  • 14 Febbraio 2009 in 12:06
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    Ciao Daniela, in genere per questo tipo di danno, se sei assicurata puoi fare denuncia alla tua assicurazione e richiedere il risarcimento che però non coprirà i danni all’abbigliamento…poi comunque bisogna capire se il tubo che si è rotto è di tua proprietà o di un vicino o dell’intero stabile, pertanto, invia una raccomandata all’amministratore dello stabile e fai delle fotografie al tuo appartamento perchè probabilmente, visto che il tuo intervento dovrà essere tempestivo, ti verranno richieste in seguito da chi deve risarcirti e prima di effettuare i lavori, fatti fare dei preventivi dalla ditta che li eseguirà e allegali alle fotografie.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Febbraio 2009 in 20:09
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    Vorrei sapere qual è la pendenza del tetto, e come si calcolano i mq, di un abitazione con dimensione 12×12 cioè quadrata.

    Rispondi
  • 15 Febbraio 2009 in 19:39
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    Ho acquistato casa 4 anni fà e abito al secondo e ultimo piano ed il balcone non e ben riparato dall’ acqua piovana considerando che abbiamo un tetto arrotondato in lamiera.Dovrei mettere una tettoia per coprire il balcone visto che gli altri condomini l’anno gia fatto a spese loro negli anni trascorsi.O già contattato l’amministratore e ho esposto il mio problema e ho chiesto di metterle nelle spese condominiali e lui mi a risposto che non e possibile visto che i condomini lo hanno fatto per conto loro.A suo parere l’amministratore a ragione?considerando sono gia trascorsi 10 anni dalla garanzia del costruttore ed il tetto è di proprietà di tutto il complesso condominiale? Cordiali Saluti.

    Rispondi
  • 15 Febbraio 2009 in 22:57
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    Cari signori, siamo 3 proprietari di appartamenti in un piccolo condominio (tot. 5), di cui gli altri due appartenenti a colui che ha ristrutturato la palazzina nel 2005. Molti lavori sono stati fatti male creando parecchi problemi più o meno grandi a noi e a condomini di un palazzo adiacente (infiltrazioni)e vorremmo mettere il costruttore davanti alle sue responsabilità. Vi ho già scritto una volta per chiedervi consiglio leggendo anche sul vostro blog che il costruttore è responsabile per 10 anni, poi leggo che una sentenza della corte di cassazione (art. 1667 c.c) limita la responsabilità del costruttore a due anni dalla data d’acquisto (cosa che per altro mi era già stata detta da qualcun’altro), per cui vi chiedo:
    – come stanno le cose?
    – c’è differenza in questo caso tra l’aver costruito o ristrutturato?
    Consigliateci per il meglio come sempre. Grazie

    Rispondi
  • 16 Febbraio 2009 in 16:31
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    Devo acquistare un appartamento nuovo con giardino (mio privato) in un un piccolo condominio di soli 10 famiglie. Sottostante ci sono i vari box, se tra qualche anno ci fossero delle infiltrazioni di acqua chi risponde di questi danni?
    Ringrazio anticipatamente.

    Rispondi
  • 16 Febbraio 2009 in 17:21
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    Vorrei chiedere un paio di cose su una casa in condominio di 4 anni:

    1) Gli scoli dei balconi sono poco sporgenti, quindi l’acqua del balcone di sopra finisce nel mio, e la mia acqua finesce in quello di sotto.
    2) Gli infissi lasciano passare aria tra le mostrine e il rotolo della cinghia.
    3) La parte di tetto che sporge intorno all’edificio, ha un’infiltrazione.

    Chiedo: a chi spetta sistemare il tutto?
    Vi prego se potete rispondermi al più presto in quanto il 18 Febbraio c’è la riunione di condominio e vorrei avere un pò di documentazione tra le mani!
    Grazie mille,
    Stefano Galiano

    Rispondi
  • 16 Febbraio 2009 in 19:19
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    Buongiorno.
    Sono proprietario, dal Giugno 2005, di un appartamento in una zona artigianale. Al piano terra ci sono 3 attività mentre al primo piano ci sono 6 appartamenti.
    Lo stabile era di proprietà privata, è stato comprato da una società di 3 sedicenti costruttori, hanno ristrutturato e venduto.
    Dopo questo ultimo periodo di pioggie si sono verificate delle infiltrazioni d’acqua che hanno interessato tutto il corridoio comune a 4 dei 6 appartamenti. L’infiltrazione sembra dovuta ad un “non isolamento” della parte centrale del tetto che nello specifico è una sorta di terrazzetta comune accessibile via botola dal suddetto corridoio. Del resto ho verificato di persona che sotto le tegole (originali del vecchio proprietario di tutto l’immobile, 20 anni di “stagionatura”) non sono assolutamente intervenuti, durante la ristrutturazione, posando alcun tipo di guaina.
    Le domande sono:
    -essendo il tetto parte comune sono tutti interessati alla cosa, anche le attività artigianali/commerciali del piano terra (ovviamente ognuno in relazione ai propri “millesimi”) ?
    -la vendita degli appartamenti, o per lo meno del mio, è stata fatta prima che entrasse in vigore l’obbligatorietà dell’assicurazione da parte dei costruttori. Se la società non esiste più, non c’è più nemmeno ogni eventuale responsabile a cui contestare il fatto ?
    O risponde sempre e comunque, per i 10 anni successivi alla costruzione, chi dei 3 era il responsabile dei lavori ?
    -adesso forse esagero, non so, ma dopo avere eseguito una ristrutturazione nell’anno di grazia 2005 di una casa degli anni ’80, non è implicita e dovuta una benchè minima forma di isolamento del tetto ? O la professionalità e la regola d’arte sono lasciate, come succede per l’onestà, al libero arbitrio ?
    Scusate se mi sono dilungato troppo.
    Grazie,
    Federico.

    Rispondi
  • 17 Febbraio 2009 in 10:39
    Permalink

    Buongiorno Federico, in questo caso, si tratta di un intervento di urgenza e anche se ad intervenire al ripristino fossero esclusivamente i proprietari degli appartamenti sottostanti la copertura, i proprietari dei fondi al piano terra dovrebbero risponderne comunque in base alle tabelle millesimali, pertanto ti consiglio di convocare l’amministratore se c’è, o una riunione con tutti i proprietari dei fabbricati facenti parte dello stabile con ordine del giorno il ripristino delle condizioni del tetto. Per quanto riguarda il costruttore, trattandosi di una ristrutturazione, nel capitolato che vi ha fornito al momento dell’acquisto, deve esserci indicato tra le opere strutturali il rifacimento o meno del tetto e in che modo…se il capitolato dice una cosa che non corrisponde alla realtà dei fatti puoi richiedere immediatamente il risarcimento del danno, altrimenti, avendo sottoscritto il capitolato per accettazione, non puoi fare nient’altro.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Febbraio 2009 in 10:41
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    Salve Agata, risponderà del danno chi lo ha causato, ovvero il proprietario dell’appartamento da cui viene la perdita. saluti

    Rispondi
    • 21 Giugno 2020 in 23:26
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      In caso il materiale piastrelle scale si siano rovinate entro i primi anni dalla costruzione con macchie , dovute all’utilizzo di un materiale delicato poroso poco adatto alla destinazione. Il costruttore e tecnico dicono che nemmeno la pulitura straordinaria puo’ risolvere il problema estetico ma decisamente anti-decoroso per appartamenti di un certo valore. Che tutela puo’ essere fatta valere in questi casi dai proprietari?

      Rispondi
  • 17 Febbraio 2009 in 10:52
    Permalink

    Salve Fabrizio, la garanzia dei 10 anni non riguarda tutte le parti del fabbricato ma quelle strutturali e si prescrive in un anno…ti elenchiamo di seguito gli articoli del c.c. che riguardano questo quesito:
    Art. 1669 Rovina e difetti di cose immobili
    Quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento, l’opera, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la denunzia entro un anno dalla scoperta.Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denunzia.
    Nel codice civile si regolamentano anche i vizi occulti, ovvero:
    Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
    Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
    Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa.

    Art. 1491 Esclusione della garanzia
    Non è dovuta la garanzia se al momento del contratto il compratore conosceva i vizi della cosa; parimenti non è dovuta, se i vizi erano facilmente riconoscibili, salvo, in questo caso, che il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi.

    Art. 1492 Effetti della garanzia
    Nei casi indicati dall’Art. 1490 il compratore può domandare a sua scelta la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo, salvo, che, per determinati vizi, gli usi escludano la risoluzione.
    La scelta è irrevocabile quando è fatta con la domanda giudiziale. Se la cosa consegnata è perita in conseguenza dei vizi, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto; se invece è perita per caso fortuito o per colpa del compratore, o se questi l’ha alienata o trasformata, egli non può domandare che la riduzione del prezzo.

    Art. 1493 Effetti della risoluzione del contratto
    In caso di risoluzione del contratto il venditore deve restituire il prezzo e rimborsare al compratore le spese e i pagamenti legittimamente fatti per la vendita.
    Il compratore deve restituire la cosa, se questa non è perita in conseguenza dei vizi.

    Art. 1494 Risarcimento del danno
    In ogni caso il venditore è tenuto verso il compratore al risarcimento del danno, se non prova di avere ignorato senza colpa i vizi della cosa.
    Il venditore deve altresì risarcire al compratore i danni derivati dai vizi della cosa.

    Art. 1495 Termini e condizioni per l’azione
    Il compratore decade dal diritto alla garanzia, se non denunzia i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta, salvo il diverso termine stabilito dalle parti o dalla legge.
    La denunzia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l’esistenza del vizio o l’ha occultato. L’azione si prescrive, in ogni caso, in un anno dalla consegna; ma il compratore, che sia convenuto per l’esecuzione del contratto, può sempre far valere la garanzia, purché il vizio della cosa sia stato denunziato entro otto giorni dalla scoperta e prima del decorso dell’anno dalla consegna.

    Saluti

    Rispondi
  • 24 Febbraio 2009 in 18:12
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    Buona sera,
    la mia situazione è molto simile a quelle lette qui sopra.
    Io per la precisione sono proprietaria di un negozio che fa parte di uno stabile residenziale/commerciale costruito nel 2003.
    Anche noi abbiamo problemi con il costruttore per vizi di costruzione ed abbiamo già provveduto attraverso anche l’Amministratore, a fare redigere una perizia tecnica di valutazione dei danni, con relativa lettera dell’Avvocato alla Ditta costruttrice.
    Noi siamo forse un pò più fortunati perché quest’ultima ha accettato per iscritto tutte le opere di risanamento che deve effettuare per riportare lo stabile ad una condizione ottimale accollandosi le spese di ripristino ovviamente.
    Premesso tutto ciò, la mia domanda è questa:
    Le spese per la perizia che noi condomini abbiamo richiesto e le spese legali per l’Atto di transazione fatto dall’Avvocato, chi le paga? Devono essere ripartite per forza tra i condomini in base alle quote millesimali come tutte le spese che ordinariamente si sostengono? Dovrebbero, invece, essere sostenute o rimborsate dalla ditta costruttrice visto che la responsabilità è sua? Nel caso affermativo che siano a carico di quest’ultima, deve essere citato nell’atto di transazione come è stato indicato tutto ciò a cui devono rimediare?
    Ringrazio anticipatamente per la Vs. cortese risposta.
    Maya.

    Rispondi
  • 25 Febbraio 2009 in 10:24
    Permalink

    Si Maya, le spese sono a carico del responsabile e vanno citate nell’atto di transazione.
    saluti

    Rispondi
  • 25 Febbraio 2009 in 13:44
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    Buongiorno.
    Chiedo un consiglio per diatriba su un lavoro di rifacimento delle malte interne.
    Abbiamo acquistato una casa singola ed abbiamo deciso una serie di interventi strutturali con demolizioni e posa di putrelle e pilastri. Ci è stato consigliato anche il rifacimento delle malte dell’intera superficie interna. Sono state demolite e rifatte tramezze, muri e fatto nuove aperture. A nostra insaputa NON sono stati messi i paraspigoli e, a lavori finiti(saremmo alla tinteggiatura), tutti gli spigoli sono rovinati. Quando abbiamo chiesto il perchè della mancata posa di paraspigoli al momento della posa della nuova malta, ci hanno risposto che NON VANNO MESSI quando il lavoro è una ristrutturazione. Chi ha ragione? Normalmente non è scontato che un intervento nuovo sia fatto a “regola d’arte”? Che non dovevamo essere noi a fare preventiva richiesta dell’inserimento dei paraspigoli?
    Vi ringrazio anticipatamente se vorrete fornirci una risposta.
    elisa

    Rispondi
  • 27 Febbraio 2009 in 01:18
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    C’è un decreto legge che preveda ed obblighi l’impresario a rispondere dei difetti di costruzione prima dei 10 anni? Grazie.

    Rispondi
  • 27 Febbraio 2009 in 17:15
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    salve Massimo, non c’è un decreto legge, la materia di cui ci parli è disciplinata dal codice civile, articoli 1490-1495
    saluti

    Rispondi
  • 7 Marzo 2009 in 20:16
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    Nell’anno 2000, un’impresa edile, ha effettuato una ristrutturazione straordinaria del mio appartamento, la posa in opera del pavimento non è stata eseguita a regola d’arte (dislivello tra le piastrelle), ho chiamato il proprietario della ditta, che ha cercato di convincermi che il lavoro era stato fatto bene. A suo tempo, per vari motivi non ho intrapreso alcuna strada per chiedere il risarcimento. La scorsa settimana questo lavoro, per caso, è stato visionato da un tecnico, il quale mi ha detto che la pavimentazione non era stata fatta a regola d’arte.
    Sono ancora in tempo per citare la ditta in danno? Il ripristino del pavimento, gres porcellanato lucido, richiederebbe opere di rifacimento sostanziali.- Sono in possesso delle fatture per i lavori eseguiti.
    Giacomo

    Rispondi
  • 8 Marzo 2009 in 01:42
    Permalink

    Ho un appartamento di sette anni dove entrambi i balconi si inflitrano d’acqua ma uno in particolare fa filtrare acqua nell’appartamento sottostante creandogli una grossa macchia nel muro. Il proprietario dell’appartamento sottostante mi ha mandato la notifica per il danno da parte del suo avvocato.
    Cosa devo fare?
    Roberto

    Rispondi
  • 8 Marzo 2009 in 21:25
    Permalink

    se sei assicurato puoi far intervenire la polizza assicurativa, fare la denuncia e far sbrigare a loro la pratica, in alternativa, se fino ad oggi non hai mai interpellato il costruttore per le infiltrazioni,credo che tu possa fare veramente poco se non concordare con il tuo vicino l’entità del danno, se invece hai già segnalato il problema al costruttore e questo non ti ha mai risposto, invia lui una raccomandata con la richiesta di un sopralluogo e allega la richiesta danni del tuo vicino.
    saluti

    Rispondi
  • 9 Marzo 2009 in 19:13
    Permalink

    ciao Giacomo, in genere le ditte che posano pavimenti danno una garanzia di minimo 10 anni, quindi dovresti essere in tempo a richiedere (con raccomandata con ricevuta di ritorno) un sopralluogo perchè secondo te la posa in opera non è stata fatta a regola d’arte. E’ anche vero che se la ditta non ti riconosce il difetto dovrete nominare un perito esterno e agire per via legale…comunque intanto prova con una raccomandata.
    saluti

    Rispondi
  • 10 Marzo 2009 in 22:08
    Permalink

    Per il cedimento della lamiera di un tombino all’interno del cortile condominiale ho subito un trauma cranico commotivo piu’ trauma distorsivo al collo,premetto che avevo gia’ subito un intervento di asportazione di un tumore cerebrale 14 anni fa ,l’auto non ha subito gravi danni ma a me sono tornati i sintomi di deficit motorio e ho una recrudescenza delle crisi epilettiche come posso agire? sul posto sono giunti vigili del fuoco che hanno relazionato che la lamiera era inidonea e i vigili del fuoco cha hanno transennato la zona ,cosa posso aspettarmi dall’assicurazione del condominio?

    Rispondi
  • 11 Marzo 2009 in 19:22
    Permalink

    L’assicurazione del condominio deve risarcirti il danno subito e le spese. Fai immediatamente una richiesta danni, allega i certificati medici e le copie delle fatture per le spese mediche.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Marzo 2009 in 13:18
    Permalink

    Abito in un condominio di 12 appartamenti costruito nel 2002. Abbiamo riscontrato fin dall’inizio alcuni problemi strutturali che sono stati accertati dal CTU in sede di procedimento di accertamento tecnico preventivo tenutosi dinanzi al tribunale della nostra città nel gennaio 2006. Vorrei cortesemente sapere quando decadono i termini per rivalersi sull’impresa appaltatrice dei lavori. Grazie

    Rispondi
  • 17 Marzo 2009 in 19:22
    Permalink

    ciao Cristina, i danni di cui ci parli sono coperti dalla garanzia così detta “postuma decennale” ormai obbligatoria per legge (n. 210 del 2004) che prevede appunto la tutela verso i gravi danni che potrebbero minare la struttura dell’edificio (con estensioni, se presenti in polizza, riguardo ai rivestimenti interni ed esterni e alle coperture, ma solo dal 2° al 5° anno); per cui, se avete già riscontrato il danno strutturale, richiedete immediatamente l’intervento del costruttore affinchè il problema venga risolto o risarcito.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Marzo 2009 in 23:52
    Permalink

    Salve, sono Francesca abito in un condominio di nove appartamenti. Abbiamo riscontrato gravi difetti nella nostra palazzina. Vorremmo chiedere i danni al costruttore ma gira voce “certa” che da qui a breve dichiarerà fallimento. dalla visura camerale risulta che ancora l’impresa esiste. Cosa possiamo fare? E’ il caso andare avanti legalmente?

    Rispondi
  • 18 Marzo 2009 in 10:34
    Permalink

    Buongiorno Francesca certo che vale la pena provare, il costruttore sarà coperto da polizza postuma decennale e vi risarcirà direttamente la compagnia assicurativa.
    saluti

    Rispondi
  • 23 Marzo 2009 in 15:04
    Permalink

    Buongiorno abito in una residenza di 12 appartamenti costruiti nel 2000; abbiamo riscontrato dei problemi idrici nel 2008 il costruttore dice di aver fatto le cose bene e non vuole venire a vedere i problemi. L’amministratore ha chiamato dei muratori esterni che nello scavare hanno trovato i tubi idrici rotti schiacciati; li stiamo facendo sistemare però è un pò un lavoraccio nel senso che tra operatori di ispezioni e operatori di muratura la spesa sarà un pò elevata. Le domande sono:
    facendo delle foto ai problemi e chiamando degli esterni a fare i lavori come possiamo farci rimborsare dal costruttore?
    Ci deve rimborsare il costruttore?
    Passerà molto tempo per il rimborso insomma cosa dobbiamo fare?
    Grazie per la collaborazione buona giornata.
    Massimo

    Rispondi
  • 23 Marzo 2009 in 18:07
    Permalink

    Ciao Massimo, il costruttore non può rifiutarsi di fare un sopralluogo sull’immobile, anche al fine di stabilire chi è il responsabile del danno. La procedura corretta è quella di inviargli una raccomandata a nome di tutti i proprietari che dovrà prepararvi l’amministratore; in questa raccomandata dovrà essere indicato un termine oltre il quale procederete per via legale.
    Ciao

    Rispondi
  • 23 Marzo 2009 in 20:02
    Permalink

    Ciao,
    ho acquistato una casa da poco costruita direttamente dall’impresa di costruzione il 01/12/07. Oggi l’amministratore mi richiede le spese condominiali dal 01/05/07 al 31/12/07 a chi spetta il pagamento di tali spese fino al mio acquisto?

    Rispondi
  • 24 Marzo 2009 in 10:41
    Permalink

    ciao Eva, quando acquisti un immobile, sul contratto di vendita deve esserci la seguente dicitura “l’immobile viene venduto libero da pesi ed oneri…..in regola con il pagamento di eventuali oneri condominiali…” Pertanto, le spese condominiali ti spettano dal momento in cui tu sei divenuta proprietaria, quelle in data precedente al 01.12.2007 spettano al vecchio proprietario.

    Rispondi
  • 24 Marzo 2009 in 13:50
    Permalink

    Ciao,
    sto per essere risarcita dall’assicurazione (postuma decennale) ma mi sembra veramente esigua la cifra che mi offrono (circa la metà che occorre per fare i lavori). Non vogliono farmi vedere il preventivo con tutte le specifiche dicendo che comunque si rifanno alle tabelle della camera del lavoro. E’ possibile risalire a queste tabelle?
    grazie
    ciao
    Valentina

    Rispondi
  • 24 Marzo 2009 in 16:08
    Permalink

    Ciao Valentina, prova a chiedere alla Camera di Commercio della tua provincia.
    saluti

    Rispondi
  • 25 Marzo 2009 in 16:18
    Permalink

    Buongiorno.
    Ho acquistato un appartamento nuovo in un complesso di 6 unita’ nel 2003. Sia nella mia proprieta’, che nelle zone comuni ci sono grossi danni, dovuti a difetti di costruzione (infiltrazioni di umidita’ che hanno causato la caduta dell’intonaco e numerose crepe, cedimento di una scala, cedimendo di un terrapieno, rottura di due cancelli, ecc.). Sono state inviate numerose raccomandate al costruttore, che non ha mai risposto, ma pare che ora abbia chiuso la ditta che ha costruito la palazzina e ne abbia aperta un’altra con nuovi soci. La sua responsabilita’ per i difetti di fabbricazione e’ ancora valida? in caso contrario che cosa possiamo fare? ci si puo’ rivalere sull’architetto che ha progettato l’immobile?
    Grazie mille per ogni informazione ci possiate fornire!
    Barbara

    Rispondi
  • 26 Marzo 2009 in 18:47
    Permalink

    Buongiorno.
    Ho acquistato un appartamento nuovo in un complesso di 6 unita’ nel 2003. Sia nella mia proprieta’, che nelle zone comuni ci sono grossi danni, dovuti a difetti di costruzione (infiltrazioni di umidita’ che hanno causato la caduta dell’intonaco e numerose crepe, cedimento di una scala, cedimendo di un terrapieno, rottura di due cancelli, ecc.). Sono state inviate numerose raccomandate al costruttore, che non ha mai risposto, ma pare che ora abbia chiuso la ditta che ha costruito la palazzina e ne abbia aperta un’altra con nuovi soci. La sua responsabilita’ per i difetti di fabbricazione e’ ancora valida? in caso contrario che cosa possiamo fare? ci si puo’ rivalere sull’architetto che ha progettato l’immobile?
    Grazie mille per ogni informazione ci possiate fornire!
    Barbara

    Rispondi
  • 27 Marzo 2009 in 11:51
    Permalink

    Buongiorno Barbara, dovete rifarvi sul legale rappresentante della Ditta che ha costruito,(fate le visure camerali della vecchia Ditta e della nuova), ma visto che le vostre richieste sono state ad oggi ignorate, rivolgetevi prima possibile ad un legale che provveda a tutelare il vostro diritto.

    Rispondi
  • 27 Marzo 2009 in 23:50
    Permalink

    Ho acquistato un appartamento nel 2007 le cui facciat erano state dipinte nel 2005 ora il colore si è sbiadito vorrei sapere che tipo di garanzia c’è su tali opere e se posso in qualche modo rivalermi sul costruttore

    Rispondi
  • 28 Marzo 2009 in 11:49
    Permalink

    Buongiorno Enrico, la facciata dovrebbe essere coperta dalla garanzia decennale a cura del costruttore (cc art. 1669), i problemi che avete riscontrato devono essere notificati entro un anno dalla scoperta altrimenti il diritto cade in prescrizione, pertanto inviate una raccomandata con ricevuta di ritorno al rappresentante Legale della Ditta costruttrice, chiedete un sopralluogo e il ripristino della facciata. Di seguito riportiamo il testo dell’articolo 1669 del codice civile:
    “Rovina e difetti di cose immobili”

    “Quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento, l’opera, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la denunzia entro un anno dalla scoperta.
    Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denunzia”

    saluti

    Rispondi
  • 29 Marzo 2009 in 23:05
    Permalink

    grazie Elettra del consiglio perchè il costruttore sostiene che il “semplice” cambio di colore non è un grave difetto strutturale.

    Rispondi
  • 30 Marzo 2009 in 18:17
    Permalink

    Sono proprietaria di un appartamento in un condominio di sei palazzine poste su una collina.
    A causa di irregolarità del costruttore vi è stato un cedimento del fianco della collina che ha coinvolto alcune delle costruzioni. Il condominio ha fatto causa alla ditta costruttrice. Ora un condomino chiede, nell’attesa che si concluda la causa, il ripristino delle sue proprietà al condominio che dovrebbe anticipare le spese.
    Siamo obbligati a farlo noi che vorremmo aspettare l’esito della causa? Consideri che il cantiere risulta ancora aperto e non abbiamo l’abitabilità.
    Grazie per le possibili notizie.

    Rispondi
  • 31 Marzo 2009 in 10:42
    Permalink

    Buongiorno Marilena, ma tu e gli altri condomini state abitando in questo condominio con il cantiere aperto? avete già fatto il rogito di trasferimento della proprietà o siete entrati in possesso dei beni a titolo precario? ad ogni modo, se il condominio presenta danni strutturali non c’è bisogno di una causa civile, dovrete appellarvi semplicemente alla garanzia postuma decennale e chiedere la messa in sicurezza del cantiere chiamando in causa il responsabile della sicurezza del cantiere, il costruttore, il progettista, molto probabilmente il cantiere verrà bloccato, ma voi non dovete anticipare alcuna spesa.

    Rispondi
  • 31 Marzo 2009 in 13:43
    Permalink

    buongiorno
    il giorno 17 marzo ho scritto riguardo ad un terreno agricolo in provincia di livorno comune di riotorto (piombino) il mio nome e’ paola ,non ho potuto leggere la sua risposta ,se questa c’e’ stata in quanto mi trovavo all’estero per lavoro.
    rimango in attesa
    grazie

    Rispondi
  • 31 Marzo 2009 in 14:43
    Permalink

    Gentile Paola,
    non abbiamo alcun riferimento in merito al suo intervento in questa pagina…
    Se interessata può porci nuovamente il suo quesito.

    Rispondi
  • 31 Marzo 2009 in 16:39
    Permalink

    Ho acquistato nel 2004 una porzione di villetta bifamiliare mansardata da un’impresario. Ora ci sono dei problemi con il tetto in quanto le tegole si sono spostate e l’acqua piovana corre lungo la grondaia e non dentro.
    Segnalato il problema, l’impresario una prima volta mi manda un operaio a sistemare; a seguito di vento e forti piovaschi il problema si ripropone e l’impresario mi indirizza verso il costruttore per un intervento.
    Il costruttore mi comunica che le tegole non sono cementate ma incollate per motivi di ventilazione e che si tratterebbe quindi di manutenzione periodica a nostro carico.
    La prassi, sentito altro parere di impresa di costruzioni, è di cementare le tegole periferiche per evitare che si possano muovere.
    Chi deve rispondere in questo caso?

    Rispondi
  • 1 Aprile 2009 in 10:28
    Permalink

    ciao Monica, se il capitolato strutturale dei lavori quando la casa è stata costruita, prevedeva che le tegole fossero solamente incollate, non puoi appellarti a nulla, viceversa, tu dovrai far riferimento a chi ti ha venduto l’immobile.
    saluti

    Rispondi
  • 1 Aprile 2009 in 16:04
    Permalink

    Ho acquistato una casa di nuova costruzione nel 2007 in un condominio di villette a schiera formato da 17 appartamenti. Dopo un anno si sono verificate delle perdite di acqua piovana nella corsia dei garages provenienti dai tubi di scarico, delle infiltrazioni dai soffitti di alcuni appartamenti, crepe sui muri. Varie volte il costruttore è stato invitato con lettera raccomandata a porre rimedio senza ottenere alcun risultato. L’amministratore del condominio ci sconsiglia di ricorrere in giudizio per far valere i nostri diritti perché, a suo dire, i tempi sono lunghi, le spese legali sono elevate e non è sicuro che il giudice dia ragione al condominio.
    Vorrei sapere che probabilità ci sono di vincere una eventuale causa contro il costruttore.

    ringrazio anticipatamente

    Rispondi
  • 1 Aprile 2009 in 18:02
    Permalink

    Ciao Biagio, la Legge 210 del 2004 obbliga il costruttore a offrire una garanzia postuma decennale, pertanto fate scrivere una lettera raccomandata da un legale a nome di tutto il condominio, non ci sarà bisogno di sostenere una causa civile. (queste informazioni comunque dovrebbe darvele l’Amministratore, in caso contrario, valutate se è il caso di sostituirlo con un professionista che curi gli interessi del condominio stesso, probabilmente quello che avete adesso è quello che aveva scelto all’epoca il costruttore..)
    saluti

    Rispondi
  • 8 Aprile 2009 in 19:23
    Permalink

    Ho acquistato nel 2002 una villetta bifamiliare, da qualche mese nel locale seminterrato si sono verificate al si sopra dei battiscopa macchie di umidità di risalita. Molto probabilmente non è stato realizzato il vespaio di areazione e non sono stati installati i tubi di drenaggio. Inoltre la mia villetta si trova al di sotto del livello della strada, il costruttore dice che in quel punto il terreno presentava una depressione. Si può agire nei confronti del costruttore sia per i difetti di costruzione e sia per aver taciuto inizialmente sui difetti del terreno?

    Rispondi
  • 9 Aprile 2009 in 09:55
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    Buongiorno Marina, intanto, prima di agire in via giudiziaria, provi a richiedere un intervento risolutivo del costruttore, a volte problemi del genere sono dovuti al cattivo funzionamento delle sommerse o a problemi di intasatura delle vie di scarico delle sommerse stesse, una volta identificato il motivo di tale umidità potrà decidere di rivalersi o meno sul costruttore.
    saluti

    Rispondi
  • 10 Aprile 2009 in 00:35
    Permalink

    salve io ho comprato casa tre anni fa ho un balcone che fa da tetto ad un box sottostante il costruttore ha infilato il tubo della gronda del mio tetto nella soletta perforandola e scendendo nel box ora il nuovo proprietario del box ha infiltrazioni di acqua dal muro che percorrono tutto il tubo che provengono dalla mia pavimentazione ora la mia domanda è: il costruttore ha la responsabilita di sistemare il problema dato che la cosa è stata fatta in fase di costruzione o è a carico mio perche il titolare dell’agenzia immobiliare che ha aquistato il box continua a dirmi che il responsabile sono io grazie della risposta andrea

    Rispondi
  • 10 Aprile 2009 in 15:06
    Permalink

    abito da tre anni in una villetta che dopo un anno circa cominciò ad avere i primi problemi. Fuoriuscite d’acqua dai soffitti dei vari piani e quindi infiltrazioni su quasi tutte le pareti delle varie stanze. Da subito abbiamo informato il costruttore che ci prometteva la risoluzione dei problemi e invece ora ci fà sapere che non ne ha più nessuna intenzione. dobbiamo denunciarlo? Purtroppo non posso permettermi un avvocato. Ah! dimenticavo di dire che il problema è causato dal terrazzo che non è stato fatto con materiali giusti e non a norma. grazie.

    Rispondi
  • 12 Aprile 2009 in 17:40
    Permalink

    Buongiorno, come posso costringere il costruttore a intervenire o risarcire i danni strutturali della mia abitazione nuova.
    Chiamato a telefono l’architetto dell’impresa che puntualmente mi rinvia i lavori da ormai sei mesi. Inviata raccomandata all’impresa senza nessuna risposta.
    Andare dall’avvocato significa cominciare un iter che dura dai 4 ai 7 anni, con l’arricchimento dell’avvocato e il continuo deperimento dell’immobile. Cosa può fare un cittadino per far valere i propri diritti senza rimetterci comunque? Grazie in anticipo per le delucidazioni

    Rispondi
  • 13 Aprile 2009 in 22:08
    Permalink

    Buonasera,
    abito in un condominio di 4 unità da 8 anni, mentre l’edificio dovrebbe avere quasi 10 anni. Già dopo tre anni dalla costruzione si sono rivelati alcuni difetti: la parete a nord del condominioha l’intonaco che si stacca, macchie nere che compaiono; nello scantinato, dalla parete del corridoio per l’entrata delle auto nei vari garage, confinante per tutta l’altezza con il terreno degli orti di due condomini, entra acqua in più punti ogni volta che piove; tutti e quattro gli appartamenti hanno problemi di scarico dal lavandino della cucina.
    Abbiamo fatto presente all’Immobiliare da cui abbiamo acquistato gli appartamenti di persona, con raccomandata “intimidatoria” di una possibile azione legale. Sono passati alcuni anni, ma non ha mai fatto niente a riguardo. Ora, prima che terminano i dieci anni, vorremmo fare valere i nostri diritti: senza andare per vie legali, a chi possiamo rivolgerci per verificare se sono causati da un difetto di costruzione e se abbiamo il diritto di richiedere la riparazione?
    Grazie.

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 10:41
    Permalink

    Buongiorno, sono il proprietario di una casa a schiera di 6 unità abitative. Con i miei vicini abbiamo intrapreso una richiesta di danni vero il costruttore per difetti strutturali, siamo entro i 10 anni previsti per legge, inoltre il CTU ci ha dato ragione per circa €65.000.000 totali.
    Ultimamente però, ci siamo anche accorti che la tettoia è pericolante e il comune ci ha consegnato una delibera di inagibilità.
    In definitiva ci sentiamo in piena ragione e pronti a chiedere il giudizio del giudice ma il costruttore è rappresentato da una SRL, con un capitale sociale di € 10.000.
    La mia domanda è: il costruttore è responsabile civilmente solo con i € 10.000 del capitale sociale? Cosa consigliate di fare ?
    Vi ringrazio per l’attenzione.

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 14:12
    Permalink

    I nostri vicini che hanno dei passaggi in comune con il nostro condominio, hanno una siepe che cresce all’interno del loro giardino, il loro terreno rispetto al passaggio pedanale è più alto di 50 cm, qual’è l’altezza che devono mantenere la loro siepe?

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 15:55
    Permalink

    Buongiorno Massimo, i requisiti sono regolamentati dall’articolo 892 del codice civile. L’altezza di una siepe sul muro a confine comunque non dovrebbe superare i 250 cm.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 15:57
    Permalink

    Buongiorno Andrea, è nel vostro diritto richiedere il risarcimento del danno, il costruttore dovrebbe essere coperto da polizza postuma decennale e quindi il capitale sociale non ha rilevanza.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 15:59
    Permalink

    Buongiorno Enea, vi consigliamo di incaricare un tecnico che provveda a stilare una perizia sull’ammontare dei danni e sulle cause, poi chiedete un colloquio con il costruttore.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 16:00
    Permalink

    Buongiorno Domenico, intanto faccia una visura camerale riguado la Ditta che ha costruito e si informi se la Ditta fornisce la garanzia postuma decennale, a quel punto saprà come e su chi intervenire.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 16:02
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    Salve Andrea, prima di tutto bisogna capire se la proprietà del terrazzo/tetto è a comune, in quanto trattasi di lastrico solare ed in genere i millesimali di proprietà sono anche del piano sottostante.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Aprile 2009 in 16:03
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    Salve Rosanna, anche nel tuo caso possiamo solo consigliarti di fare una visura camerale, interpellare il legale rappresentante della ditta e chiedere il risarcimento in base alle garanzie previste dalla postuma decennale.
    saluti

    Rispondi
  • 18 Aprile 2009 in 15:57
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    Buonasera,
    da circa tre anni ho acquistato un appartamento..stanno cominciando ad uscire i primi difetti,ho una grande macchia di acqua con umidità al muro della sala dopo tante verifice del costruttore siamo riusciti a capire che la perdita proveniva da un tubo del termosifone ….sono passati 3 mesi ad oggi nessuno è venuto a riparare il tutto…
    Cosa devo fare ? come mi devo comortare ?
    se devo compilare qualche lettera particolare potete inviarmi una bozza ? o devo rivolgrmi a un legale ?
    Grazie Giancarlo

    Rispondi
  • 22 Aprile 2009 in 11:02
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    Mi rivolgo a voi sperando in un chiarimento.
    Giorni fa siamo andati nel solaio e mia moglie mi ha fatto notare che in una trave di sostegno del tetto si erano formate due crepe lungo tutta la trave e di spessore di 2 cm circa dove iniziano e vanno a finire piu piccole, le travette di sostegno delle tegole diverse sono traballanti.
    Abbiamo chiamato subito l’impresario e dopo che gli abbiamo posto il problema la risposta è stata ‘non fa nulla’ lei capisce che noi non siamo tranquilli e vorremmo sapere il da fare.

    P:S: La casa (una villetta a schiera) l’abbiamo acquistata maggio 2005

    Vi ringrazio anticipatamente per il vostro disturbo
    Manuela

    Rispondi
  • 22 Aprile 2009 in 16:51
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    Buongiorno Manuela, inviate una richiesta scritta di un sopralluogo all’impresa costruttrice e al tecnico che ha certificato l’abitabilità dello stabile mediante raccomandata. (il nome e l’indirizzo del tecnico lo trovate sul certificato stesso).Se nessuno risponde nel tempo indicato, rivolgetevi ad un tecnico di vostra fiducia affinchè possa rimettere una perizia sulla struttura.
    saluti

    Rispondi
  • 22 Aprile 2009 in 16:54
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    Buongiorno Giancarlo, intanto invii una raccomandata di richiesta intervento al costruttore, che, avendo già visionato l’immobile, dovrà provvedere ad incaricare l’idraulico per la risoluzione del problema. Indichi sulla raccomandata un termine entro il quale pretende l’intervento e specifichi che, trascorso tale termine provvederà a tutelare i propri interessi per vie legali con completo addebito delle spese a carico della ditta costruttrice.

    Rispondi
  • 23 Aprile 2009 in 17:01
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    Buongiorno,ho acquistato casa da un privato a giugno scorso, ora ho rilevato dei problemi di umidità chi devo citare eventualmente in giudizio come responsabile, atteso che l’immobile in questione è stato ultimato nel 2002 è venduto direttamente dal costruttore al mio venditore…

    Rispondi
  • 23 Aprile 2009 in 17:21
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    Salve sono Paolo, complimenti per il sito; la mia domanda è questa: ho comprato nel 2003 una villetta direttamente dal costruttore, a luglio del 2008 ho rivenduto l’immobile ora ho ricevuto una citazione in giudizio per vizi; vorrei sapere chi è responsabile e se è corretto il fatto che abbiano citato me e non il costruttore, ringrazio anticipatamente.
    p.s.. come devo comportarmi?

    Rispondi
  • 23 Aprile 2009 in 19:07
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    Buongiorno Paolo, bisogna prima di tutto capire di quali “vizi” si tratta; ad ogni modo citiamo di seguito l’articolo 1669 del codice civile che si occupa della “rovina o gravi difetti di beni immobili”
    ..Quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento, l’opera, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purchè sia fatta la denunzia entro un anno dalla scoperta . Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denunzia.

    Ci preme specificare che costituiscono gravi difetti dell’edificio anche i vizi che vanno a menomare sostanzialmente il normale godimento della cosa (Umidità Cass 2-12-80 n.6298; oppure la pendenza dei balconi verso l’interno dei fabbricati con conseguente ristagni di acqua nei muri di tamponamento, la caduta intonaco per umidità. Cass. 10.4.96 n.3301, oppure ancora difetti della copertura tali da causare infiltrazioni di acqua Cass 24.8.91 n 9082.)

    L’articolo 1667 del codice civile invece, parla delle difformità e dei vizi dell’opera:
    “L’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell’opera [1668]. La garanzia non è dovuta se il committente ha accettato l’opera e le difformità o i vizi erano da lui conosciuti o erano riconoscibili, purchè, in questo caso, non siano stati in mala fede taciuti dall’appaltatore. Il committente deve, a pena di decadenza, denunziare all’appaltatore le difformità o i vizi entro sessanta giorni dalla scoperta. La denunzia non è necessaria se l’appaltatore ha riconosciuto le difformità o i vizi o se li ha occultati.”

    Rispondi
  • 23 Aprile 2009 in 22:06
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    …i vizi denunciati sono una “presunta” umidità, dico presunta perchè è manifesta in soli due o tre punti circostanziati in un’area di pochi cmq.
    Inoltre ho scoperto solo qualche ora fà che la società costruttrice dell’immobile è stata messa in liquidazione a gennaio del 2006, rimane comunque responsabile?

    Rispondi
  • 27 Aprile 2009 in 18:57
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    Salve sono Danilo, complimenti per il sito; la mia domanda è questa:ho dato l’incarico ad un’impresa edile per la costruzione della mia 1^ casa, quando hanno posato le tegole (scelte dal sottoscritto, ma acquistate dall’impresa)mi sono accorto che le stesse presentano dei difetti, piccole scoppiature sparse per la maggior parte della copertura, simili a colpi di punteruolo su di esse, tali da risultare brutte da vedere (chiedo scusa in anticipo ma non riesco a spiegarmi meglio, una foto renderebbe subito l’idea)vorrei sapere se è possibile chiedere un risarcimento danni, e a chi?Qualcuno mi ha detto di fare una richiesta danni alla ditta costruttrice, INDUSTRIE P.I.C.A. S.p.A., se fosse cosi come devo impostare la lettera?Dimenticavo le date: la copertura più alta è stata finita a luglio 2007, le verande (da cui si vede troppo il difetto)a luglio 2009. Ringrazio anticipatamente.
    Distinti saluti.

    Rispondi
  • 28 Aprile 2009 in 19:13
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    Salve sono Chiara, complimenti sito interessante.
    Vi presento la mia siuazione. Ho fatto una proposta d’aquisto immobiliare tramite agenzia per l’aquisto di una quadrifamiliare, l’agenzia ha messo date da me non concordate riguardo il preliminare visto che su loro consiglio e da loro scritto ho tempo 2 mesi dalla data della proposta, poi la proposta mi è stata fatta da un consulente di cui l’agenzia è affiliata firmata non in mia presenza dalla propietaria della stessa agenzia. Nella proposta ho aggiunto per iscritto le migliorie da fare.
    Sono state accettate quasi tutte all’infuori di una evidente infiltrazione di umidità che risale dal pavimento del garage io scrissi di risistemare a regola d’arte e loro invece scrivendo ripittura garage. Ho dato un assegno di mille euro. Ho informato il mio avvocato. Io non intendo piu aquistare l’immobile a cosa vado incontro?
    Mille grazie della risposta

    Rispondi
  • 29 Aprile 2009 in 09:41
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    Buongiorno Chiara, per poterti rispondere dovremmo controllare come è stata impostata la proposta, intanto ci salta agli occhi una prima anomalia, ovvero i 2 mesi di tempo di validità della proposta, in quanto, in genere, le proposte hanno una scadenza di massimo 15 giorni; ma questa non è una condizione invalidante della proposta in quanto tu l’hai sottoscritta con questi termini. Se le migliorìe che hai richiesto sulla proposta sono vincolanti al punto che se non vengono eseguite, la proposta decade, bisogna che tutto questo sia ben specificato sotto la voce di “condizione sospensiva”, se così non è, le parti (acquirente e venditrice), si sono reciprocamente obbligate ad adempiere e quindi se la parte inadempiente è quella che propone l’acquisto, l’assegno lasciato a caparra confirmatoria dovrà essere consegnato al venditore e le spese di agenzia dovranno essere pagate dalla parte inadempiente. E’ essenziale che,l’accettazione della proposta da parte del venditore, ti sia stata comunicata PER SCRITTO a mezzo telegramma, telefax, raccomandata o tramite accettazione diretta da parte tua con una nuova sottoscrizione per ricevuta, se questo non è avvenuto, è come se tu non avessi mai saputo dell’accettazione della parte venditrice e se i termini sono scaduti, puoi ritirarti senza alcuna conseguenza.

    Rispondi
  • 29 Aprile 2009 in 09:49
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    Buongiorno Danilo, per rendere tutto più semplice,avresti dovuto contestare la qualità delle tegole al momento della posa in opera e restituirle a chi te le ha vendute chiedendone la sostituzione o una riduzione sul prezzo. E’ importante precisare però che il decreto legislativo 2 febbraio 2002 n. 24, recependo la direttiva 1999/44/CE, è venuto in aiuto del consumatore introducendo nel codice civile agli articoli 1519 e seguenti una disciplina particolare, che si applica nei casi in cui il compratore sia anche un consumatore, ovvero sia “qualsiasi persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta ” (art. 1519 c.c.).
    In questo caso, non si applica la regola per il cui il vizio o il difetto del prodotto deve essere denunciato entro il termine di otto giorni dalla sua scoperta e non oltre un anno dalla consegna del bene, perchè il venditore è responsabile quando il difetto si manifesta entro il termine di due anni dalla CONSEGNA del bene ed il consumatore lo ha denunciato entro due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto.
    L’azione diretta ad ottenere quanto dovuto non è più proponibile dopo che siano trascorsi 26 mesi dalla consegna del prodotto difettoso. Inoltre ci preme sottolineare che spesso i prodotti hanno una propria garanzia che in genere è più ampia nei termini, rispetto a quelli stabiliti per legge, quindi ti invitiamo a contattare direttamente la ditta che ha fornito il materiale, munito di fattura di acquisto o scontrino.
    saluti

    Rispondi
  • 2 Maggio 2009 in 09:18
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    Abito in una villetta a schiera composta da cinque unità. La mia domanda è: se dovesse rompersi il tetto ad uno di noi cinque, chi paga, il singolo o tutti e cinque? Le villette sono a sbalzo quindi il tetto del primo che poggia sul muro divisorio è piu’ basso del secondo e cosi’ via a salire come le scale…..

    Rispondi
  • 4 Maggio 2009 in 11:24
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    Buongiorno Sergio, devi controllare sul tuo rogito notarile di acquisto se il tetto è parte comune o di proprietà singola di ogni unità.
    saluti

    Rispondi
  • 6 Maggio 2009 in 10:41
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    Gentilmente desidererei un parere a quanto espongo:
    nel condominio in cui abito una fognatura di scarico si è otturata, all’uopo è stata incaricata una ditta specializzata per l’intervento di disotturazione.
    La ditta nell’ambito del lavoro usando una sonda visiva per controllare lo stato della fognatura a causa del crollo del manufatto la stessa veniva messa fuori uso.
    Per questo danno la ditta reclama dal nostro amministratore il rimborso dell’attrezzo.
    E’ giusta questa richiesta?
    Grato in un cortese riscontro porgo distinti saluti Gustavo

    Rispondi
  • 6 Maggio 2009 in 18:37
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    abito dal nov.2007 in una quadrifamiliare sovrapposta e dopo poco ho riscontrato problemi di umidità negli angoli della camera e nella sala-cucina con acqua, muffa e sfarinatura dei muri, inoltre il pavimento d’inverno per l’umidità è appiccicoso; nel settembre 2008 sul soffitto del mio garage ha cominciato ad apparire una macchia di umidità e delle goccioline a causa -penso- di infiltrazioni di acqua piovana dal terrazzino posto sopra il garage. Io ho esposto tutto verbalmente al costruttore-venditore il quale fino a ora non ha risolto praticamente niente: sono amareggiato, c’è qualcuno che sa consigliarmi per il meglio?

    Rispondi
  • 9 Maggio 2009 in 22:43
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    Buonasera, sono Lorena,chiedo informazioni per mia mamma che abita in un rione di palazzine a due piani costruite nell’anno 1914. Mia mamma abita in un alloggio al secondo piano. La casa è stata acqistata e nell’anno 2000 è stato rifatto il tetto.
    A causa del mal tempo è apparso una infiltrazione di acqua piovana (macchie e sgocciolamento di gocce d’acqua piovana). Le faccio presente che i proprietari degli alloggi non hanno una copertura assicurativa.Le domande sono queste:
    1.Dopo nove anni, chi risponde di tale danno?
    2 Qual’è la garanzia di un tetto?
    3.Cosa ci consiglia e cosa dobbiamo fare immediatamente?

    Rispondi
  • 12 Maggio 2009 in 19:37
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    l’impresa esecutrice dei lavori , dopo la consegna e il collaudo dell’opera fino a quanto è responsabile dei lavori ?
    io so per dieci anni , è vero, qual’è l’articolo di legge ?

    lo stesso discorso vale per il progettista e D.L. ?

    Rispondi
  • 13 Maggio 2009 in 17:45
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    Buongiorno Lorena, da quello che abbiamo capito sua madre è in quell’abitazione in forza di un contratto di locazione, pertanto prepari una raccomandata con richiesta di intervento tempestivo ed urgente per il ripristino del tetto e la invii ai proprietari.
    saluti

    Rispondi
  • 13 Maggio 2009 in 17:47
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    Per Vincenzo, legge 210/04 e articolo 1669 del codice civile.
    saluti

    Rispondi
  • 13 Maggio 2009 in 17:49
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    Per Gustavo, la richiesta della ditta è lecita anche se i macchinari dovrebbero essere assicurati con un’apposita polizza.
    saluti

    Rispondi
  • 13 Maggio 2009 in 17:49
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    Buongiorno Andrea, anche per te vale il discorso della garanzia postuma decennale, legge 210/2004, chiedi immediatamente un intervento risolutivo al costruttore inviando una richiesta danni tramite raccomandata.
    saluti

    Rispondi
  • 19 Maggio 2009 in 20:44
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    buonasera,ho acquistato tre anni fa un appartamento in un condominio al piano terra ,il mio tetto è il terrazzzo dell’inquilino soprastante ma dall’ inverno passato si stanno verificando delle infiltrazioni d’acqua nel mio appartamento.Ho sollecitato verbalmente il condomino di prendere provvedimenti è sta fatta una raccomandata al costruttore visto che abbiammo i dieci anni ma non abbiamo avuto nessuna risposta.Allora abbiamo chiesto alla nostra amministracice di inviare una lettera di un legale allegando anche un preventivo al costruttore chiedendo risposta entro dieci giorni ma è passato un mese e tutto tace. Gli altri condomini non sono d’accordo nel partecipare alle spese,perchè dicono che deve pagare il costruttore visto che ci sono anche altri lavori come l’ intonaco delle mura esterne la pavimentazione del terazzo sito all’ ingresso del condominio ecc.Allora la mia domanda è come possiamo far fare tutto ciò prima della fine dell’estate nel paese dove vivo piove tanto e fa tanta neve. Si potrebbe far fare i lavori noi condomini ‘con una lettera informare il costruttore e poi spedire la fattura casa del costruttore? Se per qualche motivo il costruttore trovasse un cavillo, sempre se lo può fare,e ci dicesse che le infiltrazioni non sono problemi strutturali como possiamo difenderci per ottenero il tutto.Fiduciosa in una vostra risposta porgo i più cordiali saluti

    Rispondi
  • 19 Maggio 2009 in 23:51
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    Salve ho comprato casa un quasi un anno, ci vivo saltuariamente e ogni tanto trovo delle piccole mancanze da parte del costruttore. Iniziamo col dire i difetti dalla soglie di marmo “sbeccata” della porta d’ingresso, alla soglia di marmo rotto nel garage e rincollata dal costruttore, dalla soglie del giardino anch’essa rincollata, ad alcune piastrelle montate rotte, a crepe sui muri dove è posizionata la porta a soffietto, alle piastrelle del terrazzo macchiate, ai termosifoni che perdono acqua e macchiano il parquet, al muro dl bagno non stuccato, etc etc. Sono tante piccole mancanze che fanno perdere la pazienza, ma la goccia che fa traboccare il vaso è che dopo un anno si presenta l’idraulico che vuole ancora i soldi per la predisposizione dell’aria condizionata. Mi domando, siccome ho già pagato il costruttore al momento del rogito, sono tenuto a pagare l’idraulico? Preciso che le migliorie le ho già pagate al costruttore, dopo che lo stesso mi ha fatto pervenire una tabella dove veniva riportato il totale dei miglioramenti. Siccome si sono scordati di inserire il lavoro dell’idraulico posso non pagare? Oppure posso far pagare l’importo dell’idraulico al costruttore, visto dei danni da me ricevuti. Grazie e scusate se ho scritto troppo, ciao gerry

    Rispondi
  • 20 Maggio 2009 in 16:43
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    Buongiorno Roberta, la prassi che avete seguito fin’ora è giusta, prima di procedere in altro modo, assicuratevi che il legale rappresentante della ditta costruttrice abbia ricevuto la raccomandata, lui è obbligato dalla legge a rispondere ai danni strutturali, vedi decreto legislativo 122/2005 riguardante l’assicurazione decennale postuma.

    Rispondi
  • 20 Maggio 2009 in 16:46
    Permalink

    Salve Gerry, se l’idraulico non è stato ancora pagato per una dimenticanza è un suo diritto essere saldato, se nel tuo contratto di acquisto questa spesa non è stata specificata, puoi chiedere che venga pagata dal costruttore ma dovremmo visionare il contratto per capire quali spese sono a tuo carico.
    saluti

    Rispondi
  • 23 Maggio 2009 in 16:18
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    Buongiorno,vorrei avere un parere su quanto mi è accaduto.
    abbiamo fatto costruire una casetta in montagna che è stata terminata due anni fa’; quindici giorni or sono abiamo scoperto net piano seminterrato fatto di cemento armato grandi infiltrazioni d’acqua sia sul muro esterno che su alcune periane.
    Abbiamo consultato sia il costruttore che l’ing. che ha fatto il progetto e ha seguito i lavori. Sono venuti a vedere il dano e hanno ipotizzato che fosse colpa della neve invernale. A parte il fatto che la casa è in montagna e non nel sahara, se fosse colpa della neve anche i vicini avrebbero avuto dei problemi invece per gli altri non risultano danni. Abbiamo scritto una R/R al costruttore perchè provvedesse a sue spese a sistemare il tutto ed egli ha risposto che non intende riconoscere il danno e che quindi le riparazioni dovranno intendersi a nostro carico. Posso essere certa di rientrare nella garanzia dei 10 anni? E se sì, la colpa è solo del costruttore o anche del direttore lavori?
    Grazie per la cortesia e spero di avere una vostra risposta, cordiali saluti

    Rispondi
  • 25 Maggio 2009 in 22:04
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    buongiorno..sto per acquistare una casa gia finita dal costruttore, ma sono venuto a sapere che la ditta costruttrice naviga in cattive acque(rischia il fallimento).
    cosa riscio se l’acquisto..??? non ho ancora fatto il preliminare ma devo dare una risposta al costruttore su quando farlo..
    grazie william

    Rispondi
  • 26 Maggio 2009 in 10:08
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    Buongiorno,
    vi scrivo per avere un’informazione: se un privato acquista da un altro privato un appartamento di 30 anni ristrutturato da 4 tramite un’agenzia immobiliare e si accorge solo dopo il rogito di alcuni difetti (infiltrazioni, tetto in eternit, ecc…) che diritti ha? Si deve rivolgere al venditore privato, all’agenzia immobiliare o al costruttore?
    Che cosa può ottenere facendo una denuncia?
    Grazie in anticipo della risposta, cordiali saluti.

    Rispondi
  • 26 Maggio 2009 in 11:56
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    Buongiorno William, se i timori si rivelano fondati le sconsigliamo di procederea all’acquisto in quanto Con la nuova legge fallimentare del 14 maggio 2005 n. 80 un contratto di compravendita immobiliare può essere dichiarato invalido in seguito all’esercizio dell’azione revocatoria fallimentare da parte del curatore fallimentare. E’ consigliabile, se si intende procedere all’acquisto, far annotare il contratto preliminare nella “conservatoria”o nel libro fondiario (la firma di tali contratti deve essere autenticata da parte di un notaio) o di farsi rilasciare apposita fideiussione bancaria per le somme pagate prima della sottoscrizione del rogito ed inserire nel contratto definitivo di compravendita il prezzo effettivamente pagato.
    Saluti

    Rispondi
  • 27 Maggio 2009 in 11:16
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    Buongiorno,

    ho acquistato un appartamento con area di pertinenza ad uso esclusivo di ca. 18 mq in una palazzina di 7 abitazioni. Poiché esiste un problema di infiltrazioni nei garage, l’amministratore durante l’anno corrente ha contattato il costruttore, il quale ha deciso di intervenire ripristinando gratuitamente la guaina, ai condomini invece spetta l’acquisto e la posa delle piastrelle. Il costruttore usufruisce di una polizza postuma a copertura della nuova guaina? Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

    Rispondi
  • 27 Maggio 2009 in 11:18
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    Dimenticavo di dire che l’appartamento é stato acquistato nell’agosto del 2000

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 14:25
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    Buongiorno, ho acquistato da pochi mesi la mia 1^casa ma al momento del rogito il costruttore non mi ha rilasciato la postuma decennale e neanche il notaio mi ha informato della cosa, io purtroppo non ero ne ero al corrente.
    Il costruttore da me interpellato mi dice che se il notaio non ha sollevato il problema non è obbligo di legge.
    Io so invece (dopo essermi documentato) che il costruttore è obbligato per legge a rilasciarmela.
    Cosa posso fare ora per far valere i miei diritti ???

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 15:30
    Permalink

    Gli obblighi che derivano dalla polizza decennale postuma, si applicano a tutti i progetti di edificazione i cui permessi a costruire sono stati richiesti successivamente alla data di entrata in vigore della legge stessa(02.08.2004).
    PUò darsi che nel tuo caso, il permesso a costruire fosse antecedente a tale data, pertanto per tutti i danni eventuali dovrai far riferimento all’articolo 1669 del codice civile.
    saluti

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 15:31
    Permalink

    Buongiorno Maurizia, probabilmente no, la polizza postuma decennale è divenuta obbligatoria per legge nel 2004.
    saluti

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 16:03
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    Buongiorno,
    potete per favore rispondere anche alla mia richiesta per favore? è urgente!
    grazie 1000, Serena

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 19:28
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    Buon pomeriggio Serena, se i danni (infiltrazioni) sono su parti ristrutturate 4 anni fa, dovresti richiedere un sopralluogo della ditta che ha effettuato i lavori e controllare se sono sempre in garanzia o meno. Il tetto in eternit se era esistente al momento della compravendita, tu lo hai acquistato così come visto e piaciuto e non si può considerare un danno o un vizio dell’immobile.
    saluti

    Rispondi
  • 28 Maggio 2009 in 22:33
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    Ho comperato un alloggio in palazzina di due piani nel 2007, tramite agenzia immobiliare, da una società, L’ alloggio è situato al secondo ed ultimo piano con soffitto in cemento su cui poggiano le tegole. L’alloggio è di nuova costruzione ( ultimata nel 2004). Nel mese di aprile di quest’anno,per via delle piogge intense, ho avuto infiltrazioni di acqua dal soffitto, così ho scoperto che tra la copertura e le tegole non c’è alcun isolamento ( neanche una guaina o impermeabilizzazione). Volendo reclamare per il difetto di costruzione a chi devo far ricorso: all’agenzia immobiliare? al venditore? alla ditta costruttrice (che non conosco).Tra l’altro ci sono problemi anche per la fossa biologica e per l’intonaco di un balcone che si è letteralmente polverizzato.
    Grazie per l’attenzione.
    Cordiali saluti

    Rispondi
  • 29 Maggio 2009 in 16:17
    Permalink

    Buongiorno, ho acquistato un appartamento mansardato considerato di lusso. Ho 3 domande:
    – per lo spazio comune: il cantiere è stato chiuso da pochi mesi e sono già stati fatte modifiche di costruzione di alcuni pianerottoli (che sono esterni, come una casa di ringhiera) perchè la pioggia filtrava sotto il pavimento scrostando il soffitto del piano sottostante. se dovesse ripetersi il problema, è da considerarsi a carico del costruttore?
    – per lo spazio privato: ho acquistato una cantina perennemente umida (in realtà i muri sono proprio bagnati, toccandoli si stacca l’intonaco) e l’impresa trova come unica soluzione la costruzione di un muro davanti agli stessi (di fatto, nascondendo e non risolvendo il problema). Cos’altro si può fare? Inoltre, avendo pagato a prezzo pieno la cantina, è possibile rivalersi sul costruttore in qualche modo?
    – per lo spazio privato: durante il montaggio della cucina, ci si è accorti che le perline dell’abbaino sono spesse 2,5 cm e hanno dietro solo uno strato di isolante a distanza di 20 cm circa e poi crediamo si finisca sotto le tegole perchè infilando 70 cm di tubo non si sente più niente. è ovvio che il pensile della cucina non si può fissare con assoluta sicurezza. anche in questo caso, quale soluzione proponete? come ci si può rivalere su un costruttore che pare tra l’altro essersi dissolto nell’aria? e da ultimo rivalendoci sul costruttore si chiamerebbe in causa anche il geometra tecnico, al quale non vorremmo creare problemi vista l’assoluta disponibilità?
    Grazie e a presto

    Rispondi
  • 29 Maggio 2009 in 21:31
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    Possiedo un appartamento acquistato nel gennaio 2005. Abbiamo diversi problemi strutturali tra cui, il più recente, perdite di acqua nei soffitti di alcuni box(sono sotto la casa e al giardinetto condominiale). L’immobiliare che si era costituita per la costruzione e la vendita dell’immobile ora non c’è più. La stessa immobiliare aveva dato incarico ad una impresa di costruzioni che c’è ancora. Possiamo richiedere i danni a quest’ultima??

    Rispondi
  • 30 Maggio 2009 in 10:44
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    Si Laura, provvedete ad inviare una richiesta danni alla ditta che ha eseguito i lavori e che dovrebbe essere assicurata.
    saluti

    Rispondi
  • 30 Maggio 2009 in 10:46
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    Buongiorno Ciriaco, responsabile dei lavori effettuati è la ditta esecutrice e la ditta proprietaria dell’immobile che te lo ha venduto, provvedi a richiedere loro un sopralluogo e controlla nel capitolato che hai sottoscritto quando hai comprato l’immobile, com’era prevista la posa in opera del tetto.
    saluti

    Rispondi
  • 30 Maggio 2009 in 10:52
    Permalink

    ciao Monica, se i permessi a costruire dell’immobile che citi sono stati presentati in data successiva all’entrata in vigore della postuma decennale, il costruttore è obbligatoriamente assicurato pertanto puoi e devi inviare una richiesta danni con richiesta di sopralluogo. Il geometra, se è direttore del cantiere, risponde di eventuali problemi strutturali e là dove venissero a mancare i requisiti per l’abitabilità che però dovrebbe essere già stata accertata.

    Rispondi
  • 1 Giugno 2009 in 15:13
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    Buongiorno sono Elena,qualche anno fa’ precisamente nel 2005 ho iniziato la costruzione della mia casa…nel 2006 ho acquistato 300 mq di pavimento a detta del rivenditore ‘prima scelta’,di un certo prestigio vantando sempre a detto del rivenditore determinate qualita’ e caratteristiche tecniche …dopo essermi trasferita nella mia casa nuova nel 2006 e aver cominciato a ‘vivere’e quindi anche a lavare il mio adorato pavimento si sono evidenziati i primi difetti che ho tempestivamente comunicato al negoziante presso cui lo avevo acquistato,…dopo continui solleciti e temporeggiamenti sono venuti a visionare il pavimento il rivenditore e il rappresentante del pavimento e hanno riconosciuto l’evidente difetto e consigliandomi di far fare una lettera dal mio avvocato direttamente alla Novabel marchio del mio prestigioso pavimento difettoso…piccolo particolare siamo a Maggio 2009 e questo prezioso consiglio me lo hanno dato due settimane fa’dopo aver temporeggiato per tre anni con false promesse di risoluzioni del problema in via bonaria.Ora, io sono in possesso di tutte le fatture d’acquisto sono in tempo per intraprendere una azione legale contro questa brava gente che fra prezzo di pavimento e messa in opera mi hanno arrecato un danno di circa 30000 euro visto che a distanza di 3 anni nonostante abbia speso tutti questi soldi dovrei rifare tutto il pavimento il cui strato superficiale sembra completamente consumato …???Se si contro chi devo indirizzare le mie azioni?????Grazie comunque e complimenti per i vostri servizi!

    Rispondi
  • 1 Giugno 2009 in 16:46
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    ciao Elena, in tema di garanzie sui prodotti possiamo indicarti i riferimenti normativi:
    articolo 1490 c.c. che disciplina la garanzia GENERALE sui prodotti;
    articolo 130 D lgs n. 206/05 che regola la GARANZIA a favore del consumatore
    articolo 133 D lgs n. 206/05 che si occupa della GARANZIA convenzionale.
    SALUTI

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  • 3 Giugno 2009 in 16:54
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    Salve. sono il proprietario di un immobile costruito nel 2005. Oggi a causa di un buco che si sarebbe formato sotto la tettoia d’ingresso, questa ha ceduto inclinandosi verso l’interno del giardino condominiale, richiedendo l’intervento dell’impresa costruttrice e la successiva riparazione. Il costruttore ha eseguito il lavoro e solo in un secondo momento ci ha fornito la fattura pretendendo che pagassimo un totale di euro 6195,00. Adesso, volevo sapere dalla S.V. ill. ma se dobbiamo pagare il conto, visto che l’immobile ha circa 4 anni, dobbiamo opporci al pagamento o in alternativa cosa ci consiglia di fare.
    La ringraziamo anticipatamente per la sua gentile collaborazione nell’occasione porgiamo cordiali saluti.
    Emanuele Di Dio

    Rispondi
  • 3 Giugno 2009 in 17:14
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    Ho acquistato una bifamiliare nell’ottobre 2006 ora vedo delle crepe agli angoli esterni e anche un po’ in casa e proprio i quei punti mi ha procurato quest’ inverno muffa .Ho fatto telefonate , fax , sms al costruttore per una verifica ma non si è mai fatto vivo . Ora ho fatto delle foto e volevo fare una raccomandata per essere piu’ in regola ma so gia’ che non mi risponde . Cosa posso fare di piu’?
    Io sono anche amministratore di queste 4 bifamiliari oltre che proprietario di 1porzione di bifamiliare .
    Grazie
    Francesco

    Rispondi
  • 3 Giugno 2009 in 18:23
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    ciao Elena, ti abbiamo risposto, vedi il commento 24.
    saluti

    Rispondi
  • 4 Giugno 2009 in 14:38
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    Buongiorno,
    ho acquistato una villetta in un complesso residenziale costituito da nr. 3 unità abitative, dopo un’abbondante temporale ci siamo trovati i garage ed i seminterrati allagati ( tavernette, lavanderie etc) perchè abiamo scoperto che l’unica!! pompa delle acque bianche si era guastata ,d’accordo con i miei vicini abbiamo chiesto all’amministratore di provvedere a fare installare un kit antiallagamento ma a spese del costruttore che fà orecchie da mercante,cosa possiamo fare ?L’amministratore deve fare causa al costruttore oppure dobbiamo farla noi inquilini ?
    Grazie
    Giorgio

    Rispondi
  • 5 Giugno 2009 in 13:13
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    Avrei bisogno di una risposta grazie

    Rispondi
  • 6 Giugno 2009 in 22:56
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    Buonasera Francesco, dovrà incaricare un perito che, una volta effettuato un sopralluogo, dovrà stabilire se i danni sono strutturali, si informi inoltre se il costruttore era assicurato con polizza postuma decennale.

    Rispondi
  • 6 Giugno 2009 in 22:58
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    Salve emanuele, si informi se il costruttore è assicurato con postuma decennale.

    Rispondi
  • 9 Giugno 2009 in 10:35
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    Buongiorno e compliementi per la serietà e professionalità.
    Abito da meno di un anno in una villetta di nuova costruzione. Al momento del rogito è stato compilato tra le parti(acquirente-costruttori) un’elenco completo (controfirmato) e particolareggiato dei lavori “pendenti” e/o “difetti” evidenziati, di diverse natura (non statica), es. porfido con difetti di posa, portoncino dell’ingresso principale da sostitutire perchè deformato, pitture pareti interne/esterne senza rasatura, cancello elettrico traballante, cassetta protezione impianto elettrico del giardino con IP inadeguata, etc.Inoltre avevo richiesto (mai pervenuto) il progetto dell’impianto elettrico con relativi allegati e la verifica della L46/90 che non riportava l’esatto indirizzo (pare una dichiarazione molto generica)ed altri certificati. Ad oggi l’elenco delle parti difettose e/o incomplete è aumentato a dismisura…Il costruttore, continua a dirmi che farà sistemare il tutto anche se non ha ancora rilevato di chi è la responsabilità (piastrellista, muratore, elettricista etc.).
    Sono trascorsi mesi ma la tendenza è sempre di rimandare…
    Cosa devo fare ? come mi devo comortare ? Ci sono dei limiti di tempo?
    se devo compilare una lettera raccomandata quali riferimenti devo citare (codice civile etc,) potete inviarmi una bozza ? o devo rivolgrmi a un legale ?
    Vi ringrazio anticipatamente per la pazienza ed attenzione, cordiali saluti.Francesco

    Rispondi
  • 9 Giugno 2009 in 12:28
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    Buongiorno Elettra , grazie per la risposta ma volevo chiedere : se i crepi sono strutturali o meno , se cè distacco dell’ intonaco non deve intervenire in ogni caso il costruttore perchè la casa ha solo 2 anni e 8 mesi .???
    Grazie

    Francesco

    Rispondi
  • 10 Giugno 2009 in 09:51
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    Buongiorno Francesco, se il costruttore non è coperto da postuma decennale, bisogna controllare che garanzia ha fornito sull’intonaco.
    saluti

    Rispondi
  • 10 Giugno 2009 in 13:40
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    Mi scusi ancora , nel preliminare e anche in un fascicolo posatori e fornitori che ci ha fornito si parla di manutenzione e garanzia dopo la consegna ed ultimazione lavori che risponde nel breve d’ogni difetto costruttivo che insorgesse nelle finiture immobile . Garantisce per legge i difetti piu’ gravi nell’art.1669 del c.c.

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 10:04
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    Buongiorno, avrei bisogno di una risposta ai miei quesiti.Grazie

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 16:19
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    Gentile Francesco, ci sembrava di essere stati esaustivi con il post precedente, ad ogni modo, l’articolo 1669 c.c. cita la garanzia strutturale di 10 anni per gravi difetti di costruzione, la denuncia deve essere fatta entro un anno dalla scoperta del difetto.
    saluti

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 17:47
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    Vorrei scrivere una lettera all’impresario per dei difetti di costruzione dei quali è già a conoscenza, per avergli già parlato per telefono e nella stessa telefonata aveva detto che sarebbe venuto a vedere con un tecnico di una ditta che aveva fornito i prodotti per una prima riparazione per vedere il motivo per cui non aveva tenuto. Ha rimandato l’appuntamento un paio di volte con delle scuse dopodichè non l’ho più sentito e non risponde neanche ai messaggi lasciati nella segreteria telefonica del cellulare. Volevo mandarla per conoscenza anche al comune in quanto ha dato l’abitabilità. Il danno è un infiltrazione d’acqua dovuta ad crepo sul muro esterno che si sviluppa su tutto il perimetro del condominio, e nelle abitazioni meno esposte al sole il danno all’interno è maggiore. Vorrei scriverla ma ho paura di non scriverla nella maniera corretta avrei bisogno di qualche esempio. Sempre che sia corretto muoversi in questo modo. Grazie.

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 18:57
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    gentile Massimo, intanto bisognerebbe sapere a quando risalgono i permessi per la costruzione della casa dove abita, lei asserisce che l’abitabilità è stata attestata dal Comune, ma negli ultimi anni, tale attestazione è diventata un’autocertificazione che viene sottoscritta dal tecnico direttore dei lavori insieme alla chiusura dei lavori stessi. Ad ogni modo, lei dovrà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al costruttore nella quale dovrà fare riferimento agli appuntamenti già concordati e poi rimandati…del tipo “a seguito degli accordi verbali presi in data….., richiedo formalmente un suo sopralluogo al fine di constatare le condizioni dei muro esterno perimetrale al condominio di via….da lei costruito con permesso a costruire n…..; in caso di mancata risposta entro 15 giorni dal ricevimento della presente, provvederò a tutelare i miei interessi in sede legale”

    Rispondi
  • 12 Giugno 2009 in 13:19
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    Buongiorno, ho una domanda da porvi. 10 anni fà ho acquistato un appartamento di 30 anni, subito dal primo inverno si è formata della muffa nell’angolo posto a Nord della camera da letto. Abbiamo cercato di rimediare mettendo dei sali contro l’umidità nell’angolo inquisito. Ora, stiamo vendendo l’appartamento, ovviamente la muffa adesso non c’è. Nel caso dovesse ricomparire questo inverno, corriamo il rischio di vederci chiamati in causa per vizio occulto o ne risponde il condominio per difetto strutturale ?

    Rispondi
  • 12 Giugno 2009 in 22:48
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    Buongiorno,ho comprato nel dicembre 2005 un appartamento, prima dell’acquisto nel visionare la casa avevo notato un intervento sulla colonna degli scarichi, il geometra mi disse che l’avevano dovuta sostituire perchè otturata, alla presa in consegna era tutto a posto, dopo un anno nello stesso punto c’era una macchia, l’amministartrice (ci sono stati altri problemi nel palazzo)ha chiamato il costruttore e ha mandato l’idraulico, lo stesso mi disse che la macchia si era asciugata e quindi poteva essere un semplice trasudo, con questa convinzione siamo andati avanti un altro anno e mezzo, poi è riuscita la macchia ho chiamato lo stesso idraulico per la verifica, ma non è mai venuto… ora ho la certezza di un grosso danno in quanto la macchia è divenuta marrone e si sta staccando la calce (l’intonaco non c’è più). che fare? inoltre la consegna dei garage è avvenuta in un secondo tempo (garage con entrata comune ad un altro immobile)in realtà nessuno ha consegnato nulla …hanno messo i telecomandi del garage nelle cassette postali…naturalmente il mio non c’era! che fare? ci sono responsabilità del costruttore e i tempi d’azione?
    grazie

    Rispondi
  • 15 Giugno 2009 in 11:15
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    Buongiorno, Vi ritrasmetto la richiesta..
    Abito da meno di un anno in una villetta di nuova costruzione. Al momento del rogito è stato compilato tra le parti(acquirente-costruttori) un’elenco completo (controfirmato) e particolareggiato dei lavori “pendenti” e/o “difetti” evidenziati, di diverse natura (non statica), es. porfido con difetti di posa, portoncino dell’ingresso principale da sostitutire perchè deformato, pitture pareti interne/esterne senza rasatura, cancello elettrico traballante, cassetta protezione impianto elettrico del giardino con IP inadeguata, etc.Inoltre avevo richiesto (mai pervenuto) il progetto dell’impianto elettrico con relativi allegati e la verifica della L46/90 che non riportava l’esatto indirizzo (pare una dichiarazione molto generica)ed altri certificati. Ad oggi l’elenco delle parti difettose e/o incomplete è aumentato a dismisura…Il costruttore, continua a dirmi che farà sistemare il tutto anche se non ha ancora rilevato di chi è la responsabilità (piastrellista, muratore, elettricista etc.).
    Sono trascorsi mesi ma la tendenza è sempre di rimandare…
    Cosa devo fare ? come mi devo comortare ? Ci sono dei limiti di tempo?
    se devo compilare una lettera raccomandata quali riferimenti devo citare (codice civile etc,) potete inviarmi una bozza ? o devo rivolgrmi a un legale ?
    Vi ringrazio anticipatamente per la pazienza ed attenzione, cordiali saluti.Francesco

    Rispondi
  • 15 Giugno 2009 in 11:34
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    Gentile Francesco, le riassumiano la procedura da seguire che le abbiamo consigliato nei post precedenti e che forse non ha letto:
    – incarichi un perito che faccia un sopralluogo e stabilisca l’entità e la causa dei danni
    – invii una raccomandata con ricevuta di ritorno al costruttore nella quale dovrà specificare gli accordi già presi verbalmente per un sopralluogo e un ripristino immediato dei danni.
    I riferimenti normativi sono:
    – articolo 1669 c.c.
    – Legge 210/2004 (solo per i permessi a costruire rilasciati in data successiva all’entrata in vigore della Legge stessa).
    Le conformità degli impianti le troverà allegate all’attestazione di abitabilità che le avranno consegnato in sede di rogito.
    saluti

    Rispondi
  • 15 Giugno 2009 in 15:56
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    Buon giorno,
    1)ho fatto un compromesso per l’acquisto di un appartamento, il costruttore mi ha fatto una fideussione per la prima parte di soli che gli ho dato, per i pagamenti sucessivi non è più stata adeguata. Come mi devo comportare?
    2)la palazzina è stata terminata ma ho appurato difetti oggettivi che di seguito elenco: Trattasi di appartamento su due livelli con manarda tetto a vista riscaldamento a pavimento acqua calda con suporto energia solare a in rispetto delle nuove normative.
    Difetti Strutturali ed estetici del tetto
    -il tetto è tutto difettoso le travi non sono lamellari ma legno massello e si sono verificate crepe dai due a tre cm di larghezza e di medesima profondità per lunghi tratti e si allargano sempre di più.
    -sono state fatte cravatte in ferro e cuffie agli incroci dei travoni per contenere le fessurazioni e i movimenti del legno.
    -le travi e travetti presentano segni di torsione perchè a parere di tecnici che hanno visto lavorano male.
    -i travetti non sono equidistanti con differenze di misura da 5 a 30cm visibili senza ad occhio.
    -le perline presentano montaggio e parti mancanti che permettono di vedere la coibentazione.
    -i tagli delle travi e dei travetti sono stati eseguiti in loco con sega elettrica e non pretagliato, quindi si veono tutti i tagli vivi sfilacciati, chidi e viti come se fosse un tetto di strutture provvisorie e non di un’abitazione di classe a/b.
    -la coibentazione eseguita all’inerno della camera d’aria tra mattoni faccia vista e controparete non è stata eseguita in linea della normativa, utilizzando materiali di densità differente e in alcuni punti mancante.
    -le pareti interne presentano dei fuori squadra dai 2 a 4 cm con conseguente difetto della piastrellatura e di inserimento di arredi “cucina”ecc
    -a palazzina ultimata si scopre che non è stata realizzata la canna fumria della caldaia condominiale e il costruttore vorrebbe farla esterna in muratura passando sul mio balcone e di conseguenza non rispettando i disegni e il progetto e tuto ciò ch si può dedurre e come estetica e disagio sul balcone.
    -da informazioni avute ascoltando gli operai c’è il sospetto che la caldaia sia sottodimensionata a causa dell’impossibilità di alternative per mancanza dell’uscita di sicurezza prevista di legge per caldaie sopra a certe potenze. Quindi hanno ridotto la potenza per evitare di stravolgere il progetto. (necessita verifica del tecnico termo idraulico)
    -il box scopro che è largo 230 meno i montanti della porta basculante netto 200 quindi vorrei sapere che macchina si può fare entrare.
    e tanti altri difetti.
    Io in virtù di quanto sopra mi stò facendo seguire e consigliare da un perito, ma vorrei sapere cosa potrebbe succedere e se ho possibilità di rescindere con conseguente richiesta di restituzione dei soldi versati e dei danni provocati e interessi tutto ciò che sono in diritto di chiedere. I miei risparmi di una vita dei mie genitori e miei sono stati investiti in quella casa e questa persona mi stà emotivamente ed economicamente distruggendo.
    Grazie

    Rispondi
  • 16 Giugno 2009 in 17:24
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    Ho installato una grata (di plastica) per rampicanti su un muro divisorio posto a confine tra le verande di due villette a schiera: il muro è alto 1,80 m e la grata supera in altezza il muro per circa 50 cm. Il vicino lamenta l’istallazione della grata, in quanto il rampicante non supera il muro, la quale, a sua detta, gli toglie aria e luce.
    Domanda: La sola grata, che supera in altezza il muro divisorio, ci può stare?
    Inoltre questo vicino lamentoso, durante l’atto di compra-vendita non ha voluto il regolamento condominiale (pertanto l’esistenza del regolamneto non compare scritto nel suo atto notarile a differenza di tutti gli altri) e non rispetta quanto riportato in esso poichè non nè possiede ed accetta copia. Cosa si può fare?
    Grazie attendo risposta.

    Grazie, attendo risposta.

    Rispondi
  • 17 Giugno 2009 in 00:51
    Permalink

    Stò costruendo una casa unifamiliare per civile abitazione.Senza alcun preavviso l’impresa(s.r.l.)mi ha comunicato che per sua impossibilità non continua più i lavori.Sono poi venuto a sapere che l’impresa verrà probabilmente messa in liquidazione.Posso richiedere dei danni? E’ possibile quantizzare nei danni anche la garanzia decennale che non avrò più se la società verrà liquidata?

    Grazie

    Rispondi
  • 17 Giugno 2009 in 10:43
    Permalink

    Buongiorno Cisy, le distanze sui confini sono regolamentate dal codice civile, articolo 892, che ti invitiamo a leggere, potrai notare che la prima parte si occupa delle distanze da rispettare nel caso di installazione di piante a confine, nell’ultimo capoverso c’è scritto quanto segue:
    “le distanze anzidette non si devono rispettare se sul confine esiste un muro divisorio, proprio o comune,
    purché le piante siano tenute ad altezza che
    non ecceda la sommità del muro.”
    Pertanto la grata non dovrà superare l’altezza del muro.
    Riguardo al regolamento condominiale, il costruttore era responsabile dell’accettazione di tale regolamento da parte dell’acquirente al momento del rogito di trasferimento della proprietà e comunque il condominio si costituisce a prescindere.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Giugno 2009 in 11:18
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    Buongiorno Federico, se tu sei già proprietario di questo immobile non puoi chiedere la restituzione dei soldi versati, se tu invece hai versato dei soldi a titolo di caparra confirmatoria, sei nella condizione di rimandare l’atto finchè i lavori non vengono ultimati nel migliore dei modi. La prima persona a cui chiedere spiegazioni è il direttore dei lavori, colui che, avrebbe dovuto o dovrà certificare l’abitabilità e la conformità degli impianti.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Giugno 2009 in 12:21
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    Ho pensato ad un’altra soluzione, se metto la grata dentro la fioriera del rampicante, sempre con lo scopo di far superare l’altezza della grata rispetto al muro, a quale distanza dal muro divisorio devo mettere grata e fioriera?
    Grazie per la pazienza, saluti.

    Rispondi
  • 17 Giugno 2009 in 15:14
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    Sempre secondo l’articolo 892 c.c., la distanza deve essere di 50 cm salvo regolamenti Comunali diversi.
    saluti

    Rispondi
  • 24 Giugno 2009 in 15:31
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    Buongiorno,
    ho acquistato da precedente proprietario una villetta di testa in un complesso residenziale, dopo alcuni mesi mi sono accorto di un evidente cedimento del muro di contenimento del mio giardino verso la corsia di manovra condominiale; come posso fare rivalsa verso i vari soggetti (impresa, precedente proprietario, immobiliare originariamente intestataria del complesso) Di seguito i dati dell’ edificio: agibilità 2002, mio acquisto 2007; l’immobiliare si è sciolta venduti tutte le unità (ma saprei rintracciare i legali rappresentanti), l’impresa non ne vuol sapere di intervenire, il precedente proprietario mi ha venduto la villetta visto e piaciuto (sapeva già del cedimento ma era in un punto non visibile e si è visto bene di non farmelo notare, è in una posizione di non passaggio per la mia villetta). Ho già un preventivo di spesa in mano, come posso muovermi correttamente se c’è una via?
    cordialmente, Arch. Marco Sessolo

    Rispondi
  • 25 Giugno 2009 in 00:04
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    abito in un condominio, il palazzo e’stato costruito da circa 30 anni .
    il condomino che abita al piano terra ha i pilastri all’interno dell’appartamento con l’intonaco screpolato e a vista il ferro.
    vorrei sapere se le spese di ripristino spettano a tutto il condomino o al proprietario dell’appartamento dato che quasi tutti i condomini abbiamo ripristinato i tetti con le stesse condizioni di usura, sostenendo la spesa ognuno di tasca nostra.
    saluti enzo

    Rispondi
  • 25 Giugno 2009 in 10:01
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    ciao sono elena ed ho acquistato un appartamento su un residence di 6 palazzine 5 anni fa. Nell’ultima assemblea alla quale non ho participato si è deciso di iniziare una causa al costruttore per delle infiltrazioni nelle mansarde di proprietà degli appartamenti all’ultimo piano. Posso rifiutarmi di pagare le spese legali per questa causa che personalmente non vorrei iniziare? E’ sufficiente spedire una lettera all’amministratore? come posso propormi a quest’ultimo?
    grazie

    Rispondi
  • 25 Giugno 2009 in 17:33
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    E’ nel suo diritto non partecipare a questa iniziativa legale, informi l’amministratore e gli altri condomini con una raccomandata a mano.
    saluti

    Rispondi
  • 25 Giugno 2009 in 17:34
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    Buongiorno Enzo, i pilastri sono parti strutturali e comuni, pertanto le spese dovranno essere ripartite in base alle tabelle millesimali.
    saluti

    Rispondi
  • 25 Giugno 2009 in 17:35
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    Buongiorno Marco, la situazione è complicata, sicuramente dovrebbe rispondere l’impresa, ma le consigliamo di rivolgersi ad un legale per essere tutelato nel migliore dei modi.
    saluti

    Rispondi
  • 26 Giugno 2009 in 12:44
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    gentilissima Elettra ,l’agenzia di compravendita case che doveri ha verso chi compra ? Perchè mi sembra che la mia abbia solo incassato la percentuale e addiritura non è venuta dal notaio.Per problemi di difetti inerenti alla casa puo’ fare da intermediario con il costruttore oppure puo’ chiamarsi fuori ?

    Grazie
    Francesco

    Rispondi
  • 26 Giugno 2009 in 15:51
    Permalink

    Buongiorno Francesco, gli obblighi di un agente immobiliare sono stabiliti dall’articolo 1759 del codice civile e riguardano sopratutto l’obbligo alla correttezza. Per il resto il lavoro del mediatore finisce quando l’accordo viene raggiunto, ovvero quando chi ha fatto la proposta è a conoscenza dell’accettazione da parte del venditore e in quel dato momento matura il diritto alla provvigione. La giurisprudenza è stata chiara sul fatto che non occorre che il mediatore sia presente in tutte le fasi della trattativa in quanto il suo compito è quello di mettere in relazione le parti.
    Le ribadiamo che il responsabile dei difetti dell’immobile è chi lo ha costruito, se poi crede che una telefonata da parte del mediatore sia risolutiva vedrà che saranno lieti di aiutarla.
    saluti

    Rispondi
  • 27 Giugno 2009 in 09:00
    Permalink

    Ho acquistato due anni fa un appartamento in un palazzo in costruzione. Come da capitolato, io mi sono avvalso della facoltà di acquistare, pagando un supplemento rispetto al prezzo di capitolato, piastrelle per pavimenti scelti da me. Purtroppo, nonostate abbia pagato una differenza di Euro 2500,00 mi sono ritrovato il soggiorno con piastrelle di diversa tonalità di colore (avevo scelto colore uniforme!) e con macchie e imperfezioni. L’impresa costruttrice sostiene che è responsabile il venditore delle piastrelle, il venditore sostiene il contrario (responsabilità del posatore che avrebbe dovuto accorgersi delle diverse tonalità di colore e delle imperfezioni durante la posa), responsabilità dunque dell’impresa. Chi deve rispondere dei danni?

    Rispondi
  • 27 Giugno 2009 in 12:53
    Permalink

    Sto per acquistare un appartamento in un condominio, ho gia stipulato il contratto preliminare di compravendita, ma ho avuto notizia, durante una riunone di condominio, che la molta umidità che si riscontra all’interno dell’androne e intorno al palazzo è dovuta al fatto che l’imprersa costruttrice, ormai scomparsa, quando ha costruito (circa vent’anni fà)detto palazzo non ha usato guaine di catrame e per di più a riempito i vespai con terra di giardino anziché utilizzare cittoli di pietra e/o altro. Cosa posso fare?, posso recidere il preliminare senza incorrere nella perdita della caparra. Ciao e grazie

    Rispondi
  • 29 Giugno 2009 in 11:40
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    Buongiorno Giuseppe, bisognerà per prima cosa, capire se il vizio è stato volutamente taciuto dalla parte promittente venditrice, se il prezzo tiene conto di tale problema, se nelle precedenti riunioni condominiali l’argomento era già stato trattato, a quel punto dovrà convocare il venditore e chiedere spiegazioni in merito, solo allora potrà valutare la situazione con i giusti elementi.
    saluti

    Rispondi
  • 29 Giugno 2009 in 11:40
    Permalink

    Buongiorno Giuseppe, la responsabilità è del fornitore.
    saluti

    Rispondi
  • 29 Giugno 2009 in 12:08
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    Buongiorno , avrei un altra domanda da farle visto che lei è cosi chiara . Mi sono recato dal giudice di pace per risolvere il problema con il costruttore pensando che la cosa fosse gratuita ma il giudice mi dice che devo pagare una tariffa di 170 euro + bolli perchè l’importo del danno non è definibile . Ma se l’incontro è solo bonario perchè non è gratuito o al limite una minima cifra. E se uno come me non puo’ permettesela ?
    Grazie
    Francesco

    Rispondi
  • 29 Giugno 2009 in 15:14
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    ciao Francesco, i costi riferiti all’intervento del giudice di Pace sono sintetizzati nella tabella allegata alla finanziaria 2005 dove potrai trovare il contributo unificato per le varie tipologie di processo.
    saluti

    Rispondi
  • 5 Luglio 2009 in 16:28
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    Buongiorno, il mio problema è questo: ho acquistato una casa nel maggio 2003 da proprietario, ma la casa era ancora da ultimare, infatti a tanti lavori ho assistito personalmente. Ma veniamo al problema, le piastrelle del terrazzo si stanno sollevando, infatti si stanno crepando e sembra di camminare su un palchetto. Ho sempre avuto l’impressione che il lavoro era stato fatto in modo pessimo, infatti non avendo la ringhiera ma un muretto di contorno, sono state fatte 3 scarichi per l’acqua nel pavimento che vanno in una grondaia, ma anche d’estate in periodi senza piogge, vedevo scaricare continuamente gocce d’acqua, secondo me l’acqua ristagnava sotto le piastrelle.
    Posso rivalermi sul proprietario?

    grazie

    Rispondi
  • 6 Luglio 2009 in 14:01
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    Buongiorno,

    il mio problema è che i tubi della predisposizioni dell’aria condizionata perdono gas, e ogni anno devo chiamare un tecnico.
    La casa è del 2001. Se devo cambiare i tubi, e quindi rompere i muri, posso rivalermi sul costruttore, o sull’idraulico che a suo tempo li ha montati? grazie

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  • 6 Luglio 2009 in 22:41
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    Buonasera, abito in una villetta a schiera che fa parte di un condominio formato da 2 stecche di 10 villette, con cortile in comune. Per la sesta volta in 6 anni si sono rotti dei tubi in pvc che dai contatori,posti fuori dal cancello condominiale, portano l’acqua alle singole villette. Visto l’evidente e incontestabile vizio di posa dei tubi, il costruttore deve rispondere del danno e provvedere alle riparazioni? Il tubo, dal contatore alla propria casa è di proprietà del proprietario o del condominio? Se il costruttore non risponde del danno, le spese di scavo nel cortile condominiale e riparazione deve pagarle il proprietario della villetta il cui tubo si è rotto o deve pagarle il condominio? Grazie per la Vostra risposta

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  • 8 Luglio 2009 in 19:27
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    Chiedo con molta perplessità …..sono proprietario di una villetta singola alla quale ho fatto fare dei lavori di manutenzione circa due anni fa compreso anche di una riintonacatura esterna fatta perche i muri presentavano crepe di piccole dimensioni e sfioriture.A distanza di tempo i muri sono tali e quali a prima e in alcuni punti l intonaco si stacca….
    posso contestare i lavori?
    Ringrazio per l’attenzione e attendo consiglio

    Rispondi
  • 11 Luglio 2009 in 17:51
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    salve, sono proprietario di un appartamento sito in un condominio da circa 5 anni, e fin dal primo anno si sono verificate delle infiltrazioni d’acqua piovana in alcuni garage,tra qui il mio garage, che è quello con le infiltrazioni maggiori.(tengo a precisare che alla ditta costruttrice sono già state inviate diverse raccomandade, e loro sono anche intervenuti in alcuni lavori per risolvere il problema, ma non hanno risolto nulla). il suolo sopra ai garage e proprietà privata di alcuni condomini, vorrei sapere contro chi devo agire e nell’eventualità di una causa legale: i tempi e più o meno le spese che dovrò affrontare per tale causa. grazie.

    Rispondi
  • 17 Luglio 2009 in 17:27
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    Abito in una villetta nuova acquistata direttamente dal costruttore nel 2006 con predisposizione all’impianto di condizionamento.
    La scorsa estate 2008 ho deciso di far installare a mie spese da un artigiano di fiducia un climatizzatore 3 split sulla predisposizione esistente.
    Nel corso dell’anno ho dovuto ricaricare piu’ volte l’impianto in quanto una perdita non bene identificata lo scaricava di gas.
    Pochi giorni fà, dopo un approfondita ispezione l’installatore è risalito al motivo della perdita. Uno dei 3 circuiti predisposti in fase di costruzione dell’impianto e messi in pressione singolarmente, perde gas.
    Appena appurata la causa ho contattato il costrutture informandolo della situazione, mi ha immediatamente rimandato all’idraulico che 3 anni fà ha realizzato l’impianto.
    L’idraulico dopo aver constatato l’accaduto, sostiene che la causa non dipende da lui ma “forse” da un difetto di costruzione dei tubi in rame che contengono il gas di raffreddamentoda lui utilizzati.
    L’unica soluzione che mi rimane per ripristinare l’aria condizionata in camera da letto è abbandonare la linea con la perdita, in quanto sotto pavimento, e predisporre una nuova traccia.
    Può essere considerato un vizio grave?
    Se si a chi e in che forma mi devo rivolgere per richiedere il risarcimento dell’intervento che sarò costretto ad eseguire?
    Grazie

    Davide

    Rispondi
  • 21 Luglio 2009 in 23:06
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    Buongiorno. Vorrei capire meglio: i dieci anni di responsabilità del costruttore da quale data decorrono? Dalla comunicazione di fine lavori in comune? Mi è stato detto che se il costruttore prova, attraverso fatture, di aver acquistato prima materiali per un determinato lavoro (es. piastrelle per pavimenti),allora la data di riferimento in caso di crepe nelle piastrelle è quella della sua fattura di acquisto, perchè si presume che il lavoro sia stato fatto in quel periodo. E’ vero? Vorrei anche chiedere notizie in merito alla declassazione di un immobile nel caso siano presenti vari vizi. E’ vero che se un perito ne comprova la declassazione il costruttore deve risarcire una percentuale del valore dell’immobile? Mi può indicare quali articoli del Codice Civile trattano questo argomento?
    Grazie

    Rispondi
  • 22 Luglio 2009 in 12:11
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    Buongiorno Roberta, ecco i riferimenti che ci ha chiesto:
    articolo 1669 c.c.
    Legge 210/2004
    saluti

    Rispondi
  • 22 Luglio 2009 in 12:14
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    Buongiorno Luigi, Buongiorno Davide, il vostro è un chiaro caso di come sia difficile dimostrare chi è responsabile di un danno, in entrambi i casi dovreste nominare un perito esterno che, una volta effettuato un sopralluogo, stabilisca la causa e il responsabile, a quel punto dovrete richiedere il ripristino della situazione e l’eventuale risarcimento del danno. Vi consigliamo di risolvere i problemi in via stragiudiziale.
    saluti

    Rispondi
  • 24 Luglio 2009 in 08:59
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    Buongiorno, ho comprato un appartamento nuovo circa due settimane fa (lo stabile è stato completato circa tre anni fa). Ieri ho chiamato un pavimentista di mia conoscenza perché desse un’occhiata al parquet. Secondo il pavimentista, in più punti il parquet è lievemente ondulato, ossia non perfettamente piatto (“a specchio”) in quanto probabilmente il legno è stato posato prima che i sottofondi potessero asciugarsi del tutto. In altre parole ha rilevato un comportamento anomalo del legno (rovere). In una stanza ha anche individuato del legno annerito, segno di umidità (il che confermerebbe la sua tesi). La domanda che vi rivolgo è: come mi devo muovere? oggi cerco di risalire al nome di chi ha posato il parquet. Grazie dell’aiuto. Non sono per niente esperto di queste cose!

    Rispondi
  • 24 Luglio 2009 in 16:15
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    Buongiorno Alfonso, deve rivalersi sul costruttore.saluti.

    Rispondi
  • 31 Luglio 2009 in 01:38
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    Buongirono, vi sottopongo il mio problema nel novembre 2005 ho acquistato da privato una porzione di bifamiliare costruita con fine lavori nel 2002 e con successivi interventi fino al 2004 e quindi mai abitata, al momento del preliminare erano presenti delle crepe sull’intonaco esterno in una determinata zona ed il venditore le ha giustificate come un difetto dell’applicazione dell’intonaco da parte dell’impresa che era già stata contattata per il ripristino e che effettivamente ha provveduto ad effettuare il lavoro rasando e ridipingendo addirittura tutta la porzione.
    Successivamente mi sono però reso conto che le crepe che avevo visto a quel tempo sono ricomparse e in questi ultimi mesi sono diventate più numerose inoltre altri interventi erano stati effettuati in corrispondeza su una stanza interna ma erano stati taciuti. Da una presa visione effettuata da un tecnico mi è stato riferito che è il danno è dovuto ad un difetto di progettazione/costruzione in quanto circa 3 metri di muro portante poggiano su uno scantinato interrato esterno all’abitazione e questo provoca un dissesto strutturale. La mia domanda è quindi oltre alla richiesta di ripristino da effettuare al costruttore posso rivalermi anche sul venditore per aver consapevolmente taciuto il difetto (ne ho avuto conferma telefonica dallo stesso dopo un anno dall’acquisto) ? Grazie per la cortese risposta.

    Rispondi
  • 31 Luglio 2009 in 23:23
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    nel 2002 ho acquistato un appartamento in un condominio, il mio quesito è il seguente: il muro che separa il mio appartamento da quello del vicino dalla mia parte è adibito a cucina quindi lavello etc mentre dal lato del vicino di casa è adibito a soggiorno. Il mio vicino di casa ha notato ,circa all’altezza degli attacchi idrici presenti nel mio lato del muro in corrispondenza di una presa di corrente nel suo salotto, una macchia giallognola come se fosse di acqua. Premetto che nella mia cucina il muro è completamente asciutto e non ci sono perdite di alcun tipo ed inoltre che esiste anche un piano superiore. Un idraulico interpellato telefonicamente dal vicino gli ha detto che siccome la perdita è in corrispondenza degli scarichi e delle tubazioni della “mia” cucina dovrei essere io a dover trovare il problema e far riparare il danno. Siccome il vicino mi è piombato in casa chiedendomi di pagare i danni volevo sapere come dovrei regolarmi.

    Rispondi
  • 1 Agosto 2009 in 09:51
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    Buongiorno Tiziano, la situazione è complessa, le consigliamo di rivolgersi ad un legale che le consigli quale strada seguire.
    saluti

    Rispondi
  • 3 Agosto 2009 in 14:35
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    Salve, ho acquistato casa (nuova)nel 2004, nel 2006 ho fatto installare il climatizzatore (fatto predisporre le tubazioni nel muro dal costruttore), ogni anno dovevo far riempire il climatizzatore perchè perdeva, con la persona che mi ha installato il climatizzatore, dopo varie prove, siamo giunti alla conclusione che il problema è la perdita dei tubi (immurati). Come devo comportarmi?
    Parlando con l’installatore del clima, mi consiglia di fare una tratta nuova, ma il lavoro e il materiale per i test effettuati, spetta il costruttore pagarli?
    L’installatore è disposto a certificarmi il problema e a fornire un preventivo sui relativi materiali usati per il test e per la tratta nuova.
    Devo prendere un’avvocato?
    L’idraulico del costruttore rifiuta di credere che il problema sono le tubature e che la sua assicurazione copre solo i primi 2 anni della casa.
    Aiutatemi.
    Grazie per la cortese attenzione

    Rispondi
  • 5 Agosto 2009 in 15:31
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    vorrei sapere chi deve pagare i danni provocati alla mia casa e a quella dei miei fratelli. il costruttore è lo stesso. solo che questa persona quando ancora era il proprietario della ditta, se ne è lavato le mani, quindi non si è mai preso le sue responsabilita’. ora abbiamo saputo che ha venduto la ditta edile ad un altro ing. chi paga i danni’ il vecchio o il nuovo proprietario della ditta edile? grazie.

    Rispondi
  • 5 Agosto 2009 in 15:39
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    buongiorno. io e i miei fratelli abbiamo dato incarico, ad una ditta costruttrice, di costruire le nostre case. dopo un paio di anni purtroppo si sono verificati dei grossi problemi, come ad esempio grosse infiltrazioni dai terrazzi, che non sono stati ancora risolti. l’appaltatore non ha voluto risarcire il danno provocato dalla sua ditta. ora ha venduto la ditta ad un altro ingegnere. chi deve risarcire i danni? il vecchio o il nuovo proprietario della ditta costruttrice?

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 09:39
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    ho firmato un preliminare di vendita per l’acquisto di un a casa di circa 40 anni e soo ora, dopo aver ottenuto le chiavi, ho scoperto che il tetto di eternit e’ stato ricoperto con un n uovo tetto. Come devo comportarmi con i venditori (privati) che mi avevano assicurato che il tetto era nuovo…si..ma ben coperto vi e’ un deposito di eternit? Premetto che il rogito non e’ ancora stato fatto e che la mia intenzione sarebbe di non rinunciare all’acquisto.
    Ringraziandovi aspetto vostre novita’.

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 09:42
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    Ho firmato un preliminare di vendita con privati per acqistare una casa di circa 40 anni. Ma solo ora ho scoperto che il nuovo tetto e’ stato posato su un tetto esistente in eternit.
    I proprietari non hanno mai accennato a questo, cioe’ la presenza di eternit. Come mi devo comportare per poter rogitare?

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 17:53
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    Buongiorno Rosanna, dipende dalla tempistica, a quando risale il danno subito e a quando risale la costruzione dell’edificio.
    saluti

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 17:55
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    Buongiorno Roberta, si informi presso il suo Comune se una copetura del genere è stata appositamente rivestita, lei deve assicurarsi che il lavoro è stato fatto da ditte specializzate in quanto, in caso contrario sarebbe altamente tossico.
    saluti

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 17:56
    Permalink

    si Daniele, non le rimane che rivolgersi ad un legale.
    saluti

    Rispondi
  • 6 Agosto 2009 in 17:58
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    Buongiorno Mario, esistono polizze assicurative che coprono questi danni, se lei non ne ha mai stipulata una e la perdita è in corrispondenza di una tubatura di sua proprietà, dovrà risarcire personalmente il danno. Incarichi un idraulico di fiducia che provveda ad un sopralluogo e concordi il risarcimento con il vicino.
    saluti

    Rispondi
  • 14 Agosto 2009 in 16:35
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    Salve, ho comprato una bifamiliare nel dicembre 2008 e da subito sono comparse infiltrazioni d’acqua al piano terra in diversi punti che provocano addirittura lo scostamento del battiscopa.Il costruttore ha eseguito vari lavori, tra cui uno scolo esterno per l’acqua piovana in eccesso ma il problema persiste. Posso rivolgermi all’assicurazione del costruttore tramite un legale?Per favore rispondetemi non so più come fare dopo solo otto mesi dall’acquisto!Grazie

    Rispondi
  • 17 Agosto 2009 in 23:16
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    Ho comprato un appartamento di nuova costruzione, il 24 aprile abbiamo fatto il rogito però non abbiamo richiesto la cosiddetta assicurazione decennale. E’ possibile richiederla ora? Se l’impresa, che è in liquidazione, si rifiuta, in caso di danni, come procedere?
    Grazie

    Rispondi
  • 20 Agosto 2009 in 13:59
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    Caro Geomtera un saluto prima di tutto, mi chiamo Rizzato Luca e mi sono messo in contatto con lei per porgli alcuni quesiti riguardanti una causa civile.
    Sono proprietario di un appartamento facente parte di una palazzia condominale composta da quattro unità abitative, uno degli altri tre proprietari circa 5 anni fà ha intrapreso una causa civile al privato che ha gli venduto l’immobile che è poi lo stesso che l’ha venduto a me, la causa è iniziata dopo circa 8-9 mesi da quando questo proprietario era venuta a stare nell’immobile.
    La causa è stta fatta per seri problemi di umidità e infiltrazione che tale proprietario ha lamentato quasi subito nel proprio appartamento, però nella causa stessa sono stati citate alcune zone che appartegono a proprietà condominialii comuni, considerando che ad oggi la causa risulte essere stata vinta, anche perchè l’altra parte non siè mai presentata alle varie udienze, questo proprietario riguardo ale parti comuni cosa puo pretendere dagli altri proprietari, tenendo conto che lui ha insertio parti comuni nella causa interpellandoci dopo a causa già iniziata, e che io e gli altri proprietari abbiamo avuto un incotro con il suo legale il quale ci diceva che noi non centravamo nella causa stessa.
    Già 4 anni fà e anche ultimamente un mese fà tale propritario mi ha ripetuto che noi dobbiamo concorrere di tasca nostra pe il ripristino delle parti condominialie per i nostri quarti e lui è coperto in tutto, considerando che al costruttore per fare causa c’è tempoi 10 anni cosa possiamo fare, voglio aggingere che la causa è ad indennizzo in quanto la parte lesa non si fida di far fare i lavori all’impresa che a costruito l’immobile in origine e non si fidano neanche del proprietario che gli venduto l’immobile, voglio far notare che i danni eventuali su parti condominiali non vanno a ledere parti di proprietà privata del proprietario che ha mosso la causa.

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  • 21 Agosto 2009 in 14:56
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    sono proprietario di un appartamento sito al secondo piano con giardino di mia proprietà. in giardino ci sono delle grate appoggiate nel pavimento. sotto le grate ci sono i garages dei condomini. in questi giorni ho notato che le piastrelle vicino alle grate si stanno rompendo e che il pavimento si sta abbassando; ho notato inoltre che nel muro di sostegno delle grate ci sono delle crepe. cosa devo fare oltre a comunicarlo all’Amministratore? gli eventuali interventi sono a carico mio o del condominio? grazie

    Rispondi
  • 22 Agosto 2009 in 12:08
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    Buongiorno,
    circa 2 anni fa’ho comprato una parte di villeta bifamiliare.
    Dopo circa 1 anno segnalavo al costruttore macchie d’umidita’sui muri nell’interrato(premetto che la parte interrata c.ca 115 m2 e’ dichiarata come cantina e non come taverna e che era gia’preesistente,poiche’precedentemente vi era una fabbrica),chiedendo un’inntervento tramite una mail,ma senza risposta.Ora le macchie si sono estese a quasi tutte le pareti perimetrali adiacenti ad un’intercapedine,con muffa e distacco della vernice.
    Abbiamo scoperto poi che non esiste un vespaio areato,ma probabilmente fatto con ghiaia(forse il vecchio vespaio)e quindi il perche’di quell’umidita’proveniente da sotto.
    Come mi devo comportare?Un’azione legale mi darebbe senza dubbio ragione?
    Grazie Andrea

    Rispondi
  • 24 Agosto 2009 in 16:52
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    Buongiorno Francesco, si, deve rivolgersi all’amministratore.
    saluti

    Rispondi
  • 24 Agosto 2009 in 17:00
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    Buongiorno Luca, da quello che ci dice, possiamo ribadirle che, non essendo parti in causa, non dovete concorrere a nessuna spesa, questo almeno è quello che riusciamo a capire dalla situazione che ci ha descritto.
    saluti

    Rispondi
  • 24 Agosto 2009 in 17:01
    Permalink

    Buongiorno Carmelina, la così detta “postuma decennale” è per legge, non serve richiederla.
    saluti

    Rispondi
  • 25 Agosto 2009 in 20:02
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    Salve, ho comprato una bifamiliare nel dicembre 2008 e da subito sono comparse infiltrazioni d’acqua al piano terra in diversi punti che provocano addirittura lo scostamento del battiscopa.Il costruttore ha eseguito vari lavori, tra cui uno scolo esterno per l’acqua piovana in eccesso ma il problema persiste. Posso rivolgermi all’assicurazione del costruttore tramite un legale?Per favore rispondetemi non so più come fare dopo solo otto mesi dall’acquisto!Grazie

    Rispondi
  • 25 Agosto 2009 in 20:02
    Permalink

    Salve, ho comprato una bifamiliare nel dicembre 2008 e da subito sono comparse infiltrazioni d’acqua al piano terra in diversi punti che provocano addirittura lo scostamento del battiscopa.Il costruttore ha eseguito vari lavori, tra cui uno scolo esterno per l’acqua piovana in eccesso ma il problema persiste. Posso rivolgermi all’assicurazione del costruttore tramite un legale?Per favore rispondetemi non so più come fare dopo solo otto mesi dall’acquisto!Grazie

    Rispondi
  • 25 Agosto 2009 in 20:02
    Permalink

    Salve, ho comprato una bifamiliare nel dicembre 2008 e da subito sono comparse infiltrazioni d’acqua al piano terra in diversi punti che provocano addirittura lo scostamento del battiscopa.Il costruttore ha eseguito vari lavori, tra cui uno scolo esterno per l’acqua piovana in eccesso ma il problema persiste. Posso rivolgermi all’assicurazione del costruttore tramite un legale?Per favore rispondetemi non so più come fare dopo solo otto mesi dall’acquisto!

    Rispondi
  • 26 Agosto 2009 in 12:21
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    Buongiorno Alessandra, i lavori di cui ci parli rientrano nella “garanzia postuma decennale” che il costruttore deve fornirti per legge, quindi, senza indugio rivolgiti a lui, invia una raccomandata con ricevuta di ritorno nella quale richiedi un suo urgente sopralluogo.
    saluti

    Rispondi
  • 26 Agosto 2009 in 18:33
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    Buongiorno,
    Il giorno 22/8 Avevo chiesto un Vostro parere ma non ho avuto risposta.

    Grazie Andrea

    Rispondi
  • 27 Agosto 2009 in 11:48
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    ho un appartamento in un condominio di montagna. alcuni condomini hanno le cantine che hanno una parete interrata a ridosso del muro perimetrale e lamentano da circa 20 anni la presenza di umidità e muffa. A suo tempo hanno rinunciato a richiedere i danni al costruttore.
    adesso hanno richiesto al condominio di bonificare le loro cantine. perchè hanno lasciato cadere in prescrizione la cosa? che ne pensate?

    Rispondi
  • 28 Agosto 2009 in 09:50
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    Buongiorno Andrea, se il locale è accatastato come “cantina”, questo sottintende un vano spesso non areato e seminterrato, pertanto un po’ di umidità è inevitabile. Se vi sono invece dei grossi problemi di “risalita capillare” dovrai intervenire nel modo che riterrai più opportuno e meno costoso. Ovviamente puoi richiedere un intervento di ripristino al costruttore. Gli interventi che ti proporrà sono:
    – l’inserimento di una barriera fisica attraverso lastre impermeabili con intonaci macroporosi alla base della muratura
    – fare delle infiltrazioni nei muri in linea orizzontale tramite perforazioni con inserimento di resine apposite.

    Rispondi
  • 29 Agosto 2009 in 19:57
    Permalink

    Vorrei cortesemente un consiglio per un problema riguardante la casa da me acquistata e che mi verrà consegnata questo fine settmbre.
    Durante un sopralluogo con il mobiliere mi sono accorto che il pavimento (con piastrelle da extracapitolato) è stato posato con risultati scadenti. Non c’è una piastrella che sia allo stesso livello dell’altra. Il pavimento è tutto un susseguirsi di gradini da 1 e anche 2 mm. Comunicato il problema al costruttore mi ha detto che avrebbero sistemato. Ad oggi sono stati montati i battiscopa, le porte, hanno imbiancato, ma le piastrelle sono nelle stesse condizioni. L’unico provvedimento che hanno adottato è stato quello di riempire i vari gradini tra un piatrella e l’altra con il materiale che si utillizza per fare le fughe! Come devo comportarmi? Posso rifiutarmi di firmare il foglio di collaudo? Mi conviene inviargli una lettera dell’avvocato anche se non mi hanno ancora consegnato la casa?
    Grazie mille per l’attenzione.

    Rispondi
  • 30 Agosto 2009 in 19:42
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    Egr.sig William
    ho acquistato una monofamigliare nel 2004(di nuova costruzione) e casualmente ho scoperto che un confine dal lato sud non corrisponde a quanto specificato nel dis. della pianta della Corte in cui è posizionata la casa.Più esattamente dallo spigolo della casa all’inizio della strada (larg.4mt.)invece dei 5mt.abbiamo misurato con mio padre circa 4,75 mt.La cosa strana è che non ho avuto nessuna difficoltà ad ottenere l’abitabilità da parte del Comune.
    A questo punto mi chiedo,non essendo possibile spostare i confini senza diminuire la larghezza della carreggiata della strada(c’è da considerare che nell’altro lato della strada è stata costruita da breve un’altra monofamiglire simile alla mia),come devo comportarmi nei confronti della ditta costruttrice e in questo caso anche venditrice? Cosa mi comporta un domani volessi rivendere la casa?
    Ringrazio anticipatamente per la vostra cortese risposta.

    Rispondi
  • 31 Agosto 2009 in 11:47
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    Ciao Francesca, fai presente al direttore dei lavori della ditta venditrice la difformità ed invitalo a rendere conforme la piantina catastale con le misure reali.
    Saluti

    Rispondi
  • 31 Agosto 2009 in 12:03
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    Ciao Alessandro, fai presente alla ditta costruttrice che non sottoscriverai il rogito notarile finchè i lavori non saranno eseguiti a regola d’arte.
    Saluti

    Rispondi
  • 6 Settembre 2009 in 19:35
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    abito in un condominio.
    Dopo 13 anni circa da quando e’ stato finito, il comune si e’ accorto che scarica nelle acque bianche, e quindi ha intimato all’amministratrice di prcedere immediatamente a sistemare il tutto…
    Ora…a parte che mi sembra impossibile che in 13 anni nn si siano mai accorti di niente (a detta anche di mio suocero che fa il costruttore se c’e’ un problema di questo tipo se ne accorgono in una settimana se nn meno, il che mi fa pensare a mazzette di vario tipo), ma per casi come questo non c’e’ nessuna possibilita’ di rivalersi sul costruttore?
    Grazie

    Rispondi
  • 12 Settembre 2009 in 15:04
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    Ho acquistato un appartamento in un condominio nel maggio 2006. La camera da letto confina con il soggiorno del mio vicino e sento molto le voci che provengono dall’ altra parte. Dopo aver avvisato l’ impresario di questo problema, a spese sue ha fatto costruire una paretina di isolamento nella mia camera da letto ma senza alcun risultato. Successivamente ha fatto fare un controllo fonometrico della parete per capire da dove filtrassero i rumori. La soluzione era quella di intervenire nella parete del mio vicino, che però non si è reso disponibile visto che l’ appartamento era già arredato.
    Ora l’ impresario sostiene che le pareti sono a norma, ma quando gli chiedo la perizia fonometrica tergiversa e non me la fa avere. Cosa mi consiglia di fare?

    Rispondi
  • 15 Settembre 2009 in 02:22
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    Salve vorrei esporle la mia situazione…a dicembre 2008 ho firmato un contratto preliminare per un appartamento di lusso ancora in stato di costruzione, al momento della stipula del preliminare abbiamo fatto togliere dalla cifra dell’appartamento i costi relativi a tutte le finiture(infissi interni,pavimenti,rubinetterie,sanitari)per un totale di 10 mila euro e abbiamo concordato che l’idraulico della ditta costruttrice avrebbe apportato delle modifiche nei bagni seguendo le nostre indicazioni,inoltre nella posa delle caldane abbiamo fornito tutte le misure dei pavimenti che avremmo posato nelle varie stanze.I mie quesiti sono:
    a)nel comprare le finiture ci siamo resi conto che 10 mila euro per un appartamento di lusso sono veramente pochissimi da scontare, possiamo ancora prima del rogito pretendere di ritrattare il prezzo concordato?
    b)tutte le modifiche concordate non sono state eseguite nonostante avessimo fornito dati tecnici e disegni dei vari elementi da mettere nei bagni,possiamo pretendere che vengano rifatti in modo corretto prima del rogito,e in caso di risposta negativa posticipare il rogito fino alla corretta esecuzione dei lavori?
    c)nonostante avessimo fornito le misure dei pavimenti per la caldana, questa è stata fatta della stessa misura in tutte le camere, inoltre la misura di cui è stata fatta non ci permette più di posare i pavimenti da noi scelti perchè troppo alta
    d)il costruttore ha posato sul cornicione del terrazzo dei marmi di scarsa qualità e tagliati sbagliati,il risultato è che negli angoli e nei punti di incontro tra due lastre c’è una distanza di minimo 3 cm tra una lastra e l’altra, dopo nostra lamentela l’architetto addetto ai lavori ci ha risposto che i marmi sono bellissimi e vanno solo stuccati…
    la mia domanda è se viste queste mancanze da parte del costruttore e in base anche al fatto che questi loro errori comporteranno dei ritardi nei lavori ed essendo io in questo momento in un appartamento in affitto in cui dovrò continuare a pagare l’affitto per più mesi a causa dei ritardi, posso pretendere un risarcimento per l’obiettiva perdita di tempo e di soldi e per il fatto di aver dovuto contattare un architetto per fare una relazione dei problemi dell’appartamento?inoltre chiedo nel caso in cui il costruttore si rifiutasse(come già in parte ha fatto)di provvedere all’eliminazione dei difetti è il caso che mi rivolga ad un avvocato?posso pretendere una perizia sulla casa in modo da verificare che sia stata costruita effettivamente come era stato promesso e che il suo valore una volta terminato sia effettivamente quello che doveva essere sulla carta?per ultima cosa posso pretendere di poter collaudare gli impianti geotermici dell’appartamento prima dei rogito in modo da non avere brutti scherzi vista la leggerezza con cui sono stati eseguiti i lavori?
    Grazie mille Eleonora

    Rispondi
  • 15 Settembre 2009 in 18:44
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    Buonasera,
    circa 1 anno fa ho acquistato un immobile di nuova costruzione,quest’inverno mi sono ritrovata i muri pieni di muffa poichè dai muri esterni filtrava acqua.
    Sono riuscita a convincere il costruttore a fare lavori di manutenzione per poter riparare al danno,ma ha deciso che a sue spese farà lavori solo su una facciata, mentre la parte di dietro dovrà essere eseguita a spese mie per un totale di €2000,00.E’ legittima la sua richiesta?A me non sembra proprio.Grazie.

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 10:33
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    Salve sarò breve. Ho comprato nel 2005 un appartamento su una palazzina di 6 unità con garage interrato con sopra giardino di proprietà. Nel dicembre 2008 ho avuto delle infiltrazioni dal lato del giardino e ho informato il geometra,lui è venuto e ha effettuato dei lavori di riparazione esterni dicendo che dovrebbe essere stato l’isolamento del muro che da sul giardino che ha ceduto.
    Adesso con le recenti piogge ho avuto nuovamente infiltrazioni sullo stesso punto. Cosa posso fare? sono ancora in tempo a fare richieste al geometra?

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 15:34
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    Si Denis, è ancora in tempo.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 15:35
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    Buongiorno Stefania, per poter motivare questa spesa a suo carico, il costruttore dovrebbe dimostrare che le infiltrazini sono state causate da lei o da una cattiva manutenzione dell’appartamento. In tutti gli altri casi, la responsabilità è solo ed esclusivamente del costruttore.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 15:42
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    Buongiorno Eleonora, lei non può pretendere ulteriori sconti riguardo le finiture, ha firmato un contratto e sottoscritto un prezzo.
    Per quanto riguarda i lavori eseguiti, se questi non sono stati fatti a regola d’arte, può incaricare un tecnico di sua fiducia che, previo permesso del capo cantiere, si rechi sul posto e verifichi quanto da voi contestato.
    Se nel preliminare non è stata inserita nessuna penale per ritardata consegna lei non può nemmeno pretendere un risarcimento in tal senso a meno che non riesca a dimostrare e quantificare un reale danno subito a causa di ciò.
    Riguardo ai lavori eseguiti non secondo le vostre richieste, dipende da come sono state fatte queste richieste, se non figurano da nessuna parte (scritte), dovrete affidarvi alla buona fede di chi le ha concordate con voi e chiedere che i lavori vengano fatti da capo. E’ sempre consigliabile, nel caso di acquisti “su carta”, seguire il più possibile, di persona, il procedere dei lavori.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 15:43
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    Buongiorno Christian, incarichi un tecnico di parte e faccia eseguire la perizia a sue spese.
    saluti

    Rispondi
  • 17 Settembre 2009 in 15:44
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    Buongiorno Riccardo, la responsabilità non è solamente del Costruttore ma del tecnico che ha certificato l’abitabilità del palazzo. Richieda immediatamene un colloquio con entrambi e se non ottiene niente si faccia tutelare da un legale.
    saluti

    Rispondi
  • 18 Settembre 2009 in 11:27
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    Buongiorno,il mio problema è questo. Circa un mese fà ho avuto un problema di reflusso, nel bagno del mio garage, delle acque dell’impianto fogniario e da una videoispezione eseguita da una ditta specializzata si è potuto accertare che l’impianto in questione lavora in contropendenza per circa 8 metri. Preciso che sopra le tubature c’è terra riportata e probabilmente con gli anni la spinta del terreno verso il basso ha provocato l’inclinazione a V delle tubature stesse, probabilmente non eseguite a regola d’arte. Il costruttore, da me interpellato, mi ha risposto che il danno è da imputare soltanto allo spostamento idrogeologico del terreno e quindi si è lavato le mani. Premesso che ho già invato una raccomandata AR il mese scorso alla quale non ho avuto nessuna risposta scritta. Posso reclamare l’art. 1669 del cc. Grazie

    Rispondi
  • 26 Settembre 2009 in 19:44
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    Buongiorno,
    sono proprietaria di una villetta isolata. Con mia sorella e mia madre abbiamo deciso di fare un ampliamento nel giugno 2007. Abbiamo dato incarico ad una ditta locale che ha anche un ingegnere tra i soci e il direttore dei lavori è stato consigliato dalla ditta stessa nella figura di sua cugina architetto.
    Abbiamo dato un anticipo di 15000 euro in quanto la ditta doveva fare solo le fondazioni. finite le fondazioni hanno detto che avrebbero fatto anche il resto e nel mese di ottobre hanno chiuso il cantiere e se ne sono andati. Abbiamo pagato altri 15000 euro ed avevamo stabilito di pagare altri 25000 euro. alla fine del mese di ottobre 2008 quando siamo entrate in casa ci siamo accorte che il solaio era tutto imbarcato e che si erano rotti dei travetti. da questo è stato tutto un orrore. Non avevano fatto le fondazioni della scala d’ingresso, non avevavo predisposto i fori degli scarichi avevano usato l’accetta per mettere i pali della veranda nel legno e il poroton era tutto pieno di crepe.
    abbiamo chiamato un tecnico di fiducia, abbiamo riscontrato molti altri difetti ed il nostro ingegnere ha riscontrato problemi strutturali in quanto non è stata tenuta in considerazione la perizia geologica ma il costruttore non si prende nessuna responsabilità…il direttore dei lavori si è schierato dalla parte del costruttore e l’atp del tribunale senza nessuna prova strutturale e geologica ha evidenziato che non ci sono problemi di stabilità.
    è mai possibile prendere un oggetto nuovo che già è rovinato e non finito?
    la casa è 50 mq
    grazie mic

    Rispondi
  • 27 Settembre 2009 in 13:28
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    Buongiorno volevo esporre le seguenti domande. Siamo un complesso composto da 3 palazzine con un totale di 51 famiglie finite di costruire nel 2005 e in causa con il costruttore per i gravi vizi e difetti. Il perito del tribunale ha dato ragione ai condomini avendo avviato una procedura d’ urgenza. Vorrei sapere se è vero che dobbiamo anticipare noi condomini i soldi ed iniziare i lavori di riparazione oppure esiste la possibilita di fare nominare un impresa dal tribunale a carico del costruttore per i lavori piu’ urgenti.

    Rispondi
  • 30 Settembre 2009 in 19:00
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    Buongiorno, nel 2007 ho acquistato in una palazzina un appartamento che presenta probabilmente dei vizi relativi all’insonorizzazione. Sono venuto a sapere che nel frattempo il committente-venditore (una sas) che mi ha venduto l’immobile ha chiuso la società che risulta cancellata dal registro delle imprese. Se mi attivo ora con delle perizie fonometriche che dovessero accertare l’effettiva non conformità dell’appartamento chi devo coinvolgere ? Devo chiamare in causa (chiaramente con un legale) L’appaltatore, lo studio tecnico oppure l’ex amministratore della sas ora chiusa ?
    grazie per la vostra disponibilità

    Rispondi
  • 1 Ottobre 2009 in 21:14
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    Buonasera,
    ho anch’io, come la maggior parte degli utenti che Vi hanno scritto, dei problemi nel condominio nel quale ho acquistato un appartamento ed un box.
    Vi sono delle “importanti” crepe tra la soletta dell’ultimo piano (a sbalzo rispetto ai piani inferiori) e la parete perimetrale, inoltre nei box realizzati sotto i giardini pertinenziali vi sono abbondanti infiltrazioni d’acqua.
    Vorrei predisporre una lettera da far firmare ai condomini (essendo una piccola palazzina non abbiamo un amministratore) per poterla poi inviare al costruttore.
    Giungo finalmente alla domanda/richiesta:
    – Esiste una bozza dalla quale prendere spunto per redigere tale lettera e contrariamente potresTe (cortesemente) tracciarmene a grandi linee una?
    – A chi va indirizzata tale lettera (un tecnico mi ha suggerito di inviarla al costruttore e per conoscenza al Direttore Lavori, all’Asl ed al Comune)?
    Grazie Duccio

    Rispondi
  • 4 Ottobre 2009 in 11:33
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    ciao sono francesca come mai non rispondete piu ?

    aiutatemi sono in lotta con tutto il condominio

    Rispondi
  • 5 Ottobre 2009 in 11:26
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    Buongiorno Francesca, è vero, in genere in questi casi i lavori urgenti vengono avviati e le spese vengono anticipate dai condomini. Avete già iniziato una procedura per il risarcimento del danno e pertanto dovrete proseguire in tal senso.
    saluti

    Rispondi
  • 6 Ottobre 2009 in 20:02
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    ciao sono francesca siamo consapevoli che a questo punto dobbiamo anticipare noi condomini ma forse non ho formulato bene la domanda anzichè chiedere il risarcimento si poteva chiedere al giudice di nominare un impresa per i lavori urgenti addebitando i costi al costruttore? volevo anche farvi questa domanda l’amministratore e stato nominato dal costruttore il legale che ci difende e stato chiamato dall’amministratore ho ragione ad avere dei dubbi?grazie

    Rispondi
  • 6 Ottobre 2009 in 23:59
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    Salve,
    abito in un condominio di 4 palazzine di 4 anni di vita, che per un difetto costruttivo hanno evidenziato fin dal primo anno la fuoriuscita di bruttissime macchie di ruggine con distacco dell’intonaco dagli angoli del fabbricato, dovute all’uso di paraspigoli in ferro e non in ferro zincato. L’impresa sta intervenendo a sue spese per ripristinare questo problema e sostituire tutti i paraspigoli, ma nel fare questo lavoro sostiene che la ritinteggiatura delle facciate smantellate per la sotituzione dei paraspigoli debba essere a totale carico del condominio.
    Ritengo che il ripristino delle facciate e dei balconi debba essere a carico dell’impresa, in quanto il dannno è originato da un vizio di costruzione.
    Posso rispondere secondo voi per vie legali?Oppure deve davvero attribuirsi al condominio il costo della ritinteggiatura?
    Saluti e grazie

    Rispondi
  • 7 Ottobre 2009 in 16:26
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    Buongiorno Cinzia, il ripristino delle facciate è anch’esso a cura della ditta costruttrice. Chieda la tutela di un legale.
    saluti

    Rispondi
  • 7 Ottobre 2009 in 18:04
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    ho comprato appartamento nuovo in giugno 2009 ora in ottobre cominciano a muoversi tante piastrelle e si toglie lo stucco nelle fughe queste piastrelle aumentano ogni settimana di molte unita’ ho avvisato costruttore ha mandato un muratore ma ne toglie alcune e se ne ripresentano altre poi mi ha messo un tono diversissimo da quello originale cosa posso fare a livello legislativo visto che il costruttore non risolve il problema adeguatamente ?

    Rispondi
  • 13 Ottobre 2009 in 12:31
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    E’ possibile avere la risposta. Sono al punto 221. grazie Massimo

    Rispondi
  • 14 Ottobre 2009 in 22:35
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    Salve! cortesemente un informazione. Tra meno di un mese sembra che dovrebbero cadere i termini di prescrizione per un articolo 1669 del c.c.”rovina e difetti di cose immobili”,a seguito di un dissesto statico avvenuto al nostro palazzo,provocato da un cantiere edile attiguo al nostro edificio.
    Attualmente non siamo in causa,siamo momentaneamente senza legali,e si continua a raccogliendo i vari elementi utili.
    Quindi,sembra che se non agiremo per tempo,rischiamo di non poter piu far valere i nostri diritti nei confronti del costruttore e delle ditte varie.
    Quali sono i modi per far si che non decada questo termine?
    Ma la cosa piu importante,è se possiamo noi condomini,fare qualche cosa senza dover interpellare per forza un avvocato? Potrebbe bastare l’invio di alcune raccomandate?
    Grazie e saluti Pietro Marino

    Rispondi
    • 15 Ottobre 2009 in 10:08
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      Buongiorno Pietro dovrete indire un’assemblea con all’ordine del giorno il risarcimento del danno, una volta raggiunto l’accordo tra i condomini sarebbe utile che l’amministratore provvedesse a inviare una lettera raccomandata che richieda un sopralluogo al fine di valutare l’eventuale danno e quantificare il risarcimento.saluti

      Rispondi
  • 16 Ottobre 2009 in 13:25
    Permalink

    Buongiorno,
    trovo molto interessante il vostro sito e mi fornisce informazioni importanti per la mia situazione con il costruttutore.
    Ho riletto il mio rogito stipulato in data 01.03.06 e risulta che ha richiesto la concessione edilizia nel 2003 con varianti nel 2004 e le DIA sono in varie date nel 2004, penso che la garanzia postuma decennale non venga applicata in questo caso, per cortesia mi conferma?
    Ad oggi ho delle macchie di umidità nel sottotetto di legno, il muretto di recizione si sta sgretolando nelle sommità con varie crepe, infiltrazioni nel garage, infiltrazione di acqua nelle fioriere del balcone con sviluppo di muschio e per alcuni difetti avevo fatto presente al telefono ma il costruttore mi ha detto che sono cose da poco che posso fare sistemate io ma aggiungendo il problema del tetto, vorrei costringerlo a prendersi le sue reponsabilità ( riparazione o indenizzo).
    In aggiunta in questi 3 anni ho risolto 2 problemi a mie spese 2 problemi: caldaia in blocco per vaso troppo piccolo rispetto ai metri cubi da riscaldare e perdita di gas refrigerante nell’impianto di aria condizionata (installazione dell’impianto presente nel capitolato) e vorrei sapere se per vie legali li posso recuperare e quali articoli del C.C. o di normativa mi possono aiutare.
    Inoltre vorrei chiedere spiegazioni sulla parola CTU letta nell’ambito dei contenziosi con il costruttore.

    Rispondi
  • 20 Ottobre 2009 in 07:55
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    Buongiorno,
    io abito in un appartamento all’ultimo piano mansardato,
    gia dopo poco che ero entrato si sono rotte delle piastrelle con delle crepe in diagonale, adesso il problema si sta estendendo ad altri locali della casa. Cosa devo fare: è meglio che passi dall’amministratore condominiale ho devo agire direttamente dal costruttore? In che modo?

    Rispondi
    • 20 Ottobre 2009 in 09:50
      Permalink

      chieda immediatamente un sopralluogo statico all’ingegnere che ha seguito i lavori. saluti

      Rispondi
  • 22 Ottobre 2009 in 15:42
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    Salve,
    da circa un anno ho acquistato un appartamento (di questo nessun difetto),per quanto riguarda i box sottoranei e le cantine vi sono da circa un anno infiltrazioni e macchia di umidità.il costruttore è intervenuto più volte ma senza risolvere completamente il problema.
    ho due domande:
    L’enventuale riparazione non sarà mai paragonabile al nuovo privo di difetti,per questo è possibile chiedere una diminuzione del valore dell’immobile?
    Possiamo imporre tramite azione legale al costruttore di demolire e ripristinare a nuovo i box interrati?

    Rispondi
    • 23 Ottobre 2009 in 15:52
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      Buongiorno, la demolizione del piano seminterrato non ci sembra una soluzione strutturalmente possibile, trattandosi di locali interrati, un po’ di umidità non può essere considerato un difetto che ne diminuisca il valore, se ci sono infiltrazioni basterà richiedere che vengano sanate. saluti

      Rispondi
  • 23 Ottobre 2009 in 15:43
    Permalink

    Salve,
    ho comprato casa in un condominio di nuova costruzione nel maggio 2005. Da subito un condomino a riscontrato infiltrazioni d’acqua nel suo appartamento dovute ad un difetto di costruzione. Le infiltrazioni provengono dal giardino condominiale mancante di uno scannafosso. Ad oggi l’impresa costruttrice non ha eseguito i lavori e non sembra intenzionata a farlo. Il proprietario ha pensato di richiedere i danni al condominio il quale, secondo le sue intenzioni, dovrebbe rivalersi sulla cooperativa. Dalle leggi citate al commento 131 però mi sembra di capire che essendo passato più di anno non ci sia più alcun diritto da parte del condomino. Come potremmo agire noi altri condomini?
    Grazie per la vs cortese attenzione.

    Rispondi
  • 24 Ottobre 2009 in 16:26
    Permalink

    Nella costruzione di solai,non isolati bene,errori di costruzione del tetto e del lastrico di copertura tali da provocare infiltrazioni d’acqua all’interno della viletta a schiera bifamiliare.
    Come posso procedere nei confronti del costruttore per sistemare il tutto prima che i danni provocano altri danni?

    grazie,saluti

    Rispondi
    • 28 Ottobre 2009 in 12:29
      Permalink

      Buongiorno Gianluca dovrà far valere le sue ragioni in base alle garanzie della polizza postuma decennale obbligatoria. saluti

      Rispondi
  • 26 Ottobre 2009 in 11:58
    Permalink

    Salve,
    ho comprato casa in un condominio di nuova costruzione nel maggio 2005. Da subito un condomino a riscontrato infiltrazioni d’acqua nel suo appartamento dovute ad un difetto di costruzione. Le infiltrazioni provengono dal giardino condominiale mancante di uno scannafosso. Ad oggi l’impresa costruttrice non ha eseguito i lavori e non sembra intenzionata a farlo. Il proprietario ha pensato di richiedere i danni al condominio il quale, secondo le sue intenzioni, dovrebbe rivalersi sulla cooperativa. Dalle leggi Art. 1669 c.c però mi sembra di capire che essendo passato più di anno non ci sia più alcun diritto da parte del condomino. Come potremmo agire noi altri condomini?
    Grazie per la vs cortese attenzione.

    Rispondi
  • 1 Novembre 2009 in 15:56
    Permalink

    buongiorno,stiamo facendo dei lavori per sistemare il piazzale delle villa acquistata a maggio 2009, nello scavare abbiamo visto che nel vespaio di 60cm,areato,con una platea di 60cm,ci sono30 metri cubi d’acqua,stiamo provvedendo a toglierla ma vorrei sapere se la struttura della casa ne risenterà e chi deve pagare per questi danni.GRAZIE

    Rispondi
    • 4 Novembre 2009 in 17:32
      Permalink

      buongiorno ADriana, non sappiamo darle nessun consiglio, la situazione dovrà essere valutata da un tecnico che dovrà provvedere a presentare ai venditori una relazione accurata. saluti

      Rispondi
  • 5 Novembre 2009 in 10:09
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    ciao a tutti. vorrei chiedere ai + esperti un consiglio: il costruttore ha riconosciuto un vizio, anche per iscritto,si è reso disponibile a risolverlo. gli ho chiesto di corrispondermi spese della perizia tecnica oltre all’esecuzione dei lavori e lui non ha + collaborato… nessun inizio dei lavori. avendo la necessità di ripristinare la funzionalità dell’appartamento, ho inviato un fax, dicendo che qualora entro 15 giorni non mi avesse comunicato la data dell’inizio dei lavori, avrei risolto autonomamente il problema ed avrei chiesto il rimborso spese tramite legale. trascorsi i 15 giorni senza risposta del disonesto, qualora passo ai fatti chiamando una ditta per questi lavori, non potrebbe il disonesto opporsi al rimborso dicendo che aveva comunque offerto la propria disponibilità?
    posso fare questi lavori urgenti per conto mio senza rischiare di rimetterci le spese?
    grazie

    Rispondi
  • 8 Novembre 2009 in 11:42
    Permalink

    Salve!Ho fatto installare nel 2003 una tettoia in legno lamellare davanti alla porta di casa.La tettoia è in legno lamellare coperta di tegole con sottostante guaina.Ho provveduto alla regolare autorizzazione di costruzione presso il comune.Da circa due anni ci sono infiltrazioni d’acqua nel punto d’inserzione tra la tettoia e la costruzione preesistente.Ho sollecitato più e più volte il costruttore per risolvere il problema,ma non ho mai visto nessuno.Il problema si sta aggravando e adesso quando piove si forma un piccolo laghetto davanti alla porta di casa.Volevo sapere quali sono le garanzie previste dalla legge per questo tipo di opere e se al limite posso adire le vie legali per risolvere questa questione ormai insopportabile.Grazie!!

    Rispondi
    • 9 Novembre 2009 in 16:47
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      buongiorno Barbara, se questa opera è stata eseguita in data successiva all’acquisto, il danno non rientra nella postuma decennale, può comunque rivalersi su chi ha installato la tettoia anche se a distanza di 4 anni, probabilmente, il lavoro non è più in garanzia. saluti

      Rispondi
  • 8 Novembre 2009 in 12:14
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    cari amici sfortunati che avete acquistato casa direttamente dal costruttore e avete danni strutturali riparabili con poca spesa o con molta spesa e impegno il mio consiglio appassionato è quello di non perdere tempo rivolgersi ad un tecnico e poi ad un avvocato che con perizia tecnica si chiede risarcimento danni al costruttore e RICORDIAMOCI di consultare sempre prima di un acquisto casa ad un tecnico serio che ci aiuti alla’acquisto.

    Rispondi
  • 8 Novembre 2009 in 12:21
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    ho dimenticato un ulteriore consiglio non fidarsi delle belle promesse di riparazione ma agire SUBITO e ricordate sono un TECNICO

    Rispondi
  • 12 Novembre 2009 in 10:57
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    Buongiorno, a dicembre 2008 ho acquistato un appartamento, nella primavera di questo anno si è verificata una perdita di acqua nell’appartamento sottostante, acquistato anch’esso nello stesso periodo, ma all’epoca non ancora abitato.
    Il costruttore è intervenuto e, ritenendo il difetto nell’impianto di riscaldamento a pavimento ha effettuato numerose ricerche del guasto anche rompendo e poi risistemando anche le mattonelle del mio pavimento. Le ricerche si sono rivelate infruttose, la perdita era cessata e tutto rimesso a posto. In questa estate (a riscaldamento spento da tempo) la perdita si è verificata di nuovo. L’idraulico a questo punto l’ha attribuita ad un componente del carico del Water che perdeva e l’ha sostituito. Alla data attuale non si sono verificate ulteriori perdite.
    Il costruttore ore vuole essere pagato per tutti gli interventi che ha effettuati compresi ( e sono quelli più costosi) quelli infruttuosi per la ricerca del guasto.
    Secondo voi la richiesta è legittima?

    Rispondi
    • 12 Novembre 2009 in 19:03
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      Buongiorno Paolo, se la costruzione risale a più di 10 anni fa il costruttore ha diritto ad essere rimborsato, differentemente, la sua richiesta è illegittima. saluti

      Rispondi
  • 13 Novembre 2009 in 12:26
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    Ho acquistato un’appartamento a dicembre 2007 in un complesso residenziale di nr. 16 unità. Pochi mesi dopo ho notato che nella zona box c’erano delle grosse infiltrazioni d’acqua. Ho mandato una lettera raccomandata al costruttore il quale nonostante documentazione fotografica e sopralluoghi in loco mi ha sempre negato il tutto.Ho chiesto all’amministratore aiuto all’amministratore il quale non ha fatto altro che perdere tempo e solo pochi giorni fa si è deciso a mandare una lettera di denuncia dei vizi con richiesta di risarcimento dei danni. La sorpresa è stata che il costruttore sta fallendo. Se così fosse la garanzia dei 10 anni decade???Come mi devo comportare???

    Rispondi
  • 13 Novembre 2009 in 19:07
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    Buongiorno, ho acquistato da quattro anni un appartamento in un condominio vicino al mare. I parapetti dei balconi sono stati realizzati in parte con ringhiere in ferro e in parte in muratura intonacata. All’attacco tra soletta del balcone in c.a. e parapetto in muratura si sono formate fessurazioni dovute alle vibrazioni del balcone e in alcuni punti si ha il distacco della pittura. Inoltre sulle facciate si notano delle micro fessure sparse. Vorrei sapere se ci sono gli estremi per chiedere alll’impresa venditrice di eliminare tali difetti.
    Corediali saluti

    Rispondi
  • 14 Novembre 2009 in 16:53
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    Buongiorno ho acquistato un miniappartamento nuova costruzione (terminato 2 anni fa) nel luglio scorso. Dopo il rogito da una verifica più approfondita mi sono accorta di piccoli difetti che l’architetto, rappresentante legale dell’impresa costruttrice, si è impegnato a sistemare. Ora dopo tre mesi, molte telefonate e un fax di sollecito, manca ancora da sistemare la portafinestra che funge da uscio di casa: non si riesce a chiudere a chiave perchè è imberlata. Quando ho visitato la casa con l’agenzia immobiliare, l’agente aveva già provveduto ad aprire la portafinestra prima del mio arrivo pertanto non avevo potuto riscontrare il problema. Cosa posso fare per far aggiustare o sostituire del tutto la portafinestra al più presto visto che a breve vorrei andare ad abitarci?
    Grazie mille delle indicazioni che mi potrete fornire e complimenti per il sito davvero utile ed interessante.
    Sara

    Rispondi
  • 16 Novembre 2009 in 16:48
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    Sono proprietario di un appartamento al piano terra con giardino privato in un condominio di 10 unità.
    Da circa 1 anno un condomino lamenta delle infiltrazioni d’acqua nel suo box sottostante il mio giardino.
    Preso visione del problema mi accorgo che ci sono infiltrazoni d’acqua anche in parti comuni a tutti i condomini, provenienti sempre dal mio giardino.
    Chiamiamo un perito, che mi dice che le infiltrazioni sono dovute a un distaccamento della guaina del mio lastrico solare.
    Dal momento che siamo in causa con il costruttore e che il condominio risulta ancora nella garanzia decennale, ed io non fatto alcun tipo di intervento che abbia potuto causare danni alla guaina ,vi chiedo:chi paga l’eventuale intervento per sistemare la guaina al fine di risolvere le infiltrazioni d’acqua?

    Rispondi
    • 16 Novembre 2009 in 19:36
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      Il responsabile è il costruttore che dovrà sostituire la guaina e ripristinare le condizioni originali dei box sottostanti. saluti

      Rispondi
  • 16 Novembre 2009 in 21:06
    Permalink

    Buongiorno, ho comprato da quasi 2 anni un’appartamento al terzo piano di un condominio. L’appartamento era di proprietà di un socio della ditta costruttrice, ora fallita. In questi giorni ho avuto delle notevoli perdite di acqua che hanno allagato il piano sottostante. L’idraulico dopo aver sollevato parte del pavimento, dice che si dovrebbe rifare tutto l’impianto perchè è stato fatto male ed è un colabrodo. Posso rivalermi sul venditore dell’appartamento? Se non fosse possibile che iter devo seguire per limitare i quasi certi danni futuri? ( eventuali altre perdite) Grazie, Carlo

    Rispondi
  • 18 Novembre 2009 in 15:36
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    Buongiorno, nel 2002 ho acquistato direttamente dal costruttore una porzione di trifamiliare.
    Da un po’ di tempo l’intonaco esterno (le malte) si sta staccando e sta creando delle bolle d’aria. Ho chiamato il costruttore, ma lui mi ha detto che non è di sua competenza ripristinare l’intonaco. Io non so cosa fare. La garanzia di dieci anni, copre anche questo?
    Cosa mi potete consigliare
    Grazie
    Cristina Da Padova

    Rispondi
  • 19 Novembre 2009 in 23:34
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    Salve
    Questo è il mio problema: palazzina di nuova costruzione di 3 piani, con 10 appartamenti. Tutti venduti, a parte uno ancora di proprietà del costruttore che è stato però pignorato.Il costruttore non ha ancora dichiarato fallimento, ma risulta intorvabile. Ha cambiato sede legale, amministratore unico e il capitale sociale è di appena 20.000 euro. Inutile dire che già un anno fa abbiamo scritto tutti (separatamente) raccomandate anche da studi legali, che sono sempre state respinte o comunque non hanno sortito alcun risultato e risposta.
    Io personalmente ho acquistato 2 anni fa un appartamento e in linea generale quasi tutti condomini hanno problemi di infiltrazione (me compresa) d’acqua nei singoli appartamenti e su una parete comune interna (confinante con un appartamento).
    Una condomina ha cercato per più di un anno di ottenere il risarcimento danni scrivendo al costruttore, che però è appunto introvabile e non si è mai presentato davanti al giudice. Ora, la signora in questione ci ha comunicato di volere chiedere i danni al condominio a meno che non si decida tutti di portare avanti una causa legale comune.
    Nel suo appartamento presenta macchie di umidità e muffe, FORSE provenienti dal terrazzo dell’inquilina sopra o forse da dei vizi di costruzione.
    Fatto sta che avendolo comprato per affittarlo, calcola anche tutte le rate mensili che non ha potuto incassare per il mancato affitto dello stesso, in quanto ritenuto non agibile alla permanenza di persone.
    L’Eventualità di agire per vie legali è stata da noi altri respinta: siamo tutti molto giovani e francamente vorremmo evitare di spendere altro denaro per pagare dei legali, anche perchè molto probabilemnte non vedremo mai il nostro danno risarcito, in quanto appunto il costruttore è praticamente fallito.

    Ci siamo tuttavia espressi per una risoluzione bonaria delle problematiche. Concorrere cioè tutti quanti alla spesa per la perizia di un tecnico e alla sistemazione di tutti i danni presenti a livello di infiltrazioni in tutti gli appartamenti.

    La signora ha però dichiarato di voler andare avanti come un panzer per vie legali comunque citando il condomio quale responsabile. La domanda è: può effettivamente chiedere i danni e risarcimenti vari al condominio, quale responsabile delle sue infiltrazioni? In caso contrario, è corretto l’approccio proposto da noi altri (ovvero ripartire le spese di sistemazione tra tutti) a seguito di una perizia? Come dobbiamo comportarci? Siamo in panico.

    Grazie per la cortese risposta in anticipo

    Rispondi
  • 23 Novembre 2009 in 13:58
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    Buongiorno,
    Volevo chiedere delucidazioni in merito ad una diatriba sorta tra me è il costruttore per delle colorazioni di soglie delle porte finestre presenti in soggiorno e in camera da letto (una è di un colore e l’altra completamente l’opposto).
    Premetto che la casa non è stata ancora rogitata, ho fatto un compromesso nel mese di luglio facendo prima una pre-consegna dell’appartamento segnalando per iscritto alcuni difetti tra cui questo relativo alle soglie di colore differente, abbiamo fatto la consegna e i difetti sono stati risolti tranne queste famose soglie.
    Loro si sono giustificati precisando che quando si parla di difetti sui manufatti in pietra naturale si parla di mancanza di complanarità, di rigature o di microfratture.Per concludere non può essere considerata un difetto la diversità di colore perchè è una caratteristica cromatica naturale del materiale stesso.
    Io mi chiedo ma è possibile che io mi ritrovo un marmo bianco e uno rosa e loro non riconoscano l’errore?
    Posso fare causa e aver ragione?
    E’ come comprare una macchina nera e ti ritrovi una portiera bianca.
    Grazie e buona giornata

    Rispondi
  • 25 Novembre 2009 in 17:33
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    Buongiorno
    ho sottoscritto un preliminare di compravendita per un appartamento da costruire.
    il costruttore una volta iniziati i lavori e costruite le fondazioni si accorge della presenza di infiltrazioni di acqua in queste, pertanto, mi dice che sarà necessario apportare delle modifiche per evitare appunto le infiltrazioni e mi chiede un aumento del prezzo su quello già pattuito nel preliminare.
    Vi chiedo se spetta a me pagare “l’imprevisto” oppure si può ravvisare una colpa del costruttore che non ha valutato le esatte condizioni del terreno prima di iniziare i lavori? premetto che mi riferisce che dovendo costruire più appartamenti ed essendo l’area su cui edificare vasta ha fatto dei controlli preventivi del terreno con delle sonde non su tutta l’area ma solo in alcune parti di questa. Grazie

    Rispondi
    • 26 Novembre 2009 in 12:38
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      No Silvio, senza il suo accordo, il venditore non può pretendere un prezzo diverso da quello già pattuito, (in forza di un contratto preliminare sottoscritto dalle parti) pertanto può rifiutarsi di assecondare questa sua richiesta. saluti

      Rispondi
  • 26 Novembre 2009 in 14:58
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    Volevo sapere come mai non avete ancora risposta alla mia richiesta inviatavi il giorno 18/11/2009?
    grazie per un cortese riscontro
    Cristina Cagnin

    Rispondi
  • 26 Novembre 2009 in 19:01
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    Buongiorno Cristina, in genere la garanzia va dai 5 ai 10 anni, molto probabilmente il costruttore ha appaltato i lavori a qualche ditta esterna,si faccia dare i recapiti di chi ha eseguito la tinteggiatura della facciata. saluti

    Rispondi
  • 26 Novembre 2009 in 20:27
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    ho acquistato un appartamento il 23.12.2008 ma il trasloco è avvenuto il 20.07.2009. Dopo 3 giorni dal mio insediamento ho avvisato l’Amministratore di una serie di difetti riscontrati nell’appartamento come: -scollamento del parquet in alcuni punti, sollevamento dei pozzetti del giardino, presenza di fogli di giornale intorno ad una grondaia, porta di ingresso della camera da letto montata al contrario ecc… Dopo numerosi solleciti quasi tutti i difetti menzionati sono stati corretti, ad eccezione della porta di ingresso della camera da letto. Di fronte l’ennesimo sollecito ho scritto una raccomandata con ricevuta di ritorno direttamente al costruttore ma a tuttoggi non ho ancora ricevuto risposta. Cosa mi consiglia di fare? grazie

    Rispondi
    • 27 Novembre 2009 in 11:06
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      Buongiorno Luisa quando si acquista un appartamento nuovo è buona regola sottoscrivere insieme al venditore un verbale di consegna (il giorno stesso del rogito) nel quale i difetti come quello della porta della camera da letto sarebbero stati subito segnalati, adesso è molto difficile che lei riesca a dimostrare la responsabilità di chi ha venduto in quanto la proprietà ed il possesso le sono stati trasferiti diversi mesi fa e da quel momento lei è divenuta custode e responsabile dell’immobile stesso e della sua manutenzione.

      Rispondi
  • 27 Novembre 2009 in 16:00
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    Ho acquistato nel marzo 2004 un appartamento, con grande spirito di sopportazione e con qualche infruttuosa richiesta di moderare i rumori fatta ai vicini sono arrivata ad oggi esasperata in quanto l’appartamento non ha la neppur minima misura di prevenzione ai rumori. Attaccata alla parete della mia camera è stata montata una scale con struttura di ferro e ripiani in legno che produce un rumore esagerato e che viene percorsa con una frequenza esagerata visto che porta alla cucina posta nel piano superiore della casa.
    Per fare un esempio, dalla mia camera sento anche i vicini che di notte a letto bisbigliano.
    Ho saputo proprio ieri sera che i nuovi vicini che verranno ad abitare di fianco a me avranno tra un mese un bimbo!
    Ho provato a mettere in vendita l’appartamento senza esito ma mi chiedo…nel caso remoto che riuscissi a svenderla sarò responsabile per eventuali problemi che potrebbero avere gli acquirenti?
    Ho chiesto un intervento al costruttore (uomo di dubbia onestà ) e mi è stato risposto che potevo pensarci prima.
    I vicini con grande spirito di collaborazione non hanno acconsentito neppure a mettere una pedana sugli scalini.
    Cosa posso fare? Mi sento davvero senza via di scampo.
    Grazie per un eventuale riposta.

    Rispondi
  • 29 Novembre 2009 in 12:59
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    Ho redatto un compromesso con un privato per l’acquisto di un garage, con la condizione che il venditore avesse provveduto a risolvere il danno sul tetto provocato dalle tubazioni rotte dell’appartamento disabitato e sovrastante di un terzo. Il venditore ha contattato il terzo, ma quest’ultimo si rifiuta di riparare e il danno del suo appartamento, dicendo che è disabitato, e il danno provocato al garage. Come posso cautelarmi se decido di fare l’atto? E’ sufficiente fare una scrittura privata col venditore, dove lui si assume le sue responsabilità anche dopo che l’ho acquistato?
    grazio

    Rispondi
  • 29 Novembre 2009 in 16:37
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    Da otto anni abito in uno stabile di 8 appartamenti. Da subito sono state riscontrate delle crepe sulle pareti esterne, notificate al costruttore il quale sosteneva che era dovuto all’assestamento dello stabile. Oggi la situazione è peggiorata ulteriormente. Perciò ci siamo rivolti a una impresa che si occupa di tinteggiature di esterni per analizzare e quantificare il lavoro da fare. E’ emerso che quanto realizzato in passato non è stato eseguito a regola d’arte.
    Chiedo: possiamo rivalerci sul costruttore in quanto non sono scaduti i 10 anni di garanzia.

    Grazie

    Rispondi
  • 30 Novembre 2009 in 14:06
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    Scusatemi ma non ho ancora ricevuto risposta alla mia domanda inviataVi in data 23 Novembre.
    Grazie per l’attenzione
    Leonardo

    Rispondi
  • 2 Dicembre 2009 in 22:54
    Permalink

    Ho acquistato un appartamento al terzo ed ultimo piano nel 2003; da circa un anno, a causa dell’acqua piovana, si sono verificate infiltrazioni che dalla pavimentazione del mio balcone si diramano sul sottostante soffitto del secondo piano e su tutto il frontalino del mio terrazzo, che per effetto dell’acqua, si é tutto rigonfiato; tutto ciò ha determinato crepe e caduta di calcinaccio con un danno estetico ed armoico digrande rilevanza.
    La responsabilità sarebbe da ricondurre al costruttore, al quale vorrei scrivere per un suo tempestivo intervento…che cosa ne pensa ?

    Rispondi
  • 3 Dicembre 2009 in 11:20
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    Complimenti!!…non ho ancora ricevuto una risposta alla mia richiesta del 23/11/2009.
    A questo punto non vi ritengo molto seri.

    Rispondi
  • 3 Dicembre 2009 in 16:40
    Permalink

    Gentile Leonardo, tutto dipende da cosa è scritto nel verbale di pre-consegna. Se il costruttore le ha riconosciuto il difetto allora, sottoscrivendo il verbale ed impegnandosi a sostituire le soglie difformi, può vantare dei diritti nei suoi confronti, altrimenti, non possiamo che ribadire che, in caso di manufatti in pietra, la difformità nella colorazione non è considerata un difetto da risarcire.
    cordiali saluti.

    Rispondi
  • 3 Dicembre 2009 in 23:14
    Permalink

    Da circa 11 mesi ho aquistato una appartamento da un privato, da circa 10 giorni ho muffa e scrostature vicino ai muri. Al momento dell’aquisto i vecchi proprietari non mi hanno detto del problema che gia esisteva ma al momento della vendita avevano appena ripitturato e per questo non era evidente nulla di tutto ciò. Volevo sapere se mi posso avvalere sui vecchi proprietari (venduta nel 2008) o sul costruttore visto che la casa e quasi nuova (2006).
    Anticipatamente Grazie

    Rispondi
    • 5 Dicembre 2009 in 11:23
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      Buongiorno Simone, deve rivalersi sul costruttore. saluti

      Rispondi
  • 4 Dicembre 2009 in 20:48
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    Commenti by Carlo
    mi trovo in questa situazione:
    ho acquistato una monofamigliare che alla fine dell’opera si è presentata con tanti vizi e difetti.Per tale ragione è stato nominato un C.T.U.dal giudice.In fase di perizia ho chiesto al C.T.U.se era possibile eseguire un controllo dell’isolamento termico da un termotecnico (Rif.L.373) da egli indicato.
    Il risultato della perizia è risultata estremamente negativa sia per l’involucro abitativo che per i serramenti giudicati dal termotecnico “inqualificabili”.
    La casa si sviluppa su piano terra,1°piano con soppalco, sottotetto;solo il 1°piano è abitabile.Se non avessi fatto installare il riscaldamento a pavimento sui tre piani a quest’ora saremmo “ibernati”.La domanda a cui chiederei per gentilezza una risposta è questa :
    L’appaltatore deve risarcirmi solo i 140m abitabili o posso pretendere che tutta la casa sia coibentata (cappotto esterno perimetrale)ed il rifacimento della copertura in quanto influisce sul riscaldamento del 1°piano doppio volume con il soppalco?
    Un abbraccio.Grazie.

    Rispondi
    • 5 Dicembre 2009 in 10:48
      Permalink

      No Francesca, lei non può pretendere un cappotto esterno e perimetrale ma solamente un isolamento congruo con i requisiti richiesti dalla normativa in merito. saluti

      Rispondi
  • 6 Dicembre 2009 in 13:02
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    Salve a tutti.
    Ho una domanda da porvi.
    Sto per acquistare un appartamento, composto da nr. 4 palazzine in residenze, di nuova costruzione e devo, nelle prossime settimane, fare l’atto dal notaio.
    ho saputo che il costruttore dovrebbe per legge stipulare un’assicurazione che copra i danni all’appartamento, ma essendo che ha gia’ venduto tutti gli appartamenti, ad eccezione di quello che dovrei comprare io ed un altro, senza fare quest’assicurazione, mi dice che non vuole fare quest’assicurazione, che dovrebbe pagare per tutti gli appartamenti, compresi quelli gia’ venduti, solo perche’ gliela chiedo io.
    La mie domande sono:
    – e’ obbligato a fare quest’assicurazione?
    – se non e’ obbligato io sono tutelato contro eventuali danni o vizi dell’immobile?
    Grazie

    Rispondi
    • 7 Dicembre 2009 in 11:17
      Permalink

      Crediamo che l’assicurazione di cui ci parla sia la Postuma Decennale che è obbligatoria per Legge e il costruttore non può negargliela. saluti

      Rispondi
  • 8 Dicembre 2009 in 18:20
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    Ho comprato un appartamento di nuova costruzione nel luglio 2009,con il giardino davanti e dietro l’appartamento.
    Mi sono accorta che ho muffa e acqua in terra nei muri esterni,ho controllato il muro all’esterno e ho visto che sopra lo zoccolino di marmo e’ di colore verde inzuppato di acqua.
    Ho i mobili bagnati in terra e si sta attaccando la muffa.
    Il problema sussiste nella camera da letto,in cameretta e in cucina e su tutto il telaio della porta blindata.
    Abbiamo chiesto al costruttore e ci ha detto che e’ un problema di riscaldamento nell’appartamento;(SENZA GUARDARE DAVANTI, IL PROBLEMA DEI MURI),cosa posso fare?a chi mi posso rivolgere?
    Grazie

    Rispondi
  • 9 Dicembre 2009 in 13:37
    Permalink

    Salve, ho 2 problemi con il mio appartamento acquistato 2 anni fa. Il primo è la continua mancanza di pressione dell’acqua. é successo la prima volta d’estate, ma per l’Acea non vi erano guasti e il costruttore mi disse che era normale poichè tanti vicini col caldo utilizzano acqua per annaffire i giardini. Ora invece lo fa in continuazione anche se è inverno e alcuni vicini mi dicono che in zona è un problema frequente e che è strano che il costruttore non abbia predisposto un serbatoio per l’appartamento nuovo (costruito appunto 2 anni fa). Il secondo problema è che la stanza da letto esposta a nord si è riempita di muffa agli angoli della parete e anche il parquet nell’angolo più nascosto è umido e ha quindi cambiato colore. Sempre il costruttore mi dice che non lascio entrare abbastanza aria, ma non è così, poichè apro sempre una mezz’ora la mattina e 1 oretta la sera e non dormo con la porta chiusa. Ho notato anche condensa sulla finestra della camera e un pò di muffa giallina anche nel salotto. Chi deve risolvere entrambi i problemi, io o il costruttore? se fosse un suo dovere come devo fare a far valere i mie diritti, a chi mi posso rivolgere? Grazie per una risposta

    Rispondi
  • 11 Dicembre 2009 in 21:58
    Permalink

    Buona sere. Io ho comperato un’appartamento nel 7/1999.Dopo circa 7 anni sono cominciate delle infiltrazioni nel mio garages. Sopra del garages si trova un’appartamento con il giardino privato. La ditta costrutrice e venuta dopo 3 anni dal mio reclamo,verificando ed aggiustando la guaina (tutto questo in ottobre del 2009 ),ora in dicembre mi ritrovo nella stessa situazione di tre anni fa. Siccome il fabbricato è stato costruito nel 1998 ,il costruttore mi dice che sono passati i 10 anni di garanzia e se ne lava le mani.Io devo chiedere i danni al propietario dell’appartamento sopra il mio garages o posso ancora chiederli al costruttore. Grazie

    Rispondi
    • 14 Dicembre 2009 in 12:39
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      Buongiorno Giorgio, lei dovrà rifarsi sul proprietario dell’appartamento sito sopra il suo garage. saluti

      Rispondi
  • 21 Dicembre 2009 in 00:57
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    Buongiorno,
    sto per firmare un compromesso per una mansarda posto al 2° piano di un edificio di nuova costruzione. DIA del 2004 e fine lavori intorno a fine 2008/2009.
    Purtroppo il costruttore è fallito (data dichiarazione fallimento 18/04/09).
    Il venditore (un’impresa SRL), che ha commissionato i lavori, è intervenuto nel momento di crisi del costruttore affinchè venissero ultimati i lavori.
    La palazzina è effettivamente stata costruita, come dicevo fine 2008.
    In tale situazione la garanzia decennale è sempre prevista ? Per legge ne risponde la società che vende? (Sempre che non scompaia anch’essa!?)
    [Riguardo alla garanzia decennale lui sostiene che esiste la cosidetta garanzia in solido secondo cui rispondono tutti i professionisti che hanno operato (quindi idraulico, piastrellista, elettric.). Ma per le opere murali non essendoci + il costruttore a chi ci si può rivolgere? Di certo non al muratore!]
    L’amministratore ci ha detto che il venditore per legge non è tenuto a rispondere della garanzia decennale.

    Inoltre abbiamo notato che tutti i frontalini dei balconi sono deteriorati.(possibile che dopo neanche 2 anni ci siano questi problemi?)
    Il venditore ha motivato ciò sostenendo che la causa della muffa era dovuta all’inverno passato molto piovoso.
    Il venditore sostiene di star provvedendo alla riparazione.
    Posso richiedere che venga messo per esteso nel compromesso?

    E se tra 1/2 anni dovessero ripresentarsi tali problemi, chi ne dovrebbe rispondere?

    Ringrazio in anticipo e chiedo scusa per la confusione,
    un saluto.

    Rispondi
    • 21 Dicembre 2009 in 12:38
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      Buongiorno Sergio, la postuma decennale in questo caso non può tutelarla, faccia specificare sul preliminare che la parte venditrice è obbligata a provvedere a propria cura e spese a tutte le riparazioni che ad oggi sono necessarie e le elenchi sul preliminare, in mancanza inserisca una penale che decurti l’importo di tali spese. saluti

      Rispondi
  • 21 Dicembre 2009 in 13:57
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    Ma la postuma decennale non può tutelarmi nel caso specifico del problema del frontalino? Nel senso che non ne ho diritto?
    E se dovessero esserci problemi più seri (tipo infiltrazioni nel tetto della mansarda o rotture di tubi), non potrei cmq fare richiesta di riparazione al venditore? Oppure lui ne è esonerato?ù

    Grazie e buona giornata.
    Sergio.

    Rispondi
  • 25 Dicembre 2009 in 02:24
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    Dopo la neve e ghiaccio del 18 /19 dicembre 2009, con il disgelo, le terrazze (siamo una trentina e quasi tutti hanno lo stesso problema) presentano enormi macchie d’acqua nella parte superiore che fa da tetto e pozze alla base piastrellata. Ci si deve rivolgere al costruttore per le infiltrazioni e crepe, oltre che ad un avvocato? Grazie

    Rispondi
  • 25 Dicembre 2009 in 02:25
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    Mi sono dimenticata: la casa è stata costruita nel 2004. Grazie

    Rispondi
  • 26 Dicembre 2009 in 22:53
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    Io abito in un appartamento di una casa nel centro storico e quando lo comprai 25 anni fa aveva un balcone in cemento costruito 50 o 60 anni prima e che io cercai di rendere un pò consono all’edificio rivestendo le mensole il legno e facendo un frontalino-sgoggiolatio in rame che ossidandosi diventò poco appariscente.

    Qualche anno dopo gli inquilini del piano di sopra presentarono una domanda in Comune per la costruzione di un loro balcone. La domanda fu accolta per la costruzione di un balcone in legno che venne eseguito e durò fino circa due anni fa e poi le plance marcirono e vennero sostituite con altre posate e avvitate ma senza i maschi ragion per cui col passare del tempo e con il sole forte su di esse queste si sono ritirate lasciando delle fessure da 5 a 7 millimetri di larghezza con la conseguenza che la pioggia che cade su quelle plance si raccoglie e versa giù dalle fessure che considerata l’altezza di 5 metri (poiché i piani inferiori di quelle case erano di tale altezza ) provocano degli spruzzi tali da arrivare contro il muro che sta ammuffendo. Ora ho pensato che sopra al legno si potrebbe mettere una gomma o un linoleum ma, oltretutto quel balcone è stato fatto almeno sei o sette centimetri più stretto per cui, al momento che l’acqua piovana giungesse tutta in periferia verrebbe e a grondare sulla ringhiera del mio balcone creando una situazione forse peggiore.

    Siccome con le persone del piano superiore non vorrei avere discussioni, ho presentato il problema all’impresario che ha eseguito i lavori ed ho avuto come prima risposta che i balconi di legno li hanno sempre fatti senza maschi, forse nelle baite in montagna dove sotto non c’è nessuno penso io. In ogni modo mi ha poi assicurato avrebbe provveduto lui stesso a contattare i suoi cliente ed intervenire lui stesso.

    Nel caso quel signore si rimangiasse le sue promesse, cosa ho diritto io a pretendere da lui? Ho pensato che se non si facesse più vivo di mandare la vostra risposta a lui e per conoscenza agli inquilini sopra che sono i suoi clienti tanto perché si sappia che io non ho nulla contro i miei vicini.In buona sostanza, vorrei sapere se l’avere una struttura di questo tipo sopra al mio balcone può rientrare nella normalità quando il CC proibisce lo stillicidio.

    Attendo con grande interesse il vostro ambito intervento.

    Con mille ringraziamenti.

    Rispondi
  • 28 Dicembre 2009 in 02:41
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    Martina Gogliuzzi: Salve,avevo già scritto il 25/12, ma non avevo indicato alcune notizie,il condominio é del 2004, il costruttore ha chiuso la ditta da tempo: volevo sapere se per i difetti di costruzione, spandimenti ecc. è valida la postuma decennale (che non siamo mai riusciti a farci mostrare nè dal primo nè dall’attuale amministratore), si deve richiedere al legale rappresentante della ditta, il quale nel frattempo ha altre sociètà: sia l’amministratore che diversi condomini asseriscono che ormai essendo la ditta chiusa non si può fare più niente. Grazie.

    Rispondi
  • 28 Dicembre 2009 in 11:29
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    Buongiorno Martina, la postuma decennale è divenuta obbligatoria con la legge 210 del 2004, quindi, se il vostro condominio è stato costruito in data antecedente non è detto che sia coperto da questa garanzia. Il costruttore in questo caso, non sarebbe comunque responsabile dei danni arrecati dal maltempo. saluti

    Rispondi
  • 29 Dicembre 2009 in 13:03
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    Buon giorno, abito in una palazzina di 4 appartamenti(2 al piano terra e 2 al primo piano),il mio è situato sopra un appartamento dov’è stato istallato un caninetto, di conseguenza la canna fumaria attraversa il mio appartamento. Il proprietario dell’appartamento con il caminetto è restio alla manutenzione della canna fumaria, io sono preoccupato delle possibili conseguenze di tale comportamento e vorrei sapere come posso fare a costringerlo alla manutenzione della stessa, e nel caso si incendiasse e mi provocasse dei danni posso denunciarlo per imperizia o negligenza per un comportamento colposo alla provocazione del danno ed eventuale risarcimento? Grazie e AUGURI di buon Anno.

    Rispondi
  • 29 Dicembre 2009 in 22:49
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    Buona sera. il mio problema riguarda una infiltrazione di acqua nella stanza da letto da un muro perimetrale esterno.

    Sessanta giorni fà ho imbiancato la camera e dopo 30 giorni ho montato degli armadi ora mi sono accorto che vi era acqua per terra muffa nell’angolo nascosto dall’armadio il quale si è gonfiato a causa dell’acqua e dell’umidità.

    ho chiesto all’amministratore di intervenire ma come risposta mi ha detto che non può farci nulla e se proprio di rivolgermi al costruttore.

    il costruttore se ne lava le mani dicendomi che dopo 8 anni dalla costruzione non si sente in obbligo di fare riparazioni a sue spese, e che comunque la causa era dovuta solo all’umidità.

    cosa devo e posso fare per avere un risarcimento per i mobili rovinati e per far sistemare l’infiltrazione d’acqua?

    ringraziandovi attendo risposta e colgo l’occasione per augurarvi buon anno

    Zaru Giuseppe

    Rispondi
  • 31 Dicembre 2009 in 20:22
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    Buona sera e buon anno a tutti.
    Nessuna risposta per me?
    Anno nuovo risposte nuove?
    Germano Rocco

    Rispondi
  • 5 Gennaio 2010 in 17:59
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    Salve, vivo in un condominio del 2004. l’altro giorno, improvvisamente, si sono gonfiate e poi staccate del tutto dal suolo una decina di piastrelle in cucina. Contattato l’amministratore mi ha detto che lui non puo farci niente in quanto non si tratta di parti in comune, di contattare il costruttore. cosa mi consiglia?
    Grazie mille.

    Rispondi
  • 6 Gennaio 2010 in 21:09
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    Salve,
    ho acquistato nel 2006 una casa con un terrazzo che da quest’anno ha iniziato a generare infiltrazioni di umido all’apparatmento sottostante di proprietà del costruttore, ma locato a terzi con regolare contratto. Ho sollecitato più volte il costruttore che ha riconosciuto il problema facendomi dei lavori parziali sul terrazzo che non sono stati risolutivi del problema. Ora lui mi chiede di dividere l’onere della ripavimentazione del terrazzo che ha soli 6 anni di vita. Cosa devo fare per tutelarmi nei suoi confronti, visto che gli attuali inquilini continuano a sollecitarmi per l’umido nell’appartamento a minacciano azinoni nei miei confronti?

    Grazie mille

    Rispondi
  • 7 Gennaio 2010 in 12:16
    Permalink

    Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento in costruzione; nel mese di dicembre il costruttore mi ha consegnato le chiavi pur non assendo ancora arrivati al rogito.
    Ho un problema di una infiltrazione d’acqua nel mio box
    (in cemento armato) a circa 30-50 cm d’altezza, quando piove
    l’acqua continua a scorrere come a far piangere il muro con piccoli rivoli…Ovviamente anche quando non piove si forma la pozza per assorbimento.
    Ora è stata fissata la data del rogito; posso rifiutarmi di rogitare fino a che il costruttore non sistemi il problema di infiltrazione?
    Geazie mille,
    Dorothea

    Rispondi
    • 8 Gennaio 2010 in 11:09
      Permalink

      Buongiorno Dorothea, molto probabilmente le è stato consegnato l’immobile a titolo di possesso precario, invii una raccomandata al proprietario comunicandogli i problemi di infiltrazioni chiedendo che vengano tempestivamente risolti a sue spese. saluti

      Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 12:44
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    salve, ho comprato un appartamento a settembre 2009, con le prime piogge invernali mi sono accorto che filtra acqua dal velux. ho provveduto ad avvisare l’aaministratore che mi ha mandato il perito. Mi ha chiamato ieri l’amministratore e mi dice che deve darmi un assegno di 300€ per il danno….ora…che devo fare? mi sembra che si stia comportando in modo non corretto, ma quale è la giusta operazione da svolgere? è compito mio o dell’amministratore interessarsi? mi puo’ aiutare? non so che fare…grazie.

    Rispondi
    • 8 Gennaio 2010 in 17:32
      Permalink

      Buongiorno Davide, l’amministratore ha svolto il suo lavoro, ha denunciato il fatto all’assicurazione, questa ha mandato il perito e sicuramente l’importo che le consegnerà l’amministratore sarà corrisposto tramite un assegno bancario a lei intestato. NOn ci risulta un comportamento scorretto. saluti

      Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 20:21
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    Buongiorno,
    circa 6 mesi fa abbiamo acquistato un appartamento in palazzina di poche unità.
    Questo inverno sono sorti diversi problemi:
    umidità in risalita per 40cm nel seminterrato garage (tra l’altro rivestito solo con massetto); crepe nell’intonaco di facciata vicino agli spigoli; cornicione ornamentale senza grondaia già crepato e che riempendosi d’acqua crea vistose macchie di acqua colata, vasi fiori ricavati nel piazzale seminterrato con perenne presenza di acqua che sgorga…ho chiesto un sopralluogo via email alla ditta costruttrice che ha effettuato un sopralluogo e si è dimostrata disponibile a risolvere. Ho fatto bene così? Come faccio a tutelarmi in modo da ottenere ristrutturazione definitiva e non palliativa?
    GRAZIE

    Rispondi
  • 8 Gennaio 2010 in 23:20
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    Salve,
    Nel 2006 ho acquistato un appartamento. Dopo due anni hanno cominciato a gonfiarsi le piastrelle ed il costruttore è intervenuto due volte sostituendone una ventina. Il problema continua ad effetto domino ed io ho rifiutato ulteriori interventi chiedendo la sostituzione completa della pavimentazione. Dopo aver chiesto l’assistenza di un legale, il costruttore ha accettato la mia proposta ma non intende pagare le spese derivanti: spese di doppio trasloco, spese di locazione magazzino per mobili, tinteggiatura interna e spese affittuarie per momentaneo domicilio. Il problema è molto complesso perchè non si è capito se è necessario smantellare anche il sottofondo in quanto nello stesso è stato rilevato un alto tasso di umidità. Vi risulta che i nuovi autolivellanti usati come sottofondo diano problemi provocando il sollevamento della pavimentazione a causa di una posa in opera che ha bisogno di manodopera formata e specializzata?
    Grazie. Cordiali Saluti.

    Rispondi
  • 9 Gennaio 2010 in 20:26
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    Buonasera,
    ho acquistato casa nel Novembre 2008 a lavori appena conclusi. Due giorni fa ci siamo accorti della presenza di muffa sulla parete della camera in corrispondenza delle tubature della doccia. Abbiamo dovuto chiamare il falegname perchè ci smontasse l’armadio e uno specchio di grandi dimensioni. La causa di tutto questo è un’infiltrazione. Dovranno spaccare per capire se la colpa è del piastrellista che non ha impermebilizzato la parete della doccia oppure le fughe delle piastrelle lasciano passare acqua, dell’idraulico oppure dell’impresa stessa. In ogni caso io cosa devo fare? Chi e in che modo mi risarcise delle spese sostenute per l’intervento del falegname? E’ possibile che chi deve rispondere, risponda anche dei disagi arrecati? La doccia non è utilizzabile!
    Mi sono già rivolta all’impresa costruttrice, che naturalmente fa da scaria barile verso idraulico e piastrellista, ma volevo sapere se devo rendere nota la situazione anche alla mia assicurazione e all’amministratore di condominio?!
    Grazie. Cordiali saluti

    Rispondi
  • 10 Gennaio 2010 in 12:34
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    Buongiorno.
    Ho acquistato una villetta a schiera(mai abiitata) nell’aprile del 2005. La costruzione risale al 2003. Già dai primi tempi, nelle giornate di forte vento, erano volate tegole o parte di esse, dal tetto, con rischi anche per cose e persone. Contattata la cooperativa ci rispondeva che il lavoro era stato fatto ad opera d’arte e che quindi non avevano alcun obbligo nei nostri confronti (preciso che palazzine dello stesso comprensorio che avevano avuto la stessa problematica sono state ripristinate dalla ditta costruttrice). Dopo aver visionato il tetto ci rendevamo conto che le tegole erano appena “appoggiate” e che erano stati usati probabilmente materiali scadenti o scarsi per l’effettuazione di tale lavoro. Con raffiche di forti venti, negli ultimi giorni, abbiamo avuto l’ennesimo episodio di caduta tegole con danni anche all’autovettura (tra l’altro nuova). Come possiamo appellarci contro la cooperativa che ha effettuato i lavori???E’ possibile avere un risarcimento per il danno subito?Grazie

    Rispondi
  • 13 Gennaio 2010 in 08:21
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    Buon giorn sto acquistando una villa allo stato rustico ma mi rendo conto che alcuni lavori non sono stati effetuati in regola d’arte cioe travi storte pilastri non dritti e il tetto sempre allo stato rustico senza tegole con poco cemento ci sono adirittura alcuni acciai della construzione scoperti causando l’ossidszione degli stessi e l’umidita gia presente nel sotto tetto.posso chiedere una devaluazione della villa in % dal prezzo stabilito?cosa ne pensate e quale consiglio mi potete dare.grazie anticipatamente Giuseppe

    Rispondi
  • 14 Gennaio 2010 in 13:36
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    salve,
    porto a voi un quesito sicuramente raro, ed insolito che merita veramente tanta attenzione, il caso è questo, un mio amico ha acquistato un’ immobile ad uso abitativo di circa 100 mq con giardino, la casa è costruita su muri portanti con blocchi di cemento da 25cm di spessore, il problema è che sul progetto approvato dice che la muratura portante è da 30 cm e non da 25, ed in + ha scoperto che non vi è alcuna coibentazione sul solaio, ora questa persona si ritrova con dei sgradevoli problemi di condensa e muffa in casa, oltre ad una soluzione coibentante per le murature potremmo sapere quali sono gli aspetti legali e burocratici legati a queste difformita’? e come si puo’ risolvere la questione nei confronti dei: venditore,progettista,direttore lavori,collaudatore.sarebbe un ottimo aiuto capire quali sono gli step da fare.grazie mille in anticipo,cordiali saluti.paolob

    Rispondi
  • 14 Gennaio 2010 in 15:33
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    Salve,ho acquistato un monolocale dell’aler di milano e al momento è in fase di ristrutturazione. Il mio problema è che dovrei cambiare e quindi rimuovere i termosifoni che sono privi di valvole, (essendo l’appartamento vuoto da circa 25 anni). sia per rifare il pavimento sia perchè un termosifone in particolare non è molto stabile, ma chi ha in gestione la caldaia non vuole darmi il permesso di poter chiudere la colonna dell’acqua che si trova nella scala motivazione : arrecherei disagio agli inquilini, e quindi di fare il lavoro in primavera quando la caldaia verrà spenta.Ma io nel frattempo sto pagando un’impresa per la ristrutturazione dell’appartamento e se non vengono tolti i termosifoni non possono andare avanti.Esiste qualche legge in proposito? chi ha ragione?e soprattutto quando potrò andarci ad abitare?

    Rispondi
  • 18 Gennaio 2010 in 14:16
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    Buongiorno, volevo chiedervi un parere. Sto per acquistare un appartamento in fase di ultimazione(nuova costruzione). Il giorno stabilito per la firma del preliminare il costruttore mi ha avvisato che a causa di una loro disattenzione durante la costruzione, i muri sono rimasti senza tetto per un pò di mesi e si sono impregnati d’acqua con la conseguenza che nell’ultima settimana sono comparse delle macchie di umidità. Come mi devo comportare? Lui dice che nel giro di 15giorni spariranno, mentre altre persone del settore mi hanno avvisato che questi problemi si possono trascinare anche per anni. A me l’appartamento piace, non vorrei rinunciarvi a priori, anche perchè a detta di molti il problema dell’umidità in costruzione e’ comune a molte opere, però non vorrei nemmeno entrare in un odissea di problemi senza fine. Grazie

    Rispondi
    • 19 Gennaio 2010 in 19:24
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      L’unico consiglio che possiamo darle, se lei è realmente interessato all’acquisto di questo immobile, è di rimandare l’atto finchè i problemi che ci ha descritto, non saranno risolti. saluti

      Rispondi
  • 22 Gennaio 2010 in 08:44
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    Buongiorno,
    a febbraio 2009 ho rogitato un appartamento di nuova costruzione. Dopo i primi mesi, quando il palazzo si è popolato dei nuovi condomini mi sono accordo che l’isolamento acustico non c’era. Spesso sento distintitamente quello che dicono nell’appartamento a fianco o in quello al piano superiore. Cosa mi consigiate di fare per risolvere i problema e far pagare i danni alla società che mi ha venduto l’immobile. Premetto che chi ha venduto è un fondo immobiliare e chi ha costruito e una nota società di costruzioni.

    Rispondi
    • 22 Gennaio 2010 in 11:34
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      Buongiorno Marco, lei deve aver sottoscritto un capitolato, pertanto se i lavori che sono stati eseguiti, non rispettano il capitolato allegato all’atto, può richiedere i danni, altrimenti no. saluti

      Rispondi
  • 22 Gennaio 2010 in 12:41
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    La mancata coibentazione del terrazzo e delle pareti perimetrali esterne, che causano ponte termico e umidita’ e condensa all’appartamento sottostante il terrazzo, in una casa di 20 anni, deve essere fatta dal condominio o deve il singolo coibentare al suo interno?

    Rispondi
  • 23 Gennaio 2010 in 10:45
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    Buongiorno, a luglio 2008 ho acquistato una villetta a schiera di nuova costruzione, senza riscontrare nessun inconveniente tecnico nelle fasi preliminari di acquisto. Nel mese di novembre 2008, dopo una giornata di pioggia, mi è comparsa un’infiltrazione di acqua nel tetto della mansarda, ho provveduto subito ad avvertite il costruttore che il giorno seguente facendo salire i suoi operai sul tetto mi ha risolto il problema. Le cose sono andate bene fino a qualche mese dopo dove le infiltrazioni di acqua comparivano dapprima nel punto ripristinato in precedenza ed anche in altri svariati punti della mansarda e del tetto. Avvertito nuovamente il costruttore questi ha di nuovo provveduto al ripristino per ben tre volte nell’anno 2009 senza aver risolto definitivamente le perdite.
    Premetto che le villette a schiera sono sette, e tutte hanno il medesimo problema di infiltrazione. Nessuno di Noi proprietari si è mai rivolto ad un legale visto che il costruttore si è dimostrato sempre disponibile alla risoluzione, nonostante le perdite di acqua continuano anche adesso. Il problema a che ci sentiamo presi in giro, perchè ogni qual’volta che manda gli operai sul tetto lo fa senza risolvere definitivamente il problema e in assenza di idonee precauzioni di sicurezza degli stessi, (senza alcun ponteggio).
    Come mi devo o ci dobbiamo comportare per risolvere definitivamente il problema delle infiltrazioni?
    Sono esasperato.

    Rispondi
  • 24 Gennaio 2010 in 21:28
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    Buongiorno, a dicembre 2007 ho acquistato un appartamento in una palazzina di 24 unità di nuova costruzione. Mi era stato detto che nel giro di breve avrebbero chiuso i lavori, ma tuttora non è pervenuta alcuna comunicazione in merito, dunque, risulta ancora cantiere aperto. Ho scoperto di avere un amministratore di condominio, quando, una settimana fa, sono arrivate le spese condominiali (una quota esorbitante!) comprendente la manutenzione dell’ascensore che non è mai stato messo in funzione, spese per la luce e l’acqua, consumate in gran parte dai muratori che saltuariamente qui lavorano e non dai condomini. Fra le voci di spesa compare anche “competenze dell’amministrazione” che per il condominio non ha mai fatto niente, se non inviarci tali costi (ai condomini infatti non si è mai presentato e nessuno sapeva dell’esistenza di questo). Ultima voce di spesa: spese costruttore, non definite. I costi sono relativi al periodo che va dalla data in cui ho rogitato fino ad oggi. Spetta a noi pagare queste spese condominiali o al costruttore, visto che non ci è pervenuta nè comunicazione della chiusura dei lavori, nè della presenza dell’amministratore?
    Ringraziandovi per l’attenzione, sono a porgervi cordiali saluti.
    Valentina Mazzanti

    Rispondi
  • 26 Gennaio 2010 in 13:14
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    Buongiorno,
    Nel 2008 ho acquistato un appartamento indipendente su palazzina di 4 unita’. Nello stesso inverno si e’ manifestata una presenza enorme di muffa nelle due camere ed in bagno ma l’impresario mi ha detto che era solo perche’ si dovevano ancora asciugare i muri. Ho pulito con varecchina ed e’ andata via pero’ quest’anno è ricomparsa in misura superiore all’anno scorso. Cosa devo fare per chiedere un rimborso del danno ed arrangiarmi a sistemarlo?
    Inoltre in 3 finestre ci sono delle crepe sul muro presumo a livello di dove sono state attaccate, segno di malte deboli, poi le piastrelle del bagno per terra lungo il bordo si son rovinate, il lampadario della camera funziona quando vuole lui, in garage ho un crepo lungo tutta la parete in verticale, insomma varie cosucce che non vanno bene..che mi consigliate di fare?
    grazie e buona giornata
    Adriano

    Rispondi
    • 30 Gennaio 2010 in 11:21
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      Buongiorno Adriano, il costruttore deve essere assicurato e per tali problemi esiste per legge una garanzia detta “postuma decennale”. Si faccia tutelare da un legale nella richiesta di quanto le spetta di diritto. saluti

      Rispondi
  • 26 Gennaio 2010 in 18:01
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    Buongiorno, a marzo del 2009 ho venduto una casa unifamiliare in corso di costruzione, al momento della vendita l’acquirente ha riscontrato alcune macchie di umido nel bagno e nella veranda, con un accordo verbale tra quest’ultimo e l’impresa costruttrice, che per mio conto aveva eseguito i lavori, essa si impegnava al ripristino del tetto in estate, avvenuto il ripristino a fine estate (settembre 2009)il problema si è ripresentato nel mese di gennaio, l’acquirente contattata l’impresa si è visto rifiutare un ulteriore intervento, ora l’acquirente minaccia un azione legale nei confronti dell’impresa e del sottoscritto, vorrei sapere se ho responsabilità in merito visto che l’acquirente era a conoscienza delle infiltrazioni e che gli accordi erano stati presi con l’impresa che aveva ammesso le proprie responsabilità in merito (lo prova anche il fatto che in estate è intervenuta a proprie spese). Grazie, cordiali saluti.

    Rispondi
    • 30 Gennaio 2010 in 11:19
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      Si Franco, il nuovo proprietario ha diritto a richiederle i danni, poi sarà lei che dovrà assumersi l’onere di dimostrare la sua estraneità ai fatti. saluti.

      Rispondi
  • 28 Gennaio 2010 in 11:32
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    Salve sono Simona, ho acquistato nel nov. 2007 un’ appartamento in un complesso condominiale. Si tratta di una casa colonica ristrutturata ed i muri in questione sono nuovi. Questo è il mio problema: già da subito abbiamo constatato che i muri a confine sono in foratoni e non in mattoni pieni quindi purtroppo sentiamo tutto quello che succede nell’appartamento vicino e vi garantisco che non è molto piacevole.
    Inizialmente abbiamo trovato l’accordo con il costruttore per cercare di risolvere il problema: noi abbiamo acquistato il materiale, ci hanno consigliato un pannello con lastra in piombo per una spesa di euro 1.500,00, e loro la mano d’opera. Lavoro risultato inutile putroppo il problema persiste. A questo punto vorrei sapere se posso chiedere un rimborso econominco per svalutazione dell’immobile o pretendere la risoluzione definitiva del problema.
    Grazie per la vostra gentile risposta.

    Rispondi
    • 30 Gennaio 2010 in 11:09
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      buongiorno Simona, dipende cosa c’è scritto sul capitolato dei lavori che avete sottoscritto al momento dell’acquisto. saluti

      Rispondi
  • 30 Gennaio 2010 in 20:09
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    Buonasera, Le espongo il mio problema. Qualche settimana fa a causa di un colpo di vento è volato metà tetto di un condominio di fronte al mio palazzo che ha provocato danni enormi al mio tetto, all’abbaino, alle grondaie, ai pluviali, alla facciata appena risistemata e tinteggiata agli infissi appena cambiati. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno transennato il palazzo e fatto rimuovere i detriti. Non facendosi vivi abbiamo interpellato il capo condomino che si è subito dimostrato disponibile a risarcire il danno. Abbiamo aspettato che si riunisse l’assemblea ben due volte e alla fine su una stima di danni di circa quindicimila euro vogliono rimborsare solo duemila. Appellandosi al fatto che trattasi di calamità naturale. E’ passato più di un mese il loro tetto è stato riparato dalla ditta che gli aveva fatto i lavori in precedenza e il nostro continua a prendere acqua in attesa…..Le chiedo cosa dobbiamo fare, visto che non hannoneanche una assicurazione?

    Rispondi
  • 2 Febbraio 2010 in 19:55
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    Salve sono Simona, per prima cosa la ringrazio per l’attenzione resa e le rispondo che purtroppo, al momento dell’acquisto, la casa era già stata ristrutturata e sinceramente non ho chiesto copia del capitolato. E’ stata una mancanza da parte mia me ne rendo conto, ma dal momento che il direttore dei lavori si era impegnato a risolvere il problema senza informare la società che mi ha venduto la casa, mi viene il dubbio che forse sono veramente in difetto. Grazie ancora

    Rispondi
  • 4 Febbraio 2010 in 12:29
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    Buongiorno.
    Abbiamo rogitato una casa di nuova costruzione in data 19/12/2003. Ora abbiamo scoperto una grave perdita d’acqua da un tubo dell’impianto idrico sanitario (acqua calda/acqua fredda).
    Il costruttore non vuole assumersene la responsabilità. Dai vari siti internet a me pare che lui non possa esimersene, anche perchè siamo nei 10 anni di garanzia. Tanto per chiarire, abbiamo dovuto chiudere il rubinetto generale dell’acqua e trasferirci a casa di parenti in quanto non c’è acqua corrente in casa.
    Oltre al grave danno della rottura del tubo, segnalo che abbiamo anche tutti i muri del piano terra rovinati dall’umidità risalita dal fondo sottostante il pavimento. Un vero disastro.
    Spero che qualcuno, esperto in materia, possa darci un cortese riscontro.
    Grazie e cordiali saluti.

    Roberto

    Rispondi
    • 4 Febbraio 2010 in 18:07
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      Le consigliamo di leggere il testo della legge Decennale Postula 210/2004 ma molto probabilmente lei non rientra in garanzia. saluti

      Rispondi
  • 5 Febbraio 2010 in 15:10
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    Abito da circa otto mesi in un edificio di due piani + rialzato di nuova costruzione.Da poco abbiamo scoperto un’infiltrazione d’acqua di 70 cm di piena nel vano ascensore che si trova a circa 180 cm sottostante al livello garages. Il costruttore insiste dicendo che non può essere acqua di una falda ma io so per certo che non è così in quanto un nucleo familiare abitante in una villeta vicino ha dovuto fare un sistema di drenaggio in quanto fuorisciva acqua dal sottofondo dell’abitazione. Voglio sapere a chi spetta porre rimedio e come risolvere il problema.Inoltre se c’è pericolo imminente per la stabilità dell’edificio. Allo stato attuale so per certo che il costruttore ha stipulato una polizza fideiussoria contro danni strutturali.
    Distinti saluti

    Rispondi
  • 8 Febbraio 2010 in 15:14
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    buongiorno.
    Nel 2000 ho fatto costruire una villetta e i lavori sono terminati verso metà 2001.
    La casa presenta però alcuni difetti; da un terrazzo esterno continua a fuoriuscire del sale, soprattutto dopo che piove. Il costruttore diceva che sarebbe andato via ma tutt’ora dopo averlo rimosso continua a uscire.
    Inoltre è circa un mese che da un muro perimetrale della caldaia che è interrata si è formata una grossa chiazza di umidità. l’ultima volta che ha piovuto il muro era completamente bagnato e vi era persino acqua a terra! Che devo fare? Posso usufruire della garanzia dei 10 anni? Purtroppo però il costruttore nonb lavora più come devo comportarmi?
    grazie

    Rispondi
  • 8 Febbraio 2010 in 17:39
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    Buon giorno,
    Ho acquistato casa di nuova costruzione novembre 2008,una settimana fa causa smollamento (difetto) di una valvola di un tubo nel collettore (abbiamo riscaldamenti a pavimento)del condomine di sopra ha provocato una perdita di acqua provocando infiltrazioni e macchie di acqua.A chi devo chiedere i danni?all’impresa costruttrice, a chi ha messo gli impianti del riscaldamento o al condomine di sopra (anche lui ha avuto danni)?
    grazie mille!

    Rispondi
  • 11 Febbraio 2010 in 12:38
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    Buon giorno,
    Abbiamo acquistato una casetta ristrutturata circa sei anni fa; all’interno è stata costruita una scala in legno massello per andare nelle camere da letto. Domenica 7 febbraio sono caduto dalle su citata scala fratturandomi un braccio e provocandomi varie contusioni. A seguito del trambusto procurato dalla caduta, mia moglie, che era ancora a letto, si è precipitata in mio soccorso ma lei stessa è caduta dalla scala procurandosi una lesione ad un piede e varie contusioni.
    Mentre attendavamo l’arrivo dell’ambulanza ci siamo resi conto del motivo della nostra caduta: uno dei gradini si era staccato dai lati, lo stesso era stato fissato solamente con della colla ed un paio di chiodini, preciso che anche tutti gli altri sono stati fissati allo stesso modo. Ci siano cosi rivolti alla ditta che ha fornito la scala raccontando i fatti accaduti e chiedendo loro di porre rimedio e soprattutto rinforzare la scala onde evitare un’altra caduta. Al momento non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione, come e cosa possiamo fare? Chi sono i responsabili? ringrazio anticipatamente per il cortese riscontro.

    Rispondi
    • 12 Febbraio 2010 in 18:08
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      buongiorno Riccardo, crediamo che dovrete sostituire il gradino rotto a vostre spese in quanto dopo 6 anni si tratta di manutenzione ordinaria e spetta a voi, saluti

      Rispondi
  • 11 Febbraio 2010 in 14:39
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    Buongiorno,
    ho rogitato un appartamento di nuova costruzione nel dicembre 2008. L’appartamento ha, in tutti i locali esclusi bagni e cucina, la pavimentazione in legno.
    Da qualche settimana le pavimentazioni del corridoio e del soggiorno si stanno sollevando e ho l’impressione che la cosa non si stia stabilizzando, anzi peggiori col passare del tempo.
    Devo ripristinare la pavimentazione a mie spese o posso ritenere il costruttore responsabile? Come posso agire?

    Rispondi
    • 12 Febbraio 2010 in 18:06
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      Buongiorno Simone, il costruttore è obbligato ad intervenire per effetto della polizza Postuma Decennale. si rivolga a lui. saluti

      Rispondi
  • 12 Febbraio 2010 in 14:13
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    Buongiorno,
    ho comprato una mansarda di nuova costruzione, su un palazzo gia’ esistente nel settembre del 2007, ora a distanza di 2 anni e mezzo il proprietario dei tre alloggi sotto di me ha riscontrato delle infiltrazioni nella parete portante e sul soffitto.
    Il primo punto e’ che il proprietario sotto di me aveva dato in affitto gli appartamenti e fino a 6 mesi fa non ha mai saputo nulla di queste infiltrazioni, perche’ non riusciva a sfrattare l’inquilino.

    Il secondo punto e’ che il costruttore, al tempo della costruzione (2006-2007) di queste mansarde aveva pagato i danni per le infiltrazioni al vecchio proprietario con porte e finestre nuove più il bianco alle pareti(pulendosi la coscienza).Dopo un po’ di tempo le pareti sono tornate nere ma intanto il vecchio proprietario ha venduto l’ appartamento al nuovo proprietario che ora mi chiede i danni accusando (e accusando indirettamente me) il costruttore di non aver messo l’ isolante termico nel mio pavimento.
    L’amministratore si e’ voluto lavare le mani lasciando l’ intera questione a me e al proprietario sotto di me, invitandoci a unirci contro il mio costruttore,non assicurandoci la buona riuscita; oppure fare una catena di denuncie che parte dal proprietario di sotto che fa la denuncia contro di me e io di conseguenza faccio denuncia contro il costruttore.
    L’amministratore ha detto che bisogna fare una verifica per quanto riguarda l’ isolamento termico tra la mia mansarda e gli appartamenti di sotto, tramite un perito, che pagherebbe il proprietario di sotto il quale, però non vuole sborsare nulla.
    Volevo sapere se il costruttore ha ancora la totale responsabilita’ dei danni anche dopo 3 anni, se mi devo muovere tramite vie legali, se l’amministratore si può totalmente estraneare dalla questione o se sono io che devo pagere i danni.

    Vi ringrazio anticipatamente per la risposta e per questo servizio che date.GRAZIE

    Rispondi
    • 12 Febbraio 2010 in 17:55
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      Buongiorno, se il permesso a costruire è successivo all’agosto 2004 (legge 210/2004), il costruttore è obbligato a risarcirvi per effetto della Polizza Postuma decennale, in alternativa dovrete unitamente rivalervi su di lui. saluti

      Rispondi
  • 12 Febbraio 2010 in 14:55
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    Buongiorno L’ogetto acquisto sottotetto.Il condominio e composto da 24 apportamenti divisi in due palazzine una difronnte all’altra, abbiamo due ingressi civici, due passi carrai, 4 ascensori, due noi, due loro, l’unica cosa che e divisa nelle spese, non si può fare anche con l’acquisto del sottotetto.Abbiamo già fatto una assemblea condominiale per la vendita dei sottotetti tutto ok tranne il prezzo, troppo basso per alcuni, il prezzo era stato fissato da un perito e una agenzia immobiliare,premetto che il sottotetto e tutto da fare, fa solo da copertura al mio appartamento sottostante,alezza max e di 2,50 ad un min di 1,10 percio non abitabile, ci sono dei tubi di sfiato dei bagni, che andrebbe cambiata direzzione anziche orizontale come sono attualmente, andrebbero verticalmente costruendo un comignolo.Volevo porle alcune domande.1)L’importo dell’acquisto dell sottotetto come và calcolato.2)La maggioranza deve essere all’unanimità condominiale, oppure la maggioranza della palazzina interessata per la vendita.3)Per l’acquisto ci vuole un notaio4)I confini in base a quali disegni si tracciano.5)Il locale come viene classificato.6)Acquistando il sottotetto il tetto rimane sempre condominiale.7)Il sottotetto non a finestre, volendo si può costruirla sul lato della palazzina che si affaccia sul cortile condominiale a chi bisogna chiedere il permesso per costruirla.Grazie Cordiali Saluti.Marco

    Rispondi
    • 12 Febbraio 2010 in 17:53
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      Buongiorno marco, le sue domande vanno rivolte all’amministratore del condominio che dovrà occuparsi della questione, ad ogni modo, il tetto rimarrà parte a comune, per eventuali modifiche dovrete presentare un progetto al comune e per il contratto servirà un notaio. saluti

      Rispondi
  • 12 Febbraio 2010 in 21:14
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    Salve, abito in un palazzo finito di costruire e consegnato nell’agosto del 2002. Già al terzo anno mi ero accorto di problemi relativi al distacco di intonaci che si sono aggravati naturalmente con il passare degli anni. Solo tre mesi fa su nostra esplicita e insistente richiesta l’amministratore a sritto con raccomandata al costruttore che naturalmente non ha nemmeno risposto. Se invece di rivolgerci ad un legale allungando la burocrazia, denunciamo la caduta degli intonaci ai Vigili del Fuoco a cosa si incorre ad eventuali sanzioni forse e chi le paga se sono amministrative?
    Grazie

    Rispondi
  • 13 Febbraio 2010 in 13:00
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    Salve sono Cristina e sono proprietaria di un immobile dal 1999 (una palazzina condominiale di un solo piano con mansarda). Alcuni problemi strutturali legati probabilmente all’eccessiva lunghezza dei solai, hanno causato vistose crepe all’interno ed all’esterno dell’immobile (su muratura, mattonelle e cortina). Pochi mesi prima della scadenza decennale, abbiamo interrotto i termini di prescrizione al costruttore. Dopo lunga diatriba, questi, a sue spese, ha effettuato il calcolo del cemento armato ed effettuato l’indagine geologica, producendo i relativi documenti (obbligatori per legge ma introvabili nel nostro caso). Unitamente a tali documenti, ci ha proposto una soluzione all’eccessiva lunghezza dei solai che dovrebbe rendere la struttura più rigida. Successivamente il rifacimento estetico dell’immobile. Ora, non essendo noi dei tecnici e non volendo riaprire una nuova diatriba con il costruttore facendo effettuare una controperizia ad un nostro tecnico incaricato, volevamo sapere se ci può consigliare di accettare completamente la proposta del costruttore, chiedendo “solo”, come unica clausola, una sua completa assunzione di responsabilità a garanzia della genuinità ed affidabilità dei lavori che ci ha proposto. Un’ultima cosa, questa responsabilità che gli chiediamo di assumere, che periodo potrebbe avere?
    vi ringrazio infinitamente
    Cristina

    Rispondi
  • 21 Febbraio 2010 in 18:27
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    Buongiono
    Ho acquistato un appartamento ad aprile del 2005.
    Oggi mi sono accorto di avere un’infiltrazione d’acqua nella camera da letto. Dietro questa parete c’è la stanza da bagno.
    Il costruttore è tenuto alla riparazione del danno?????
    Chi ne risponde???
    grazie
    Alessandro

    Rispondi
    • 24 Febbraio 2010 in 12:50
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      Certo, deve rispondere con la postuma decennale, saluti

      Rispondi
  • 22 Febbraio 2010 in 00:33
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    buonasera… sono proprietario di un appartamento che ha 8 anni; sto al secondo ed ultimo piano. la famiglia chre vive sotto di me ha l’appartamento identico al mio. nel loro bagno ci sono segni evidenti di muffa che si sta propagando anche nella cameretta; io ho solo un po di intonaco rialzato nei pressi dello zoccolo nella cameretta (ma sta continuando ad avanzare). secondo noi c’è qualche tubo (probabilemente nel mio bagno) che ha delle perdite… vale la garanzia del costruttore in questo caso??? oppure a chi tocca riparare il danno???
    grazie mille!!!

    Rispondi
    • 24 Febbraio 2010 in 12:29
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      Buongiorno Morris, in questo caso dovrebbe rispondere l’assicurazione del condominio attraverso la quale dovreste risultare ognuno terzo dell’altro, chiedete all’amministratore. saluti

      Rispondi
  • 23 Febbraio 2010 in 15:42
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    Buonasera,da diversi mesi ho riscontrato,(coincidente a giornate con forti precipitazioni piovose)infiltrazioni d’acqua in corrispondenza della canna fumaria del caminetto.Premetto che il mio appartamento è sito al piano attico.Durante l’ultimo sopraluogo mi sono accorto che la suddetta canna fumaria non è stata intonacata su uno dei quattro lati.faccio presente che i lavori di rifaimento esterno del palazzo sono stati svolti nel 2002.Posso rivalermi sulla ditta appaltatrice.
    Ringrazio anticipatamente.
    Alessandro

    Rispondi
    • 24 Febbraio 2010 in 12:06
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      si Alessandro, invii immediatamente una raccomandata alla ditta che ha effettuato i lavori o se nel vostro condominio c’è un amministratore, si rivolga a lui. saluti

      Rispondi
  • 23 Febbraio 2010 in 17:56
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    Ho letto la marea di problemi che affliggono parecchi di noi (e anche nel mio caso ho rogne dovute all’umidità). Quello che vorrei sapere, dovendo mandare la raccomandata al costruttore, che cosa devo scrivere? Qualcuno saprebbe darmi un modello di raccomandata da adattare alle mie esigenze? Grazie.

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    • 24 Febbraio 2010 in 12:05
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      Purtroppo mario non possiamo rilasciare documenti del genere, ma basterà che lei richieda un sopralluogo e un intervento risolutivo. saluti

      Rispondi
  • 24 Febbraio 2010 in 07:52
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    acquisto una casa a settembre 2009
    tutto in regola, certificazione conformita abitabilita, certificato energetico.. preciso che la casa era stata ristrutturata da questa imprenditrice. affitto l’immobile a una studentessa che a gennaio 2010 minaccia di citarmi ai danni inquanto la caldaia dava continuamente problemi, vuoi mancanza di acqua calda ,vuoi mancanza di riscaldamento sino ad un bel giorno che non si alimentava piu. interviene l’assistenza e verifica l’avaria diella scheda centralina principale e del display. i prezzi esorbitanti dei ricambi mi fanno optare per la sostituzione.preciso che la caldaia precedente emmeti nina 130 k era prevista almeno da come mi sono documentato, per impianti a pavimento al fine di lavorare a temperature massime di 40 gradi.
    mentre la caldaia scelta beretta exclusie shintesi a differenza dell’altra puo essere impiegata per impianti tradizionali come quello installato nell’immobile e quindi puo lavorare ad alte temperature. Inoltre da considerare che l’impianto canna fumaria in acciaio non è a tetto ma si interrompe a quasi 1,5 m prima e terminando con un gomito a 90 gradi. questo fra l’altro a determinato con le piogge a vento una penetrazione di acqua piovana defluendo sino alla camera stagna. Tutto questo si è verificato inquanto la nuova caldaia non si avviava.
    decido di far scollegare il tubo scarico fumi che collega la caldaia alla canna e il sistema si avvia tranquillamente con funzionamento regolare. Nel frattempo avviso i tecnici mi notificano che la certificazione di conformità non la rilasciavano sino a quando il vecchio installatore o imprenditrice non regolarizza il tipo di impiando canna fumaria che risulta non a norma.
    contatto la venditrice che si arrampica sugli specchi con giustificazioni di non responsabilità ormai dopo aver venduto l’immobile e se c’erano problemi dovuti all’installazione effettuata dalla ditta da lei assunta, era la sua ditta che ne avrebbe pagate le conseguenze. Io vorrei avvisare appunto la venditrice di un accordo risarcimento danni ma se dovesse venire meno la vorrei citare tramite avvocato.
    nel frattempo i tecnici mi stanno relazionando dell’accaduto e del tipo di intervento e del tipo di impianto. inoltre la pratica del 55% nnon la possono portare avanti sin a quando non viene regolarizzato l’impianto e poter rilasciare il certificato di conformità.
    cosa devo fare sto procedendo bene ? mi potete dare qualche consiglio migliore?

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  • 24 Febbraio 2010 in 13:26
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    buongiorno
    il condominio in cui vivo ha un cedimento strutturale che ha provocato l’apertura di una crepa di 7 – 8 millimetri
    che attraversa in senso longitudinale tutta la base della costruzione.
    le casue sono 2:
    1- movimento del terreno sottostante in quanto in terreno argilloso
    2 – sbilanciamento marcato del condominio dovuto secondo me ad un errore di progettazione in quanto da perizia effetuatta di recente siamo venuti a conoscenza del fatto che mancherebbe completamente la fondazione che dovrebbe sostenere la zona in cui si concentra il maggior peso della costruzione
    Domanda: il costruttore e il progettista devono rispondere di questo errore?
    Il condomionio ha 30 anni
    grazie
    francesca

    Rispondi
  • 24 Febbraio 2010 in 20:08
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    Il mio quesito e questo: abito in una palazzina finita di costruire dic 2004 è costituita di 8 appartamenti, non abbiamo preso il condominio in quanto in condominio abbiamo solo luci esterne, acqua gas e ingresso sono tutto indipendente.Ci sono crepe esterne all’altezza delle finestre e balconi, crepe interne non nel mio appartamento ma in altri due sotto e altre cose tipo muffe all’interno di appartamenti sotto il mio. Abbiamo verbalmente invitato il costruttore a fare un sopralluogo per far vedere le crepe lo scorso set2009 e il costruttore ci dichiara che sono crepe di assestamento non ci sono problemi alla struttura. In quella occasione ribadiamo la necessita di ritinteggiare l’intero edificio in quanto solo la ripresa dove ci sono le crepe farebbe contrasto con la pittura intorno, a tal proposito il costruttore ci dichiara che per questa richiesta necessita da parte nostra un esborso di soldi per ciascun proprietario di circa 500 euro, noi non lo riteniamo giusto. Ci è stato consigliato da vicini di ufficializzare il sopralluogo con una raccomandata che abbiamo fatto, la risposta scritta è stata identica alla risposta verbale e cioe il costruttore ritinteggerà solo nelle zone dove ci sono le crepe e basta, ma secondo noi la casa siccome le crepe sono un discreto numero circa 16 diverra come una maschera perche il colore che verra dato non verra mai uguale a quello intorno esistente. attendo una risposta con speranza

    P.s. mi scuso se non mi sono spiegato bene

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  • 25 Febbraio 2010 in 15:00
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    SalVe Le volevo esporre il mio problema,ho acquistato una casa di nuova costruzione nel 2007, la casa era nelle prime fasi di costruzione, quindi a progetto, consegnata nel 2009, esattamente siamo entrati in casa a gennaio 2009, adesso ci siamo accorti che il parquet messo in casa in alcuni punti si sta sollevando ho staccando da terra, in più! alcuni balconi presentano crepe, posso avvalermi sul costruttore, visto che il problema molto probabilmente deriva da un errore posa del parquet!!

    In attesa di una sua ripsosta Le porgo i Più sentiti Ringraziamenti

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    • 27 Febbraio 2010 in 11:30
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      si Antonio, è nel suo diritto farlo. saluti

      Rispondi
  • 26 Febbraio 2010 in 10:23
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    Buon giorno, ho acquistato una casa 3 anni fà da un’Immobiliare, subito dopo l’acquisto i muretti di cinta hanno iniziato a sgretolarsi, cade l’intonacoa pezzi e ora sono una cosa indecente, pare che siano pieni d’acqua per cui anche rifarli è una partta persa, abbiamo provato a chiedere all’immobiliare di rifarli ma ci hanno risposto che non è compito loro, che non è un difetto di fabbricazione!!!!!
    Anche il viale d’entrata non è dei migliori, gli autobloccanti sono scesi ed è a onde.
    Attendo suo consiglio per agire nella maniera più appropriata.
    Grazie
    CHIARA GENNARI

    Rispondi
  • 26 Febbraio 2010 in 12:57
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    Sto per acquistare una casa da privati,i proprietari sono in comunione dei beni.La proposta di acquisto del 18/01/2010 è stata firmata da me e da uno solo dei coniugi poichè l’altro è residente all’estero.Sono ormai trascorsi abbondantemente i termini dei 15 giorni previsti per il perfezionamento di detta proposta e non ho ancora ricevuto il contratto originale firmato da entrambi i coniugi.L’agenzia immobiliare ha preteso un mio assegno per” bloccare la casa “.Giorni fà,durante la mia ultima visita all’immobile ho notato che ci sono perdite da un bagno (che prima non c’erano)che hanno rovinato i muri, e deve essere rifatto.Tenga conto che sulla proposta c’è un punto che recita:”Il proponente dichiara di aver visitato l’immobile e di averlo trovato di proprio gradimento,quindi l’immobile verrà trasferito nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova”.Cosa posso fare?Richiedere una diminuzione del prezzo o che venga ristrutturato? La legge cosa prevede in caso di vizi occulti?In caso di mancato accordo tra le parti posso pretendere che mi venga pagata parte della caparra visto che ho solo una firma dei coniugi?Anticipatamente ringrazio.

    Rispondi
    • 27 Febbraio 2010 in 11:29
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      Gentile Anna, se la proposta non è stata firmata e non le è stata la copia di spettanza entro i termini stabiliti, non è più valida. saluti

      Rispondi
  • 27 Febbraio 2010 in 10:41
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    Buongiorno sono Stefano da fano (PU), non avuto alcuna risposta su una domanda che vi ho posto alcuni giorni fa pertanto la ripropongo: abito in una casa di 8 appartamenti in cui abbiamo in comune solo le luci esterne con un contatore a parte, per tale motivo non abbiamo un amministratore di condominio, premetto la casa e nuova ed è stata finita diciamo gennaio 2005. Da un po di tempo si sono venute a creare delle crepe esterne vicino finetre e balconi, siamo riusciti verbalmente ad avere un sopralluogo sul posto da parte del cotruttore set 2009 il quale ci dichiara che sono crepe di assestamento e nulla piu. Ora siccome si vedono ed è antiestetico vorremo fare ritinteggiare sopra le crepe, pero l’impresa ci conferma che lo fara ma si limitera nella zona delle crepe ma cosi facendo la pittura nuova con quella vecchia esistente fa contrasto e sarebbe peggio ancora. Le crepe sono circa 15, per ripituttare tutto l’edificio il costruttore ci chiede un contributo da parte di ciascun proprietario di circa 500 euro. Questa richiesta ci sembra inopportuna perche pensiamo che suo dovere rifarlo completamente. Dimenticavo abbiamo ufficializzato il sopralluogo di set2009 con una raccomandata A.R. che è seguito una risposta a stretto giro che confermava quanto detto in precedenza. la mia e-mail è stefano.melo@alice.it

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    • 27 Febbraio 2010 in 11:11
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      Gentile Stefano, è doveroso premettere che se i proprietari sono più di 4, sussiste l’obbligo di nominare un amministratore, detto questo, per capire se le crepe sono di assestamento o se si tratta di una pittura difettosa, dovrete richiedere un sopralluogo di un perito di parte e a quel punto confrontare quanto si rileva dalla perizia con quanto vi è stato proposto dal costruttore, tuttavia il comportamento del costruttore ci sembra corretto e se non si tratta di un difetto della pittura, non è obbligato a ripristinarvi tutta la facciata. saluti

      Rispondi
  • 27 Febbraio 2010 in 11:16
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    Buongiorno,
    io abito in una palazzina di nuova costruzione (2008) composta da 12 appartamenti su 2 piani e, da quando è completamente abitata, si verifica una mancanza d’acqua alle utenze del 2° piano. L’autoclave non è stata prevista e il costruttore non l’ha mai citata nel capitolato, quindi le chiedo:
    Se la pressione fornita da Brianza Acque al contatore non è sufficiente questi ricade nei “difetti di costruzione dell’impianto idrico”?
    Inoltre abbiamo crepe nei locali e infiltrazione nel box, sono anch’essi difetti corretto?
    Grazie anticipatamente.

    Rispondi
  • 27 Febbraio 2010 in 13:35
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    Salve, ho venduto da poco (NOvembre2009) un’abitazione, e meglio una porzione di quadrifamiliare a croce, ora, dopo lunghi periodi di pioggia( si,quest’inverno è stato molto piovoso anche nella provincia di PD) l’acquirente mi dice( circa 2/3 settimane fa qundi a metà febbraio 2010) che dal velux( L’unico) entra acqua quando piove. Visionato il tutto mi accorgo che il velux ha delle incongruenze rispetto a tutte le altre costruzioni, o meglio, sono stati fatti dei fori poi coperti in modo posticcio e siliconati, in un foro è stata attaccata una piastrina di alluminio, nell’altro sembra il gommino che si mette sotto le sedie, ora ho visionato il tutto anche con l’esecutore delle opere che dal tetto riscontra siliconature ANOMALE non fatte da lui e per di pù di colore differente alle altre siliconature presenti nelle stesso ed anche nelle altre abitazioni, l’elettricista ha solo collegato i cavi della motorizzazione,cavi che erano già passati prima del montaggio del velux qiundi nemmeno lui ha toccato niente. Ora, non vedendo riscontro di lavori eseguiti da me dfformi dalle altre abitazioni sono convinto che questi “difetti” siano stati creati dall’acquirente, il quale non sapendo come rimediare vuole che gli ripari io il danno che lui ha fatto( ma che non ammette). In tutta risposta mi ha detto che si rivolgerà ad un legale…..
    Come devo comportarmi?? Sono L’impresa costruttrice che ha venduto!
    In attesa di risposta ringrazio anticipatamente!

    Rispondi
  • 27 Febbraio 2010 in 21:01
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    salve vorrei un consiglio sui pavimenti del mio appartamento nuovo di 2 anni circa: il riscaldamento è a pavimento , ed è successo che si sono abbassati fino ad 1 centimetro , si nota perchè i battiscopa sembra che si siano staccati dalle piastrelle , ed il silicone che anno usato per sigillare non ammortizza piu’ la dilatazione termica e si stacca lasciando passare sabbia dell’intonaco e insetti , mi danneggia i mobili che vanno fuori squadra . Vorrei sapere se posso fare causa al costruttore grazie

    Rispondi
  • 3 Marzo 2010 in 15:53
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    Buongiorno
    due anni e mezzo fa abbiamo acquistato un appartamento in provincia di Udine. Da subito sono stati riscontrati dei problemi e delle sistemazioni/lavorazioni da effettuare nella palazzina che dovevano essere a carico dell’immobiliare che ci ha venduto l’appartamento (che non ha fornito nemmeno gli estintori obbligatori per legge). Nonostante le richieste di vari condomini e l’insistenza dell’amministratore ad oggi nulla è stato sistemato, semplicemente un “si vedrò, si faro’ “. All’ultima assemblea condominiale decidiamo di agire in maniera legale contro tale immobiliare ma con sorpresa scopriamo che la stessa è stata liquidata e cancellata dal registro delle imprese.
    Ora non sappiamo come comportarci, a chi rivolgerci per essere tutelati. Sappiamo che la costruzione fisicamente è stata effettuata da un impresa che riteniamo in subappalto dalla stessa immobiliare, ma tale impresa costruttrice può essere ritenuta responsabile dei vizi e difetti ad oggi riscontrati tra cui uno ritenuto gravissimo e cioè l’eccessiva trasmissione dei rumori.
    In attesa di gentile riscontro cordiali saluti
    Anna

    Rispondi
  • 7 Marzo 2010 in 03:08
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    Buongiorno,
    nel 2007 ho finalmente acquistato una porzione di bifamiliare nuova in provincia di Viterbo. Dopo circa tre mesi mi sono accorto di alcune INFILTRAZIONI DI ACQUA DA UNA PARETE del seminterrato che ha una portafinestra sul giardino. Ho scritto al costruttore che però mi ha scaricato la responsabilità del danno a causa dei lavori da me eseguiti per realizzare una cisterna interrata per l’innaffiamento del giardino.
    C’è da dire che la cisterna è collocata di fronte alla suddetta parete ma ad una distanza di circa 5 metri, e che le tubazioni per l’acqua hanno interessato il marciapiedi esterno e non la parete.
    Mi sono lamentato anche del fatto che la predisposizione dei TUBI DEI TERMOSIFONI del seminterrato non è stata eseguita regola d’arte, ma sono troppo bassi per permettere il montaggio dei termosifoni. Ma su questo punto mi è stato risposto che il seminterrato l’ho acquistato con la destinazione di cantina e quindi per questo motivo il costruttore non era tenuto a fornirmi alcun impianto.
    Per terzo ed ultimo punto ho contestato al costruttore il fatto di avere trovato in casa le prese del TELEFONO e dell’ ANTENNA, in alcuni frutti, INSIEME A QUELLE DELL’ELETTRICITA’. Ma anche in questo caso mi sono sentito incolpare di avere modificato io stesso l’impianto durante i lavori per realizzare una stanza nel seminterrato e durante i lavori di elettrificazione dell’impianto di innaffiamento.
    Ho sempre provveduto a inviare nuove lettere di contestazione durante questi anni per non permettere alla prescrizione di avere effetto.
    E’ vero che qualora si realizzino degli impianti o delle modifiche agli ambienti, di cui sopra, non si è più coperti dalla garanzia del costruttore ?
    Cosa posso fare ?
    Grazie Paolo

    Rispondi
  • 9 Marzo 2010 in 12:47
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    Salve…io ho comprato casa giugno del 2009.E’ un bilocale con giardino.Prima dell’atto notarile avevo già evidenziato un problema per quanto riguarda il mio giardino visto che non mi avevano messo la terra a livello e dalla veranda c’era una distanza di 30 cm.Il costruttore mi aveva garantito che il problema si sarebbe risolto a breve con l’arrivo di una ruspa che lo avrebbe riempito di terra.
    Passato l’atto non han fatto assolutamente niente cosi ho mandato una raccomandata al costruttore e ne è venuto fuori che il mio giardino è adagiato su un locale vuoto(locale spazzatura e locale caldaia) e che quindi il mettere terra vorrebbe poter dire un possibile cedimento strutturale.Il capo cantiere che è venuto poi a vedermi il giardino ha detto che se io faccio causa devono togliere terra perchè il giardino già cosi non è per niente sicuro e che se voglio la terra a livello devo fargli una carta dove il lo declino da ogni responsabilità.Il problema è che oltre a un possibile cedimento il terreno si è assestato e quindi nel mio giardino c’è un dislivello di ben 50 cm.Un’ultima cosa che ho scoperto è che l’ingeniere che ha fatto i calcoli della tenuta del mio giardino non ha tenuto conto del fattore pioggia e che quindi è piu pericoloso del previsto!!!Cosa devo fare?grazie

    Rispondi
  • 9 Marzo 2010 in 19:39
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    buonasera,ho acquistato una mansarda posta al terzo piano in condominio di nove appartamenti nel 2007.
    Da circa due anni si verificano infiltrazioni d’acqua piovana in occasione di temporali ventosi all’altezza di un comino , posto nella camerina bimbi sul lato nord.
    Il comino e’posto a meta’tra la mia cameretta e la cucina della mia confinante, da circa sei mesi anche da lei si verifica lo stesso problema.
    Dopo tante sollecitazioni al costruttore, questo non e’ mai riuscito a risolvere il problema in quanto mandava per ben tre volte la stessa persona, la quale smontava e rimontava la conversa dl comino e basta e sistematicamente al primo temporale forte ci pioveva dentro.
    Ci siamo rivolti da poco ad un avvocato, io credo ci sia un grosso difetto di costruzione a livello di tetto per questo vi chiedo se e’ns diritto chiedere il rifacimento del tetto ed anche tutti i danni conseguenziali materiali,patrimoniali,morali. grazie un saluto marco

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  • 12 Marzo 2010 in 18:07
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    Salve, ho acquistato un’appartamento in condominio nel 2004, costruzione nuova ho realizzato il bagno con piastrelle a mosaico, dopo un paio di anni ho avuto problemi di distacco delle stesse e il costruttore le ha fatte ripristinare. Nel 2009 il problema si è ripresentato e ho fatto intervenire un piastrellista per il ripristino a mie spese, ora ho nuovamente il problema. Ho contattato un’esperto di posa per quel tipo di piastrelle il quale mi ha detto che la corretta posa prevede l’installazione fra muro e piastrella di pannelli resistenti all’acqua fatti apposta per quel tipo di piastrelle, per un lavoro fatto a regola d’arte mi consiglia di demolire il tutto e rifare tutto a nuovo, va da sè che il costo di manodopera e il costo per l’acquisto di nuove piastrelle sarà elevato, a questo punto vi chiedo se è un mio diritto aatribuire questo costo al costruttore che ha fatto realizzare i lavori originali in maniera non adeguata. E se si in che modo posso far valere i miei diritti.
    Grazie attendo risposta

    Rispondi
    • 18 Marzo 2010 in 17:20
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      Si, può avvalersi della garanzia postuma decennale, pertanto chieda nuovamente al costruttore, saluti

      Rispondi
  • 16 Marzo 2010 in 14:03
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    salve ho acquistato nel 2007 un appartamento con giardino privato sulla carta. A distanza di 2 anni si stanno verificando delle perdite nel mio garage che è sotterraneo ma non dal soffitto dove sono i giardini, bensì dal pavimento viene su l’acqua a causa dell’inverno piovoso…. ovviamente trattasi di una zona in cui sotto è una falda acquifera… ci sono pompe di aspirazione che funzionano ma come posso avere una corretta valutazione di un perito tecnico per poter chiedere il risarcimento danni e il rifacimento del danno a carico della ditta costruttrice che invece fa finta di niente….. l’immobile è in garanzia per questi difetti di costruzione o problemi di infiltrazioni per vizio di cattiva isolatura del sottosuolo, giusto?

    Rispondi
    • 18 Marzo 2010 in 17:06
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      Buongiorno Loredana, dovrà prima di tutto chiedere un sopralluogo da parte della ditta costruttrice e documentare la sua richiesta con fotografie e testimonianze, se questo non bastasse dovrà rivolgersi ad un perito e chiamare in causa la parte venditrice. saluti

      Rispondi
  • 19 Marzo 2010 in 11:50
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    Buongiorno, sono maria da tre mesi ho acquistato un appartamento in un contesto di 18 unità. Mi sono accorta che in bagno orizzontalmente si stanno crepando le piastrelle. Chi è responsabile, chi mi ha venduto l’appartamento o il costruttore?
    Tenendo presente che la palazzina ha quattro anni di vita.

    Grazie infinite , attendo Vostra risposta.

    Rispondi
  • 21 Marzo 2010 in 19:37
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    Buongiorno
    due anni e mezzo fa abbiamo acquistato un appartamento in provincia di Udine. Da subito sono stati riscontrati dei problemi e delle sistemazioni/lavorazioni da effettuare nella palazzina che dovevano essere a carico dell’immobiliare che ci ha venduto l’appartamento (che non ha fornito nemmeno gli estintori obbligatori per legge). Nonostante le richieste di vari condomini e l’insistenza dell’amministratore ad oggi nulla è stato sistemato, semplicemente un “si vedrò, si faro’ “. All’ultima assemblea condominiale decidiamo di agire in maniera legale contro tale immobiliare ma con sorpresa scopriamo che la stessa è stata liquidata e cancellata dal registro delle imprese.
    Ora non sappiamo come comportarci, a chi rivolgerci per essere tutelati. Sappiamo che la costruzione fisicamente è stata effettuata da un impresa che riteniamo in subappalto dalla stessa immobiliare, ma tale impresa costruttrice può essere ritenuta responsabile dei vizi e difetti ad oggi riscontrati tra cui uno ritenuto gravissimo e cioè l’eccessiva trasmissione dei rumori.
    In attesa di gentile riscontro cordiali saluti
    Anna

    Rispondi
  • 22 Marzo 2010 in 15:20
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    sto per acquistare da privati una casa già usata.Nell’ultimabuongiorno,
    visita ,ho notato che c’è una perdita dalle tubazioni del bagno,che al momento della proposta d’acquisto non c’era.
    Trattandosi di vizi occulti,può il preliminare ritenersi nullo?Nonostante avessi già fatto una lettera all’agenzia immobiliare di diffida e chiedendo la restituzione dell’assegno(all’epoca ancora in mano all’agenzia) scopro oggi,che lo stesso è stato successivamente consegnato al venditore e quindi incassato.Cosa mi consigliate di fare?
    Grazie.

    Rispondi
  • 23 Marzo 2010 in 01:39
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    Ho comprato casa nuova a maggio 2009 finita a fine 2008. Da questo inverno si presenta muffa sugli angoli delle pareti come schizzi d’acqua. Lo stesso problema si presenta nelle altre 5 unita’ abitative della palazzina. Il costruttore dice che dobbiamo tenere aperte di piu’ le finestre per fare areggiare le camere, cosa che peraltro tutti normalmente e compatibilmente con le temperature invernali facciamo. Ma che senso ha fare case che consentano attraverso per esempio buoni infissi di non sprecare energia per riscaldarle e poi dire che bisogna aprire le finestre per non avere muffe?? Io e mio figlio siamo inoltre allergici. E’ possibile che tutti i condomini non aprano abbastanza le finestre?? Cosa dobbiamo e possiamo fare?? Grazie

    Rispondi
  • 23 Marzo 2010 in 01:46
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    ho comprato casa a maggio 2009 direttamente da costruttore in una palazzina finita nel 2008 di 6 unità. In tutti gli appartamenti sugli angoli in maniera particolare si presentano muffe come schizzi d’acqua. Io e mio figlio siamo allergici alle muffe. Il costruttore, contattato, ha fatto un sopraluogo rispondendoci che le muffe sono causate da una nostra, di tutti i condomini, insufficiente apertura delle finestre. Noi tutti, siamo invece sicuri di aprie le finestre, naturalmente con i tempi che un inverno comsente. D’altrnde che senso ha fare case che deebbono essere piu’ facilmente riscaldabili e trattenere calore se poi dobbiamo tenere sempre aperto per ecitare le muffe. Mi e ci potete consigliare cosa fare, quando conviene intentare una azione legale per quest tipo di problemi?
    Faccio inoltre notare che la muffa non si è manifestata solo nei bagni, bagni di cui uno, il più usato per le doccie, è privo di finestre ed è privo di muffa.

    In attesa ringrazio. Riccardo

    Rispondi
  • 23 Marzo 2010 in 16:54
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    Buongiorno,
    nell’estate 2004 è stata iniziata la realizzazione di un muro di sostegno necessario per la costruzione della mia nuova abitazione in collina. Attualmente il muro in oggetto di circa 70 metri presenta una crepa. L’impresa che ha eseguito i lavori e l’architetto che li ha seguiti sostengono che non ci sia da preoccuparsi, ma vorrei tutelarmi nel caso in cui il muro dovesse cedere a causa della crepa. Come potrei fare? La garanzia decennale è valida anche per gli immobili costruiti nel 2004?
    Ringraziando, rimango in attesa.
    Tatina

    Rispondi
  • 28 Marzo 2010 in 13:50
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    Salve, ho acquistato casa da oltre 3 anni. Durante questo periodo si sono verificate infiltrazioni dal tetto e rovinose infiltrazioni laterlai con la perdità di intonaci ovunque.
    Il condominio ha voluto cosi chiamare la società SRL che era costitutita da due professionisti(Ing. Abbiamo scoperto che hanno appena venduto l’ultimo appartamento sciolto la società SRL.Possibile che adesso non sono più responsabili a vizi iniziali della palazzina?
    grazie

    Rispondi
  • 29 Marzo 2010 in 10:59
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    Se vi sono danni alle pareti ed al pavimento di alcuni garages, dovuti a cedimenti delle proprie fondazioni collegate a quelle di un edificio con porticato sovrastante i garages, le spese per le relative riparazioni oltre che ad essere ripartite tra i condomini del fabbricato vanno ripartite anche tra i condomini di un fabbricato adiacente con fondazioni autonome? I fabbricati adiacenti hanno in comune un cortile per l’accesso ai garages, l’accesso esterno, l’impianto idrico e fognario, con tabelle millesimali comuni, mentre sono distinti, come risulta dall’atto, i porticati e le scale di accesso ai due corpi di fabbrica costituenti i fabbricati, con tabelle millesimali separate.Inoltre sono passati più di 10 anni dalla costruzione dei fabbricati.

    Rispondi
  • 30 Marzo 2010 in 13:10
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    buongiorno mi chiamo danilo e ho un problema sui muri esterni della mia casa,praticamente a circa 10-30 cm dal marciapiede dopo aver fatto pitturare esternamente a giugno del 2009 si sono formate delle bolle importanti con sollevamento e comparsa di polvere bianca,premetto che prima della pittura non vi erano dei grossi problemi evidenti e comunque io avevo chiesto di non lesinare sui lavori e fare tutto quello che eventualmente fosse servito.ora il pittore che ha fatto il lavoro mi ha detto che il problema è dovuto da un scarso isolamento dal terreno e che per risolvere la questione deve togliere l’intonaco su tutto il perimetro della casa per 1 metro di altezza e mettere una malta risanatrice e ridipingere tutta la casa per non vedere stacchi,e comunque tutto a mie spese perchè il problema non era prevedibile,mi ha però consigliato visto che io ho rogitato nel dicembre del 2001 di farmi rivalere dal costruttore perchè a suo avviso è un difetto di costruzione,e vero?

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    • 16 Aprile 2010 in 17:06
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      si può rivalersi sul costruttore per infiltrazioni e macchie di umidità in base alla postuma decennale, saluti

      Rispondi
  • 30 Marzo 2010 in 13:49
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    E’ giusto distribuire delle spese straordinarie di un proprietario agli altri proprietari quando egli non vuole pagare la sua quota? Cosa bisogna fare quando l’amministratore decide in tal senso?

    Rispondi
  • 31 Marzo 2010 in 13:32
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    buongiorno, ho acquistato un appartamentone nel sett. 2007 con garage al piano terra con entrata del basculante ad est e tutta la lunghezza che si sviluppa a nord;il lato nord è anche muro perimetrale del condominio.

    nell’inverno 2009 è iniziata un’infilatrazione di acqua/umidita che entra da fuori passa sotto il pavimento e rifiorisce nel muro all’interno: la conseguenza di questa infiltrazione è stata lo sbombamento dell’intonaco e la conseguente caduta delle malte della pittura e la formzione di una muffa bianca che sporge per quasi 2 cm. Interpellato quasi subito il costruttore questi mi ha risposto che sarebbe venuto a sistemare in estate quando il muro si fosse un pò asciugato: si è presentato a fine luglio per tagliare il muro per circa un metro e infilarci dentro un pò di silicone trasparente. tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 il problema si è ripresentato: giustamente siamo in inverno piove, nevica.. ho chiamato di nuovo il costruttore e gli ho mostrato di nuovo il risultato delle sue fatiche, facendogli notare che il problema ora era peggiorato in quanto la macchia era salita a quasi 50 cm da terra e correva eer tutta la lunghezza del garage; questi mi ha nuovamente risposto che interverrà non appena la bella stagione glielo consente.
    Ieri sera abbiamo fatto la riunione condominiale e in questa sede io ho portato a conoscenza in via ufficiale tutti gli altri condomini nonchè l’amministratore.
    ora mi chiedo.. come è + giusto procedere?? quali tittoli ho io? quali titoli o responsabilità ha l’amministratore?

    grazie per l’interessamento .. sono disperata 🙁

    Rispondi
  • 31 Marzo 2010 in 14:43
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    Buongiorno, ho comprato una casa da circa 2 anni (in un condominio di sei persone)ed i lavori sono stati ultimati da circa tre anni, oltre alla garanzia decennale per gravi difetti, il costruttore deve garantire anche piccole rottura (come ad esempio alimentatore citofonico condominiale) se si per quanto tempo?
    Grazie

    Rispondi
  • 1 Aprile 2010 in 07:47
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    Buongiorno
    ho acquistato un appartamento nel marzo 2009 in un grande complesso immobiliare. Da subito si sono verificati problemi:
    infiltrazioni sul soffitto della cucina;
    infiltrazioni nel box;
    infiltrazioni sul terrazzino;
    muffa sulle pareti a ridosso della cabina ascensore che doveva essere coibentata;
    infiltrazioni d’acqua vano ascensore e blocco ascensore da parte dei vigili del fuoco;
    per non parlare delle facciate e gronde.
    L’immobiliare è sempre stata vaga, ha promesso che farà i lavori interni all’appartamento ma sono passati mesi e rimandano sempre.Nel regolamento condominiale hanno nominato un amministratore per 2 anni e nel preliminare è indicato che non hanno stipulato nessuna assicurazione postuma in quanto i lavori sono iniziati prima del 2005.
    Come mi devo muovere, conviene iniziare una vera e propria azione legale con un perito (naturalmente non in modo condominiale perchè l’immobiliare ha nominato il suo mministratore e forse ha ancora più del 50% dei millesimi)e come mi devo comportare con l’amministratore ?
    Grazie della vostra risposta

    cordiali saluti

    Rispondi
  • 1 Aprile 2010 in 22:29
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    Il mio immobile appena costruito, in seguito al sisma che ha interessatol’Abruzzo lo scorso anno, ha subito gravi danni strutturali (si prospetta l’abbattimento);i danni sono però visibilmente legati anche ad errori realizzativi (difformià rispetto al progetto) e forse progettuali;vorrei procedere con un ATP, mi chiedevo quale possa essere una stima dei costi delle indagini, quali siano i tempi e se vi siano eventuali procedure che vietino ti procedere all’abbattimento o alla ricostruzione in base alle ordinanze emesse ad hoc.
    Ne caso si riscontrassero errori del costruttore, verrei rimborsato del costo delle perizie?

    Grazie mille per il supporto.

    (chiedo cortesemente di non pubblicare l’indirizzo mail)

    Rispondi
  • 1 Aprile 2010 in 22:31
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    Il mio immobile appena costruito, in seguito al sisma che ha interessatol’Abruzzo lo scorso anno, ha subito gravi danni strutturali (si prospetta l’abbattimento);i danni sono però visibilmente legati anche ad errori realizzativi (difformià rispetto al progetto) e forse progettuali;vorrei procedere con un ATP, mi chiedevo quale possa essere una stima dei costi delle indagini, quali siano i tempi e se vi siano eventuali procedure che vietino ti procedere all’abbattimento o alla ricostruzione in base alle ordinanze emesse ad hoc.
    Ne caso si riscontrassero errori del costruttore, verrei rimborsato del costo delle perizie?

    Grazie mille per il supporto.

    Rispondi
  • 6 Aprile 2010 in 12:38
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    Salve
    Luglio 2004 acquisto appartamento in condominio anni 70,totalmente ristrutturato con termine dei lavori nel 2005.

    Anno 2009 infiltrazione d’acqua piovana dal terrazzo del piano superiore,di proprietà privata.
    Vengo liquidato dall’assicurazione del condominio,a seguito,così mi è stato detto,della presentazione di fattura attestante lavori di riparazione da parte del proprietario.

    Anno 2010 mi si ripresenta lo stesso danno,l’amministratore mi dice che non può più aprire una pratica assicurativa per lo stesso danno,il condomino proprietario del terrazzo fa orecchie da mercante.

    Come devo comportarmi? Il proprietario del terrazzo è anche il titolare dell’azienda che ha ristrutturato il palazzo,cosa fare?
    Secondo Lei qualcuno mi nasconde qualcosa a livello legislativo?

    Devo rivolgermi ad un avvocato?
    Grazie di cuore

    Rispondi
    • 16 Aprile 2010 in 16:27
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      Buongiorno Giuseppe, lei deve rivolgersi all’amministratore che è obbligato a fare denuncia all’assicurazione e a seguirla nell’iter del rimborso. saluti

      Rispondi
  • 7 Aprile 2010 in 11:37
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    Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento da quasi un anno, costruito in un grosso complesso nel 2005. Da qualche settimana ho notato che i muri costruiti in cartongesso per le due porte a scrigno si sono imbarcati e curvandosi hanno piegato i telai delle porte e qualcosa nell’intercapedine me le ha rigate. Ho telefonato alla ditta costruttrice, la quale mi ha risposto che è passato troppo tempo e che i muri non sono più in garanzia, inoltre mi ha detto che questo problema ai muri doveva evidenziarsi subito e non dopo 5 anni dalla costruzione.(mi hanno suggerito di rivolgermi ad un artigiano per mettere delle molle tira muri in cartongesso!?) I vecchi proprietari mi hanno detto che, quando abitavano loro non avevano riscontrato alcun problema sulle porte altrimenti, con quello che le avevano pagate, avrebbero agito sicuramente. Per tutto quello sopra descritto volevo domandare se è vero che non vi è più garanzia sui muri, a chi mi devo rivolgere per chiedere la risoluzione del problema e il risarcimento del danno alle porte? alla ditta costruttrice o a chi? Devo interpellare un avvocato? Grazie infintite.

    Rispondi
  • 10 Aprile 2010 in 03:14
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    salve,mi chiamo francesca.Avrei bisogno di un aiuto da un esperto.Ho comprato casa con il mio moroso.Il 16 marzo 2010 siamo andati a rogito.Quindici giorni dopo abbiamo scoperto che il garage che abbiamo acquistato con l’immobile ha delle infiltrazioni d’acqua.L’8 di aprile abbiamo avuto la nostra prima riunione condominiale e con nostro grande dispiacere abbiamo scoperto che tutti i garage sotterranei hanno questo problema e che i signori condomini hanno già inviato tre raccomandate al costruttore dal quale non hanno ricevuto nessuna risposta!io sono molto affranta ma combattiva.Vorrei saper come devo comportarmi per non spendere altri soldi visto che il costruttore mi ha tenuto nascosto questo problema o vizio e vorrei sapere anche gli altri condomini cosa possono fare per tutelarsi da questa assurda costruzione.Vi comunico che questa mattina ho parlato col costruttore dicendo che io e il mio moroso ci sentivamo presi in giro.In più questo è un problema molto grave per tutti i condomini e vorrei aiutare anche loro.aspetto con ansia le vostre risposte.un saluto.Francesca

    Rispondi
    • 16 Aprile 2010 in 16:02
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      Buongiorno, dovrete agire per vie legali, saluti

      Rispondi
  • 14 Aprile 2010 in 17:47
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    Salve. sono proprietaria da 6 anni di un appartamento situato al pianterreno di un condominio di 11 unità. Da sempre ci sono stati piccoli problemi di umidità. Ora invece pare il problema stia degenerando e si è verificato che la guaina posta nel sottosuolo è da sostituire. Ora l’amministratore dice che si potrebbe fare causa al costruttore ma lo sconsiglia e i lavori che dovremo effettuare saranno per 2/3 a nostro carico. La guaina si trova sotto al nostro terrazzo e i muri da sistemare sono quello esterno e interno del nostro appartamento. Ma se il problema è l’umidità e il fatto che la guaina vada sostituita è comunque un problema solo del nostro appartamento? Chi paga in pratica? solo noi o tutti i condomini?

    Rispondi
    • 16 Aprile 2010 in 15:39
      Permalink

      La spesa verrà ripartita tra tutti i condomini in base alle tabelle millesimali, saluti

      Rispondi
  • 15 Aprile 2010 in 18:13
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    Ho acquitato un appartamento nuovo costruito nel 2005, da qualche mese sono comparse crepe sui muri tramezzi in rapida evoluzione, presenti anche in quasi tuttti gli altri appartamenti condominiali, il costruttore-venditore, da studi preliminari geotecnici effettuati, asserisce che è intervenuto un movimento franoso in tutta l’area circostante che avrebbe generato un cambiamento della capacità portante delle fondazioni (la zona è stata peraltro sottoposta a regime PAI nel corso dellla costruzione). Se questo dovesse risultare vero, esonererebbe il costruttore dalle responsabilità sancite dall’art. 1668 del cc?

    Rispondi
  • 20 Aprile 2010 in 21:47
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    Dovrei acquistare un immobile che presenta alcuni vizi di costruzione: difetti di intonacatura e verniciatura sui muri perimetrali, sulle terrazze, crepe, ma soprattutto difetti nell’installazione degli infissi esterni che risultano addirittura pericolosi in quanto rischiano di cadere rovinosamente su di una strada pubblica dato che i perni inseriti all’interno del muro,che dovrebbero sorreggere le persiane, in realta’ non riescono a sopportare il peso delle stesse.Io sarei il terzo acquirente,il costruttore dovrebbe aver stipulato una polizza decennale a copertura dei vizi, ma sembra sia fallito. Anche se il costruttore è fallito, è possibile rivolgersi cmq alla compagnia assicurativa?Ringrazio anticipatamente per la risposta.

    Rispondi
  • 25 Aprile 2010 in 07:35
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    Buongiorno,
    a fine 2005 abbiamo acquistato un appartamento di nuova costruzione.
    Nel maggio 2009 abbiamo riscontrato sbriciolamento dell’intonaco del muro del corridoio nel punto corrispondente all’angolo in cui è stato posizionato il box doccia.
    Tale crolle è dovuto a infiltrazioni provenienti dal box che è stato posato in maniera inadeguata dalla ditta costruttrice senza provvedere ad un adeguato isolamento.
    Abbiamo contattato l’amministratore di condominio che ci ha detto, dopo un sopraluogo, che il costruttore non avrebbe risarcito tale danno. Abbiamo allora inviato raccomandata al costruttore manifestando l’intezione di rivolgerci ad un legale; il costruttore è venuto in sopraluogo e ci ha risposto che avrebbe inviato in tecnico ad isolare il box doccia e poi avrebbe provveduto a far sistemare la parete, anche se secondo lui tale obbligo da parte sua sua sarebbe già caduto in prescrizione dopo un biennio dalla vendita.
    Ad oggi aprile 2010, l’intervento non è ancora stato effettuato e tutte l evolte che abbiamo provato a contattare il costruttore al telefono questo risulta sempre irreperibile o furi sede. Come ci dobbiamo muovere?
    Il danno ai muri si è, intanto ulteriormente esteso al altre zone della casa.

    Rispondi
  • 25 Aprile 2010 in 15:54
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    Buonasera. Volevo sottoporre il seguente quesito:

    Una decina di anni fa il condominio dove abito ha intentato una causa nei confronti del costruttore dell’immobile. A seguito di perizie effettuate risulta infatti che taluni lavori di impermeabilizzazione ed isolazione non siano stati realizzati correttamente, dando luogo ad infiltrazioni d’acqua che hanno determinato umidità e muffa soprattutto nei garage e cantine.
    Quasi tutti i condomini hanno aderito. La causa è proseguita per 10 anni con considerevoli spese per perizie, contro perizie e quant’altro ed ovviamente per i compensi agli avvocati che si sono susseguiti negli anni.
    Ora la mia attuale situazione finanziaria non mi permette più di sostenere ulteriori spese di tale entità.
    Volevo pertanto sapere se è possibile recedere (non so se sia questo il termine esatto) dalla causa ed eventualmente le modalità per fare questo.
    Inoltre, tale decisione deve essere assunta congiuntamente con il mio ex coniuge, comproprietario al 20% dell’appartamento? Faccio presente che in sede di separazione legale l’appartamento è stato assegnato a me ed ai miei figli e che tutte le spese ordinarie e straordinarie sono a carico mio.
    Ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.

    Rispondi
  • 25 Aprile 2010 in 15:55
    Permalink

    Buonasera. Volevo sottoporre il seguente quesito:

    Una decina di anni fa il condominio dove abito ha intentato una causa nei confronti del costruttore dell’immobile. A seguito di perizie effettuate risulta infatti che taluni lavori di impermeabilizzazione ed isolazione non siano stati realizzati correttamente, dando luogo ad infiltrazioni d’acqua che hanno determinato umidità e muffa soprattutto nei garage e cantine.
    Quasi tutti i condomini hanno aderito. La causa è proseguita per 10 anni con considerevoli spese per perizie, contro perizie e quant’altro ed ovviamente per i compensi agli avvocati che si sono susseguiti negli anni.
    Ora la mia attuale situazione finanziaria non mi permette più di sostenere ulteriori spese di tale entità anche considerando che non esiste una seppur minima speranza di concludere in tempi brevi questa vicenda.
    Volevo pertanto sapere se è possibile recedere (non so se sia questo il termine esatto) dalla causa ed eventualmente le modalità per fare questo.
    Inoltre, tale decisione deve essere assunta congiuntamente con il mio ex coniuge, comproprietario al 20% dell’appartamento? Faccio presente che in sede di separazione legale l’appartamento è stato assegnato a me ed ai miei figli e che tutte le spese straordinarie sono a carico mio.
    Ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.

    Rispondi
  • 26 Aprile 2010 in 08:33
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    Buongiorno, ho un quesito da porre: ho acquistato casa in una struttura composta da 4 abitazioni con ingressi singoli, due al piano terra e due al primo piano.
    Il mio appartamento si trova al piano terra, l’altro giorno i vicini mi hanno informato di problemi alla struttura del tetto, nel senso che non è stato isolato correttamente e pertanto nei punti di aggancio dell’isolamento di lattoneria si verificano delle infiltrazioni e che c’è la necessità di sostituire 60/70 coppi perchè rotti.
    So che il tetto essendo di tutti va sistemato ma mi chiedevo, avendo io acquistato casa da meno di 10 anni (settembre 2001) posso contattare il costruttore e chiedere a lui di provvedere alla mia parte di spesa? la casa ha all’incirca 11/12 anni fa e i vicini che stanno al primo piano l’hanno acquistata al rustico ed hanno terminato le rifiniture per conto loro.
    Volevo capire come mi devo muovere per evitare di sobbarcarmi spese per danni strutturali.
    Con la speranza di aver dato una spiegazione abbastanza chiara resto in attesa di un Vostro cortese cenno di risposta.
    Grazie mille.

    Rispondi
    • 28 Aprile 2010 in 16:42
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      buongiorno Vera, dovrete suddividere la spesa in base alle tabelle millesimali, se non ne siete in possesso dovrete incaricare un tecnico che le rediga. saluti

      Rispondi
  • 6 Maggio 2010 in 10:57
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    Buongiorno,
    vorrei sapere a chi devo rivolgermi per un problema di infiltrazioni di acqua in garage. Il mio garage si trova sotto un’abitazione con giardino a livello della “bocca di leone-griglia”, in caso di forti pioggie,si forma un flusso d’acqua nel loro giardino (che proviene a sua volta dal giardino dietro)che entra nel mio garage come un ruscello con danni piuttosto gravi.
    Già parlato coi vicini… ma non si sentono responsabili.
    A chi rivolgermi??
    Grazie mille. Saluti.

    Rispondi
  • 10 Maggio 2010 in 10:35
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    Buongiorno,
    da poco abbiamo acquistato casa e ci viviamo da un mese circa.
    Vivendoci abbiamo notato già dei difetti o dei lavori inadeguati.
    Es.Mancano delle cose o certe non corripondono come da capitolato, il termostato per il riscaldamento, non ci è stata messa la presa telefonica, il parquet in certe zone dellacamera scrichiola, non ci è stata rilasciato il libretto delle caldaia e la certificazione del funzionamento. Per il condominio il distacco dell’intonaco su certi punti della facciata, la luce dei box che risulta essere condominiale e non allacciata ad ogni singolo condominio.aSCENSORE-CANCELLO ELTRRICO-PORTONCINO INGRESSO E CITOFONI non funzionanti.
    Insomma una serie di cose a mio avviso non a norma e per finire, ci simao recati per richiedere la residenza e abbiamo scoperto di non essere in possesso DELLA CESSIONE DI FABBRICATO e che il costruttore non ha ancora richiesto il numerocivico e quindi non è stata acora rilasciata l’agibilità dell’immobile.
    A livello condominio, come ci possiamo muovere per tutelarci?
    Ringraziandovi anticipatamnte, porgo cordiali saluti
    Elena

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:51
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      Gentile Elena, ci risulta alquanto strano che lei abbia acquistato un immobile nuovo senza il requisito di abitabilità, sul contratto deve esserci scritto un termine entro il quale il costruttore è obbligato a fornirvelo. Riguardo le difformità rispetto a quelle da capitolato dovrete elencarle in una raccomandata da inviare al costruttore, saluti

      Rispondi
  • 11 Maggio 2010 in 17:54
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    Il mio problema, ho comprato un appartamento al terzo piano, di un fabbricato di quattro piani il fabbricato è di nuova costruzione due anni.
    ha l’isolamento a cappotto, il problema:
    su gli angoli dopo pochi mesi dall’acquisto nella prima stagione autunnale sono apparse macchie nere per tutta la lunghezza delle stanze, si dico stanze infatti cucina cameretta bagno hanno questo problema. il mio perito ha fatto una relazione e ha sentenziato un difetto di ponte termico con una probabile infiltazione in cucina.nella’abitazione abita una sola persona. In caso di condenza di quelle proporzioni chi è il responsabile, la legge che dice in materia, la ditta costruttrice è responsabile

    Rispondi
  • 12 Maggio 2010 in 10:56
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    Buon Giorno, ho conprato casa rogitando nell’aprile del 2008, con la stessa abbiamo chiesto il camino dove il venditor nel prezzo dell’acquisto ha inserito canna fumaria e comignolo.
    Scritto e firmato sul preliminare di compravendita.Il focolare è stato acquistato da me, ma ritirato e installato dal costruttore.
    Nal marzo del 2010 accendendo il camino è preso fuoco il tetto e l’appartamento soprastante. Dal verbale dei vigili del fuoco e da una perizia da me richesta la causa è dovuta a negligenza di costruzione sia della canna che del comignolo.
    Abito in condominio e la canna fumaria è stata costruita nel vano scale. I proprietari danneggiati dell appartamento soprastante non sono assicurati e il costruttore è quasi in bancarotta. Chi paga il danno?

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:39
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      Lei dovrà risarcire i proprietari del piano di sopra e a sua volta dovrà rivalersi sul costruttore, saluti

      Rispondi
  • 12 Maggio 2010 in 14:15
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    Salve,
    Vengo subito al dunque: il 18 novembre 2009 ho acquistato un’appartamento nuovo porzione di un condominio e poco dopo sono iniziate a presentarsi sulla facciata esterna in corrispondenza della mia unità abitativa macchie di umidità ascendente che hanno portato al distacco dell’intonaco esterno e addirittura interno, adesso sono in attesa di ctu.
    E’ possibile sapere orientativamente la percentuale di deprezzamento del mio appartamento a seguito di queste infiltrazioni.. Grazie..

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:38
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      no Paolo, sarebbe necessaria una perizia, saluti

      Rispondi
  • 12 Maggio 2010 in 22:07
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    Il mio problema.Nel 2008 ho acquistato casa ovvero un bilocale con giardino. Da circa un anno nel garage sottostante la mia abitazione, che non è di mia proprietà, cade molta acqua quando all’esterno piove. Il costruttore mi ha detto che tale situazione si verifica perchè l’acqua piovana che cade nel mio giardino si riversa nel predetto garage a causa di qualche fessura della guaina che c’è sotto la terra del mio giardino o sotto il marciapiede che costeggia lo stesso. Comunque il problema è nella mia proprietà. Sempre da un anno il costruttore seguita a fare piccoli ritocchi nel mio giardino cercando la causa di tali infiltrazioni creandomi non pochi disagi visto che ogni volta che si presenta dice che deve “spostare” alcune piastrelle del giardino. Questo lo ha fatto circa 10 volte senza risolvere il problema rovinandomi comunque di volta in volta il giardino!!! considerato che ora le infiltrazioni si sono verificate anche nelle parti comuni del complesso in cui abito e forse la cause è un’altra infiltrazione che parte da un altro giardino privato del mio vicino, volevo sapere come mi devo comportare per le vicende che mi coinvolgono personalmente, come posso tutelarmi e se devo rivolgermi ad un legale o cosa! Grazie mille per l’attenzione.

    Rispondi
    • 13 Maggio 2010 in 17:35
      Permalink

      se il suo appartamento fa parte di un condominio, dovreste rivolgervi all’amministratore, saluti

      Rispondi
  • 16 Maggio 2010 in 12:26
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    Scusate sono sempre quello della domanda 403, la casa e di nuova costruzione fine lavori marzo 2008,e la canna fumaria è condominiale, il danno è scaturito da una parte in comune “canna fumaria non coimbentata vicino all’assito del tetto” questa è la causa dell’incendio certificata dal verbale dei vigili del fuoco e dalla perizia.
    Rientrando nella garanzia dei 10 anni non dovrebbe risponderne subito il costruttore?

    Rispondi
  • 17 Maggio 2010 in 12:24
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    A settembre 2008 ho acquistato una villetta Bifamiliare (costruita nel 2004) direttamente da un impresa costruttrice. Ora abbiamo deciso di installare il condizionatore (la predisposizione era già stata fatta dalla ditta). Il termoidraulico che deve installare il macchinario, si è accorto che manca il tubo dello scarico dell’acqua. Vorrei sapere come dobbiamo procedere, in quanto l’idraulico che si è occupato di tali impianti non vuole rispondere del disagio provocato. Questo problema è coperto dalla garanzia del costruttore?

    Rispondi
  • 18 Maggio 2010 in 10:10
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    Salve il problema di noi inquilini abbraccia piu’ domande gia’ fatte.
    Il problema principale è che nel 2004 ho acquistato 2 appartamenti in stabile ristrutturato(lasciarono solo la facciata e svuotarono all’interno)
    La ditta S.r.L formata da 3 individui si è sciolta
    dal 2004 in poi si sono verificati in ordine di tempo:1)crepe trasversali parete interna: lo faccio notare.2)sul terrazzo notai non tutta l’acqua scarica nel pluviale perche’ a meta’ terrazza notato che c’è il pavimento a cupola.3)ieri abbiamo chiamato i vigili per distacco intonaco e pietrame dal tetto..
    l’amministratore “dice ” che a suo tempo invio’ Raccomandate con ricevuta ,”dice” che la ditta (dei 3 fanfaroni)appena poteva sarebbe scesa a Taranto
    poi ci comunica che sono in via di liquidazione, non per fallimento, ma per scioglimento.
    Esiste l’architetto che avrebbe dovuto sovrintendere ecc ai lavori e non apporre solo firme, senza vedere..possiamo rifarci su di lui? e se si quali sono le leggi? o facsimile di lettera grazie anticipatamente Virginia

    Rispondi
  • 22 Maggio 2010 in 18:35
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    Buongiorno, avrei bisogno del vostro parere per una questione molto delicata, circa 3 anni fa ho comperato un appartamento in una plazzina avente 16 condomini, la palazzina a suo tempo aveva 9, solo con la prima assemblea condominiale mi sono resa conto dei problemi esistenti, praticamente il costruttore ha risparmiato sui lavori e sul materiale avendo isolato male la casa, ma cosa pù grave da progetto i muri erisultavano essere di 60 cm ed invece sono stati fatti di 30 addirittura in alcuni punti di 25 cm, comportando seri problemi di umidità in svariati appartamenti e di elevati consumi di riscaldamento.Non sto quà a spiegarle come mai i condomini non si siano rivalsi sul costruttore legalmente,la cosa risulta inspiegabiel anche a me, visto che ne avrebbero avuto tutti i diritti, e lo dimostra il fatto che uno dei condomini ha fatto causa al costruttore e l’ha vinta.
    Purtroppo io ho appreso tutto troppo tardi per poter agire, e mi chiedo se pur passati i 10 anni si possa ancora fare qualcosa.Spero di essere stata abbastanza chiara e attendo con impazienza una risposta
    Grazie
    Manuela

    Rispondi
    • 26 Maggio 2010 in 15:20
      Permalink

      no Manuela, i termini sono scaduti, saluti

      Rispondi
  • 23 Maggio 2010 in 08:54
    Permalink

    Salve sono proprietario di un box, in un condomino di 38 box. Vorrei sapere, chi deve pagare la verniciatura al tetto della mia automobile, causato da infiltrazioni di acqua dalla guaina sul tetto. Tengo presente, che la ditta costrutrice, a dichiarato fallimento, e i box anno più di dieci anni. l’amministratore, è stato avvisato con una lettera, nel 2009.Come si può risolvere questo caso. Distinti saluti.

    Rispondi
  • 24 Maggio 2010 in 14:09
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    Buongiorno,
    ho acquistato nel 2001 un appartamento in un condominio da 16 il cui tunnel garage è comunicante con un altro condominio uguale al mio ma costruito da un’altra impresa. Gli impianti idraulici sono stati installati dalla stessa impresa incaricata dai 2 costruttori. Qualche giorno fa mi è stato segnalato dall’esattore che il mio contatore segnalava un consumo enorme di acqua di 5500 mt cubi in tre mesi (circa 11.000€). Ho verificato e ho visto che dal contatore dell’acqua la tubazione che va al pozzetto di diramazione agli appartamenti aveva una forte perdita che andava nel terreno dunque non visibile dall’esterno. Ho chiamato subito l’impresa che tempestivamente ha riparato inserendo un tubo più piccolo in quello esistente, solo poi ho saputo che già 1 inquilino del mio condominio e 5 del condominio di fianco avevano avuto i miei stessi problemi. Vorrei chiedere: il costruttore deve pagarmi anche la bolletta dell’acqua? E’ giusto pretendere che l’impianto venga rifatto a regola d’arte e non inguainato come ora che mi sembra una riparazione volante? Grazie fin da ora se mi risponderete
    Giuseppe

    Rispondi
  • 25 Maggio 2010 in 14:45
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    Buongiorno, sono Rossana. Da alcuni anni nel nostro condominio si sono riscontrati rilevanti problemi di infiltrazioni negli appartamenti e problematiche legate alla pavimentazione delle terrazze, tali da indurre i condomini a richiedere all’amministratrice di contattare uno studio legale a cui affidare la nostra tutela ed essere consigliati sull’iter da seguire, prima che decorrano i 10 anni dei termini di garanzia (entro quindi il 2011. Io e mio marito siamo quelli che hanno i danni piu’ grandi (infiltrazione in una stanza, pavimentazione della terrazza che si sta sollevando). A questo punto ci siamo chiesti: oltre alle vie legali come condominio, noi singoli condomini dobbiamo fare a maggior tutela comunicazioni particolari alla Ditta Costruttrice (ad ese. lettera di diffida)?
    Grazie della risposta.
    Rossana A.

    Rispondi
  • 3 Giugno 2010 in 17:43
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    Buongiorno,
    mia mamma è proprietaria di uno stabile del 1500 sito nel centro storico di un paesino della Calabria tutto fatto a scale. Questo centro storico è perlopiù abbandonato e le case fatte di pietra e sabbia, sono quasi tutte diroccate, comprese le scalinate che portano fino in cima alla chiesa. In questo contesto parlare di infiltrazioni sembra superfluo eppure i proprietari di un locale sito alla base dello stabile, lamentano di essere impossibilitati all’uso di questo locale a causa delle infiltrazioni e dell’umidità. Ci tengo a dire che questo locale è un seminterrato, con un unico punto di accesso posto sotto una scala di pietra, senza luce e con servizi igienici di fortuna, quindi non abitabile poichè sarebbe più che altro una grotta. E’ mia mamma responsabile in qualche modo di queste infiltrazioni date dalla vetustà dell’edificio e dal degrado ambientale?? Fino in che misura è tenuta a risarcire i proprietari del locale per l’umidità presente?? Grazie

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  • 9 Giugno 2010 in 16:21
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    Ho acquistato un appartamento in una nuova costruzione. L’impresa poco tempo fa mi ha consegnato le scorte delle piastrelle del pavimento del soggiorno (mancano, ad oggi, le scorte delle piastrelle del bagno e della scala interna).
    In realtà, se non ricordo male, la mia scorta ufficiale è stata trattenuta dall’impresa (senza il mio consenso) per pavimentare un appartamento al piano terra; mi ha poi riordinato, usando lo stesso codice, le piastrelle di ricambio che però mi sono arrivate di colore completamente diverso.
    Nel frattempo, purtroppo, sono stata costretta a spostare la porta della cucina e, come avevo già informato l’impresa, mi necessitavano le mie scorte di piastrelle per mantenere l’omogeinità e l’integrità del primo piano (che ha un unico pavimento).
    Ora, la soglia della cucina manca completamente del pavimento e l’impresa dice che non si ritiene responsabile poichè, pur riordinando le scorte con lo stesso codice, le piastrelle arrivano di colore diverso. Ho obiettato loro che è loro dovere trovarmi le scorte del pavimento identiche a quello già montato e che ho dato via ai lavori dello spostamento della porta della cucina in perfetta buona fede credendo che le piastrelle che mi avevano consegnato come ricambio pavimento fossero uguali al preesistente.
    A mio parere credo che sia compito dell’impresa risolvere questa situazione e di ricercare nei magazzini della ditta fornitrice piastrelle uguali al pavimento appena montato (anche perchè se in futuro dovrò anche solo sostituire un unico elemento mi vedrò costretta a cambiare tutte le piastrelle); l’impresa dice che il suo dovere lo ha già svolto riordinando le piastrelle con lo stesso codice.
    Comunque sia, per il problema sopra esposto non riesco a montare la mia cucina appena ordinata e presto mi vedrò costretta anche a pagarne la giacenza in magazzino; sto quindi anche ritardando il mio trasferimento con i conseguenti danni finanziari e fiscali facilmente immaginabili. Posso obbligare l’impresa, nel caso non trovassero le scorte a ripavimentare il tutto con le nuove piastrelle e a lasciarmi finalmente una scorta?

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  • 11 Giugno 2010 in 07:26
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    Salve
    i miei figli hanno acquistato nel 2008 in qualità di soci (prima casa) un appartamento al primo piano dalla coperativa edilizia. Nel periodo invernale di quest’anno sia nei muri che nel pavimento dell’appartamento vi era umidità tanto che i battiscopa di legno si sono rigonfiati. Ho scritto al presidente della coperativa il quale mi ha risposto che essendo stato fatto l’atto notarile dovevo rivogermi direttamente al costruttore. Ieri mi hanno comunicato che oggi è prevista l’assemblea dei soci e il 22 giugno è stato fissato l’incontro con il notaio per lo scioglimento della coperativa. Cosa posso fare? La coperativa è responsabile dell’intervento edilizio? Posso bloccare la chiusura della cooperativa? Con la chiusura della coperativa a chi mi dovrò rivolgere per risolvere il problema? Considerato il tempo esiguo vi prego di rispondermi al più presto. grazie

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  • 13 Giugno 2010 in 18:26
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    Buongiorno, 2 anni fa abbiamo acquistato un appartamento in una palazzina ristrutturata. A causa della nostra inesperienza, solo qualche mese dopo averla comprata ci siamo resi conto che la casa non era stata ben costruita. Sulle pareti di tutte le stanze sono presenti grandi aloni di muffa dovuti all’umidita, in alcune stanze i muri che ci separano dai nostri vicini di casa sono fatti di cartongesso per cui è come se si vivesse tutti quanti insieme, si sente qualsiasi tipo di rumore anche se minimo. Abbiamo pagato per avere finimenti di lusso, invece sono di infima qualità, la caldaia non è a norma. Inoltre l’impresa costruttrice avrebbe dovuto realizzare i parcheggi all’interno del cortile, ma non è stato fatto nulla. Dopo aver fatto fare le dovute perizie, ci siamo rivolti ad un avvocato insieme a tutti gli altri condomini(anch’essi con gli stessi problemi). Dopo anni di trattative con il costruttore sembrava che l’impresa si impegnasse a realizzare i lavori a proprie spese pagando anche un alloggio ai condomini per tutta la durata delle opere. Per ben 2 volte avevano stabilito una data, mai osservata. L’avvocato dice che bisogna aver pazienza e raggiungere un accordo, ma ormai non abbiamo più fiducia. Non riusciamo a capire se realmente l’avvocato non può agire in maniera più risoluta o se invece sta facendo l’interesse del costruttore invece che i nostri. Ci sentiamo presi in giro. E’possibile ottenere qualcosa di concreto e non solo promesse mai mantenute? A chi ci possiamo rivolgere? Spero che mi rispondiate presto.
    Ale

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  • 14 Giugno 2010 in 23:23
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    salve, nel 2005 ho acquistato una casa storica che ho fatto restaurare completamente.
    Sono stati demoliti i solai in legno e rifatti in cemento, costruiti tutti i muri divisori, rifatti gli impianti.
    In tutte le pareti, già di 70 cm in pietra è stato fatto un cappotto interno con traforati e pannelli di poliuretano espanso il tutto per circa 12 cm.
    La cosa a dir della ditta, doveva servire ad adrizzare le pareti ed evitare eventuali crepe.
    Da subito il soffitto ha cominciato a formare una sorta di ragnatela rialzata e tutte le pareti hanno iniziato a creparsi.
    Già avevo richiesto un intonaco in scagliola con paraspigoli e la ditta senza nemmeno interpellarmi,ha deciso di farmi un intonaco civile senza paraspigoli.
    Ho contattato il titolare dell’impresa nel giro di un mese da fine lavoro e mi ha detto che non erano crepe.
    Dopo qualche mese il muro ha iniziato a gonfiarsi e cadere.
    L’ho rinterpellato e con insistenza mi ha mandato una persona che ha tappato le crepe con stucco e rimbiancato.
    Le crepe sono state coperte ma con stucco liscio su intonaco civile, si capisce che ora ho la casa a chiazze.
    Ora ad un anno,le solite crepe, altre parti cominciano a gonfiarsi e la ragnatela del soffitto inizia a diventare crepa.
    Non ho mai scritto nulla ma ho diversi testimoni interpellati in questi 3 anni, da fine lavori, a valutare il problema, da tutti dichiarato intonaco grasso.
    Ora vorrei agire in altro modo, perchè la mia casa sia perfetta come i soldi che ho dato alla ditta per farla, senza dover pensare a traslochi o spostamento di mobili, cosa che volevo evitare da subito, prima di arredarla come detto all’imprenditore.
    Come posso fare? vi ringrazio fin da subito se poteste aiutarmi

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  • 16 Giugno 2010 in 19:48
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    Buongiorno, ho comprato un’appartamento di nuova costruzione e rogitato nel mese di febbraio del 2009, trattasi di una villetta con giardino in un contesto quadrifamigliare con ingresso indipendente.
    Il 22 e 23 del mese di ottobre del medesimo anno,a seguito di copiose piogge, mi accorgevo della presenza di parecchie infiltrazioni d’acqua sulla parete adiacente alla porta di ingresso, lungo la scala interna che dall’ingresso porta fino in tavernetta, nel soffitto sotto la fioriera del giardino ed sul soffitto del bagno di servizio della tavernetta.
    Il 26 del mese in argomento,, con lettera a.r. sollecitavo l’intervento della ditta costruttrice.
    La ditta ha provveduto fino ad oggi con interventi poco efficaci a risolvere il problema con l’applicazione di silicone lungo le fughe del muro esterno e con la catramazione “superficiale” della fioriera
    Dopo le pioggie del 15 giugno 2010, notavo il persistere delle infiltrazioni, e il giorno dopo armato di pompa dell’acqua, scoprivo che queste filtravano dalle fughe della pavimentazione del passaggio sul giardino.
    chiedo se posso ancora richiedere i danni visto la poca serietà dimostrata dalla ditta nell’affrontare il problema.
    All’epoca delle prime infiltrazioni ho scattato delle foto.
    Preciso che il costruttore mi fece firmare lo stesso giorno del rogito un verbale di consegna dove si dichiaravo che l’immobile era esente da vizi e difetti, che i lavori erano stati eseguiti a regola d’arte e che eventuali danni causati da manomissioni furti etc non potevano essere attribuiti ad essa e quini eventuali risarcimenti.
    grazie per l’attenzione

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  • 18 Giugno 2010 in 16:23
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    Buongiorno, ho acquistato un appartamento di nuova costruzione nel 2004 rogitato nel maggio 2005 appena pronto, dopo qualche tempo sotto il mio balcone (pezzo finale il marmo) si sono formate delle strisce bianche tipo gocce , e all’inqulino del piano di sotto si è “smangiato” il colore del suo balcone. L’amministratore ci ha detto che è “il sale” che filtra attraverso il balcone, occorre far togliere ( mi sembra il cemento, l’isolante vecchio) e farlo rimettere. Vorrei sapere se come dice l’amministratore le spese visto che il balcone è di mia proprietà sono a carico mio, o deve risponderne il costruttore? Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.

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  • 20 Giugno 2010 in 19:57
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    salve mi chiamo Stefano,vi scrivo per una domanda:ho venduto un miniappartamento dove abitavo io un anno fà,l’appartamento ha due anni quindi è nuovo.L’aquirente ha rilevato delle infiltrazioni di odori dall’appartamento confinante e dei rumori sempre dall’appartamento,dice che dovrei sistemare io il difetto mentre io dico che dovrebbe farlo il costruttore.Chi ha ragione? come devo ùcomportarmi? grazie dell’attenzione Stefano

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  • 24 Giugno 2010 in 12:21
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    Buongiorno, ho effettuato a ottobre un compromesso per l’acquisto di un appartamento in un condominio di nuova costruzione. Nei mesi di dicembre a causa di infiltrazioni sul terrazzo al piano attico l’intera facciata del condominio ha incominciato a scrostarsi; l’abbiamo subito fatto presente al costruttore che ci ha assicurato che avrebbe provveduto a sue spese alla ritinteggiare il tutto. Fatto, a gennaio- febbraio il problema si è ripresentato…Nuovamente ci assicurato che avrebbe sistemato il problema, ma, essendo già la seconda volta che capita e la terza volta che rifa il terrazzo dell’ultimo piano io suppongo che vi siano dei vizi di costruzione. A giorni dovremmo fare l’atto di acquisto, fermo restante che acquisteremo solo con la facciata perfetta posso in qualche modo tutelarmi per il futuro (sicuramente ricapiterà…!)?
    A causa di questi problemi durante la costruzione inoltre il complesso ha decisamente perso valore (abitiamo in un piccolo paese dove tutti sono a conoscenza di questi vizi costruttivi)posso in qualche modo rivalermi economicamente sull’impresario?
    Può, tra l’altro, quest’ultimo nominare amministratrice sua moglie? Glia abbiamo fatto presente il conflitto d’interessi e la nullità della nomina dell’amministratore da parte del costruttore ma questi ci hanno risposto che detenendo loro ancora più del 50% dei millesimi potevamo richiedere che l’assemblea ne nominasse uno ma loro si sarebbero autonominati e quindi il risultato sarebbe stato il medesimo!
    Grazie mille!

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  • 28 Giugno 2010 in 14:54
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    Buongiorno
    ho comprato un immobile nel 2009 ci sarebbero danni, di infiltazzioni di acqua, crepe, battiscopa che si scolla, intonaco che va via ringhiere che va via il colore ecc, il costruttore mi ha rilasciato un assicurazione che dura 10 anni in questo caso chi paga i danni il costruttore , o posso chiedere il risarcimento all’assicurazione?

    ringrazio anticipatamente

    Cordiali saluti

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  • 29 Giugno 2010 in 23:07
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    Salve,vorrei sapere come fare per mandare via l’impresa edile che ho commissionato la quale mi ha finito i lavori per meta’non rispettando nessun tempo di consegna nel contratto.
    Io,per essere preciso ho pagato tutto il conto fin dove hanno costruito per chiusura dei lavori e cessazione del cantiere,ma il costruttore non vuole andare via e non vuole firmare la chiusura dei lavori. Come posso risolvere visto che ho già commissionato un altra ditta? Da premettere che il contratto fu’ sciolto all’inizio per i continui ritardi ed errori sui preventivi fatti. Grazie Pasquale.

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  • 5 Luglio 2010 in 17:01
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    Buongiorno, ho comprato da uno studio d’architettura un appartamento il 14 luglio 2009.
    Il condominio è composto da 8 unità abitative, ed è stato totalmente ristrutturato trattandosi di un edificio costruito nel 1908. I lavori sono terminati nel 2008.
    A causa della rottura della guaina del tetto, ora mi ritrovo le pareti di una camera ricoperte di bolle e muffa bianca, siccome c’è il cappotto esterno. Il tetto è stato riparato a spese del costruttore, ed esso ha già provveduto una volta, a consegna dell’appartamento, a sistemare le pareti della camera (il problema al tetto era appena sorto).
    Ora ho paura che venga rifatto un ulteriore intervento riparativo inadeguato, e, siccome ho tutti i pavimenti in rovere e i controsoffitti in cartongesso, non vorrei che ci fossero altri danni non visibili a oggi.
    Tengo la finestra sempre aperta per fare asciugare la stanza, siccome sono già marciti i battiscopa in legno.

    Cosa devo fare se i lavori riparativi eseguiti dal costruttore sono eseguiti superficialmente?

    Non è il primo problema che mi capita d’avere con loro.
    Hanno ridipinto i balconi, che dopo appena due anni erano già arriugginiti. Ma ha mandato dei muratori a fare questo lavoro! Ora i balconi sono pieni di grumi di vernice siccome non è stata per nulla diluita, visto che loro avevano fretta a finire.
    E’ possibile pretendere che il lavoro venga eseguito adeguatamente siccome l’appartamento è un primo ingresso?

    Ho avuto un altro problema da quando ho comprato questo appartamento: avevamo i topi nei controsoffitti.
    E’ possibile una cosa del genere? Ho chiamato una ditta specializzata che ho pagato a spese mie, e ora ho un abbonamento annuale che mi permette di stare tranquilla.
    il titolare di questa ditta mi ha assicurato che erano dei mus musculus, ovvero topini di campagna che non vivono nelle fogne. Io non ho idea da dove possano essere entrati, ma mi preoccupa molto che ritornino e facciano danni, come rosicchiare cavi elettrici o tubature dell’acqua o del gas (ho una caldaia a condensazione).

    Speravo che, comprando una casa primo ingresso non avrei avuto problemi e con un pò di sacrifici in più sarei stata serena.
    Sono disperata e non so che fare. Ho bisogno del vostro aiuto.
    Grazie, Laura

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  • 7 Luglio 2010 in 08:34
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    Salve,
    Ho acquistato da un privato nel Maggio del 2004 una porzione di bifamiliare.Risulta nell’atto di compravendita che il privato è costruttore e venditore dell’immobile nonchè vicino di casa.Dopo i primi due anni ho avuto i primi problemi con gli scarichi fognari.
    Oggi ho un problema con lo scarico del lavello della cucina.
    Mi sono accorto,con l’intervento di un idraulico,che la tubazione supera i 15mt prima di arrivare al primo pozzetto di ispezione,che la pendenza è minima e che nella stessa confluisce lo scarico del lavabo esterno.
    Ho provveduto regolarmente ad effettuare piccole manutenzioni ordinarie con l’uso di normali prodotti commerciali ma,questa volta,l’occlusione è notevole.L’utilizzo da parte sua di tutti i mezzi a sua disposizione,compresa la pressione,non ha sortito alcun effetto.Nel piano sottostante,in corrispondenza di una finta trave in cartongesso,per tutta la sua lunghezza, si vedono infiltrazioni di acqua.Ho provato a chiamarlo per metterlo al corrente di questi ulteriori problemi ma lui ha risposto che “…non gliene frega niente”.
    Cosa posso fare?
    Grazie e cordiali saluti

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  • 8 Luglio 2010 in 20:09
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    Ho preso nel 2005 una villetta in un contesto, sopra di me c’è un’altro appartamento, le sue scale fanno da tetto alla mia taverna, da circa un anno quando piove mi piove sulle scale, ho chiesto al costruttore ma non ha mai risposto, ci ha fatto sapere che essendo stata costruita nel 2003 lui non ha diritto ad un intervento. Così io devo pagare mi hanno detto i 2/3 del costo e quello sopra il resto, come mai? Visto che le scale sue e non mie? Grazie

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  • 9 Luglio 2010 in 18:50
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    Buongiorno.
    Vorrei sapere come comportarmi: ho una casetta che fa parte di un condominio. Sotto la casa si trovano i garage del condominio. Ora, si sono verificate infiltrazioni d’acqua in un garage, sotto il mio giardino. L’amministratore chiede di distruggere il giardino per vedere se l’infiltrazione viene da lì o dal giardino del vicino e chiede di sostenere una spesa per i lavori, spesa che si aggirerebbe intorno ai 2000 euro. E’ giusto tutto ciò? A me sembra impossibile. Grazie per l’aiuto che mi vorrà dare. Annarita

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  • 14 Luglio 2010 in 23:54
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    Ho acquistato un appartamento nel 2006, è situato in centro storico, al piano terra, ed ha accesso direttamente dal marciapiede pubblico.
    Purtroppo nel corso di questi quattro anni si sono verificati allagamenti dei locali a causa di entrata di acqua dalla strada pubblica, in occasione di piogge intense. L’acqua-liquame è entrata sia dalla porta di ingresso che dagli scarichi dell’appartamento.
    Il costruttore in fase di acquisto, su esplicita richiesta di chiarimenti circa l’eventuale rischio di allagamento dalla strada, aveva verbalmente garantito che il pericolo non sussisteva.
    A seguito del primo fenomeno verificatosi, il costruttore ha provveduto a riparare i danni subiti (rifacimento della pavimentazione e altre opere di finitura) fornendo nell’occasione una paratia mobile da installare sulla porta di ingresso a titolo cautelativo nei periodi di assenza (ferie).
    Recentemente si è verificato un altro episodio di allagamento: l’acqua questa volta grazie alla paratia, che fortunatamente avevo posizionato, non è entrata dalla porta ma dagli scarichi (rigurgito) per l’incapacità della condotta pubblica di ricevere i reflui in concomitanza con un intenso temporale. Sembra che il liquame sia risalito dagli scarichi dell’appartamento nonostante la presenza di valvole di non ritorno in corrispondenza dell’uscita degli scarichi condominiali.
    Come devo procedere per tutelarmi? Posso rivalermi sul costruttore-venditore? Devo coinvolgere il condominio? Grazie per la risposta.

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  • 29 Luglio 2010 in 16:02
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    Ho acquistato l’anno scorso una villetta a schiera. Ho subito notato che nel mio garage c’erano delle infiltrazioni di acqua dal soffitto. Ho avvisato il costruttore che a tutt’oggi non ha ancora risolto il problema.
    Inoltre è più di un anno che casa mia come tutte quelle del complesso in cui abito non hanno il contatore enel in quanto il costruttore ha sbagliato l’urbanizzazione della zona e tutte le abitazioni sono allacciate al contatore del cantiere.
    Ha obbligato tutte le abitazioni a dotarsi di contascatti per calcolare la corrente consumata per poi pagarla al costruttore. Ma questa cosa è legale ? Cosa mi consigliate di fare ? E’ possibile dare l’abitabilità/agibilità ad una abitazione senza contatore ?
    Grazie per la risposta.

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  • 31 Luglio 2010 in 10:29
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    Buongiorno
    ho acquistato 11 anni fa un appartamento in uno stabile nuovo
    di 5 unità abitative.

    Questa estate a seguito di una rottura d’acqua di un tubo condominiale sotto un giardino privato ci accorgiamo che i tubi condominiali dell’acqua e del gas sono stati annegati
    in un cappotto di cemento (non vi è sabbia intorno ) e che a causa di questa posa avvenuta NON RISPETTANDO le normative
    occorre sostituire tutte le tubazioni in quanto sono già deteriorate .

    Visto l’enorme spesa e gravità le chiedo se è possibile chiedere i danni all’impresa costruttrice anche se sono già passati 11 anni .

    Aggiungo che una simile rottura era già successa al 9° anno
    ma l’impresa costruttrice che venna a riparare il tubo (essendo ancora in garanzia vennero loro) non ci disse niente .

    La ringrazio fin d’ora per la disponibilità .

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  • 2 Agosto 2010 in 13:35
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    Salve,
    nel 2007 ho acquistato un appartamento in una quadrifamiliare di nuovs costruzione, oggi il colore delle pareti è sbiadito, dove ci piove si vede l’intonaco, intonaco che esternamente si gonfia e si spacca…..
    Posso chiedere l’intervento in garanzia del costruttore. Grazie

    Rispondi
  • 19 Agosto 2010 in 19:46
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    Buona sera,ho appena comprato casa da un privato tramite agenzia.L’immobile è di recente costruzione 2006 ma ci sono parecchi difetti che ho riscontrato non appena vi sono entrato,tipo mattonelle del pavimento crepate da assesatamento altre mattonelle sotto hanno il vuoto e si creperanno da un momento all’atro,in tutte le finestre viene via l’intonaco (si sgretola) lasciando a vista il cappotto e nei mio box quando piove ci sono grosse inflitrazioni d’acqua dal soffitto.
    L’amministratore è abbastanza disinteressato cosa posso fare per risolvere il problema ha chi mi devo rivolgere.
    Grazie

    Rispondi
  • 21 Agosto 2010 in 15:03
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    Buongiorno, vorrei esporre il mio problema. Nel 2004 ho acquistato un monolocale del 1964 a piano strada che avevo visionato e non presentava problemi di umidità anche se era non abitato da tempo. Un’impresa ha effettuato la ristrutturazione e nel 2005, alla fine dei lavori, sono cominciati i guai. Sono comparse macchie di umidità e di muffa sulle pareti e non solo quelle che danno sull’esterno da anche quelle che sono confinanti con altro appartamento, condensa sui vetri e macchie nere intorno alla porta e alle finestre. Può immaginare i danni che questo ha provocato, umidità e muffa anche nei mobili con gravi danni ai mobili e alle cose. Mi è stato consigliato di usare il condizionatore, cosa che ho fatto, di lasciare acceso il riscaldamento, cosa che ho fatto, ma niente di tutto questo è servito a risolvere il problema dell’umidità. Ho fatto subito presente la cosa alla ditta che ha effettuato la ristrutturazione inviando varie raccomandate ed effettuando parecchie telefonate. Dopo la mia insistenza il titolare è venuto a vedere e sarebbe dovuto venire ad effettuare dei lavori ma non si è mai più fatto vedere. Cosa posso fare? Da qualche anno non è abitata ma vorrei tornarci a vivere e vorrei però prima risolvere questi problemi.Grazie per la risposta.

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  • 27 Agosto 2010 in 11:18
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    Buongiorno, due anni fa ho acquistato una casetta da progetto da due privati che poi hanno appaltato il lavoro un po’ ad altre ditte un po’ è stato fatto/acquistato a nome della ditta di uno di questi due soggetti. Non mi è mai stata rilasciata alcuna fattura nonostante abbiamo pagato ad avanzamento lavori. Qualche settimana fa è arrivata una tromba d’aria nel nostro paese che ci ha scoperchiato il tetto.Le case danneggiate sono molte ma nessuna , neanche quelle centenarie , neanche le tettoie sono state scoperchiate come la nostra casa di un anno di vita.Vari periti ed esperti dicono che il tetto è stato fatto male, come possiamo rivalerci contro questi due soggetti? So pre certo che non sono in possesso di nessuna assiurazione, e purtroppo…neanche noi. Siamo in qualche modo tutelati?grazie, saluti

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  • 31 Agosto 2010 in 17:58
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    Buongiorno, a maggio del 2009 io e mia sorella abbiamo cominciato a costruire casa. Per motivi che non sto qui a spiegare il lavoro risulta però una ristrutturazione.
    La casa si sviluppa su tre piani, i due superiori più piccoli del piano terra. I piani, per recuperare altezza, sono stati fatti con travi di legno e una gettata di cemento. Causa pioggia il cemento é colato sulle travi rovinandone parecchie.Oggi abbiamo trovato una soluzione, sabbiare le travi, ma il costruttore si riufiuta di pagare, dice che lui al massimo cerca di pulire le macchie, se non vengono via per lui il problema é chiuso lo stesso.
    Chi deve pagare i danni? Non credo sia colpa nostra vero? Grazie

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  • 3 Settembre 2010 in 11:44
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    Salve,
    nel 2007 ho acquistato un appartamento in una quadrifamiliare di nuovs costruzione, oggi il colore delle pareti è sbiadito, dove ci piove si vede l’intonaco, intonaco che esternamente si gonfia e si spacca…..
    Posso chiedere l’intervento in garanzia del costruttore. Grazie

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  • 4 Settembre 2010 in 12:15
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    Buon giorno, ho un grosso problema. Nel 2007 io e mia figlia abbiamo acquistato un unità famigliare. Questa è attaccata ad altre 3 unità famigliari. Da un lato confina con un calanco di proprietà di una signora. Succede che nel 2009 si verifica su un lato del giardino che confina con il calanco (terreno argilloso) una frana importante. Abbiamo subito segnalato tale evento alla Ditta Costruttrice che inizialmente si era rifiutata di intervenire poi coinvolgendo anche la Direzione lavori hanno provveduto a fare una palificata di pali di legno. Premetto che dal 2007 per altri problemi sulla costruzione abbiamo provveduto ad interpellare un nostro legale ed inoltre con il problema frana anche un geologo. Terminati i lavori con costo a carico della Ditta costruttrice, si era stabilito per iscritto di rivedere il tutto a distanza da un anno (inizio lavori luglio 2009). A febbraio 2010 – meno di un anno – si riformano altre frane, precisamente tre ed una ad una distanza dall’abitazione a circa 20 mt.. Abbiamo ricontattato la Ditta sempre tramite l’avvocato ed inoltre abbiamo dovuto prendere una geotecnico. La Ditta costruttrice vorrebbe intervenire sono in un punto dell’evento franoso (quello più vicino alla casa)tralasciando gli altri in quanto sostiene che essendo un terreno agricolo non gli compete (il terreno che è stato venduto per la costruzione delle unità abitative è tutto su terreno agricolo-argilloso). In breve tempo ci sono stati inoltre altri segnali che il terreno si muove e precisamente: rialzamento degli autobloccanti e le prime due file di questi si sono distanziate tra loro di circa 5-6 cm.; inoltre avvallamenti e crepe molto importanti nel giardino e il palo della luce del giardino si è piegato verso il calanco.
    La prima segnalazione della frana (2009) era stata fatta anche alla Comunità Montana del Comune interessato e a malincuore abbiamo saputo che in questo calanco c’è una frana attiva da tempo. La prima perizia geologica è stata fatta nel 2000 a carico della proprietaria del terreno che ha venduto per edificabilità. La Direzione lavori e la Ditta costruttrice hanno iniziato i lavori a distanza di cinque-sei anni dalla perizia e non hanno ritenuto fare ulteriori accertamenti sul terreno pur sapendo che vi era una frana attiva a confine (noi non ne eravano a conoscenza e nemmeno in possesso della perizia geologica del 2000).
    Abbiamo fatto vari incontri anche con il Comune ma non si viene a capo di nulla se non per questo piccolo intervento che la Ditta farebbe a breve e non si sa se possa essere risolutivo.
    Ora mi chiedo: una casa comprata nel 2007 con questi problemi, tra l’altro abbiamo anche un mutuo da pagare e penso, a questo punto, che il costo iniziale di questa abitazione ora non sia più lo stesso causa questi problemi sorti per negligenza, superficialità, inesperienza, o chissa cos’altro? da parte della Ditta e forse anche da parte del Comune per la concessione edilizia che forse doveva mettere dei paletti od imporre determinati lavori tipo pali in cemento.
    La domanda che voglio porre è questa: è giusto che la Ditta decida di intervenire in parte? Non interviene nemmeno nel terreno vicino agli autobloccanti che distano a circa 4 mt dall’abitazione. Non sappiamo più cosa fare io e mia figlia, siamo veramente disperate vedere tanto sacrificio che si perde nel nulla e pensare, che la Ditta ecc. hanno lavorato con superficialità, credete che la rabbia è veramente tanta.
    A chi tocca intervenire in modo definitivo per risolvere questo problema? Sono ormai due anni che abbiamo dei cantieri in casa solo perchè la Ditta non è competente e cerca solo di risparmiare su interventi obsoleti. Chi può far cambiare idea a questi impresari faticenti? Preciso inoltre che un esposto alla Procura è stato fatto. Abbiamo paura andando incontro alla stagione autunnale-invernale che la cosa peggiori e ci sentiamo con le mani legate. Inoltre i nostri risparmi sono terminati con quello che abbiamo pagato sia per avvocato, geologi e telefonate varie. Non ce la facciamo più. Abbiamo bisogno che qualcuno ci dia informazioni ben precise. Tra l’altro la proprietaria del calanco non si interessa nemmeno del problema avendo nel suo terreno questa frana attiva; il suo calanco non lo gestisce per nulla e non si interessa nemmeno di piantumare piante per rinforzare il terreno franoso. Inoltre abbiamo anche difficoltà per far passare i macchinari per il piccolo intervento che la Ditta vorrebbe fare, perchè devono accedere dal suo calanco e la proprietaria non vuole concedere il passaggio; perciò altro problema. Per cortesia dateci informazioni in merito, siamo veramente disperate. Ringraziando anticipatamente saluto.
    giuffredi tiziana di Lesignano Bagni – Pr.

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  • 6 Settembre 2010 in 16:15
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    Ho acquistato un appartamento tre anni fa, posto al piano terra, ho notato che dal balcone sopra ci sono delle infiltrazioni di acqua da una crepa, questo succede quando piove dal momento che il balcone sopra data la lunghezza copre due propietà per la richiesta di riparazione come mi devo comportare, il fabbricato fine lavori è avvenuto nel anno 2008 quindi in un certo senso dovrebbe interessare anche il costruttore. Come posso impostare la richiesta, grazie.
    Ornella.

    Rispondi
  • 17 Settembre 2010 in 14:43
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    Buongiorno,da ormai tre anni la ditta costruttrice sta restaurando il mio condominio,ora ha deciso di fermarsi e di non andare più avanti poichè non gli arrivano più soldi dai condomini per i lavori extra effettuati senza peraltro essere deliberati in assemblea, ma con assenso del geometra.Il problema è che la mia abitazione non è stata nenache toccata e mi trovo in condizioni pessime nonostante abbia già pagato la mia parte con un finanziamento di 5 anni.Ora mi chiedo se io possa pretendere la restituzione dei soldi versati e interrompere i pagamenti mensili o obbligare la ditta legalmente a procedere i lavori.Mi trovo in difficoltà in quanto giustamente gli altri condomini nono vogliono pagare i lavori non preventivati e l’amministratore fa il gioco della ditta continuando a rinviare dicendo che aspetta che arrivino i soldi.stallo.

    Rispondi
  • 20 Settembre 2010 in 12:42
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    Salve.
    Ho acquistato casa in un parco di nuova costruzione, chiusura dei lavori 12/2010.
    Il problema è che ci sono delle infiltrazioni nei corridoi garage e garage stessi. La ditta esecutrice ha occultato queste infiltrazioni canalando le stesse in dei raccogliacqua di lamiera facendo defluire l’acqua nei tubi di scarico opportunamente bucati. La classica soluzione del secchio solo che al posto di posizionarlo a terra hanno posizionati questi raccogliacqua al soffitto. Il tutto sembra fuorilegge. Più volte il condominio ha segnalato la rimozione dei raccogliacqa, senza nessuna risposta.
    Come bisogna comportarsi?
    Cordialmente.

    Rispondi
  • 22 Settembre 2010 in 22:25
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    Buonasera ho comprato casa 3 anni fà, dopo 1 anno nell’atrio del garage è comparsa una crepa al centro dell’atrio e all’interno della vasca degli olii si è aperta una crepa dove entra acqua continuamente e fa si he la pompa elettrica continui a funzionare giorno e notte. La sotto cè una falda aquifera ed esce anche a metà rampa dello scivolo.Il costruttore ha fatto passare un anno dalla nostra richiesta di danni e dice che ora nob è obbligato a fare niente? La prego mi dia delle delucidazioni è vera questa legge? abbiamo un mutuo di trentanni e pensare che abbiamo già questo problema è davvero deprimente…la prego mi risponda. grazie

    Rispondi
    • 27 Settembre 2010 in 17:15
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      buongiorno, le consigliamo di farsi assistere da un legale e da un perito di parte che dovrà stabilire le cause della crepa. saluti

      Rispondi
  • 24 Settembre 2010 in 14:15
    Permalink

    salve, vorrei sapere se date ancora le utili risposte ai quesiti che vi vengono posti in questo interessante sito.
    saluti.

    Rispondi
  • 27 Settembre 2010 in 12:58
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    Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento circa 2 anni fà e praticamente da subito abbiamo avuto problemi di infiltrazione d’acqua dal tetto ( siamo al 2 ed ultimo piano – mansardato).
    L’ultima infiltrazione è stata l’anno scorso e dopo aver comunicato il problema al costruttore sono usciti ed hanno ( a detta loro) sostituito circa 40 tegole.
    Purtroppo si è nuovamente verificato il problema come possiamo comportarci?
    Grazie
    cordialmente

    Rispondi
  • 27 Settembre 2010 in 16:59
    Permalink

    Buongiorno Debora, se l’immobile fa parte di un condominio dovrete rivolgervi all’amministratore e chiedere il ripristino e il risarcimento dei danni, altrimenti il danno è comunque rimborsabile con la postuma decennale in quanto si tratta di un difetto strutturale.
    inviate una raccomandata con ricevuta di ritorno al costruttore e chiedete la soluzione del problema.

    Rispondi
  • 27 Settembre 2010 in 17:04
    Permalink

    Per tutti quelli che hanno problemi su immobili acquistati successivamente al 2004 troverete nel seguente testo gli articoli della postuma decennale che vi tutela dai danni riscontrati sull’immobile:
    – L’oggetto della garanzia: sono gli immobili per i quali sia stato richiesto il permesso di costruire (o altra denuncia o provvedimento abilitativo) successivamente alla data del 21 luglio 2005 e solo se tali immobili siano, al momento della contrattazione, ancora da edificare o non siano ancora ultimati per cui non è possibile ottenere il certificato di abitabilità. Si ritiene che rientrino in tale previsione anche gli immobili da ristrutturare o ricostruire.

    – La copertura assicurativa: sono i danni materiali e diretti all’immobile, compresi i danni ai terzi, dei quali il costruttore risponda ai sensi dell’articolo 1669 c.c., derivanti da rovina totale o parziale oppure da gravi difetti costruttivi delle opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, manifestatisi successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita o di assegnazione. Occorre prevedere che in caso di mancato pagamento del premio, di eventuali varianti in corso d’opera al progetto originario del fabbricato ed in genere eventuali comportamenti dolosi e/o colposi del costruttore, non incidano sull’efficacia della garanzia prestata.

    riferimenti legislativi Legge 210/2004

    Rispondi
  • 29 Settembre 2010 in 00:51
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    buongiorno,mi è stato sottoposto questo problema: una impresa è proprietaria del fondo sul quale costruisce degli appartamenti e successivamente li vende. si verificano delle infiltrazioni ai box. chi citare? l’impresa di costruzione, il condominio nella persona dell’amministratore o entrambi? i dati a mia disposizioni sono solo questi, sapete suggerirmi un percorso da seguire per giungere ad una risposta? grazie. G

    Rispondi
    • 29 Settembre 2010 in 17:48
      Permalink

      buongiorno Gabri, se l’immobile è ancora coperto da postuma decennale, i danni sono a carico della ditta costruttrice a meno che non si dimostri che le infiltrazioni ai box sono causate da una cattiva manutenzione, saluti

      Rispondi
  • 29 Settembre 2010 in 09:42
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    Buongiorno, ho acquistato una villetta a marzo 2002 direttamente dal costruttore. Era stata costruita anni prima ma era rimasta di proprietà del costruttore in quanto invenduta. Sono quindi stata la prima proprietaria e lo sono ancora. Ora la mia domanda è questa: la pavimentazione esterna che gira intorno a tutta la villetta si è alzata e suona a vuoto… ci sarebbe da rifare tutta la pavimentazione del porticato. Posso chiedere i danni al costruttore perchè questo è un difetto di costruzione? Devo rivolgermi ad un avvocato? Grazie mille

    Rispondi
    • 29 Settembre 2010 in 17:16
      Permalink

      Buongiorno, dipende dall’epoca di costruzione, l’immobile è coperto da postuma decennale ma scaduti i 10 anni non può pretendere nient’altro a titolo di risarcimento, si rivolga ad un legale che la saprà consigliare, saluti

      Rispondi
  • 29 Settembre 2010 in 21:20
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    Buongiorno,
    ho acquistato nel 2004 un appartamento in un complesso di 19 unità. Dopo qualche tempo ho notato infiltrazioni d’acqua provenienti dalla terrazza della camera da letto. La pavimentazione della terrazza ha inoltre iniziato a sollevarsi visibilmente. L’impresa costruttrice ovviamente mi manda dal costruttore il quale nel frattempo ha venduto la società immobiliare che ora ha come amministratore un signore rumeno mai visto e ha la sede in Romania. In questo caso la garanzia decennale c’è ancora? Chi copre i danni? Il signore rumeno con la sua società in Romania è obbligato a rispettare la garanzia?

    Rispondi
    • 4 Ottobre 2010 in 17:56
      Permalink

      Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un legale, saluti

      Rispondi
  • 30 Settembre 2010 in 16:48
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    Ho una casa in un condominio dove tre anni fa è stato rifatto il lastrico salare perchè negli ultimi due appartamenti gocciolava acuqa quando pioveva.Puntualmente è stata rifatta la impermeabilizzazione, come richiesto dai condomini, senonchè dopo qualche anno si è riscontrato che i mattoni utilizzati per la copertura finale del terrazzo non erano di prima scelta, lo si è fatto presente all’impresa che aveva fatto i lavori il qule rendendosene conto ha deciso di cambiare i mattoni con altri di 1° scelta con certificato di garanzia accollandosi naturalmente le spese per la rimozione dei vecchi mattoni e la nuova posa in opera.Poichè questi lavori a tuttoggi non sono stati ancora eseguiti, i due condomini che hanno l’appartamento sotto il lastrico solare accortosi che nei loro appartamenti si forma la condensa(agli angoli delle pareti diventa nero) hanno proposto di fare la coibentazione del lastrico solare, naturalmente con le spese da dividersi con tutti i condomimi. A questo punto mi domando e dico, perchè questo non è stato richiesto al momento del rifacimento e quindi all’impermeabilizzazione del lastrico saolare? invece di aspettare ad oggi?, e se i mattoni messi precedentemente(quando abbiamo rifatto il tutto) NON SI ROMPEVANO cosa dovevamo fare per coibentare il terrazzo, ROMPERE nuovamente il tutto (abbiamo già speso €. 18.000,00) e rifare il lastrico con la coibentazione?, questo lavoro viene a costare €. 11.500,00 compreso di IVA.VORREI UN VOSTRO PARERE-gazie.

    Rispondi
  • 2 Ottobre 2010 in 16:38
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    Buongiorno,
    ho quasi finito di ristrutturare casa, quando, l’idraulico messi i rubinetti in cucina si è accorto che l’acqua non scarica ( tutto l’impianto idraulico e scarichi sono nuovi).
    Si è dovuti intervenire spaccando il pavimento e abbiamo trovato circa tre metri di tubo del 12 totalmente pieno di cls cellulare utilizzato per i betoncini(appena viene versato è molto liquido poi asciugando diventa un cemento molto leggero) a questo punto la ditta che mi ha fatto i betoncini si esonera dalla colpa dicendo che probabilmente i giunti dei tubi di scarico non erano perfettamente sigillati permettendo così l’entrata del csl all’interno di essi;invece l’idraulico dice che il csl è entrato da una piccola piletta-griglia a filo pavimento che si trova proprio in quel punto del locale e i suoi tubi erano perfettamente sigillati.
    Adesso il danno è stato risolto spaccando il pavimento, betoncino, vespaio…sicuramente mi sarà consegnata la fattura dall’impresa edile, io devo pagarla e dopodichè girarla alla ditta che mi ha fatto i betoncini o all’idraulico oppure non pago e dico all’impresa di arrangiarsi con le ditte che presumibilmente hanno creato il danno?Io vorrei rimanerci fuori e non andare incontro a cause legali;poi volevo sapere se il direttore ai lavori deve intervenire e cosa deve fare.
    Grazie per l’attenzione

    Rispondi
  • 4 Ottobre 2010 in 16:06
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    Buongiorno, ho esposto il mio problema in data 21 agosto ma non ho ancora ricevuto una risposta. Potete gentilmente farmi sapere. Grazie.

    Gabriella

    Rispondi
  • 4 Ottobre 2010 in 17:38
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    Gentile Gabriella, tutto dipende da quando ha inviato le richieste di risarcimento del danno, bisogna pertanto che si rivolga ad un legale per capire se la richiesta è caduta in prescrizione o meno.
    riguardo i lavori, molto probabilmente, l’appartamento poggia direttamente sul suolo, non c’è il così detto “vespaio” pertanto l’areazione è pressochè inesistente.

    Rispondi
  • 4 Ottobre 2010 in 17:51
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    buongiorno,abito in un residence costruito cinque anni orsono,costituito da 28 villette,bi e tri familiari,su tre piani verticali,esse sono state costruite su una falda acquifera.il problema e’che una di queste ha delle infiltrazioni dal sottosuolo,precisamente ha acqua nel vespaio, creando moltissima umidita’ al piano terra,a tal punto di renderlo non abitabile,ed e’costretto ad abitare in mansarda.si e rivolto al costruttore per vie legali,purtroppo il costruttore e’ fallito,cosi’ si e’ rivolto agli altri condomini,chiedendo a suo parere di dividere le spese, essendo il sottosuolo condominiale (n.b. preventivo euro 550.000+iva)
    ora la domanda sorge spontanea,ha ragione il condomino, oppure si deve arrangiare da solo,visto che ha fatto fare perizie e preventivi da solo?se possibile cortesemente avere una indicazione approssimativa ,visto argomento complesso
    cordiali saluti

    Rispondi
  • 4 Ottobre 2010 in 22:12
    Permalink

    Salve, siamo uno studio di professionisti che si occupa di risparmio energetico, valutazione di impatto ambientale e Rendering .
    Abbiamo trovato questo blog molto utile ed interessante, bel lavoro!

    Rispondi
  • 6 Ottobre 2010 in 22:54
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    Salve,
    compimenti per il forum. Davvero interessante ed educativo.
    Allora, questo è il mio problema. Ho comprato casa in un complesso residenziale di 50 appartamenti comletato. Il costruttore ha realizzato uno scarico fognario abusivo in difformità al progetto dell’impianto di depurazione depositato ed autorizzato dal comune di competenza. Ad oggi ci sono notevoli problemi igienici per i piani sottostanti e il sistema dei pozzi perdenti realizzati è assolutamente saturo nonchè non autorizzato.
    Inoltre, ci sono vari vizi di costruzioni quali infiltrazioni d’acqua nei garage e giunti di costruzione non realizzati a regola d’arte.
    La ditta dalla visura camerale storica risulta esistente ma inattiva. Quale è la strada da seguire per poter chiedere il risarcimento al costruttore?
    Tenga presente che tra l’altro, io sono il terzo proprietario della mia abitazione.
    Cosa mi consiglia?
    Scarabocchio.

    Rispondi
    • 20 Ottobre 2010 in 18:04
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      buongiorno, tutto dipende da quando è stato costruito l’immobile e se è sempre in tempo a richiedere i danni al costruttore, ci sorge il dubbio che l’intero fabbricato sia privo di abitabilità. se ne sinceri, saluti

      Rispondi
  • 12 Ottobre 2010 in 18:05
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    Vorrei sapere: ho venduto tre appartamenti in un piccolo condominio e dopo un anno una notte ha piovuto fortemente e due si sono allagati, ma dopo un anno, prima mai…
    Come mi devo comportare come costruttore?
    Grazie

    Rispondi
  • 15 Ottobre 2010 in 15:32
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    buon giorno,vorrei un’informazione.
    abito in un condominio, nuovo di 1 anno e mezzo di vita, di 6 appartamenti uno dei quali abitato dal costruttore dell’immobile.
    quest’ultimo come proprietario dell’appartamento e’ in arretrato di tutte le spese condominiali iniziate a giugno 2009.in piu questo signore che abita effettivamente nell’appartamento da gennaio 2010 e’ attaccato al contatore enel comune del condominio.
    vorrei sapere, noi condomini cosa possiamo fare??
    grazie mille

    Rispondi
  • 21 Ottobre 2010 in 15:00
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    salve ho acquistato da meno di un mese un appartamento dal quale, passando per un terrazzo, si accede ad un sottotetto mediante una porta il cui pavimento è stato fatto con cemento alleggerito. ebbene questo materiale emette uno sgradevolissimo odore e l’unica soluzione è pavimentarlo con piastrelle (a detta del costruttore stesso). ora chiedo le spese per la pavimentazione a chi spettano? io penso di non dovere nulla essendo questo un “difetto” della costruzione. grazie infinite

    Rispondi
    • 3 Novembre 2010 in 12:57
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      buongiorno Matteo, se lei ha acquistato da un costruttore ha sottoscritto un capitolato, pertanto dipende da cosa c’è scritto sul capitolato dei lavori e delle finiture, saluti

      Rispondi
  • 22 Ottobre 2010 in 12:54
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    Pongo il mio problema.
    Ho acquistato 4 anni fa un appartamento di nuova costruzione, si è subito presentato un problema sgradevole di muffa nella camera da letto precisamente agli angoli del soffitto. Sopra la mia camera non c’è il tetto ma un camminatoio per gli altri condomini. Inizialmente il costruttore imputava l’umidita e la muffa alla malta ancora fredda…. Ma dopo quasi un anno è intervenuto l’amministratore con raccomandata e successive rilevazioni perchè vi fosse un tempestivo intervento che non c’è stato. Pare che il costruttore se non interviene entro un anno dalla raccomandata e se nel frattempo non si intrapprende una causa decade il tutto. Ora, nominato un nuovo amministratore abbiamo ripreso il problema con una nuova raccomandata con documentazione del danno e previo rilevamento di un tecnico, il costruttore si era impegnato a provvedere mediante ripristino cappotto del camminatoio.

    Ma a distanza di sette mesi i lavori non sono stati fatti e alle mie ripetute telefonate il costruttore non ha nessuna intenzione di provvedere. La camera chiaramente è in condizioni pietose ed io non so che fare. Devo rivolgermi ad un avvocato?
    Oppure l’amministratore deve portare avanti la cosa?
    Per cortesia un sollecito consiglio.
    Grazie

    Rispondi
    • 3 Novembre 2010 in 12:52
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      buongiorno Alice, è ovvio che l’amministratore deve far valere le sue ragioni in quanto condomina, ma le consigliamo l’intervento parallelo di un legale di parte. saluti

      Rispondi
  • 25 Ottobre 2010 in 13:27
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    Salve ho acquistato un appartamento all’ ultimo piano da circa 7 anni, ma da quasi 10 mesi allo svuotamento del gabinetto si genera una depressione che svuota i miei sifoni facendo passare l’aria puzzolente .Con l’intervento di un idraulico si è venuti al dunque, e cioè che lo sfiato che va su dal mio bagno è intasato,(premetto che il tubo che va su è di 80 mm. poi curva con un tubo da 40 per 5 mt sotto il catramato e risale con un tubo da 80mm. )
    Ora chiedo la responsabilità e le spese di chi sono a carico, il costruttore dice che lui è responsabile solo per un anno per le tubazioni e l’amministratore dice che non riguarda il condominio ma solo me …quindi che faccio? pago o affido tutto ad un avvocato …consigliatemi grazie

    Rispondi
  • 28 Ottobre 2010 in 20:17
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    Da una scala in porfido del mio giardino c’è un infiltrazione d’acqua nel ripostiglio dell’appartamento sottostante causa una cattiva impermeabilizzazione fatta in fase di costruzione. Il costruttore vuole riparare il danno limitandosi però a rimuovere solo la parte del porfido eventualmente interessato.Per non avere differenze cromatiche del porfido della scala posso pretendere venga rifatta tutta la scala?( La palazzina ha solo 4 anni).
    Vi Saluto Ringraziandovi.

    Rispondi
  • 3 Novembre 2010 in 01:34
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    buongiorno,
    ho comprato casa due anni fa, abito al primo piano lo sgocciolatoio del terrazzo sopra il mio fa defluire l’acqua piovana sopra una parete del terrazzo causando muffa e degrado dei mattoni, dall’amministatore nessun buon consiglio e vano a suo dire l’intervento sul costruttore e il proprietario del terrazzo non vuole riparare lo sgocciolatoio a sue spese.Ho il diritto di chiedere i danni e la sistemazione dello sgocciolatoio a spese del vicino poi lui si rivarrà sul costruttore? se si mi devo rivolgere ad un avvocato o posso farmi valere in maniera autonoma per altre vie?
    grazie per l’interessamento

    Rispondi
  • 9 Novembre 2010 in 00:27
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    salve, ho comprato una villetta bifamiliare da 2 anni e da subito ho riscontrato problemi sull’impianto di riscaldamento, idraulico , acustico, e murale.Fatto presente al costruttore, ho dovuto mettere di mezzo un legale per fare in modo che venissero a mettermi a posto i difetti,non tutti risolti.Vorrei fare una perizia generale della casa, visto tutto cio che mi e capitato, le mi sa dire un nome di una ditta che fa perizie milano ??
    la ringrazio marino

    Rispondi
  • 9 Novembre 2010 in 18:34
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    Salve,
    da quasi due anni abbiamo comprato casa nuova. L’anno scorso si sono verificati i primi problemi con infiltrazioni d’acqua nel seminterrato (garage). L’appaltatore ha fatto fare dei piccoli lavori per porvi rimedio. Gli interventi hanno risolto temporanemente il problema. Questo anno ci siamo trovati cantina e garage allagati, tanto da dover far intervenire i pompieri con pompa per eliminare l’acqua.
    L’assicurazione postuma decennale non copre i problemi di infiltrazioni e scarsa impermeabilizzazione.
    Volevo sapere se l’impresa di costruzione è fallita ne risponde l’appaltatore da cui tutti abbiamo comprato casa?
    Se l’impresa è ancora proprietaria di un appartamento non venduto dobbiamo per forza di cose comunicargli la riuniuone per parlare di una probabile causa?

    Rispondi
  • 11 Novembre 2010 in 14:51
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    Buongiorno, ho una situazione molto particolare e delicata da sottoporVi: ho acquistato come prima casa a fine settembre 2009, una porzione angolare di una struttura a schiera da un privato. Subito dopo l’atto notarile, attraverso l’amministratore del condominio, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di problemi strutturali concernenti l’intero edificio già noti a tutti gli altri proprietari da tempo, tipo giunto del fabbricato non a regola d’arte con conseguente movimento del fabbricato stesso e comparsa di crepe ed aperture sul tetto che interessano in maniera diversa le varie proprietà, a seconda della vicinanza allo stesso giunto, presenza di una o più falde acquifere nel sottosuolo con presenza di acqua già a ca. 3 mts dal suolo stesso. Problemi evidenti di comparsa d’acqua nei garage e nei locali taverna, anche qui, in alcune proprietà più evidenti in altre meno…..Ovviamente, al momento dell’acquisto, non sono stata informata da parte del venditore di tutta questa situazione. Ora, trascorso poco più di un anno, posso intraprendere un’azione legale nei suoi confronti? In che termini ed in quale misura? Legalmente sono tutelata?
    Grazie della Vostra risposta.
    Simonetta

    Rispondi
  • 11 Novembre 2010 in 22:37
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    Ho un locale adibito a ristorante al piano terra di una palazzina di tre piani di cui l’ultimo piano era un sotto tetto ora sono dei mini appartamenti.Il locale ha sempre avuto un impianto di riscaldamento autonomo con una propria canna fumaria.Ho chiamato una ditta per la revisione della caldaia, nelle verifiche di rutin si sono accorti che la canna fumaria non estraeva i fumi, dopo varie verifiche gli operai concludevano che in fase di costruzione degli appartamenti al terzo ed ultimo piano la canna fumaria e stata chiusa.Ho mandato una raccomandata per informare l’amministratore dell’accaduto, e mi ha comunicato per via telefonica che il problema non riguarda il condominio e quindi devo parlare con il costruttore. L’appartamento e stato venduto ed e abitato.La costtruzione e stata conclusa circa nel 2006.E vero che non mi devo rivolgere all’amministratore? Come posso risolvere il problema?

    Rispondi
  • 13 Novembre 2010 in 11:22
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    Buongiorno,
    ho acquistato nel Giugno 2009 un immobile ristrutturato a nuovo.
    Da qualche settimana mi trovo con il soggiorno, la cucina, e la camera da letto piene di muffa e umidità.
    Capisco le piogge del periodo, ma non credo questo giustifichi la formazione di umidità e muffa talmente importante da avermi intaccato addirittura l’armadio e costretta a buttare dei vestiti.
    Ho fatto fotografie, e sono pronta a mandare una raccomandata al venditore dell’immobile e per conoscenza all’impresa costruttrice.
    Sapete dirmi quale articolo di legge devo citare per informarli che qualsiasi intervento verrà fatto per sistemare i danni dovrà essere interamente a loro carico?
    Fatemi sapere al più presto.. so di avere tempo 2 anni dalla data del rogito.. ma l’odore di muffa e l’umidità stanno diventando veramente insostenibili.
    Grazie.
    Emanuela (Como)

    Rispondi
  • 13 Novembre 2010 in 16:53
    Permalink

    Buongiorno,
    ho un problema complicato da sottoporle:hoacquistato un duplex circa 1 anno fa in un parco con ingresso indipendente. Da alcuni mesi si sono evidenziati, soprattutto con la pioggia, una serie di difetti di costruzione.Tali problemi non son però riconducibili solo al mio appartamento, ma bensì a tutti i condomini in maniera più o meno grave ed anche alle parti comuni vi sono delle infltrazioni molto importanti.
    I problemi che sono emersi sono: infiltrazioni d’acqua allinterno delle stanze, la porta d’ingresso è per uso interno ma (non avendo una tettoia a copertura dell’uscio ed essendo soggetta alle intemperie) si sta rovinando, l’intonaco dei balconi si è già rigato a causa della pioggia così come le mura dei cortili di proprietà.
    Il costruttore, venuto a conoscenza della situazione, non fa altro che sottovalutarla senza mai prendere decisioni.
    Ora io chiedo a Voi in che modo possiamo risolvere concretamente, pemesso che siamo venuti a conoscenza dei difetti il 5/11/10 e che la casa ha meno di 1 anno?
    E’ opportuno procedere per vie legali singolarmente oppure-in accordo con l’amministratore- in modo colegiale?

    Attendo una Vs. risposta quanto prima e ringrazio anticipatamente

    Rispondi
  • 14 Novembre 2010 in 13:36
    Permalink

    Il muro dietro la lavatrice è pregno di acqua, dall’attacco dello scarico water esce acqua.
    Il soffitto dei bagni dell’appartamento sottostante è fracico. A mio parere il fenomeno si presenta quando piove molto.
    Sospetto, una pendenza anomala sel sistema fognante.
    La cosa va avanti da anni.
    Vorrei un aiuto
    grazie

    Rispondi
  • 15 Novembre 2010 in 15:08
    Permalink

    Buongiorno,

    sono propietario di un immobile dal 2004 ed e’ a partire dal 2007 che ho infiltrazioni in casa. Tutto lo stabile presenta gravi vizi di fabbricazione gia’ fatti presente all’amministratore ed al costruttore che pero’ fino ad ora, entrambi, hanno fatto poco o nulla. In attesa di andare per vie legali per dare seguito alle mie richieste,(oltre che a quelli di altri condomini) chiedo se sia possibile e legale non pagare piu’ le spese condominiali fino a quando qualocsa sara’ stato fatto.

    Grazie mille
    Cordiali saluti

    Fabiano

    Rispondi
  • 16 Novembre 2010 in 12:42
    Permalink

    Buongiorno, davvero complimenti per questa pagina che mi ha chiarito qualche ulteriore dubbio.
    Abbiamo comprato da poco un immobile di nuova costruzione, che ha passato un po’ di peripezie prima di arrivare nelle nostre mani perchè il costruttore era in crisi ed ha venduto la palazzina ad una seconda società che ha terminato i lavori e poi venduto gli appartamenti. Ora noi abbiamo ovviamente rogitato con questa seconda società e non abbiamo alcun contratto col costruttore iniziale.
    Dopo aver segnalato più volte molti problemi di infiltrazioni interne, dovute a lavori esterni fatti in modo non corretto, ci troviamo ancora al punto di partenza poichè costruttore e nuova società si rimbalzano la responsabilità dei lavori e ovviamente si negano in tutti i modi ad un confronto diretto. In tutto ciò tirano in ballo l’amministratore poichè sono lavori che riguardano la facciata,ma lui dice che non è sua competenza in quanto sono lavori strutturali. Volevo far partire una raccomandata, ma è corretto inviarla alla nostra venditrice citando quelli che sono, a mio parere, danni strutturali? è preferibile mandarla anche all’ammiistratore per conoscenza? come è meglio procedere?
    Grazie per l’attenzione,
    Silvia

    Rispondi
    • 24 Novembre 2010 in 18:59
      Permalink

      gentile Silvia, la sua situazione è molto comune, intanto le sue richieste sono tutte legittime, pertanto l’Amministratore dovrà essere dalla sua parte e aiutarla a ottenere il risarcimento del danno. saluti

      Rispondi
  • 23 Novembre 2010 in 16:18
    Permalink

    buongiorno,intanto complimenti per questa pagina molto utile e interessante,passo al mio problema,abito all’ultimo piano di un palazzo composto da otto famiglie, da quattro anni faccio presente all’amministratore condominiale che ho delle infiltrazioni d’acqua sia in veranda, che nella stanzetta, finalmente si decide al ripristino di meta’copertura, comunicandomi che i danni subiti saranno ripristinati per le sole due pareti interessati e le restanti parti saranno a carico mio, sia della stanza che della veranda. Posso chiedere i danni per tutta la stanza e la veranda? Come posso impostare la richiesta? Grazie mille in anticipo

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    • 24 Novembre 2010 in 18:12
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      gentile Alessia, tutto dipende dalla polizza assicurativa che copre il palazzo, chieda lumi all’amministratore al riguardo. saluti

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  • 25 Novembre 2010 in 17:36
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    salve, ho comprato casa da 1 anno da una cooperativa e da quasi subito ho riscontrato infiltrazione d’acqua, da allagare quasi tutto il garage.Sono passati 9 mesi e finalmente vogliono ripristinare il danno, ma io posso richiedere altri danni tipo morali visto che ogni volta che pioveva dovevo tirar fuori l’acqua dal garage e quindi non ho usufruito a pieno del garage? grazie

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    • 29 Novembre 2010 in 13:45
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      Gentile Michele le sconsigliamo questo tipo di procedura che allungherebbe i temi di riparazione in quanto si aprirebbe un contenzioso. saluti

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  • 29 Novembre 2010 in 18:43
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    Salve, sono prorietario di un appartamento costruito circa 8 anni fa in un condominio di 18 unità abitative.
    Da circa 2 anni sono comparse delle macchie dovute a infiltrazioni d’acqua sul soffitto delle vie di corsa dei garage (aree comuni).
    Nel corso di questi 2 anni, la cosa e stata riferita tempestivamente all’amministratore di condominio e successivamente ribadita via e-mail allo stesso e in sede di riunione condominiale (agli atti). Purtroppo non e seguita alcuna azione dallo stesso il quale afferma di avere avvertito il costruttore e che la ditta appaltratrice è fallita.
    Le infiltrazioni stanno peggiorando con l’andare del tempo a ancora ad oggi, a distanza di due anni noi inquilini non sappiamo quale è la causa, quali diritti di rivalsa abbiamo su questo difetto di fabbricazione e come muoverci per il futuro.

    Chiedo cortesemente consiglio

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    • 30 Novembre 2010 in 13:09
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      Buongiorno Luca, l’amministratore ha agito correttamente, tuttavia è ancora possibile rivalersi sul legale rappresentante della ditta. Ti consiglio comunque di consultarti con un legale.

      Ciao

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  • 30 Novembre 2010 in 17:16
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    salve, sono ancora Alessia, il mio condominio non ha assicurazione, volevo chiedere se c’è un’articolo del codice civile x potermi fare pagare i danni di una stanza, visto che in commercio non c’è piu’ la stassa carta da parati, quindi andrebbe rovinato il decoro della stessa e visto che il danno è stato causato da un’infiltrazione d’acqua dal tetto condominiale. in attesa vi invio cordiali saluti

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  • 30 Novembre 2010 in 20:15
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    Buonasera, sono di nuovo Simonetta, ho inserito una richiesta in data 11 novembre ma non ho avuto alcun tipo di risposta. Cortesemente, potete aiutarmi in questa situazione molto delicata? Grazie mille.

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  • 1 Dicembre 2010 in 00:56
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    Salve,
    purtroppo noto con dispiacere che il mondo è pieno di persone che si ritrovano con problemi più o meno gravi con la casa…Mi scuso fin da subito per la lunghezza del post ma io e la mia futura moglie siamo davvero esasperati…
    Veniamo al mio problema: ho comprato un appartamento in villetta, piano terra e seminterrato, preliminare firmato a ottobre 2009, cantiere ancora aperto, tutto è iniziato a natale 2009 quando dopo un’abbondante pioggia è uscita una grossa macchia nel muro in taverna a livello pavimento, e come a me, anche nelle taverne dei miei 2 vicini, e il costruttore è subito intervenuto rompendo il muro sotto le finestre delle bocche di lupo notando la mancanza della guaina in quei punti (e li mi chiedo: ma come ha fatto ad andare a colpo sicuro?) risolvendo il tutto spennellando della guaina liquida, richiuso il muro, per mesi tutto a posto, abbiamo rogitato a fine marzo 2010 e pochi mesi dopo, sempre dopo abbondante pioggia, ancora macchie nel muro; il costruttore interviene mettendo guaina liquida nella bocca di lupo assicurando che il problema si risolvesse, ma a ferragosto 2010, mentre eravamo in ferie, il mio vicino mi chiama dicendo che dopo un’abbondante pioggia erano uscite ancora macchie in tutte e tre le taverne, stendiamo un velo pietoso…

    Alchè, decisamente nervoso, parlando con i vicini scopro che quando è stato costruito il muro di confine, non è stato messo niente per isolare il muro dalla terra, chiedendo spiegazioni, il costruttore risponde che è un muro controterra e quindi non ci va nessuna guaina, ma cercando su internet e chiedendo pareri a persone del settore scopro che invece ci va, quindi ci ritroviamo con un muro contro una collina, senza impermeabilizzazione, e l’acqua che scende dalla suddetta passa sotto il vespaio e finisce in una cisterna a perdere, il problema è che quando piove molto si accumula un sacco di acqua dietro al muro, arrivando a livello delle bocche di lupo (circa 1 metro dal livello pavimento), nelle quali il costruttore ha fatto dei fori, a suo dire, per scaricare meglio l’acqua che si accumula dietro.
    Dopo poche settimane, con altra pioggia, escono ancora macchie, e spaccando per l’ennesima volta il muro si scopre che dietro ai mattoni (il muro interno è composto a strati, a partire dall’intonaco, quindi mattoni, polistirolo, guaina e muro di cemento armato) a livello pavimento, c’erano 2 grossi fori nel cemento armato, che non erano stati richiusi quando hanno messo i mattoni, sistemati pure quelli, ora, a metà novembre 2010, all’ennesima pioggia sono uscite ancora macchie, sempre a livello pavimento, che a vederle stavolta sembrano causate da umidità di risalita (i mattoni a livello pavimento sono fradici, non bagnati) e ora lui sostiene che è solo condensa, di arieggiare il locale, che me l’ha venduto come locale di sgombero, non è una taverna, ed è normale che ci siano le macchie, quindi lui non risponde più…

    Ma io dico, un locale di sgombero ha la canna fumaria, gli attacchi per un lavandino, il riscaldamento a caloriferi, la predisposizione tv? Sinceramente mi sento preso in giro, e come me anche i miei vicini, quindi abbiamo pensato di agire per vie legali, ma il nostro dubbio è: essendo locali di sgombero, quindi classificati come non abitabili (il locale è alto 2,50 metri), vale lo stesso il fatto che non devono esserci macchie e infiltrazioni di umidità nei muri? Oppure c’è il rischio che il costruttore si può appellare, come ha già fatto a voce, al fatto che non possiamo pretendere di non avere macchie in un locale che comunque è classificato come non abitabile?

    Ringrazio in anticipo e spero presto in una vostra risposta,
    Davide

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    • 1 Dicembre 2010 in 13:05
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      Buongiorno Davide, in questi casi il costruttore deve intervenire fino a che il problema non viene risolto, il fatto che il locale sia classificato come locale di sgombero non è rilevante. Ti consiglio di contattare un legale se il costruttore non risponde più ai vostri richiami.

      Ciao

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